Le persone che condivido sono ormai rarità . Condividere è una bella parola, cresce in molti palati, regna in pochi esemplari parlanti.
Chi condivide non conosce la parola tuo o mio, conosce meglio la parola nostro. Nessuno porta con se qualcosa in eterno, belle o brutte che siano le cose che ci adornano , riempiono , esaltano e ci elevano , non sono eterne . Non lasciano tracce queste idee dopo di noi. Chi condivide lascia tutto e ritrova tutto un attimo dopo . È magia questa . Chi condivide ama diversamente. Ama per amare e mai per ottenerne un profitto . Non è soggetto al comune senso dell’amore , un semplice accordo tacito dove due soggetti hanno oneri, obblighi e limiti. Allo scadere di tale accordo , o al non rispetto di regole basate su millenni di improprio utilizzo della nostra natura umana, in virtù di privilegi che pongono tutela e , al contempo dolore. È come tale esportano noi stessi al di là dell’amore stesso, che privilegia come unico binario la libertà , l’essere umano perde in questo modo il senso stretto dell’amare. Chi condivide esce da questo schema . Ama perché oggi vede il sole, sente una musica , vede qualcuno e da qualcosa di se in maniera forte. Nemmeno lui se ne rende conto ,però lo fa .
Chi condivide non è mai un debole , non entra in guerra e tanto meno non si chiede il perché lui sia nato a sud o nord . Lui ha il senso del mondo e, in qualsiasi luogo lui sia , sa di essere al centro esatto di esso. Chi condivide soffre e ride , parla e tace, ama e odia e sa, che nell’odio c’è un irrisolto interiore . Come tale trasforma ogni cosa verso bene e accetta ogni sua condizione sapendo che ogni viaggio porta alla sponda opposta di ciò che mai pensiamo . È un viaggiatore coraggioso e quando si ferma davanti al mare osserva la vita . Osserva talmente tanti che fonde con le onde, è lui stesso oceano e ogni sia parte si scinde in particelle di vita . Ogni suo atomo è universale , non possiede una unicità perché sa, a modo suo, che siamo parte di un complesso universale e interconnessi con il tutto. Siamo vene e sangue di un cuore immenso e unico .
Chi condivide non si esonera alla materia . Ha un portafoglio ma non compra il bene e il male, dona perché il suo portafoglio si scalda nella tasca della giacca sul cuore. Fa ogni gesto spontaneo e mai mosso da ciò che sente , lui percepisce. Sente in modo diverso e investe in modo diverso . Non acquista e ne soddisfa, partecipa a qualcosa che valuta in modo unico e utile per qualcuno . Non è vittima del consumismo di chi, ha potere d’acquisto e di chi in condizioni abbiette ha bisogno e per tanto è più debole. Non crea scale , ma ascensori a livelli identici , forse sogna , ma nel suo sogno c’è quella speranza corretta e che servirebbe a tutti.
Chi condivide è solo, perché la sua vita chiede questo . Lui stesso non si chiede il perché di molte cose . Apre gli occhi e osserva il senso naturale di ogni cosa . Non è nudo verso qualcosa , perché il dolore che può sopportare lo eleva a sostegno di chi , con occhi chiusi si lamenta nel benessere per inutili pretese verso la vita. Chi condivide ha trasceso tutto questo , ha una dignità e un amore per la vita che lo elegge in ogni luogo, in ogni ora è attimo della vita a imperatore del mondo . Perché chi è un imperatore non mendica e non urla che tutto sia ingiusto . Conosce il tempo e sa, che in questa vita porta un peso a lui proporzionato e che in altre vite potrà volare e brillare . Non si rattrista che per pochi istanti .
Chi condivide senza voler insegnare o comandare dimostra alla massa assonnata e cieca , priva di stimoli , come con semplicità si possa accogliere ,dare , volare e amare, avendo anche nelle brutte cose, perché nella vita ci sono, la volontà di sorridere comunque .