LA MIA VIA

Ogni persona nella vita ha letto di storie di personaggi ormai famosi, io stesso leggendo ho conosciuto le vite di persone che hanno dato un senso al controsenso,che spesso la vita pone come limite .
Nel leggere ho visto come uno specchio che rifletteva dimensioni  che erano maturate in me , quasi impossibile mi dissi e pure ora che ero a confronto di queste persone, attraverso le loro scritture non potevo che accettare sorridendo questa situazione, quasi paradossale. Come se ad un tratto io avessi conosciuto queste persone nelle loro epoche e avessi potuto godere della loro presenza e parole. La sensazione era una vera evoluzione come in antiche tradizioni, dove l’allievo imparava attraverso il maestro nel pieno silenzio , e che solo la sua aura fosse la vera emanazione di tali insegnamenti.

Come in tutte le persone certe situazioni creano inizialmente un conflitto, quasi come se l’illusione fosse l’unica realtà e che, tu come persona cerchi di convincerti avendo letto queste scritture, poi, fermi la mente e pensi impossibile ho letto troppo tardi tutti questi libri… Nella riflessione di questo forse avrei potuto prendere lo spunto che comprendere quale fosse un mio ruolo nella vita. Il ruolo forse era netto da tempo, ma come tutte le persone spesso una scintilla vera scatena il divenire di quello che veramente si è , uno come tutti alla fine.

Nella mia normalità ho semplicemente deciso di espormi in quello che sento, senza paure di reazioni o tanto meno di quello che avrebbero pensato chi ad oggi legge il mio pensiero. Del resto come si dice nessuno è perfetto e questo è meraviglioso, nasciamo imperfetti e questa è la gradiosa opportunità che possiamo avere per diventare solo migliori.
Logico che questo concetto sia complesso, se non letto tra le righe, ma come spesso accade quello che sembra impossibile è possibile. La vita è un controsenso e come tale , io come tutti posso decidere come decifrare il codice della vita. Ma se decido di decifrare il codice della vita, io personalmente devo a mia volta riconoscere che sono esterno alla vita stessa e non nel suo flusso. Tutto questo alla fine mi ha portato a una conclusione non logica: quello che accade io vivrò. Semplicemente un’ abbandono a quello che era , senza pensare, senza vivere il passato come il limite delle mie esperienza e non ponendo il mio pensiero al futuro dove tutte le illusioni si creavano. Questo è stato un semplice dire: ora sono vivo veramente.

Il mio unico desiderio era quello di esporre il mio sentire, e questo ho fatto. Forse io stesso non mi sono mai reso conto di quello che ho fatto, perché il valore non siamo noi a deciderlo in quello che siamo o facciamo, il valore vive nel nostro silenzio, e anche scrivendo non cambia il senso della cosa,  uno che scrive lascia solo una traccia di un passaggio. Non parla di quello che è meglio per tutti, parla all’universo e questo è il vero valore. Parlare alle persone, sarebbe un voler convincere che il mio o il vostro pensiero è migliore, ma questo non ha valore è solo una imposizione velata.

La mia via, semplice ironia . La mia via è quella di tutte le persone che prendono coscienza esponendo una felicità per tutti, che spesso non è apprezzata, ma questo fa parte del gioco e come tale la vita stessa è un gioco d’azzardo e chi vive veramente rischia e gode di questa sensazione illimitante . Chi non apprezza alla fine , merita la mia stima lo stesso, io non faccio distinzioni di nessun tipo, distinguere è dividere e di divisione ne esistono troppe che hanno creato solo dolore. E questo è evidenza nel quotidiano.

Tutto è sempre meraviglioso e anche un piccolo dissenso spesso dona una riflessione, perchè se io escludessi questo non sarai consapevole, e essere consapevoli significa essere osservatori di tutto con il sorriso e senza rabbia . L’amore è la via che pianta semi della speranza e se si vuole concepire il senso della consapevolezza non si può non comprendere il senso dell’amore, ma non intendendolo come un sentimento da definire in alcun modo, solo il cuore che sente e espone libero.

Ogni via, anche se nasce dal un “nessuno”, può essere illuminante e non giudicabile. Diverse sono le visioni in questo, e come spesso si verifica ogni visione può essere contrastata da una visione altrui. Questo pone il dilemma su cosa sia una via. Vero che persone che ad oggi hanno dato un segno tangibile a questo sono ormai consacrati ad essere illuminati, ma se scendiamo a persone non note si verificano complessi schemi di chi sia oltre a qualcuno. Per questo definire una via è sempre un decidere di essere colui che gli verranno tirate le pietre. Perché definire un verità personale non gode del privilegio della libertà in questi contesti. I motivi sono molteplici e l’ego in questo gioca il ruolo primario. Di fatto se una persona espone il suo cammino con persone che pensano di camminare capita che loro pongano la loro via al di sopra della nostra. Ma a memoria d’uomo non è scritto da nessuna parte che esista l’assoluto in questo, diciamo semplicemente che sarebbe più corretto dialogare apertamente che definire errori quello che una persona sta vivendo attraverso il suo cammino interiore. Ma sappiamo e bene, che questo non è sempre possibile. Infatti chi decide di esporsi si trova al confronto con persone che tendono a imporre ragioni che non trovano spazio che per loro. Di certo esiste una libertà, ma a tutto esiste un limite umano che delinea dove la parola debba essere detta e il silenzio osservato.

Del resto la mia via, come la vostra e come quella di tutti non è migliore né peggiore è solo un cammino semplice verso la profondità interiore che abbiamo. Chi poi tende a essere saccente in questo è libero di esporre, ma esporre è solo mettere in evidenza il limite che spesso non si è visto.
Esporre diviene in questo caso mosso da quello che l’egocentrismo mascherato espone dalla smania di mostrarsi illuminati e come bravi “maestrini” si è pronti a correggere chi secondo queste persone, sbaglia qualcosa o non risulta in linea con il loro pensiero, misteri…
Risulta divertente evidenziare come una qualsiasi via non sia fatta su misura per nessuno e se partiamo da questo, è chiaro il messaggio che dice: parole e parole… Ma nell’essere umano la voglia di essere oltre è sempre forte, è una ricerca costante di un apparire e sentirsi illuminanti, ma questo può essere anche colto come un messaggio errato, da chi nel suo piccolo non conosce tutto, ma semplicemente il senso della consapevolezza…

La mia via rimane come detto una ironia della sorte! La via è l’immaginario che diventa reale quando nessun dice e tu divieni consapevole che in te fiorisce la meraviglia della vita e dell’amore, allora sottovoce puoi cantare la canzone a note sottili che verrà recepita senza che tu debba dire mai io sono. Tu non sarai mai..  Questo è il vero arrivo che mette chi come me nel sorriso perenne, perché non esiste arrivo nelle dimensioni essendo infinite, allora con molta semplicità si cammina amando e dando quello che gli altri chiederanno a te . E se potrai darai in questo, se non potrai, semplicemente abbraccerai e rimarrai silente.

La mia via è un sorriso all’ipocrisia e un legame con l’amore che tutto può e tutto crea.

 

 

 


2 risposte a “LA MIA VIA”

  1. Leggere delle vite degli altri, vuol sempre dire imparare chiunque sia nel bene o nel male, ti insegna. Tu segui poi la tua via e questo succede ad ogni età: non è mai tardi. Chi ti stà intorno con amore ti guida. Ciao Daniele

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