Riflessione del flusso di coscienza 2

La soluzione a tutto, è diventata ad oggi l’unica via che stimola la mente ? Inutile rispondere , ogni risposta è creare una volontaria divisione, riflettiamo in merito.

Siamo irrisolti in noi stessi, spersi, senza bussola in quel deserto dei rapporti umani, poche le oasi dove sostare e riprenderci. Come tale, siamo soli, di fatto. Nel corso della vita prima o poi, ci troveremo davanti alla fatidica situazione dove a un fatto non esiste soluzione, si, il caso dove è non risolvibile. Noi abituati a dover dare soluzione anche all’aria che respiriamo ora siamo per caso davanti al fatto senza via di uscita, no way !
Molti trovano queste cose veri drammi, lo sono, non generalizziamo tutto, ma in questo esiste la via d’uscita. Forse c’è chi la descrive come un compromesso, ma noi siamo compromessi viventi a oggi, basta vedere i rapporti d’amore, nascono e sono estasi, si evolvono e sono piccole regole, li conclamiamo con riti e diventano prigioni. L’amore è libertà , ma pochi arrivano ad elevarsi in tal senso. Comunque, non vediamo tutto a senso unico, anche e perchè creeremmo schieramenti di chi ammette e chi difende la cosa , un diritto porre regole diranno, o non lo diranno! Ma  sarà un evidenza.

Ritorniamo dopo alla parentesi, sull’amore, al fatto che è irrisolvibile, che possiamo fare ? Chiediamo aiuto e riceviamo solo proiezioni mentali, quasi un rito da santoni che evocano spiriti che tutto possono. Allora siamo sempre fermi, il problema è evidente e noi proviamo in tutti i modi a dare un soluzione, ma poi alla fine dobbiamo arrenderci, semplice evidenza. Ma questo non ha dato nulla, e noi siamo disperati. L’unico mezzo che rimane non è certo gettarci dal ponte, faremmo il gioco della “mente che mente”, la disperazione è un male spesso che porta al dramma e questo va compreso e bene. Allora esiste una semplice soluzione, non una cosa che oggettivamente possa metter fine a tutto, ma che di fatto è un salvagente : Accettare, che non significa arrendersi tutt’altro.

Accettare è una parte che spesso risulta come ammettere la sconfitta e viene presa come lascia passare al dramma totale, non deve essere vista in questo modo. L’accettazione è una forma di primaria importanza di vera consapevolezza, è la base della consapevolezza, insieme ad altri fattori.
Accettare è come un inchino alla vita, un iniezione che noi ci facciamo in nome della vita e dell’amore. Questo genera la speranza vera, fatta di quel vedere oltre all’ostacolo che ormai non possiamo evitare, è una proiezione sana che dice semplicemente: ok questo è così, bene ora lasciamo che sia , quello che accadrà dopo lo risolverò. In questo si dimezzano le ansie e come tale entriamo in una fase dove le paure, iniziano a ridimensionarsi. Questo non è una cosa semplice, ma se messa a confronto con una condizione non risolvibile diventa fattibile. E’ una condizione della mente non riuscire ad accettare.
Se riusciamo per un attimo a entrare in questa formula, ci renderemo conto, che non esiste solo un colore nella vita, ma esistono sfumature. Ovvio rimane che non è facile, ma se siamo posti davanti al dover decidere come” fare” in una situazione dove non possiamo fare più nulla, capiamo che possiamo osare a entrare in questo.

Accettare è la via delle vie, dove il non risolvibile diventa risolvibile.

In noi per arrivare a questo dobbiamo semplicemente lasciare che sia, far fluire il fatto, l’accaduto. Spesso sono peggiori le condizioni mentale, che i fatti di per sé, questo diventa evidente quando noi iniziamo ad entrare in questo piccolo concetto che ci appartiene , ma che spesso non lo applichiamo. Il tutto si ricollega all’amore, come detto prima. Amare spesso pone delle sofferenze e noi corriamo per legare l’idea che noi possiamo cambiarne le sorti, corriamo a disperarci , sono molte le cose che facciamo in merito. L’amore è il tutto e non chiede sforzi o catene, l’amore è un trascendere dal concetto : tu sei mio, tu devi perchè io, io ti amavo e tu ecc. L’amore come nei casi senza soluzione è un divenire amore, come tale nulla chiede e nulla si deve fare ,tutto arriva come un avvento e noi in questo possiamo seguirne le vibrazioni. Solo se comprendiamo che l’amore è un libertà non un vincolo imposto e da porre. E se questo si pensi non trova seguito ad i casi senza soluzioni , siamo in errore. Tutto è una accettazione e l’esempio del sentimento che crea come l’amore è una realta che si accosta , il perchè è evidente : noi tendiamo a volere risolvere anche i sentimenti, quindi come tale se ciò non accade siamo nel dolore. Non si può risolvere tutto spesso l’unica via è accettare, lasciare che sia e come per una strana magia avvengono soluzioni se non oggettive in noi e questo è importante. E comprendere l’amore che sembra un paragone in questo caso, è anche la possibilità in entrare nella conversione di quelle fasi dove l’irrisolto crea dolore, l’amore è la medicina anche a questo, la speranza, quella vera.

Se non esistono soluzioni, accettiamo e siamo compassionevoli con noi, con loro , siamo nell’amore e questo ci darà sempre un aiuto.


4 risposte a “Riflessione del flusso di coscienza 2”

  1. Penso che accettare sia così difficile perchè lo si prende come un fallimento personale…..e il nostro orgoglio si ribella, è difficile ammettere di aver fallito…..ma spesso non è colpa di nessuno, le cose succedono e basta…..e prima le accettiamo e ne prendiamo coscienza, prima riusciremo ad uscirne…..questo riguarda l’amore ma anche tutto il resto. Come dici tu accettare non vuol dire essere sconfitti, ma prendere coscienza della situazione e agire di conseguenza. Bellissima riflessione caro Daniele, un forte abbraccio!

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    • Grazie Silvia, ammetto che non sia cosa facile, ma mi venne chiesto a me come io avrei agito in merito a una cosa irrisolvibile, io essendo yogico ho dato la mia personale esperienza, che non deve necessariamente essere universale, logico anche dire che non esistano molte altre soluzioni, però sono conscio che non tuttte le persone entrano in questo i motivi? tanti !!!
      ciaooo

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  2. Senza alcun dubbio, l’accettazione richiede uno sforzo per chi non sempre è capace di comprendere e spiegare le ragioni di ingiustizie, egoismi, indifferenza e atteggiamenti ritenuti sbagliati per chi li subisce. Oggi ci inculcano l’idea che se non otteniamo ciò che vogliamo, beh, non valiamo niente ; così allo stesso modo non si da più risalto alle persone gentili, affabili, disponibili e pronte ad aiutare anche moralmente il prossimo. Secondo il mio parere , presto o tardi, l’uomo inteso in senso lato perchè mi riferisco al genere umano, si stuferà di tutta questa “superficialità” e di questo totale menefreghismo che sta dilangando ovunque nel mondo. Prenderà “consapevolezza” del fatto che non si potranno più perseguire strade individualistiche ed improntate solo unicamente al proprio benessere economico, sociale, religioso, etc. in quanto questo percorso portererebbe ad una “frattura” di tutti quei valori che ci hanno permesso ancora oggi, di definirci “umani” e di differenziarci dal mondo vegetale ed animale. Occorre fare un costante “allenamento mentale” ed ogni tanto, soffermarci a “pensare” che nonostante le delusioni e le brutture presenti in ogni parte del pianeta, esistono ancora individui che sono la “speranza” affinchè le cose migliorino e che stanno già “percependo il cambiamento ” che riguarda un sistema di vita sbagliato. Mi rendo anche conto che è difficile “modificarsi” dentro , ma non impossibile se liberiamo pensieri positivi e colmi d’amore che raggiungeranno altre persone che desiderano, come noi, un cambiamento improntato sulla “serenità e sulla pace” di tutti. Scusami se mi sono dilungato troppo! Buon pomeriggio caro Daniele 🙂

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