Se ci fosse una lettera, luci e colori , il freddo, il natale . E tu a denti rotti , troppi colpi nella vita presi tutti in faccia . Perché la tua faccia è la cartolina presente e futura .
Al vuoto scrivi lettere , parole e parole senza nessun ritornello . Le feste passano e tu, vaghi con un misero naufrago nel mare di nessuno. Ami senza nessuno, sorrido senza nessuno . Quanta inutile ipocrisia dietro a queste luci , quante inulti poesie scritte da una sobrietà senza bottiglia d’autore . Il mondo festeggia mentre l’urlo di chi è solo viene annullato .
Non esiste nessuna festa , la festa è solo un remoto pensiero . La festa vera inizia quando senza nessun giorno , puoi esplodere di gioia senza dover dire a qualcuno parole incartate . È un po così l’anima in fiamme di chi scrive per diletto, corre per dovere e cammina per vivere . A denti rotti, e lividi evidenti scriver si fa bello, poche non son più parole , ma la tua faccia che sbatte scontro ogni cosa che non ti appartiene più . Non è una ribellione , ma uno stato dell’anima .