Siamo come fiori in una primavera tardiva che mai sentirà quel tepore e quella gioia al culmine di un periodo.
Passiamo anni ad attendere una vera primavera e nel nostro torpore ci allontaniamo da noi stessi sempre più. Vogliamo abbracciare qualcosa solo per fiorire, ma in questo appassiamo nel tempo…
Un giorno vedremo un fiore e dopo poche settimane vedremo il suo splendore e nessuno in questo avrà fatto qualcosa, solo la natura avrà seguito il suo processo e, noi che siamo come un fiore invece andiamo verso l’innaturale modo di vivere. E poi rimaniamo in quel limbo per anni. Andiamo vagando in ogni luogo e parliamo di noi come se lo sfogo fosse la chiamata vera, come se le nostre parole fossero il passo verso la primavera e tutte le sue stagioni , ma non è così. Viviamo attraverso un blocco che non vediamo solo perché pensiamo che la vita sia una semplice attesa , ma la pazienza non chiama la forza , e noi che siamo forza vera possiamo pazientare attraverso un cammino verso noi stessi e, lì abbiamo il senso di quello che abbiamo perso . Possiamo anche non ammettere mai questo ,siamo distratti verso noi e come tale verso tutto.
Ascoltati un attimo e vedi quello che perdi , ascoltati e vedi quello che puoi avere e se vedi, la natura tutto ti insegna… Non teme nulla e tu si invece.
Non perdi mai, se come un fiore segui quello che per te è stato deciso , puoi non comprendere subito tutto, ma in te quella forza di non abbatterti porta alla verità e la tua pazienza è il premio , sei in quel momento divinità stessa e non un oggetto che mai avrà direzioni . Tu sei il fiore che deve sbocciare e deve essere bellissimo , e nella sua stagione deve essere ammirato e non rimanere un bozzolo a metà tra il candore dei suoi petali e le foglie che lo nascondono , segui , ama la natura , la tua stessa natura e senti come in quel momento ogni minuto pulsa in te, come un tempo illimitato. Ascoltati e non attendere parole , fatti, corri verso quello che senti e non esistere nel pensiero dell’errore. Se hai un intuito è perché in te stesso sei divino e non perchè sei solo un meccanismo fatto di elaborazioni e statistiche; il tempo non torna e, se mai puoi solo essere tu a viverlo e renderlo fermo per sempre.
Ma quando andrai in quel campo di fiori e vedrai come tutto viva adesso, vedrai come tu possa essere vivo e non paralizzato in quel tempo illimitato che hai pensato di poter vivere nell’attesa di un qualcosa che mai sarà vero. E se vero fosse, sarebbe semplicemente un momento, perché il sempre solo tu lo crei e nessun altro. In quel campo tornerai e vedrai come l’erba cambierà colore e la neve ricopra tutto prima o poi, comprenderai come degli inermi fiori alla primavera dopo, saranno lì e bellissimi come sempre saranno . I fiori non possono correre se non nel loro tempo e vivere la loro essenza viva attraverso il mondo, che è anche il tuo. Ma tu che sei diverso puoi comprendere solo ora questo, perché ti sei ascoltato veramente. E nessuno di ha mai detto attendi senza nulla fare , e nessuno ti ha mai detto di mollare la tua energia , nessuno ti ha mai detto che sei invincibile, nessuno ti ha mai detto che se cadi non potrai camminare, nessuno e nessuno hanno mai detto questo, solo tu hai sentito questo dialogo che ti rende in attesa di una primavera. Ora sboccia in quello che sei, fiorisci tra le rocce, tra i palazzi , tra in nulla stesso. Non sentire voci che diranno come la vita sia, ascoltati nella tua essenza e fanne un cammino. E’ rischioso ma è unico , è complementare alla tua stessa esistenza e natura, se cadrai avrai un intento talmente grandioso, che le tue lacrime saranno pioggia nell’arido , le tue urla saranno musica che ti faranno un attimo dopo dire: io non mollo mai . In questo vedrai molte cose e mai identiche che si sveleranno a te, e tu sarai talmente vivo che vedrai le cose , le persone, i momenti e potrai dire io sono vivo e mai attendo , io sono fiore, io sono un Re, o forse non dirai nulla perché sarai estasi di un fioritura eterna della primavera ritrovata.