Vertigini

Oscilla,

lo sbandare, gesti nel cercare,

sostegni di equilibri,

precari,

l’altezza della vetta, dove ora sei.

Vertigini,

del vuoto che vedi sotto te,

non tremare,

adesso,

segui il volere che fino a quassù ti portò.

Respira, senza affanni,

lo sai, è un passo ,

alla libertà, merito del tuo dolore che nel cammino ,ti fa rinascere.

Vertigini di gioia , nel sentire la vetta.

un passo ancor,

sei al confine..


13 risposte a “Vertigini”

  1. Metaforiche “Vertigini” dove il pathos del sensibile poeta, si affaccia in ogni singolo passaggio, per trasmettere sensazioni di smarrimento, di vuoto e di realizzazione di ciascun recondito “bisogno”, allo scopo di confinarsi in quell’inafferabile “libertà di tempo” scandito da un’anima pensante, che, è divenuta il contenitore di ogni sua criptica emozione e percezione . Una pubblicazione straordinaria e veramente splendida. Ti lascio i miei sinceri complimenti e ti auguro una felice giornata. Un saluto estivo da una Crema assolata e afosa.

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  2. 🙂 … chissà quanti passi devo ancora compiere io… per tagliare il confine… cmq a me non importa a volta l’attesa è ancor più bella del famigerato traguardo…
    Bellissima poesia! Complimenti!
    Un abbracciooooo
    Fata scalza

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