La vita è un semplice riquadro dove vedere il rebus da svelare.

Noi siamo solamente occhi che osservano, intuito che legge tra le righe e il cuore dove poi sia solo Dio ne è la traccia vera. Rebus da capire come tra amanti che in realtà si negano in questa evidenza , vedono lettere e forme e non svelano il segreto. Un gioco si potrebbe dire , ma è il gioco più grande questo: l’amore.

La vita è un vivere e non un credere di vivere attraverso quello che non vogliamo svelare. Siamo attimi di una passione sommessa e mai esplosa. Attimi di un respiro condiviso in segreto, natura stessa che non sveliamo vittime di una complicità che non ammettiamo.
La verità è al di sopra di noi, come tale fingere è trovare un senso a quel che non vogliamo cambiare, in questo rebus di vita.

Cammini per la strada e quante volte vedi le coppie ormai alla fine, sono semplici abitudini che non possono cambiare. Il senso della solitudine ci sciaccia e restiamo drogati da una persona , droghiamo la persona stessa per non vivere al margine di un mondo che ci emargina . Parlano d’amore tutti, come se l’amore stesso fosse svelato. Ecco il rebus che tutti scoprono , ma non si scopre mai in realtà fa male e fa bene , non pensare è l’unico mezzo di esistere al di fuori di una tortura vera.

Rebus d’amore tra paura che avanza e e coraggio che smuove il sangue nelle vene. Sei da secoli il sottomesso di turno..

Ma quando l’ora zero avvenne tutto questo non era deciso, in realtà. Liberi d’amare , liberi dal vincolo , liberi si essere. Ma la paura crea regole e cecità e nessuno svela un rebus già svelato. Difficile darne un senso di una cosa semplice , quando il meccanismo piace complesso. Che sia mai amare alla fine se non giocare alla vita , se non soffrire quasi in modo sublime di un piacere che poi aumenta in altro. Orgasmico esistenziale avvolto in un segreto perverso , mai raccontato per un pudore troppo grande .

Rubus, di una vita sessuale come un misero atto che nasconde l’uomo e mostra l’animale, ma l’animale non nasconde mai la sua essenza in verità. l’uomo non svela nulla se non l’apparire un impaurito essere senza terra ferma. Osserva come coppie siano fredde , in frasi fatte, in gesti come rituali e ricorda come sia l’incontro alla prima volta, il brivido, il sangue che bolle, in senza tempo di un fare l’amore come un giostra infinita, uno scrutarsi per ore, un sentirtsi ovunque nell’infinito mondo dei corpi in amore.

Io osservo me stesso, e spesso non capisco questo rebus svelato, scappo dal dire quello che in croce mi mette, ma non temo i chiodi della croce , potrei se mai goderne di un piacevole soffrire in nome di una libertà in cui credo.


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