Non ho mai avuto una soffitta dove riporre i ricordi. Ho sempre immaginato come sarebbe stato, poter entrare in essa e vedere scatole di cartone, ingiallite dal tempo. Vedere la polvere sopra di esse, l’emozione di poterle aprire e ritrovare il passato, li come l’avevo riposto. Non ho mai avuto questo privilegio, di perdermi in quel tempo. Una evasione del momento, in un tempo fatto gioie e dolori di allora. Osservare vecchie foto, oggetti che portano alla mente i sentimenti del tempo. Odori che quasi impercettibili ancora esistono, un sottofondo emozionale .
Una semplice soffitta, a tre metri dal cielo, con una finestra piccola dove la sera potrei osservare le stelle sdraiato sul pavimento . Poter allungare le mani verso l’alto , quasi a sfiorare le stelle. Chiudere gli occhi e sognare, lasciarmi trasportare in questo limbo magico per un momento . Un momento diverso, solo con me stesso, solo con un respiro che nessuno può osservare e, viaggiare nel tempo . Camminare sulle nuvole senza dover dire a qualcuno il perché , senza tracce da lasciare per paura che qualcuno si perda nella mia ricerca. Evadere dal vero, evadere dal giorno di ordinaria vita. Un giorno che sfugge a tutto, come un volo che ha sempre la stessa destinazione . Il mio vorrei, sarebbe un potere magico. Magia della mente e del cuore, un soffio leggero e pacato . Io una semplice piuma volare senza mete , senza linee rette. E poi, cadere in un angolo che sempre vedi, ma che, in quel momento, assume una dimensione diversa . Perché non sei tu che hai deciso, è il destino che ti porta là.
Non ho mai avuto una soffitta, che mi ricordi come si possa lasciare ciò che più di incompiuto abbiamo e, poi anche se nella mente sembra tutto finito, consumato e perso, lo ritrovi . Un po’ farebbe male, ma di quel male una ragione nuova ci sarebbe. Una volontà di capire nel profondo il vero perché di tutto. Capire perché allora non fai fatto mosse giuste, perché di parole non dette. Di amori lasciati a metà . In una soffitta potresti essere un Re per un minuto , uno schiavo , o semplicemente un visionario malinconico . Una malinconia che muove il battito del cuore , che in quel momento ti fa sentire vivo come non ti sei mai sentito .
In una soffitta ritroviamo uno spazio mai chiuso , un ricordo di noi come eravamo e come ad oggi siamo. Il futuro è anche questa alchimia nostalgica ma con una verità dentro .