Vedi, come un semplice dialogo devo spiegare perché quel che scrivo è la mia persona…
In parole molto semplici, non devo leggere tutto quello che esiste per sapere che quel che dico è già in te. Tu dirai come faccio a saperlo? Vedi è semplice: una mattina dopo sei mesi in solitudine mi sono svegliato, ho osservato fuori dalla finestra il sole. Il senso della luce era diverso, intenso ma non troppo. Poi dopo questo momento ho sentito che avevo qualcosa da dire, ho cominciato a scrivere. La cosa più bella della vita è scrivere ,quando sai che nessuno leggerà mai quel che pensi. Invece per me non è andata così,e quasi non credevo di essere io a scrivere nel rileggermi. Ho visto in me il sole e ora penso che il sole lo debba vedere pure tu! . Tu dirai che nessuno è in grado di dire qualcosa che possa far fiorire una luce in te. E’ vero! Io non posso farlo, posso solo raccontarti delle semplici esperienza , la mia personale visione dell’esistenza. Tu adesso stai meditando se credere o no a questo, io che potrei dire? Non devo dire . Ti mostro al di là delle mie parole il mio semplice sorriso alla vita. Le mie parole non danno il senso di questo e, se in te lo danno vuol dire che il sole è dietro la collina. Tu non devi fare altro che andare dietro alla scia di questa luce e vedrai il tuo sole. Le mie parole, cosa vuoi che siano , sono segni di nessuno in una mano che scrive . Quel che tu potresti chiamare filosofia non è mia è tua. Tua perché in te affiora ed io sono solo il veicolo del vento, che fa scontrare le nubi, la pioggia segue e in te fiorisce il giardino della vita.

Non ci sono meriti nello scrivere, ci sono solo possibilità di dire un pensiero e tu, che leggi in sincerità sei il vero protagonista di questa esperienza . Io potrei dare un sole, una nube , un volto o un idea . Ma tu rimani il segno vero di questo, la realtà su una promessa che nelle mie parole non ho mai fatto. Sei lo specchio del sorriso che vorrei vedere in tutti .

dialoghi …………..