Il tempo porta alla mente ricordi del cassetto, sbiaditi , che riaffiorano con il tempo, tutto ritorna un giorno, il girotondo è infinito, ma oggi è fermo a quell’episodio.
Il tempo corre a ritroso nella mente, primavera tempo della rinascita, il passeggio serale era delizia della vita, gioventù che nulla pensa e tutto vuole, amore che si cerca tra sguardi..
Il vedere lei, lampo , incredibile il restare senza fiato, istante fermo nella mente, poi il coraggio fa passi, nell’avvicinarsi. Tremore, le parole che pensavo di dire, ma alla fine fu lei a parlare, una bella amicizia, che in attimi fu amore, baci sulle panchine erano giornate dello stare insieme, effusioni senza fine , di giovani amanti, tutto il mondo sembrava sorridere al nostro amore, passeggiate e giochi facevano le giornate rosa, come in un racconto d’altri tempi.
Mani che si stringevano ,come a dichiararsi unione eterna, carezze incessanti, tutto parlava d’amore, tutto sembrava incanto e l’estate era alle porte. Tutto sapeva di buono , gli occhi erano sintonia, mai un sguardo si staccava, linea che non si interrompeva, bellezza da osservare nella giovane ragazza, delizia la pelle fresca , e capelli morbidi, parole che non poteva esprimere il sentire del cuore, ormai impazzito nel suo battito incessante.
Giornate che veloci, passavano la primavera ormai al termine rendeva il panorama sempre più colorato, i giorni erano scanditi da quell’amore incessante, come a prevedere un istante alla fine, spesso il sentire quel sentimento assumeva pensieri di paura, come a provar con anticipo il dolore che avrei provato se avessi perso lei, strana sensazione, gioco perfido tra me e me, non prova di coraggio, ma paura di perdere quell’amore cosi desiderato, bellezza da non fermare mai lo sguardo, intensa emozione che tagliente gelava la schiena al pensiero di non averla accanto a me.
Arrivò Luglio, caldo impietoso, quasi opprimente, solo l’ombra degli alberi, davano riparo, nel parco, ormai nostro regno, vi era una panchina , all’ombra , nascosta da sguardi , dove i pomeriggi eravamo soliti sostare, in quel giorno come se il mio pensiero avesse cavalcato il tempo , lei mi disse che sarebbe partita per l’estate, dentro me il freddo prese a gelare , paura che si avvicinava, sentore che per gioco avevo già provato, ma poi pensai che l’estate sarebbe passata, tutto sarebbe tornato come sempre. Così con un peso nel cuore trascorremmo le settimane avanzate ad amoreggiare, intense effusioni a consolidare un amore, il senso delle giornate era vissuto a riempire le anime , come a far scorta per il tempo che ci saremmo separati..
Il giorno arrivò e lei partì, dicendomi che mi avrebbe telefonato, per sentire voce del mio cuore a scaldare il suo; con il dolore , tornai a casa, i giorni si fermarono a qual momento, attesi e attesi la telefonata, che mai arrivò, il mio sentore di allora , che gioco era , divenne incubo di una realtà , il fiato era spezzato, la vita si era oscurata, nulla faceva di me felice, era un trascinarsi avanti, pensiero fermo .. La mente voleva a Lei, voleva risposte , il capire di quel abbandono senza un perchè, niente parole, neanche un dir fine..
Rimasi in attesa , il tempo era lento, ma arrivò Settembre e le foglie degli alberi cominciarono a cambiar colore, l’umore seguì la stagione e cambiò, la voglia di rinnovare era forte, il vento d’autunno staccava ormai le foglie ,facendole volare via, come a raccontare la vita nuova che d’ innanzi a me si presentava, il cuore non dimenticava , ma ormai il tempo aveva fatto sentenza, ma il pensiero ancora cercava risposte.
Ormai l’inverno alle porte aveva spento l’ultima fiamma di speranza, il racconto di un amore era come un fiore, che sbocciava e viveva nelle stagioni , che di questo amore i colori prendeva, che del tempo era sentore, tutto era rinascita .
Nel mio giardino era la neve a predominare lo scenario, in casa il fiore che ornava la cucina era una camelia rossa, molte in primavera ne vidi ai giardini con lei , ma il colore rosso di quel fiore era ricordo di un amore scomparso , in un vuoto di silenzio.
Il torpore nel vedere il rosso della camelia mi riportò nel sogno di quel tempo,un insieme di bello e dolore pervase i miei sensi, attimo di tristezza, ma il tempo delle camelie aveva riportato un pensiero e ora il cammino doveva ripartire, mai fermarsi il mio ripetere, quel tempo era passato il futuro attendeva.. Poi suonò il telefono , era lei .
Il mondo si accese , istante di follia mentale, voce che riportava all’istante dell’arrivederci, poi parlammo , lei raccontò il perchè di tutto questo, non era amore finito, ma sentii lo strano della cosa, le sue parole erano piene di verità, ma io di rabbia , stupido il mio fare, ma dissi fine a tutto.
Ripartire ora era inizio, la parola fine nella mia mente aveva fermato tutto, la rabbia divenne energia ,il cuore era stato escluso dalla ragione e cominciai a uscire e vivere senza più pensare all’amore, chiusi le porte e vidi solo le figure nelle donne, pensiero che rendeva oggetti corpi e non anime, tutto era diventato finto nel mio stare, ma sembrava che così facendo il dolore venisse annullato, donne da prendere e lasciare era l’unica cosa che facevo, ma la sera nel ritorno a casa l’amica malinconia si affacciava alla porta del sonno, raccontava di me , del vero mio essere , portandomi in dono la solitudine del cuore, facendomi sentire vuoto e solo, il freddo non aveva coperte per scaldarmi, io avevo deciso questo e il destino avrebbe regalato altro.
Il tempo trascorse tra due vite parallele , io e la mia anima eravamo separati, l’incontro era notte dove il dialogare tra me e me era ricorrente , senso della vita che perdeva , ma alla mattina tutto rimaneva uguale, vita a sfruttare occasioni , tutto come vuoti a perdere, tutto era ego da soddisfare. Poi il primo di Aprile sentii il telefono suonare, risposi era lei , il mondo ancora tornò a fermarsi, la primavera era congelata nell’anima , i fiori e i colori erano visioni neutrali, osservai dalla finestra e tutto sembrò irreale, poi chiusi gli occhi e ascoltai le sue parole, dolci e tenere, disse solo poche frasi – Io non ti ho dimenticato , ti amo, vieni da me- .
Attimo il silenzio della verità del cuore, silenzio che di parole ne disse una , ma vero l’amore era ancora vivo , nulla poteva fermare il cuore che reclamava il suo diritto ad amare , sentire il suo vigore in me e mi riempii di lacrime spente, nel dimenticatoio che Io avevo voluto. Sospiri che sembrarono eterni ostruirono l’unica parola che dissi in quella telefonata – Arrivo-, presi l’auto e andai da Lei, mentre guidavo , ma la mente raccontava la verità del tempo che avevo passato a negare l’amore, come sulla linea della vita al termine, vidi scorrere le lacrime che avevo creato alle persone , che incontrai nel tempo della mia solitudine, il dolore pervase il tutto, non avevo parole ormai da dire, ma la colpa era viva di quello che avevo fatto, sembrò un voler cancellare un pezzo di storia , ma sapevo che non sarebbe mai stato possibile farlo.
Arrivai a casa di Lei, suonai e salii, la vidi , io piansi , nella mente era divisione , la sofferenza dell’abbandono era porzione il resto vergogna di quello che avevo fatto a persone che non meritavano lo schiaffo della mia rabbia, non meritavano il segno che avevo apposto per colmare un ego ferito, ma ormai era fatto ed entrai in casa. Non dissi molto , lei mi guardò accarezzandomi il viso, io ero gelato , non ero più il condottiero di quel periodo solitario, ero me stesso, ancora una volta ,emozionale ragazzo , sensibile anima , ero tornato a quel che ero allora, poi mi prese e mi butto sul divano e li ci amammo veramente, sentimmo l’intimo piacere ,l’amore riscaldò il gelido inverno che era passato, il cuore si irrorò di amore e tutto intorno a noi cancellò il passato che ci aveva separato, il suo profumo tornò ad appartenere alla mia pelle, ma questa volta lei era mia nella sua totalità…
Fu la prima volta che facemmo l’amore, amore vero quello del cuore, che accompagna i corpi in un’unione indissolubile tra anima e corpo.
4 risposte a “Il ricordo delle camelie”
Hola amiga , si claro puedes poner el enlace de mi blog , yo me llevare el tuyo …. un abrazo ¡¡¡¡ FELIZ SEMANA !!!!
BESOS.
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Incrocio di emozioni inseguendo il
tempo del sentimento.
Buona settimana
Gina
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buona settimana anche a te
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Riesci a trasmettirci sempre emozioni bellissime……..
Buon inizio di settimana,
Luciana
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