Dalla quite poco potrai imparare, se non il presente semplice di un passato nascosto, e pure brami questo impatto statico, senza conoscere la tempesta passata.
Il tempo è un ricordo di una memoria lasciva, forse malata o semplicemente nostalgica, ma l’annullare la tempesta non porta alla strada, di strada verso la quite vera fatta di reali attimi , come piramidi infinite.
Ricordi sempre quelli, sempre le solite ghigliottine che per paura dimentichi, poi corri senza fiato , urli senza voce, piangi sola come al solito, ma nulla è una casuale composizione in questo puzzle di vita.
La tempesta non la si ama, ma solo perché amare un orrore è l’indicibile verità che nessuno vuole ammettere, dopo che nella quiete si gode dell’attimo, e pure in tutto questo contorto modo esiste un verità fatta a dimante , racconti di esperienza unici e bellissimi.