Spiritualità 

Siamo alla ricerca di noi stessi, della chiamata a quel viaggio senza ritorno , il più bello e vero della nostra vita .

C’è un percorso che prima o poi vorremo , si lo vorremo ognuno di noi per un motivo , perché senza chiamate non ci sono più voci dell’anima . Avremo sempre qualcosa da dire , qualcosa su cui mentire e piangere , eppure nonostante tutto nulla è perso . Possiamo anche sfuggire dal centro di noi stessi, forse in questa vita così periferica siamo abituati alle marginalità . In mezzo ad un mondo troppo digitale che accorcia le distanze aumentando le apparenze, presi da un emozione , un dolore , un senso onirico di potenza , ci sentiamo sempre più distanti . Se così non fosse saremmo immancabilmente vivi e non cloni di fotocopie mediatiche , vittime di noi stessi, pecore alla stregua dei pastori intellettivi e spirituali digitali . Eppure nonostante le parole possano irritare, pungere in modo netto e gelare il nostro orgoglio , questa è una verità grande . 

La spiritualità non si taglia come la metà esatta di una mela , la spiritualità non è la luce senza sapere dove l’ombra sia , no è la visione globale di noi stessi rispetto alla vita , inizia dal concreto , il tangibile , l’essere presenti nel qui e ora nelle nostre quotidiane azioni . Non chiede una panca dove genuflettersi ogni qual volta il dolore ci pieghi , non chiede libri e frasi che innalzino l’enfasi delle nostre sensazioni interiori , non chiede uno specchio dove piacersi poiché saremmo vittime dei paragoni . In definitiva siamo unici e nessuno ci somiglia mai davvero . 

Amarsi e coricarsi senza sognare le tormente del passato, svegliarsi ed essere consapevoli di ogni nostra azione , avere quello spirito che conserva L’interezza di noi stessi, nonostante tutto voglia inquinarvi ad ogni angolo , questa è la parte che dovremmo detenere . Noi ci associamo a quello che più sentiamo per farne una esperienza terrena e mutevole, preposta al cambiamento verso una crescita libera . Chi può dire che la spiritualità sia fatta in un modo o in altro? Nessuno abbiamo solo cercato un veicolo transitorio e se questo fosse riposto nella nostra consapevolezza avremmo dato vita al frutto della crescita interiore . Invece si resta bloccati , per poi invasarci in modo velenoso e tendiamo a essere ciò che meno siamo , perché di ciò che conosciamo non ne daremo mai più il senso corretto. Questo accade per paura di dover cambiare troppe volte e quando abbiamo la padronanza di qualcosa è solo che qualcosa che sappiamo . Ma cosa sappiamo veramente ? Non sapremo mai abbastanza e questo è il dato di fatto che trasforma noi in pecore al seguito di qualcuno . I maestri siamo noi, senza dimensioni e ne regole fisse . La spiritualità si manifesta in una chiamata e noi possiamo decidere cosa prendere e fare . Nel preciso momento che capiamo che ogni percorso è limitante , capiamo la prima regola del non attaccamento , questa è un altra fase determinante della nostra ricerca interiore . 

Oggi è vero un qualcosa che resta sotto gli occhi di tutti : ci rivediamo nelle frasi senza essere noi gli scrittori…

Dovremmo distinguere molte cose se avessimo occhi veri per vedere in modo pulito . Invece ci leghiamo a ciò che più ci somiglia restando in ombra a ciò che più ci irrita , è una paura interiore che si eleva nella concretezza della vita , ed è così che si perde il punto focale . Ci mettono sotto i riflettori e poi non siamo nemmeno dei bravi attori che sanno improvvisare . Perché c’è un dato, se possiamo spaziare senza fermarci a identificarci con paragoni e giudizi , allora siamo consapevoli . Questo è un punto vero della spiritualità , il punto pulito in un foglio pitturato a lacrime amare . Credo che sia giusto che ognuno abbia la libertà di essere ciò che si sente , credo giusto però vedere in modo ampio anche se logico la soglia delle cose che , dividono la spiritualità dalla concretezza posta in modo reale nella vita . La spiritualità è silenzio e apprendimento , la meditazione non è una e né tantomeno fatta in un modo o in un altro. Sono specchi dove noi a livello temporale ci rivediamo è solo quando siamo disposti a cambiarci e ci rivediamo allo specchio senza problemi , siamo nella via giusta . Resta vero che non esiste un modo per essere o non essere, difficile dover vedere al di là del proprio naso , perché anche in chi ha un ego come un palazzo potrebbe vivere una grande spiritualità poiché se tale persona è felice , nessuno può giudicare questo . Definiamo insensibili chi è diverso dalle nostre modalità di approccio , invece siamo solo destinati a ruoli diversi in questa esperienza e in ogni persona resta il buono come parte di patrimonio a chi dopo di lui verrà , nessuno dovrebbe giudicare in virtù di come lui si identifichi nella vita , eppure da chi più si sente santone escono parole diverse . Escono parole che vogliono dire tu sei fuori strada , esiste una strada ? Esiste un metodo o un modo unico , no esiste la presunzione di cambiare le persone invece di cambiare noi stessi consapevoli che ogni nostra esperienza ne è privilegio e limite al contempo . Eppure sull’onda di questa malattia collettiva , nascono funghi tossici chiamati a curare , far vedere, amare, pace . Una grande falsità umana credere che ci sia un modo statico in un dimensione dinamica mutevole , siamo vittime della nostra paura e vogliamo solo proteggerci preservando una memoria di noi in un tempo infinito senza nulla da cercare , perché nella non ricerca tutto a suo tempo arriva . Vogliamo pregare , meritare , urlare , fare sport e essere ciò che meno vorremo essere o vice versa ? Va bene , perché se siamo felici siamo molto spirituali , vero la mente mente , però se continuiamo a cercare il nostro cuore senza avere una mente viva , siamo e restiamo un insieme diviso da un dialogo tronco . Seguiamo la felicità celebrando la vita senza troppi dogmi e status , forse saremo più simili a Dio in quel momento . Si dovrebbe sentire la voglia di vivere e meno la voglia di dover essere qualcosa , tanto di fatto siamo quello che siamo e restiamo in modo netto deputati a ciò che il destino ha scelto . Restiamo semplici la spiritualità è una , le modalità molte , ciò che resta in mezzo a questo è libertà vera che tanto blasonata in ogni dove resta in verità confinata in pochi . 

Ci sarà un giorno dove alcune evidenze saranno fuori dalla nebbia , eliminate dagli invasati , dai giudicatori , dove l’ignoranza sarà minima e la libertà massima . La malattia sarà inferiore , perché se vogliamo dire il contrario dovremmo avere i coraggio di fare dei fatti. Ma fino a che viviamo di aspettative , miracoli , pretese , somiglianze , di regole inutili , di parole mielose che poi di fanno diventare un credente a metà per poi essere l’illuso di turno. Fino a che non avremo la capacità di mutare e fuggire da qualcosa vedendo che nulla è definitivo poiché abbiamo bisogno di molteplici esperienze , non sapremo mai fino in fondo chi siamo e ne tanto meno avremo sfiorato la spiritualità . 


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