I fiori non si fanno domande , emanano la loro essenze fino a che hanno vita, colore e petali. Restano fermi a ciò che accade , non sono incuranti ma esistenziali . Hanno il senso della vita , il senso dell’esistenza intera è in loro . Armonia ,un principio e una fine , un ciclo nella ciclica infinita dell’esistenza .
A volte accade che noi siamo davvero diversi da questa esistenza , attendiamo un dono , un arrivo , un qualcosa e poi cerchiamo infinte folte un migliorare perdendo quel che abbiamo trovato . Non siamo in quella sintonia tra noi e l’esistenza . Siamo malati di un male strano , perché in ogni sofferenza la cecità è spesso voluta. Troppe domande e poca gratitudine e semplicità . Non credo al detto chi si accontenta gode , credo alla vita e al suo miracolo perpetuo , osservò i fiori e mi incanto . Osservo e mi pongo domande , forse quelle che servono a capire qualcosa .
I fiori a modo loro resistono con orgoglio a ciò che accade , noi forse un po’ meno . Legati e impauriti della vita e di un dono : l’amore . È vero amare è anche un scambio. Amare però non è una bilancia , un premio ed è forse più complesso dare che ricevere ? Dipende . Cerco se nel facile tutto sembra nel difficile svanisce ? Ed è qua che forse dovremmo vedere l’esistenza e l’amore . Perché ogni tanto si deve riflettere su qualcosa , sul senso di se stessi e di chi ci circonda . Perché quando la tempesta piega il nostro fusto non lo spezza , anzi lo rende più elastico ed è lì che le qualità del cuore prendono spazio . Poi ti chiedi il senso inverso , perché se ami qualcuno capita che se non sia a posto voglia isolarsi , quando tutto è nel l’esistenza . Complesso capire gli esseri umani , semplice capire la vita dell’esistenza . L’essenza non trova fine ne un perché . Credo in un qualcosa di più di ciò che vedo , chiedo a me stesso meno per essere essenza di me un po’ di più .