Tu la follia, la mia e la sola.
Tu la mia terra arida del passato, aggrappo le mie radici in te,
come un folle che verso il cielo vuole andare , con piedi saldi a sostenere ,
paure ed effetti di un amore immaginario …. Follia
Tu sei terra arsa, argilla , sgretola il senso dell’amore , sabbia di un deserto dove io crollo .
Follia d’amore , tra un sostegno immorale che di te non ho .
Provochi la perversione di un nudo che non tocco, provochi follia carnale , l’amplesso che non ho ,
che solo vivo , nella stanza della mia follia , consumo radici nella sabbia e un amore sterile nel seme…
Della mia follia , ne sono drogato , perché in essa non c’è passato, il remoto senso di quel che non ho fatto, il futuro senso di quel che farei , se radici nel tuo oscuro sesso avrei .
Ti amo così, follia , non sei mia e non sei che, la realtà di una vita vera e calda .