Sbatti i pugni sul tavolo, rabbia manifesta che di nulla esplode,
scuro il viso, appare tinto, il senso è vano, tutto è gioco.
Ancora a picchiare sul tavolo che oscilla, cade il mazzo delle carte , ora chino le stai cogliendo .
Danno dell’ira che senso non trova se non lo sfogo..
Cogli fino all’ultima delle carte al suolo, cogli l’ultima , asso di picche ,esclami ..
il sorriso beffardo spiazza tutti , ora il segno fa rider pure te, rabbia funesta per parole mal dette , la vita
d’osteria è tra rabbia e vino, pugni e segni e gesta, alla fine l’oste chiude il sipario, la notte è tarda ,
e tutti amici come prima….
L’importante è che questa rabbia sia solo uno sfogo che poi porta ad essere nuovamente tutti amici come prima.
Mi piace come hai descritto l’atmosfera delle osterie
Ciao, Pat
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Grazie Pat, la pace nelle osterie è sempre fatta alla fine , i tempi migliori erano quelli ,veri e umili. ciaooo
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