Autostima e ego ..

Inversamente a ciò che pensiamo autostima e ego non vivono di pari passo. Ciò che si pensa in merito è un’idea derivata da un analisi molto superficiale . Si pensa che chi ha una stima di se stesso molto alta sia per definizione egocentrico. Accade spesso l’esatto contrario una stima bassa di se stessi erige mura altissime difese da un ego enorme e cieco. Una vera è propria murale che ahimè non nasconde un giardino fatato, mostra invece un terreno arido di paure pregresse e irrisolti . Costruiamo muri enormi per nascondere le nostre paure , e sostiamo dietro ad esse anche tutta la vita.

 Chi possiede un’autostima elevata non possiede un ego enorme.  Risulta arrivarci questo quando possediamo inversamente una stima bassa di noi stessi, il contatto con queste persone manifesta in noi la volontà alla sfida per proteggere quella parte fragile di noi che dietro proiezioni deve alimentarsi per sostenere la poca volontà al cambiamento . Perché il problema non deriva dall egocentrismo, deriva dalla considerazione che abbiamo di noi stessi. Chi di se stesso osserva ogni lato tende a ottenere una stima di se che cresce, poiché accetta se stesso nella totalità . Il proiettare verso gli altri è di per se una manifestazione di ricerca di verità . Cerchiamo la verità dentro gli altri, per non vedere affondo la nostra. Rifiutiamo questa verità perché ci appartiene e come una carica di energia con polarità identica ci andiamo contro e poi ci allontaniamo . Un modo per rifiutare , un mezzo per nascondere dietro ad illusioni una verità molto forte . Allora l’ego cosa c’entra in tutto questo? Ben poco si potrebbe dire , perché come eroga energia  creativa nel costruire muri eroga energia di equilibrio tra noi , dietro a noi , dentro noi e la realtà circostante.

Abbiamo bisogno di falsi miti , per vivere una favola da protagonisti , ma ogni bravo protagonista recita una parte in una pellicola che molti vedranno e i bravi attori scelgono copioni che sentono appartenergli e mai ruoli pur di essere sul palcoscenico . Ma forse in troppi vogliono una parte ad ogni costo ? Abbiamo forse bisogno di un trampolino di lancio che nonostante tutto ci elevi non avendo mai messo radici solide ? La risposta vive in molte cose o in molti fatti da osservare con occhi attenti , e quanto osserviamo il nostro meccanismo interiore possiamo comprendere qualcosa al di là dei muri, al di là del buio dell’anima . Non è sempre una parola a salvarci: consapevolezza , perché una parola è solo una piuma al vento, una promessa , un sogno o un miraggio interiore che si manifesta all’ombra delle nostre debolezze infantili che conserviamo per la reale paura di crescere , perché crescere è doloroso. Un atto di forza come il pulcino che esce da guscio e ripone in questo atto liberatorio tutta la sua forza e poi entra nella vita, conosce il primo distacco e cresce , e poi un altro distacco e matura ed infine genera a a sua volta la vita , lui possiede il coraggio e non la paura , vuole vivere e lotta! Allora dietro a questa ribellione della la stima di se stessi è naturale, non altro che normalità . Un esempio o una verità ? A voi l’opinione , a voi il castello senza muti o i muri invisibili della prigione che costruite .


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