Sai chi sei, ti conosci, ti vedi, ti tocchi, ma alla fine sei materia che appare, un respiro è banale per te, è vivere, ma in questo respiro c’e’ molto di più, è vivo ,è energia che scorre e tu non ne sei ancora consapevole..
Per troppo tempo sei stato legato a quello che tocchi e senti , normale e indiscutibile , ma ascoltarsi tramite il respiro, che lento penetra e lento esce in noi, aver per un momento della giornata questa opportunità e dico opportunità per un semplice motivo, una volta provato si comprende come un gesto involontario e spontaneo atto a farci essere vivi, si possa trasformare in un vero ascolto del nostro profondo essere.
Questo accade semplicemente perchè ascoltandolo ,essendo concentrati su il nostro respiro, abbiamo un momento di completo distacco dalla mente e i suoi recettori ,siamo proiettati in una dimensione diversa, profonda che tal volta è liberatoria.Tal volta per via delle reazioni che dopo aver fatto questo gesto, se così lo vogliamo chiamare ,( nella pratica è un principio di meditazione), abbiamo una sensibilità emotiva molto forte.
Questa reazione accade sempre inizialmente ,poi se praticato il benessere si modifica, ma se in noi ci sono emozioni o pensieri ,ristagnanti o repressi, questi emergono e si espongono. Allora sorge spontanea la domanda perchè fare questo, se poi il dolore riaffiora ? Se un dolore riaffiora non è mai superato, questo è semplicemente un concetto psicologico, ma in tal senso, non entro nel merito della psicologia, ma espongo quanto sia importante entrare in contatto con se stessi nel profondo del nostro esistere.
E’ un voler provare un sensazione diversa ,che ci mette in contatto e ci pone in ascolto con”noi in noi”, ovvio che questo è un principio ,semplice e applicabile, e che dispone una base per chi in certi momenti, si sente con quel malessere interiore, che se anche esposto non trova pace, per via della ricorrenza della cosa ,che come un grillo parlante ci tortura; ma non solo si fa se una persona ha sempre problemi, si eseguono anche come metodo di rilassamento e come vera ricerca di quello che in noi non conosciamo. Sono molte le possibilità che ascoltarsi tramite il respiro dona.
E’ una base solida come già detto, che ci permette di entrare nel primo stadio ,che la meditazione poi porta, la differenza sostanziale è che nel meditare si applicano concentrazioni in determinati punti, le mani assumono varie posture,e naturalmente si recitano dei mantra sia mentali ,che parlati. Ma avere un primo e semplice contatto è utile per conoscere il potenziale della mente e della meditazione , questo è un provare,che spesso alle prime prove lascia perplessi per via delle sensazioni che sono varianti, e delle reazioni postume. Ma come espresso in precedenza sono solo fasi iniziali e qui gioca il fattore principale la costanza (è un impegno con noi stessi), che spesso manca, anche perchè nella natura umana, si desidera sempre la scorciatoia, quindi effetti immediati e soluzioni rapide. Ma come sempre la vita insegna , nulla è attimo per l’arrivo ad eccellere, è sempre un cammino dove applicarsi è regola universale, poi diranno che non serve e che ci sono metodi diversi, ma rimane lecito pensare una semplice cosa: Uno, il risultato finale e secondo la forza della vera verità, che rimane non un semplice leggere libri e immedesimarsi nel concetto, ma applicarlo nella sua totalità, essendo questa una conoscenza che si tramanda da millenni.
Questo deve essere concepito e immedesimato, per poi , non trovarsi mai, nell’aver perso tempo e non aver ottenuto nulla, ascoltarsi nel profondo richiede pratica e non lettura, diranno ancora di arrivi mistici, ma posso solo immaginare che arrivi saranno, anche perchè la dedizione anche in una semplice pratica come ascoltarsi tramite il respiro, è tangibile e non necessita di letture, ma di costanza e un po di coraggio, per non farsi trovare a” mollare” la cosa, per via dell’affiorare della cosiddette “spazzatura” mentale.
Rimane semplice e applicabile questo, come sempre libero il pensare in merito, ma posso dire che meditando tutti i giorni ho ricevuto molto da questo e condividerlo è piacevole e giusto,perchè il benessere è di tutti e non di pochi.
La felicità è un diritto e come tale dobbiamo averla in noi ,questa è una via del sempre…
2 risposte a “Ascoltati nel profondo”
E’ un cammino che ci porta gradualmente a scoprire che il tesoro è dentro di noi…
e ha bisogno di tempo per farlo tornare alla luce…acquisire quel senso di quiete interiore, che ci porta poi ad essere felici….
un sorriso per te Daniele 🙂
Rosamary
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🙂
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