L’uomo scalzo,
cammina libero,
nella sua strada,
vive solo il sole.
La chitarra,
amica di sempre ,
lo accompagna verso l’ignoto.
L’uomo scalzo,
non segue il tempo,
non corre è calmo,
sorride a chi lo osserva stupito.
I piedi non hanno scarpe,
il contatto con la vita è totale,
i ritmi dell’esistenza ,
sono scanditi solo dal sole; è felice lui.
L’uomo scalzo,
insegna ,
cosa sia il liberarsi,
da quello che tutti vogliono apparire,
lui non conosce il rumore , ma solo musica.
L’uomo scalzo,
non è moda,
l’uomo scalzo non assomiglia,
l’uomo scalzo a compreso…
L’uomo scalzo è libero,
esiste veramente,
in mezzo ad apparenze ,
inzioni a nasconder l’insofferenza della gabbia .
Lui,
forse esule, forse deriso,
osserva tutti,
mostra la differenza di un arrivo senza fine.
Lui semplicemente è se stesso,
ci osserva e ride,
nella sua estasi ,
che per noi è ricordo.