Nei suoi occhi vedi l’emarginazione, di una vita in bilico tra un passato fatto di belle speranze, si sogni incompleti in quell’abisso di illusioni che la vita spesso vuole farci vedere.
Osservi il volto dalle mille storie, stanco con i segni degli anni che come solchi di un terreno che frutti sterili ha dato. Occhi nel vuoto a cercare la profondità di quell’infinito del disicanto di una vita, ormai, troppo vera e cruda.
Occhi che nel silenzio sanno raccontare di quel dolore, fatto di sconfitte, abbandono di una società che emargina chi non arriva alla vetta della normalità, che si vogliono decantare come una giustizia ormai sommaria e stretta. Fatta solo per chi delle regole accetta il compromesso di una libertà interrotta. Ali spezzate in quel volo totale verso, il sogno unico e personale che di pervade come quel olimpo che ti fa brillare il cuore . Ma in questo mondo non c’è spazio per vivere il volo libero, il planare a terra è il crudele delitto, che porti come cicatrici per l’eterno, approdare è via di un arrivo che se non completi ti lascerà solo con il bandolo della matassa tra le mani, senza mai più avere nulla di completo per te. Dicono la vita è questa… dicono solo per l’egoismo di non essere toccati da quello che gli occhi dentro i suoi potrebbero vedere, lui che solo sta in quell’angolo di una felicità che osserva in tutti e non più in lui. Tu vedi questo e nulla puoi, e vedi tutti che ridono di lui, in quel mondo arricchito di falsità e ipocrisie, felicità corrotte che sanno giudicare chi della sua libertà è simbolo e del suo dolore di oggi non ne è il colpevole ma solo e, semplicemente vittima di una ingiustizia.
Nei suoi occhi, vedo quell’amarezza fatta da noi che nell’angolo sappiamo lasciare chi della sua libertà ha voluto vivere, chi di tutto questo ha avuto il coraggio di essere solo se stesso, a dispetto di quel vivere clonato che non poteva appartenergli, chi con un gesto ha detto basta, chi nel suo destino si è perso. Noi miseri giudici delle vite altrui, non sappiamo che solo spendere parole; parole che se donate darebbero quel colore a quel grigio vivere di lui, che non ha fatto mai del male se non a se stesso, ma noi siamo lontani da quel posto chiamato cuore che tutti sa accogliere senza distinzioni , senza regole, senza giudizi.
Nei suoi occhi ho visto un mondo che conosco bene, e che mai vorrei vedere in nessuno, ho visto un uomo che per casa ha avuto solo una valigia e un sorriso, ho visto un uomo che contro la bruttezza della sua dimora riesce nel suo dolore ad avere una dignità, e noi che di tale dignità non sappiamo nemmeno più dirne il nome, possiamo solo allontanarci da lui, come uno scomodo personaggio che esiste per il nostro voler apparire.
Non posso comprendere questo, non posso .. il mondo non sarà mai cambiato da uno che sa scrivere parole in quel vento d’ipocrisia che contro sa solo soffiargli, ma in tutto questo sa dire il no, a chi emarginato deve essere solo perché di sociale ormai esiste solo la bella parola che di fatti rimane priva .