se parti per un viaggio , non sempre farai fermate .
Un viaggio al centro di noi , dove ad ogni livello qualcosa impari . Dove ad ogni livello più profondo qualcosa tralasci . Scorri in questo tempo quasi senza vedere cosa abbandoni e poi alla fine di queste scale non sai mai se trovi una finestra . Continui a viaggiare e scendi , nell’intento di trovare un po’ di luce, un giardino , un verde che possa calmare quel senso di movimento che in te c’è . Allora provi a riposare , non sai nemmeno dove sei . Un viaggio dovrebbe aver il sapere del nettare della vita , in questo viaggio i sapori sono misti, dal salato all’aspro , dal dolce al sapido . Il palato come se fosse una mappa , indica questo viaggiare senza una meta certa , un cercare , un appagare quel senso che si muove mentre noi osserviamo solo pieni di perché .
Se parti , non sai se torni . Se torni non c’è origine , perché dal pane non senti il sapore della farina , ma l’aroma del fuoco sacro che consacra gli elementi in un unico finale . Così , come la vita , che prende forma e si trasforma , dove tutto è contrario , tra sapori e dolori . Tra incertezze e cambi . Allori viaggi sperando di trovare un varco, una verità , un segno di te riposto in un angolo del mondo, una tua cellula riposta nel cuore di qualcuno . Un vortice di pensieri che quasi frenano , eppure anche se non sembra stai viaggiando . Ed ogni giorno un passo , anche se impercettibile , oscilla e sposta tutto . E tu ,senza capire arrivi a quel punto dove tutto ha un origine è tutto dalle sue ceneri potrebbe prendere vita . Ti fermi e osservi , le scelte sono due . Una è dettata da un ripartire senza vedere e ne sentire per poi trovare l’oasi di un vita quasi plasmata dal sogno . Nell’altra , in quella cenere ,cercando minuziosamente potresti scovare in un tizzone una piccola parte che rimane viva, che se presa e accudita darebbe la fiamma . Una bilancia molto complessa , dove in questo viaggiare non puoi che riflettere su cosa sia la vita .
Se tutto questo fosse un sogno , una nostalgia , un libro letto e forse capito male . Se ogni dettaglio passato dentro chi siamo non componesse il puzzle esatto , noi e solo noi avremmo il potere di cambiare un destino quasi scelto . Eppure ciò che davvero muove l’uomo è la paura del viaggio , perché solo e poche rare volte ci fermiamo un attimo a riflettere davvero , prendendo un po’ di cuore in fondo al fango , ormai lavato a sudore e lacrime . E se questo fosse fatto , allora tutto sarebbe semplice , laddove l’opera della nostra vita la rendiamo sempre troppo complessa .