Non ho mai creduto a qualcosa di permanente. Non per un motivo particolare, solo perché se ogni attimo ha così tanta bellezza,e che io , non avevo il potere di fissare in me tutto questo per sempre. E se , tutto questo però , a sua volta lasciasse in me un senso perenne, indecifrabile , totale, di estasi suprema . Allora, tutto era solo un punto mobile che , nel mio essere in movimento creava la totalità , la simbiosi con la vita. Allora, se la vita poteva scorrere così, in me, senza di me, comunque , io potevo essere un movimento e non un immoto essere vivente che sapeva camminare con le gambe e mai con l’anima .