Strana la tipologia, quasi un manifesto appeso all’aria per chi si deve identificare. Devi pendere a destra a sinistra, pendere ed oscillare come un oggetto che si pone nella posizione perfetta, e poi … Una strana identità si cerca, impropria ed espropriata ad una vera verità di vita.
Un angolo è sempre un punto cieco, un mondo finito ed arrotolato su se stesso. Come se, senza vie certe siamo fottutti. Eppure in quel vicolo c’è una posizione vera, il cambiare per forza. Credo che in anni, in giorni , in questo vagare mediatico, dal vero, nella notte e, in quei luoghi che per molti sono abissi, di aver visto molta più speranza di chi, vede solo la certezza espressa ed impressa . Una forma di garanzia, quasi come se fossimo auto da assicurare e si perdesse il brivido dell’enigma vero. Si cerca di non cadere, di non sedersi, di aggrapparsi anche alla carta igienica. Strana la vita, si potrebbe dire. Se si fosse in mezzo al mare potrei capire, ma siamo in mezzo al nulla . Allora se del nulla sei complementare che puoi fare ? Arrederti, postare lacrime in rete ? E poi pensare che una manciata di “like” condividano il tuo stato d’animo. Ti senti compreso? Ma da chi poi . Non ti fanno trampolini in casa davanti al pc.
Allora riflettendo dopo anni di scrivere, meditare , seminari, locali notturni , bar desolati e gente vera, quella della notte, si emarginati veri. Mi chiedo se l’enigma sia così pericoloso quando una routine di vita, comodo o accomodata nella testa. Non è un giudicare tutte quelle anime in frantumi, sperse e delosate . E’ solo un voler comprendere perchè al di là di ogni ragionevole vita non si possa vedere una incomprensibile possibilità di cambiamento. E dico questo, poichè solo nell’incerto tutto si sviluppa e sopravvive. L’esempio è il mare e la sua vita, e noi che non siamo così diversi ,così chimicamente diversi non sappiamo mai prendere un esempio e crederci. Siamo troppo ricercati e cadiamo solo in derivati di personalità. Tutto questo assomigliare dove mai ci porterà.
Forse un giorno, ci sveglieremo ma non da un sonno, da un assopimento totale che ci rende freddi e distanti e un po ricercatori di quello che in realtà nemmeno ci identifica davvero. Allora in quel preciso momento, saremo estimatori dell’enigma, di quel ignoto che ci infiamma, che ci fa vivere la notte, il giorno , l’aria e la gente. Che ci permette di fare scelte forti, senza mai voltarsi indietro, senza passato, senza nome, solo liberi di essere .
2 risposte a “In ogni enigma”
Bello questo tuo pezzo, queste tue osservazioni. Non so se abbiamo fatto passi avanti, se ci siamo evoluti o davvero siamo più soli di una volta…
Io spero che il nostro cammino non sia perso, ma stiamo costruendo qualcosa di importante e di magico. Sono i sogni che diventano realtà: io questa la chiamo magia!
Un abbraccio – Giò –
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magia, esatto . un abbraccio
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