Scrivi, per dimenticare , per ricordare, per berci dietro e vomitare la vita nuda e cruda .
Scrivi come una sbornia che non passa, in un letto qualunque dopo che hai consumato un piacere. La vita si impregna in una stanza , bella matita ormai consumata , nelle parole scritte la notte, forse scritte troppo in fretta. Corri solo, guardi il buio e cerchi il piacere . Scappo dalla normalità , amo l’evasione , illudo la galera della vita e scrivo .
Voglio ricordare parole, e sapori, la lingua che cerca la bocca , le mani che toccano incavi in cerca della fontana del piacere . Mi nutro del orgasmo , ti sento in me quando ti incurvi ed io, impazzisco . Tu dormi e io scrivo , il tuo sapore svanirà . Non sono per il perpetuo voglio immortalare solo il bello. Scrivo e scrivo poesie , mi maledirò ancora una volta. Sarò in un altro vicolo cieco , una donna è passione ed io scrivo perché il peccato va inciso sulla carta, l’inchiostro deve ricordare il mio piacere sul tuo. Voglio incatenarmi ad un metro dal tuo piacere e in quei pochi attimi vedere la gabbia e il giardino sottostante . Scrivo e non mi pento , ogni attimo non torna .
Scrivo come una sbornia notturna nel peggio luogo alla migliore condizione . Trasgredisco ad ogni logica , la vita mi piace così .