In un silenzio canto, di un verso che non so parlare, una strofa troppo profonda per esser posta in lettere .
L’uomo del silenzio da un domani che voglio sentire in un suono mio personale, in una spiaggia d’autunno dove il mare in burrasca è l’unica sinfonia di un cuore in tormenta.
Il silenzio, l’amico che mai vorrei perdere, la retta che dal nulla al mio cuore porta, voce dell’anima che spesso vien messa a fiamme. Il silenzio di me , racconta di luoghi mai visti e di persone mai conosciute. Il silenzio di me è il vero che pochi sapranno, parole allo spiegare quel che di me non si può raccontare.
L’uomo del silenzio inciampa nelle parole ,che del limite di se stesso non sono che specchi ormai rotti. Cosa possa essere di me , poco lo potrei cantare, un questo spazio senza margini da evidenziare. Del falso mi hanno vestito, come un carnevale che fine non trova ed io che potrei essere ,se non me stesso in questo silenzio.
Dell’anima mi faccio scudo, lei protegge il vortice di una tempesta , io ormai non cerco la speranza in questa spiaggia d’autunno, mi siedo calmo e vedo le nubi, un cielo grigio e un po d blu scuro. Semplici riflessi che nel mare mostrano le onde di me , infragimi su quello scoglio che di parole è fatto. Poi un respiro profondo al sapore di sale rosso, un mare che di me canta con quel moto perpetuo. Io osservo il cielo e vedo un volo libero di un gabbiano. Pensi nel mio stato libero del cuore , con un po di invidia che lui per attimo vorrei essere, potermi librare in quello spazio tra cielo e terra dove il confine è solo il mio respiro. Adesso il mio silenzio di me racconta, un vedere l’uomo che ero nel presente che c’è. Un uomo senza limiti , dove il mare di se stesso è l’infinito più umile. Ora mi alzo voglio dipingere il mio cuore di quei colori che solo ad occhi chiusi posso vedere, e nel mio silenzio lasciare un colore per tutti.
L’uomo del silenzio .