Avrei voluto dirlo ,
Quella assurda sensazione , quel freddo che poi mostra il calore,
Di un abbraccio , ma arrivato , di un volto mai mostrato, di un perché vero .
Avrei creduto alla tempesta ,
Se tu, il mio sole senza fine avesse scaldato la parte gelata del mio cuore.
Avrei desiderato non essere fuggente , come quel pallido sole che credevi, un po’ rosso e poi assente . Avrei voluto dirlo , ma solo tracce sulla sabbia ormai so lasciare , in balia delle onde che di me cancellano il passaggio.
Avrei voluto dirtelo allora, se , nel mio cuore al cadere di una certezza , uno spazio senza ritorno avessi potuto darti. Il cielo di una verità senza assurdi voli , avrei dato a te , che di me nulla sai ormai .
Avrei detto chi ero , in quel mare emozionale che di noi sa raccontare , in questo gravitare oltre il buio di un ti amo, oltre alla paura dell’abbandono .
Un avrei non fa tornare al tempo che sfuggo e mai saprò dimenticare , nessuno dimentica il mezzo pieno, di un bicchiere di vita che bevo .
Come potrei parlare ,quanto il cielo terso accenna alla tempesta . Uno stormo di parole sgretolano quel misero raggio di speranza ,un po’ per paura , un po’ per orgoglio di sapere l inadatto esistere di un sognatore come me .
5 risposte a “Avrei voluto dirtelo allora”
Un bel leggere ciò che componi. Alcune immagini sono molto belle davvero!!!
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🙂
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L’ha ribloggato su consapevolezza dell'anima.
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Dolcemente malinconico.
Bello!
Buona serata.
Mary
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Ogni tanto la malinconia accentua la vita .. Buona serata
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