Se la mente, mente, è solo perché non abbiamo dominato la mente stessa, chi domina la mente domina l’universo….
Il sottile pensiero è il flusso senza tempo e spazio che attraversa tutto e tutti . In un dato momento della nostra vita ci capiterà di dire una frase e nel tempo di ritrovarla detta da altri che non conosciamo, e che non conoscevamo. Questo non è casuale, non fa parte di un sistema dove le frasi e i pensieri si incontrano solo perché essendo in miliardi nella terra riportiamo gli stessi concetti casualmente. E’ e rimane un flusso universale che trova le sue radici nel pensiero del Sé superiore o qualcuno potrebbe definirlo con altro nome volendo. Ma comunque sia fa parte di un sentire al di là di quello che in noi recepiamo terrenamente: è come una trasmissione dati che in noi esiste già e che per motivi di crescita interiore si manifesta in un dato momento, nel quale il nostro essere è in piena connessione con il Sè superiore. Quando questo contatto inizia a manifestarsi, la nostra visione della vita, il pensiero, l’apertura del cuore e la sua emanazione diventano più intensi e recettivi. In noi il flusso di pensiero assume delle sostanziali modifiche anche se non abbiamo letto nulla in merito e come tale questa vibrazione sottile si manifesta attraverso quello che andremo ad esprimere. I discorsi saranno molto più profondi, pieni e anche se a noi potrà sembrare un semplice parlare, questo avrà un impatto diverso nelle persone.
Il dialogo quando è non solo un semplice parlare, ma una vera e propria vibrazione del pensiero attraversa tutto e tutti.
In alcune persone non risuona, perché in loro questo non è maturo, non percepito o semplicemente perché siamo differenti per molteplici motivi. In altre persone questo viene percepito in modo totale e in alcuni casi si manifestano scambi importanti, che portano ad un arricchimento personale che non si perde nel tempo. Per questo semplice motivo possiamo ritrovare il nostro semplice pensiero, anche in persone del passato e nel futuro che vivremo, questa vibrazione del pensiero non si confina a noi stessi, ma si dilata in uno spazio/tempo illimitato: l’universo. Come tale se pensiamo che noi siamo parte di questo universo e siamo indivisibili il nostro fattore recettivo permea in noi concetti, pensieri, che di fatto non hanno proprietà ma che sono la vera condivisione globale di un qualcosa che ci appartiene universalmente. Si nota anche che parlare di questi argomenti tende a dividere le persone, perché per alcuni non è comprensibile il concetto di quello che oltre a noi e noi esista, è una piena libertà che va accettata . Non si ha mai il diritto di porre un pensiero, qualunque esso sia come fattore di verità assoluta. Infatti come spesso accade si tende a giudicare in ogni modo le cose, ma perché nel nostro ideale c’è e vive il voler certezze di quello che asseriamo e che sentiamo dire. Questo in tal senso non accade se consideriamo questo: è una vera e propria esperienza che appartiene alle persone solo quando esse entrano per svariati motivi in questa recezione che permea il loro essere con il contatto della loro anima con il Sé superiore, nel quale la spiritualità raggiunge l’apice e in questo l’individuo ritrova in se stesso un contatto diverso che trasmette alle persone che lo circondano . E’ una rinascita vera e propria e come tale in alcune visioni si determina ogni 18 anni, in questo l’esperienza interiore assume una diversa consistenza e chi arriva in questo è un canale spazio/tempo che non trova confini. Infatti la forza del pensiero sottile e come tale la potenza vibratoria delle nostre parole assume una importanza diversa e una espressione totalmente differente. In questo allora andiamo poi a costatare il perché frasi che noi riproduciamo esistano anche prima e dopo di noi, perché non sono nostre e non sono di coloro che le hanno dette o che le diranno ma vivono nell’esperienza universale, sono fonte infinita e libera dove tutti possono accedervi e tutti possono progredire essendo in termini semplici una fonte di saggezza illimitata e illimitante.
Va però detto che come tale non c’è certezza di poter conoscere questa esperienza attraverso la via della certezza fatta di parole e racconti, esiste solo la possibilità di sperimentare la cosa quando siamo pronti e predestinati all’evvento che potremmo vivere in questa fase di interconnessione tra noi e il tutto o universo.
Si potrebbe porre la domanda come poi avvenga in noi questo mutare verso una interiorità profonda e recettiva. In questo non esistendo un mezzo unico; risulta complesso dare una direzione unica. Infatti vari fattori che portano all’evoluzione sono: che le persone da un grande dolore rinascono in questo, altri sono di base così, e altri attraverso esperienze e discipline varie toccano la cosa, senza dimenticare anche la teoria temporale dei 18 anni ciclici di mutamento come detto prima. Ad oggi rimane comunque una opportunità essere in questo “concetto” visto che la visione della vita tende sempre più a restringersi, ma giustamente non è semplice entrare nel cambiamento visto che pone sempre delle difficoltà e in noi esiste di fondo una resistenza mentale a questo. Ovviamente non è un obbligo cambiare, ma solo un desiderio che ogni persona può avere e che può vivere liberamente.