Il racconto vede verità , solo nelle fantasie che cerchi, riscoprire il segreto che cela il confine … Tra l’ìmmaginario e la realtà.
Mille occhi osservano corpi, siamo formiche viste dall’alto, tutti corrono e nessuno si ferma , poi come accade , si rimane stupiti, se qualcuno pone a te una domanda, la mente amplifica la visione, se fosse libera , la donna che d’innanzi mi sta parlando ? Quesito che la mente pone, poi come a voler essere seri, dare una risposta fine a se stessa, sembra la conclusione di un dialogo, ma, rimane un secondo prima dell’arriverderci, gli occhi si osservano quello che basta, veloci sono i contatti visivi tra due completi sconosciuti, rimanere stupiti ,normale, se occhi blu fissano i tuoi, alla fine , un caffè per far due parole, sarebbe soluzione, il pensiero racconta e tu , ascolti.
Il momento è scaduto , lei anticipa quello che per un momento hai pensato, non rimane che dire si ok, il tavolo del bar ci mette uno di fronte all’altro, due caffè, un dialogo da iniziare, solite domande, soliti inconvenevoli , tra verità e mezze verità, il tuo pensare cade sempre alla bellezza , uomo che vede un donna bella e sensuale, maniere educate, non provocante nel vestire, ma con parole delicate, semplici, sembra un ascoltare di un amico di sempre, ma questo non è un amico, perfetta sconosciuta, incontro che nasce da una domanda banale e che a un tavolino porta ad un semplice caffè.
Osservi il suo gesticolare, mani sottili , lunghe le unghie e smalto rosa, tu ascolti le parole che lei racconta, ma osservi , la verità rimane che nel tuo ascoltare cerchi quel velato senso malizioso, ascolti ogni singola parola , nulla sfugge, la mente è fantasia , il tuo cercare rimane l’occasione che vorresti, ma nel dialogo sottili le parole a volte rimangono verità e fantasia, quella che il desiderio tuo vorrebbe, ma lei semplice nel suo raccontare non anticipa quello che tu vorresti percepire. Ormai è tempo di andare, parole e racconti hanno fatto scorrere il tempo, ormai dai per perso quel cenno che scalderebbe la fantasia che nella mente hai, ti alzi , lei pure, è il momento di salutare, la mano si tende ..
Ma lei si avvici con fascino divino e un bacio sulla guancia ti pone, con mano ad accarezzare il viso, la mente in quel momento sente la confusione di un segnale ,.che vorresti decifrare tra le righe, di un dialogo che non ha appagato la fantasia di uomo , ora spiazzato da un gesto.
Il bello rimane l’armonia che in se stessi , racconta di falsi segnali , tra verità e fantasia, l’uomo rimane a pensare , malizia che pone in un gesto che malizie non ha, nulla accompagna quel bacio se non un grazie, ma lui rimane a pensare, questo racconta l’evidenza di quello che la mente vede in un spazio trasparente, il mettere colore bello sarebbe , ma rimane un proiettare un film che vorremmo vivere come protagonisti, che alla fine arriva sempre solo come comparse…