Se restiamo ancorati alle idee che abbiamo , che vengono condivise per comodo , sostenute per uguaglianza , siamo un limite dentro ad un ego che si nutre di consensi mediocri. Oltre a ciò che pensiamo c’è il margine di crescita vera, che discrea l’alibi che ci rende fermi e identici da sempre . Siamo fiumi di parole che devono trovare riscontro e non sappiamo essere azioni che trovano fatti. Eppure , come se nulla fosse , in ogni nostra giustificazione , in ogni nostra pretesa, in ogni nostra ideologia ombelicale, non siamo che fermi, solo fermi a quel porto che mai ci mostrerà la libertà assoluta , la profondità che nella dignità di chi si mette in gioco illumina ogni suo passo, anche se inciampasse nel suo camminare avrebbe mostrato quel profondo senso di vita che ormai svanisce in quel mondo giustificato è comodo fatto di paure che noi sosteniamo inconsapevolmente.