Accarezzo le nuvole

In una collina l’incanto prende forma. Un cielo azzurro, nuvole e nuvole , libere..

In un cielo vidi, un mondo intero e vidi un passato nel presente . Osservai loro, le nuvole bianche e vidi me stesso ad oggi. Il cielo era lo spazio di un tempo che fermo non sta mai ed io, immobile osservavo senza domande da fare. Nel mio semplice silenzio respiravo la vita come se la vita stessa fosse eterna adesso.
In un cielo come questo mi dissi, potrei perdermi in un tempo inesistente e vedere tutto quello che ero e sarò. In questo spazio mi sentivo vivo nella vita. Poi vidi quella danza di nuvole e capii come tutto è un fluire senza idee e nel mio silenzio mi rimmersi ad osservare. Vidi in quello spazio il senso di me stesso, adesso ero e domani non avrei mai saputo e li capii il senso di una ricerca che non trova senso . La vita è vivere quel che di moti ondosi in aria esista ,come un respiro che entra e ben presto se ne va. Il mio cuore sorrise ed io fui in estasi davanti al tutto che mi circondava. Sentii il canto di uccelli come melodie senza fine , vidi i colori mischiarsi e formare quel caledoscopio di vita miracolosa . Ed io un semplice uomo sentii di esserci adesso.

Poi il mio sguardo si rimise al cielo ad ossrvare queste nuvole bianche nel loro vagare senza mete alcune e senza pretese, ed io compresi il senso sfuggente di me stesso. La vita che meraviglia , tutto è così libero e poi, noi ed io, cerchiamo un vincolo inutile. Vincoli in nome di un qualcosa che nessuno saprà mai descrivere per davvero. Ed io allungai in quel istanti le mani al cielo per accarezzare le nuvole e loro andarono senza dire nulla. Io in quel momento compresi che nulla è mio , non c’è nulla che io potessi avere , io avevo me stesso . Io destino da seguire, un moto verso l’ignoto, io una paura da capire e un gesto da dare , io e solo io , il tutto in un nulla per molti . Io vidi le nuvole bianche e loro erano in quel momento chissa dove , io con loro.

Poi il mio pensiero andò indietro nel tempo, in quel luogo tetro che avevo abbandonato. In me la visione di tutte quelle volte che un gesto mio non fu puro,ma corrotto dall’amore non vero , quello che per me stesso non capivo e che volevo dare per non essere estasi in una solitudine vera. Capii gli errori e sorrisi , ormai il tempo del perdono era passato e mi dissi tra me e me: sbagliare è solo capire il luogo dove un giorno io andrò . Io come una nuvola non avevo mete e luoghi , non avevo un mondo mio e un mondo da dare avevo me stesso e tutto quello che in me esistesse come un tesoro da capire .

Adesso disteso osservo questo vagare di nuvole all’inbrunire e loro appena io socchiuderò gli occhi non ci saranno più. Ed io non so dove sarò se con loro e con me stesso, non so dove io sia se con voi e con me stesso. Chi può dirlo, una semplice nuvola che forme non ha e luoghi non cerca rimane la bellezza vera di questa esperienza che io chiamo vita mia.


4 risposte a “Accarezzo le nuvole”

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