Siamo diversi e mai così dissimili . Forse si perde qualcosa in questa frase . Forse siamo così uguali da voler vedere la diversità per comodo .
In un viaggio ormai perenne conosco troppa gente , vedo troppa gente . Sono diviso, mi mimetizzo tra il mondo della notte , mi mimetizzo dentro la vita ai margini . Arriva il giorno e vivo d’affari , porto una cravatta , metto scarpe lucide . Mi trovo in un parcheggio e scrivo . Mi trovo solo medito . È tutto quel vedo è bellissimo e diverso . Ascolto come la paura faccia dividere le persone , forse più nelle loro idee, mancanze insicurezze . Vedo così tanta freddezza e mi chiedo il perché . Ascolto e devo sentire colpe su colpe . Perché dare a qualcosa o qualcuno una colpa è un comodo diritto di chi, per tutta la sua vita, sfugge a qualcosa . Diverso nel diverso , per un occhio ormai accecato , affamato di buio e bugie . Sfugge all’amore l’uomo e la donna stessa che dei propri occhi ne fa uso illuso .
Per un attimo vorrei fermare il mondo , mi dico tra me e me . Fare un rewind totale . Un volta c’era meno e c’era passione . Adesso con tutto c’è nulla . È il nulla , che nella sua immaginazione non contiene niente di noi , perché noi che abbiamo qualcosa , perdiamo nella mente sempre qualcosa . È così .
Qualcuno potrebbe dire , che io stesso sono il prodotto inverso di ciò che esorto. Hanno ragione , in parte però . Perché io che dell’imperfetto ne sono il padrone esorto qualcosa e poi cado in qualcosa . Metto i piedi nel cielo e poi in una pozzanghera annego . Ne sono consapevole , nella mia anima conosco e riconosco il diverso . Io non sono il migliore , sono solo colui che scrive e che narra tra il vero e l’impero del falso . Una sua misera verità . Cerco un sogno che si debba avverare , lo cerco sgrammaticato , senza pentagramma . Parole storte e musica improvvisata . Sarà un errore , ma sarà emozione vera .
Il diverso non si spiega ormai ed io mi illudo un po di più .