Il canto
Erodo pareti ,
con il mio urlare,
distorto e assonante,
senza strofe da intonare.
Mondo che rincorro,
con il canto,
che stonato rimane come l’immagine di una speranza,
che nessuno concede.
Canto,
senza pensare,
tutto è contro,
canto,
come un urlo al buio,
dove tutto rimane nascosto.
Il canto rimane segnale,
che nessuno vuol carpire.
Rincorro,
e non mi fermo,
indietro non c’è visione che del vuoto,
avanti il nulla a sconfinare.
Mi perdo,
e rido ,
io canto e tutto gira.