Racconti di un tempo che non c’è

Un mondo a parte , un mondo nella clessidra… Quando la giri il tempo riparte e tu osservi la sabbia colorata che scende .
L’attesa è la frenetica vita che corre, il tempo il boia che attende il respiro sempre più corto, e tutto sembra non dire mai basta, come un infinito compresso nella vita che portiamo non nel cammino ma sulla schiena.
Quanta luce ci vorrebbe per avere un giorno senza fine; ma ripensando sarebbe solo una semplice ricerca di un momento mai nostro. Allora fuggire potrebbe essere la via d’evasione al tempo che opprime. Eccoci il mare ora, siamo fuori da quel mostro di cemento , si quel mostro che sembra scandire tutto con i suoi ritmi. Ma nel cuore quel giorno di luce totale lo vorremmo.. Per poi forse non volervo veramente . Ma ora il blu scuro del mare possiamo ammirare, quasi l’aria sembra più leggera adesso, l’orologio è fermo e non pensiamo al tempo. Siamo seduti davanti allo sconfinare, immobili, non vogliamo perdere nemmeno un attimo di questo spazio che stiamo cercando di imprigionare , lo vorremmo in noi per lenire il rientro verso la città e il suo grigiore. Ma nulla potrebbe essere contenuto in noi , il tempo ripartirebbe e tutto andrebbe perso . Intanto l’attimo rimane, ma nella mente l’orizzonte è più grande di quel che l’occhio vede, cerchiamo di navigare da un punto all’infinito, immaginiamo di poter volare a pelo d’acqua e di arrivare fino all’ignoto. Lì il tempo non c’è, poi un onda riporta l’attenzione al luogo in cui siamo. Dall’alba al tramonto il tempo non sta esistendo, e pure la natura dice il noi il contrario con i suoi cicli infiniti di giorni , ore, sole e lune .  Ma in questo momento di statico vivere nel non tempo, nella pienezza, nella totalità dell’essere umano senza tempo, racconti di un tempo che non c’è, consoli il ritmo di un cuore …

In questo spazio che stai creando nella tua mente cerchi di annullare l’ansia di un scorrere del tempo, un lento sprofondare tra odissee di una vita insoddisfatta, siamo quello pensiamo d’essere… Ma siamo anche quello che potremmo divenire, come lune senza fine e soli, diremmo la notte è luce sempre, ma la pazzia è nella mente , lì nessuno potrà mai dirci nulla. I pensieri sono la libertà a volte; quanto riflettere il mare porta, poi il tempo ritorna e con malinconia ritorniamo alla verità della città.

Il viaggio è breve , ma in quel momento tutto sembra eterno. Abbiamo ancora margine per pensare, e se prendessi una via diversa, e se tornassi indietro, ma la realtà non fa scappare nessuno e il suo peso ritorna. Tutto ora si evidenzia e come anime senza Dio stiamo vivendo la malinconia più grande, la gola stringe e non sappiamo che fare …

Ma siamo sempre pieni di risorse e l’abisso della mente ci mostra la sua clemenza.. O il cuore prende voce . Non lo sappiamo mai veramente , tutto si appacifica adesso il sorriso riprende sul nostro volto forse il tempo è vinto ? Chi può dirlo ora.

Forse raccontarci di un tempo che non c’è, il nostro dolore della vita annulla in quell’attimo di volo libero, ora tutto si mostra come una promessa mai espressa che ora è così nitida in noi , è proprio vero.. Che quello che non ci siamo mai detto tra noi e noi arriva, abbiamo detto tanto esortandolo, ma quando il pensiero annulliamo tutto appare e noi abbiamo fermato il tempo .


2 risposte a “Racconti di un tempo che non c’è”

  1. Quell’attimo di volo libero,le risorse del cuore,attenuano il dolore! Il tempo passato porta con se gioie e dolori parole non dette promesse disattese,ma questo si annulla in un attimo quando davanti a te,c’è il mare azzurro con il suo brillare!Ed ecco il futuro…. ciao Daniele Buona giornata

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