Amarsi , amare , sentimenti esplosi in una arida realtà . Il senso è perso, disperso e volutamente evitato . Il senso d’amare inizia dalla totalità di noi , come un centro ritrovato in una stanza senza pareti.
Esiste prima o poi quella persona che ci rende folli , siamo innamorati e l’amore stesso è follia vera . Entriamo in lei , in quelle stanze dove vogliamo il privilegio di essere unici. Avviene e scompare questo, perché in una dimensione infinita, noi siamo con delle pareti. Le anime si sfiorano, e poi svaniscono . Le anime si fondono quando siamo aperti e nudi, e tutte le pareti sono abbattute.
Amare è una cosa grande , rischiosa e per pochi . Tutti credono che amare sia semplice , perché il sentimento muove ciò che noi non faremmo mai. Ma quando, entriamo in punta di piedi in qualcuno , dobbiamo avere il coraggio di essere sostanza invisibile ed estesa . Il rischio crea l’amore , la certezza crea la fine. Non c’è nulla di più certo che due persone che escono da ogni tempo, ed in un mare profondo si immergono senza sapere ad ogni roccia che sia quel che dopo vedranno. Io cuore non vede con occhi terreni , non ha una visione di forme e certezze. Il cuore pulsa tra sangue e amore , vive per l’incertezza terrena inattesa della certezza divina: amare.
Il senso che si perde, a volte fa male a volte bene . Il punto di vista sta al centro, come una libera decisione cambia ogni evento della vita .
Il questa vita quante ne vedi e senti, poi leggi di amore , morte , vite finite in nome di sentimenti . Il senso è perso poiché il coraggio è assente . Limiti nella mente come giudici di noi . Credo in una regola unica : amare è perdere il senso di ogni distanza, di ogni regola , ed eleva il valore della vita al di sopra di ogni persona . Solo due persone che abbattono limiti avranno la possibilità di amarsi in una estasi totale . Non avviene l’amore nelle regole e nelle virtù , quello è il surrogato moderno . Quello creato per colmare i vuoti dei deboli , quello che leggiamo nelle storie . Chi avrebbe mai potuto descrivere l’amore se non una persona sola? Nella solitudine quando tutto è vasto e non legato a nulla si ama perché c’è amore . Questo accade anche tra le persone che decidono di osare se stessi per entrare in un’altra persona come due flussi diversi che ad un tratto si fondono in una corrente sonora e invisibile dando vita all’amore . Quella indissolubile sensazione che di due crea l’uno .
Categoria: FLUSSO DI COSCIENZA
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L’amore è essenziale, crea laddove l’esistenza chiede e tu, nasci molte volte e ti plasmi . Riflessi di verità e un po’ di assenza , quando perso dentro all’idea dell’amore non vedi che persone . Ti alzi e pensi chi sia la lei o il lui che faranno battere il tuo cuore. Ti incontri e pensi , adesso amo , mi ama. Spesso finisce questo e rifletti che l’amore sia partito . L’amore non parte e non arriva , l’amore vive in un tempo presente , in assenza di soggetti e regole , è si , è proprio selvaggio , più selvaggio della tua persona . Esiste un tempo, nel quale poi vedere questo. Quel tempo è in te, nel tuo silenzio e non bisogno di nessuno, quando liberi la mente dai soggetti ed inizi a viverti quello che senti. Sembra assurdo, in quel momento sei tu l’esistenza intera, sei amore vero . Sono le parole frettolose a fregarti, perché sei nato per promettere e mai per prometterti alla verità della vita stessa, il punto si perde lì. Riflessi e riflessioni che in te sono onde estese e infinite . Al di la dei pensieri esiste la follia di amare, allora si inizia a godere del sentimento, perché dove pensavi a cosa sia giusto o sbagliato ne esiste una versione diversa. È assente da giudizio , è priva di promesse, è amare e vedere che sia quel che avverrà .
L’amore è essenza primaria , che tu rendi secondaria , perché se oggi ami, e domani sei solo o sola , pensi troppo , ma quando l’amore arriva tu sei troppo arrogante in te e lui ti mostra quanto sei debole ancora, anche se gli anni passano e le storie sembrano plasmarti.
Riflessi di te verso una luce troppo grande dove può solo perderti e farti accecare , essere folle e vivo. Vedrai che non c’è nulla di pericoloso , anzi sarai felice a tal punto che non vorrai mai più starne senza. L’amore in quel momento ti possiede, è musicale ed emozionale , ti fa far l’amore e gesti di cuore , ti delinea strade e meno precipizi e tu , in quel momento , sei divenuto l’amore stesso nel tuo piccolo. -
Nella vita ringrazia chi sa dare emozioni , perché nella sua semplicità mostra se stesso e non mostra null altro . Non cercare l’abitudine di circostanza , dove tutto cela qualcosa dietro. Perché chi dona emozioni appare e scompare nel presente . Non si nasconde per fare altro . Ma tu sei abitudine a cercare altro, perché io mondo eleva il falso e abitua al falso. Nella verità della purezza , ti spaventi . Se il sole sorge non chiedi cosa ci sia dietro, osservi e ne gioisci infinite volte . Allora non cercare un perché , gioisci infinite volte per gesti semplici e parole semplici . Il sole è la prova che esiste questo e tu, sei la prova che nel buio ti sei abitato a vedere poche stelle e poca luce. Rifletti su questo e la vita si rifletterà in te .
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Tu puoi essere,solo ciò che sei. È nella resa dei sistemi che ti invadono che trovi la pace e la risposta .
Allora chiedersi il perché c’è chi vuole ancora essere un cerchio di gravità e, non vede che la sua è stretta ricerca di importanza, mossa dall insoddisfazione , non crea stupore , crea l’invidia manifesta . Crea una logica sottile che delinea l’individuo stesso che osserviamo . Lui o lei si muovono tra parole e fatti sistemici che provano , in realtà a camuffare la sua vera identità sono solo apparenze relative .
Tu puoi essere solo ciò che sei, o puoi essere ciò che pensi e, che vuoi far vedere. Il questa frase esiste una realtà molto forte: due modi di vivere e due modi di arrivare alla vita stessa.
Chiedersi il perché uno cerca importanza attraverso queste manifestazioni inutili , ricerche , messe in opera , mostra come in realtà le persone siamo in un dolore estremo e mai accettato. Chi siamo noi per giudicare , nessuno . Noi siamo solo la nostra libera scelta di essere ciò che vogliamo ma nel giudicare troviamo conforto a ciò che non accettiamo . Noi non siamo una importanza scissa dall’universo ma al contempo non siamo noi che possiamo dare universalità a noi stessi, poiché noi possiamo solo dare una verità di chi siamo e accettare in modo esemplare la vita : questo ci trasforma in vero dei . Evidente rimane notare come chi vive in un mondo suo , mentale , crea questo cerchi che attaccano tutti a un nucleo , il suo nucleo . Questo mostra in termini semplici come queste persone creino in se, un dramma e attori ( deboli persone) , che non danno origine a nulla, sono formule distruttive e silenziosamente coercitive .
Chiedersi che sia la resa è semplice : tu ti arrendi alla vita , tu sei vita stessa , poiché le lotte implementano le guerre, interiori ovviamente . Quindi accettare è essere divini , dei , dio , tutto , un cosmo vero interconnesso al tutto , dove non c’è scissione ma unità . Allora capire che sia questo rende a tutti una libertà davvero diversa, maggiore e suprema , ma mai coercitiva . Noi alla fine siamo in realtà piccoli manifesti da scrivere , solo che , c’è chi scrive in chiaro e chi in scuro , trasparenze dirette che mostrano a noi chi abbiamo dinnanzi . Questo è un bene , poiché per,ette di fare scelte su chi seguire e vivere in una trasparenza diversa . Questa trasparenza non è soggettiva , ma universale se si pensa a noi come persone che hanno il diritto a stare bene . Ovviamente non sempre accade ciò , perché regole di vita che pongono l’essere umano alla stregua di pecore, creano non persone ma automi emozionali . In realtà tutto è scelta anche la stupidità di fondo lo è. Chi siamo noi per decidere per altri ! Premettendo che chi scrive non è un terapeuta o simile, ma solo un osservatore sveglio della vita che celebra la vita in modo semplice . Vive e sceglie , pratica e cresce , muove le sue emozioni in parole e studia ciò che non sa, non giudica poiché la consapevole include tutto e non giudica . Ma dare una personale visione dell’ipocrisia che osserva e delle sue metodiche che non espandono ha un suo perché , non a livello collettivo visto che il potere decisionale resta al singolo individuo. Dare comunque una esperienza in pasto a chi legge , muove qualcosa è polare sia in positivo che in negativo , visto che muovere qualcosa ha di per se un potere . Sorridiamo adesso perché se ti arrendi diventi qualcosa , se resti in altro già sei qualcosa ma che solo tu potrai vedere cosa crea . -
In una qualsiasi spiaggia potremo sostare, arenarci, sentire in quel istante l’eco del mare , le sue profonde emozioni .
In un momento tutto prende mille dimensioni, noi sentiamo parole e musica , dolore e gioia. Canti che in noi esaltano e demoliscono . La morte e la vita che uniscono per sempre ciò che siamo e saremo. Siamo pensieri e carne , sentimenti ed emozioni , terra e oceano . Siamo troppe cose e nessuna in realtà . L’eco del mare, sono le emozioni che in noi chiamano e noi, possiamo andare o sostare . Soffrire o gioire , ma ciò che deve accadere accadrà .
Ho visto molte persone rivolgersi al mare, lanciare speranze e dolori. Naviganti emozionali di una sconfinata realtà . Persone che dinnanzi a questa sconfinata massa imperfetta , delineata da terre e confini cercare in se stessi un perché . Non ci sono perché validi per avere il coraggio di navigare in un mare . Il mare è come l’universo , ricopre tutto. Poi ad un tratto si retrae e fa innalzare terre e confini; i confini aumentano perché l’uomo crea poteri in nome di ciò che è giusto, della proprietà , di una lingua , un credo , un colore. Ma l’universo siamo noi , identici nelle differenze che abbiamo . Vero, il mare si è retratto , ma è solo ciò che vediamo che delinea, non ciò che potremmo essere. Quando nessun confine ci appartiene più , noi siamo oceanici anche sopra le masse terrose che delineano i confini . Abbiamo vinto le apparenze , le paure, i credi , le regole di vita che non sono nostre.
Tutto sembra così finto in certi momenti , eppure di questa finzione siamo amanti . L’eco del mare chiama a se tutti coloro che nella loro consapevolezza vogliono dire ciò che mai direbbero. Perché il mare è guardiano di segreti e speranze . Quando la vita pulsa , tu puoi essere parte del tutto e vena di una massa unica , non sei mai sbagliato , sei solo libertà vera.
Questa non è la storia di nessuno , ma una storia un po’ di tutti i commedianti di questa vita . Del mare e del suo eco tutti ne sentono il richiamo , pochi ne sono onda sonora e ancor meno onda stessa . Nessuno vuole la perfezione , ma tutti pensano di averla . Di controsensi siamo fatti, e di emozioni ballerine pulsiamo . Arriva il giorno che ti chiedi cosa sei, cosa vuoi , come crei , con chi . Ti fai domande , te le devi fare . Un insieme di onde ti invade e tu anneghi . Ho visto persone vivere vite che non volevano, cantare di vite mai fatte, bramare nella mente ciò che erano e, morire infelici . Ho visto uomini pieni di valori , e vuoti di verità , armati di parole e regole e, colmi di mali indicibili. Ho visto questo, vedo questo, vedo galere davanti al mare, con promesse e richieste . Vedo e penso , io non giudico che me stesso. Ho visto e dovuto sentire questo .
Ho visto anche uomini liberi davvero, liberi di essere ciò che in loro scorre, anche nell’attimo , anche per un secondo . Ho visto questo oceano in uomini che erano vivi , luce , amore , estàsi totale .
L’eco del mare se di voce propria parlasse racconterebbe di queste persone libere , vivi estatiche . Di queste orge di vita che innalzano l’anima all’infinito . Di sorrisi inestinti , di amori infiniti e puliti . Dove tutto è musica vera . Il mare non racconta mai, ma se raccontasse il silenzio avrebbe un posto più grande in molti . -
Dopo anni , dopo mille scritti, dopo che il vento non sempre disperde l’ideale di chi, crede nella libertà , nell’indipendenza , nel cambiamento universale , si deve esprimere un parere diverso .
Come una lettera aperta , dove le risposte sono esempi terreni e non scritti, una persona si interroga dove sia il limite , dove sia l’arrivo che possa cambiare ciò che osserva.
Tutti i giorni leggi di fatti di cronaca, leggi di come le persone sono appese a frasi attraverso i social network . Ti chiedi in realtà se questo possa far cambiare veramente le persone . Non ti sentì il promotore di questo, nonostante tu scriva . Scrivere a mille e nessun sensi in se, scrivere è esporre in modo estemporaneo un pensiero che svanisce , unisce , illude e crea al contempo . Non ci sono responsabilità dentro , scrivere muove come blocca , elegge come uccide . Ma nonostante tutto ti chiedi come le persone possano in realtà essere più feliciti, meno cattive , più incline alla vita e la felicità e, meno a ciò che vedi e leggi . Da una parte la cronaca mostra come la vita sia sempre appesa a fili ormai troppo esili . Di come un ego enorme faccia commettere atti folli, di come la caccia alle streghe non sia mai finita, quando si deve trovare il movente a ciò che accade.
Nella mia personale visone , che mia resta , che appartiene in esclusiva a me .potrei dire che in questa vita fatta di alberi , solo i rami siano la considerazione primaria. Ma ricercando attentamente , e vedendo come tutto sia nella sua evoluzione , si comprende che le radici dicono altro. Notiamo come tutti nella maggior parte siano sui social e come frasi che inneggiano alla vita, all’amore , alla pace sia condivise . Poi nei fatti è l’inverso, perché quello che poi si nota è opposto, in conflitto pieno . Questo mostra come una volontà tronca , che non penetra in realtà . Poiché dove l’intento è debole , il cambiamento è impossibile . I social mostrano una massa in lento movimento , tendenze e mezze verità . Mostrano come l’intenzione ( se presumiamo vera) sia diversa dall’azione . Allora chiedersi un perché di questo prende forma , corpo e ricerca . Io penso che i social abbiano una grande utilità , penso anche che questi intenti che migliorerebbero tutti andrebbero coltivati i modo più forte . Quando invece questo viene posto solo come una particella e ha poca importanza , perché nessuno in realtà spiega e mostra in modo massiccio l’importanza di una ricerca interiore, di una creazione diversa di idee, di come ciò che sappiamo vive in un circuito socialmente adatto , ma in modo apparente , nessuno si chiede un perché . Credo e dico credo , che il perché sia scontato , perché ciò che sembra controcorrente non piace. Però mi chiedo e mi metto nel dubbio : se quello che vedo è questo , cosa posso aspettarsi da un domani ? Allora cadono pesi dentro , cadono paure. Perché se in questo mondo che sembra così ben strutturato il prodotto è questo , alcuni fattori sono mancanti. Ci vorrebbe una scuola di vita, una maggior esposizione di cosa sia la libertà e il senso del bene . Che sia esposto in libertà e non secondo idee ormai troppo lente per la velocità di crescita persona , che richiede a oggi un cambio diverso e una modalità diversa . Questo si vede bene , perché siamo tutti sempre più stressati, delusi , attaccati e ammalati di malinconia. Poche le ore di felicità che entrano nella nostra vita e troppa illusione che si proietta verso tutto e tutti . Le aspettative rendono deboli tutti, perché quando il risultato manca noi siamo in bilico . Allora chiedersi un perché di questa scarsa diffusione di massa , di un mezzo ( ce ne sono tanti ) che renda liberi e indipendenti , che permetta una evoluzione personale non strumentalizzata da idee di nessuno , sia ferma da troppo tempo, e non prenda piede .
Io credo che sia tempo che tutti prendano coscienza da soli a questo punto di ciò che accade e di ciò che non libera in loro la massima espressione e potenziale di vita . Poiché se viviamo sognando , potremo essere dei sognatori ma non dei liberi pensatori e creatori di un futuro diverso per tutti. Non si tratta di un mezzo o modo che si assoggetti a questo o quello . Si tratta che ogni persona dovrebbe capire cosa sia la felicità , farne tesoro e trasmettere in modo libero questo ,senza andar contro a nulla . Una vera onda di pace amore che muove i cuori e le coscienze di tutti.
Sarà forse una mia illusione , una mia amarezza per i valori che ho della vita, per il valore che ho dato a questo casuale blog che da me è nato . Ma volevo scrivere un pensiero diverso , sentito e fuori da tutto quello che ho sempre scritto. Perché ho occhi per vedere e un cuore che batte davvero . E rimane difficile credere che non si possa migliorare . Questione di volontà e obiettivo personale ? Non lo so , io so che quello che leggo e vedo mi portano a esprimere un parere . Perché un parere non giudica ma cerca risposte ogni tanto .
Grazie -
Esisterà un giorno, dove due elementi simili e così distanti, si uniranno. Esisterà, lo so.
Unirsi, sarà racchiudersi, in quella linea di confine, come un cielo al mattino che di rosso si unisce al verde spento della terra, in quella attesa di vita che vuole esplodere. Esisterà quel giorno, nessuno sarà assente da questo. Perchè in questo gravitare, nessuno sarà lasciato senza un tempo unico per unirsi. Sarà quel mare, che al fiume si unisce, in un elemento simile , tra il dolce e il salato, sarà l’amore questo, quello vero. Quello che ti elegge e poi ti fa piangere, che un po rinneghi e poi vuoi .
Unirsi, sarà essere quello che si è. Come quelle occasioni che pensi perse, e poi accadono in momenti che mai ti senti pronto. Non hai il tempo di pensare, sai solo andarci contro o insieme. Accade e tu puoi unirti alla vita, al flusso o, andarci contro e rimanere all’angolo del pensiero che ti tormenta. L’amore è anche questo. Il cielo, il mare, il moto ondoso e le nubi sono la verità della vita. Nessuno ha mai chiesto loro un perchè. Ma dell’amore tutti vogliono averne ragione e diritto, e l’amore stesso , che mai si ferma, sfugge per sempre.
Unirsi, in questa indissolubile essenza è plasmarsi al tempo perpetuo d’amare davvero. Unirsi è questo .
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Randagi di vita, semplici spersi in un mondo assente e , silente di parole vere. Parole mai adatte e mai calzate nei momenti giusti; ingiusti diremmo se, di giusto poi ci fosse qualcosa se non sapere che noi ci siamo .
Un perchè vero, non voglio sapere, perchè randagio mi sento, e sperso voglio navigare , tra amore e dolore , per sondare spazi che ho tralasciato. Un viaggio alla rovescia , per essere un uomo tra i tanti, si, un nessuno che scrive senza un vero perchè..
Randagi , quante volte il cuore si stringe e si comprime, quasi a scomparire nel petto alla visione di un lato di strada dove un essere è abbandonato. Un gesto cambierebbe tutto, ma nella mente che vaga , lo si pensa e, si procede oltre .
Questa violata vita,che un po inquite e un po di esalta, come un vortice che prima ti porta e poi ti schiaccia. Ti lascia a terra molto spesso, e solo. Un perchè vero non lo vorrei mai per me , dei perchè non ci si lava mai l’anima.
Siamo come siamo , ad ognuno un suo perchè.
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Non chiedo che sia la felicità . Ma tutti chiedono cosa sia giusto se non la possiedi.
La felicità profuma, sa di buono , come il pane caldo al mattino . Fragranza totale dell’esistenza , che perdiamo attaccandoci al tempo, alle persone . Siamo simili alle navi, vogliamo ancore, scialuppe. Per me il moto ondoso ed ignoto è bellissimo , anche quando sei completamente solo . Non hai riferimenti certi , non hai tutto quello che sentì dire , hai te stesso. Allora se arrivi a sentire questa energia , senti il profumo del pane ad ogni angolo della città , osservi e vedi che, anche quando piangi , già stai per ridere.
La mia felicità si riflette in quelle persone fatte di gesti spontanei . Si , quei gesti , baci,abbracci che nulla chiedono un secondo dopo. Io amo questa persone, darei la mia pelle se avessero freddo. Perché in esse , c’è speranza , c’è l’isola vera dell’amore . Loro sono navi senza veri porti , senza certezze e possono navigare una vita senza un senso vero. Ma lo fanno felici. Le senti a pelle queste persone , sono la tua pelle alla fine perché è così tanta la felicità , che di tutti per un attimo siamo una persona sola. Allora comprendi come il mondo sia fatto di piccole cose contenute in una immensità palpabile, quando inizi ad essere la tua felicità indipendente.
Io amo la vita , ed ogni giorno non ho domande di che sia la felicità , la trovo ad ogni istante . Perché c’è sempre un motivo per esserlo . Si possono perdere molte cose nella vita , ma la felicità esiste sempre , quando sei un passo avanti rispetto alla sensazione che ti circonda , avanti alle persone che chiedono , avanti alla regole di una vita che hai calzato come una scarpa piccola, e che , prima poi ti azzoppa. Quando getti via, tutto quello che qualcuno vuole, getti via il tempo che hai perso a cercare di appartenere ed inizi a essere … Ecco la felicità si presenta . -
Quante parole dovrai lasciare, far cadere, prima che il tempo ti porti al presente . Il presente quello che sfuggi, perché di coraggio ce ne vuole molto per esserci in questo presente .
Prendi le parole , le scrivi. Prendi parole in prestito , e te ne vesti, te ne illudi , ti colmi in un vuoto assoluto . Prendi tutto quello che non sai abbandonare, poiché l’abbandono è dolore ed emozione , dolce e salato , verità ed illusione . Siamo sempre in questa strana altalena che vita chiamiamo .
Io ho preso parole sparse, qua e la. Le ho prese e dette al mondo. Ho racchiuso l’attimo e l’infinito nello stesso tempo . Ho aperto un spazio per cancellare uno spazio: il passato. Anche se, questo passato era fatto di secondi. Ho regalato questo a me stesso, ed il presente è cambiato . Non c’è un perché e non lo cerco. Non c’è una riposta , l’ho fatto e basta . Ho dato parole per Everest silenzi, come un rumore barattato con i vento . Ho dato spazio in una scatola stagna , socchiuso gli occhi , aperto nell’impossibile il possibile , non era un sogno , era la realtà del potere che le parole dette e date danno . Il mistero del cuore ,che apre e chiude la mente nell’impossibile mondo che nessuno immagina . Il sogno è realtà adesso, perché la paura di essere come sei è svanita .
Ho lasciato parole, per avere luce , luce infinita senza nessuna considerazione di quello che sia la vita nascosta . Il buio è una distanza tra me e la mia anima, questa strana storia è per tutti .
Ho lasciato cadere il passato e non posto speranza in nulla, ho scritto semplicemente il presente per come io già lo stavo abbandonando . Il tratto di me che corre più del tempo stesso, una primavera eterna nella vita , qua in questo inspiegabile muovere me stesso nel tempo che lasciò in parole , vivo l estasi , l’amore vero verso me stesso . Ho lasciato parole perchè , non c’è perché vero , rimane una speranza incerta di un sorriso che vorrei vedere in tutti adesso. -
La felicità come sempre detto, rimane un diritto. Dove noi dobbiamo esistere, convivere ed essere ciò che siamo. Siamo l’esistenza intera, immersa in una coscienza superiore a noi ignota. Possiamo essere ciò che le nostre scelte determinano, poichè accedere a questo sapere è un diritto universale, di noi universi quantici uniti nel tutto, per infinite volte…
la mente, questa meraviglia logica, di analisi e visione. Che tutto può illimitatamente, vade in uno schema assai banale: le logiche circolari, che noi sosteniamo anche quando non lo pensiamo. Perchè comunque sia, tutto ciò che noi elaboriamo in pensieri, logiche, analisi e tutto quel che passa nella testa , resta circoscritto in un programma ben determinato.
Parlare di logiche circolari, evidenzia come noi “funzioniamo” davanti alla casistiche della vita. Infatti tutto ciò che esiste nella nostra reazione, evidenzia quello che di circolare esiste. Quando invece usciamo da questo schema, le nostre reazione cambiano e modificano gli eventi.Se analizziamo, come noi siamo in tutte le casistiche ricorrenti. Noteremo come schematizzati siamo e, spesso questo limita la felicità, il nostro supremo diritto. Visto che non è semplice, ma molto comune questo funzionare in maniera circolare. Possiamo anche in modo semplice provare ad uscire un po alla volta da questo. Non è complesso, non è semplice, non è … Tutto ciò che noi riduciamo alla fine di ciò che possa essere e che, non apriamo in modo indefinito verso uno spazio aperto, crea la logica circolare! Ovvero in modo semplice , quando noi abbiamo già dato un soluzione che sia A o B ecc. Abbiamo attivato lo schema di funzionamento circolare, quindi privato noi stessi alla visione e soluzione migliore , la più aperta , la più esatta per noi.
Inutile dire le casistiche,che sarebbero molteplici e infinite. Quello che rimane certo è: che se paura, ansia, ira, ecc. si manifestano perchè non invertire questo? Visto che abbiamo un diritto orginale alla felicità esistenziale. Quindi un modo semplice per iniziare a smantellare questo schema, inizia con il non ridurre tutto alla prima soluzione che la mente crea: barriere e paure. Ma seguendo invece una apertura di richiesta a noi stessi senza alcuna ricerca , cosa che suona strana , ma che in realtà ha una sua proprietà , possiamo smorzare questo schema e spesso e volentieri eliminarlo . Non è un arcano questo, ma solo un modo di connessione superiore alle infinità di possibilità che esistono, senza restringere invece tutto solo a quello che sappiamo . Ora chiederete a cosa attingiamo, infatti la logica mentale richiede la certezza. La certezza stessa, crea logice di sostegno che sono corrette, ma quando abbiamo un indefinito davanti questo crea però logiche circolari. Che in modo incessante, e stressante creano domande e infinite risposte ,fino a che non veniamo in alcuni casi devastati da inutili pensieri. Allora allegeriamo il tutto! Proviamo semplicemente ad aprire un possibilità diversa, dando a noi un modo di procedere differente e di funzionare nuovo . Possiamo solo provare a fare domande aperte senza cercarne risposte, perchè in questo modo la mente esce dalla schematizzazione usuale e, permette a noi di aprire una risposta diversa, semmai nuova , differente diciamo . Questo non genera miracoli, premetto ma un inizio semplice di modifica in noi . E come tutte le modifiche che richiedo di tecniche , esistono ad oggi nuove possibilità in merito. Questo anche perchè le infinità di possibilità che portano alla felicità, cambiano e si evolvono , in virtù di noi e del nostro benessere . -
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Sono in viaggio , solo e, mai impaurito . Dietro sponde di un fiume che osservo , vedo luci e passioni . Il tempo , ormai non c’è . Tutto si assenta , no ho fame e nemmeno sete , sono solo e vedo ciò che l’occhio mi mostra .
Nelle tasche un pugno di sogni , mai persi e spesso distanti da quel paradiso immoto che nell’anima sento . Non ho volti che voglio conservare ora. C’è troppa bellezza per voltarsi indietro , e poca fretta per essere oltre , vorrei in una parte di me un miraggio all’Orizzonte , poi , mi chiedo se sognare possa lenire ferite , una semplice anestesia temporanea . Questo dialogo tra me e me , non trova altre persone ,sono in viaggio adesso.
Ho lasciato sospesi di vita , come quei porti sicuri , dove spezie e dolori li trovi sempre allo stesso posto, ho nelle tasche dei fotogrammi sparsi. Frammenti , di vita , in bianco e nero , un po’ sbiadiscono e ingialliscono . Un sorriso rimane distante da quelle immagini, che non voglio per ora ritrovare, in questo viaggio di confine . Viaggio tra linee rette e spezzate , quel movimento che mi accompagna senza una meta certa. Quello che voglio è follia incerta , emozioni e dimenticare , chi io sia per un momento , che mio deve essere , c’è troppa bellezza e nulla deve essere lasciato adesso .
Quello che cerco è perdermi, innamorarmi una volta al giorno e dirmi che , l’amore non trova fine in nulla e nessuno . Il viaggio porta a vedere fiumi da navigare senza correnti a forzare , in reverso senso do colpa che si possa avere . Il viaggio mostra montagne distanti da un mondo avvelenato , un mare da navigare in balia di ogni onda emozionale e, che ogni tanto ti affoga . Ricordi in questi abissi dell’anima che nel cuor pesano . Mentre sei in viaggio tutto è incessante e presente , mille vite scorrono in dialoghi che, come monologhi improbabili ti accompagnano sempre .
C’è troppa bellezza da cogliere , in viaggio non mi posso fermare a parole dette e inespresse , a fotografie del tempo a emozioni mai consumate nella carne. Ad ogni tappa ormai. Un modo nuovo mi colma e , lenisce questo sperso senso di impotenza verso l’avversario che fato , amo chiamare .
In viaggio posso essere zingaro e Re , me stesso senza pensare oggi e domani , un oggi c’è sempre e trovo sempre bellezza comunque . Mi arricchisco di “nonostante ” e buoni perché , mi basta questo e, mi sento libero adesso. -
L’evoluzione ci rende migliori, più pronti , più veri e… Sempre meno reali .
Si parla di evoluzione della specie, come di un dato, una certezza che risiede in noi . Sembra relè se si osserva il lato oggettivo delle persone. Ti soffermi in certi momenti e ti rendi conto di come l’unica realtà sia l’involuzione. Di come tutto sia reso finto e banale. Come un sapere la mossa nella scacchiera in una partita a scacchi …. Laddove la mente seleziona ogni possibile mossa, istinto che muore in virtù di una logica che non puoi che applicare per quello che elabori. Costandone ad ogni istante : regole , futuro , paura , percentuale e probabilità . Dove rimane il bello della vita ? Non cercatelo, non c’è.
Ad ogni giorno le persone sono sempre più dei calcolatori e meno degli artisti di vita. Perdono le musiche in virtù di “file”. Si delle schede contenenti informazioni prive di gioia vera . Tutto rende un binario a destino deciso e, poco spazio si da alla vera essenza libera che in noi esiste.
Osservi come le coppie abbiamo già deciso un programma temporale : primo anno baci e abbracci , effusioni , uno mondo , un cosmo nel cosmo globale distaccato da tutto . Assente da tutto e tutti; poi segue un tenersi per mano . Dietro a questo la noia assale e le paure innalzano lo stato di ansia . Tutto diventa identico e statico . Ancora anni insieme e tutto diventa abitudine, dietro nasce la voglia di essere ciò che pensavamo di essere e volere. Siamo vicini ma , con sguardi altrove . Coviamo in noi relazioni di ogni sorta, le consumiamo nella mente e , ogni tanto nei fatti. Poi doveri e regole restano un banale collante per pareti marce di una casa ormai candente . Il tempio dell’amore non è mai nato in realtà . Se l’urto del terremoto che l’anima chiama fa sostenere noi nel tempo , si arriva ormai a capelli grigi alla pace dei sensi e in realtà alla forma d’amore più pura che abbiamo conosciuto . Molte credenze allora cadono e molte vite che abbiamo sognato si materializzano in quella che viviamo . Questo è il quadro triste dell’autore mancato , l’evoluzione di una idea perversa che aleggia in molti.
Potremmo anche dire dove questo sia giusto o sbagliato . Potremmo anche raccontare che l’evoluzione sia nella consapevolezza che la vita abbia una via normale in questo . In realtà perdiamo l’essenza di quello che siamo . Retrocediamo facendo passi avanti ,perché dove a livello oggettivo siamo in crescita a livello interiore siamo naufraghi senza meta.
Bisogna avere una netta idea di cosa siamo e di come la vita no abbia mai chiesto logiche ma , solo semplici follie naturali . Perché ogni persona crea uno schema e perde il senso delle possibilità . Viste nelle forme asimmetriche e non nelle geometrie che vogliamo in nome di status che portano alla vera noia e infelicità . L’esempio rimane quando facciamo una cosa che mai pensevamo. Brivido caldo , sangue che bolle ,adrenalina e zero possibilità di pensare . Siamo così vivi in quel momento che pensiamo che stiamo per morire ! Assurdo .. E vero al contempo .
Quindi dove abbattiamo ogni forma di idea che abbiamo e osiamo in una via diversa evolviamo nell’esperienza , nella vita e la felicità approda . Poi che questo chieda rischi , viene giustificato dalla semplice forma che dice : più rischi più ottieni . Restando consapevoli però che so parla di vita e non di altro . Quindi dove le logiche portano a evolvere un lato oggettivo, prossimo evolver e anche in lati diversi : rapporti e, rapporto con noi stessi. Abbattere quel conflitto tra noi e noi .quel senso di spasmodica appartenenza . Questo vivere clonati a volti diversi e diventare unici e assoluti. La felicità vive in questo, in questa unicità libera . Dove tutto si include e nulla si delinea. La consapevolezza evolve te stesso , e il passo diventa diverso , il rapporto diventa diverso e la vita diventa mistero e bellezza . L’amore nasce e mai sparisce . L’amore evolve e non snatura la tua follia , perché l’amore stesso è folle più di quello che hai sopito in te .
Vero che essere visionari a volte , crea l’unica soluzione ai mail dell’anima . L’evoluzione però chiede qualcosa e mai la puoi schematizzare , per poi raccontarti come un narratore già stanco alla prima strofa che, sei intelligente , colto , ma triste e represso . Allora una riflessione inversa , insolita sembra quasi la più plausibile , si , un manicomio paradisiaco . Una assenza di una lobotomia invisibile si potrebbe dire . Un divenire sensoriali e unici. Tutto è possibile e tutto ha una sua esistenza anche quando pensi che l’unica esistenza è quella che vivi . -
I rapporti umani nel tempo, non sono una libertà , ma una galera senza pareti .
Si pensa che l’evoluzione della specie dovrebbe dare una segnale di avanzamento interiore , una luce , una visione diversa. In realtà tutto si riduce ormai a rapporti che hanno una forma di costrizione . Perché accade questo ? Dove abbiamo mancato il punto ?
La libertà rimane il diritto mancato per eccellenza . La libertà viene vissuta come indice personale e che, si restringe a una visone mentale e personale, dove tu , io , noi , abbiamo un diritto errato .
La libertà dovrebbe rendere le persone capaci di capire, un limite non restrittivo ma ampliabile all’infinito . Questo non accade , perché il diritto nasce su una aspettativa che non vede che è stessi, in un malato egoismo . Una sano egoismo crea il donare senza pretesa , la vita di condivisione al momento adatto. Dove una chiedere non è presente . Tutto in realtà, si mostra inversamente dove una parola , un gesto, implicano un atteggiamento già scritto in noi è che , non vive in atteggiamenti altrui. Siamo noi a creare castelli, castelli di rabbia e dolore perché limitati a vedere noi è solo noi , come unica identità suprema rispetto alla vita. Sarebbe corretto, se poi non fossimo limitati dalla nostra unica idea , ma non accade questo . Chi ha mai detto che una parola crei, chi ha mai detto che un gesto abbia un seguito e che una relazione abbia uno schema ? Nessuno , noi creiamo uno schema che deve determinare una esigenza solo unilaterale e che, non crea nulla ,se non una galera sottile e pericolosa . Una sterile via dove nulla è bellezza e tutto è pronto al dolore . Pensiamo che il dolore tra i rapporti nasce da una condizione indotta e personale , e non da quello che in realtà accade . Se si lasciasse a quel che accade spazio, senza pensare al domani , si una incertezza vera , che puoi lasciar libera di evolvere per quel che debba essere . Nessuno avrebbe un dolore , una sofferenza e una disattesa . Ma non accade .
Siamo stati abituati ad avere un canone per tutto, un metro di misura, una idea di vita fatta non da quello che siamo , ma da quello che ci hanno insegnato e preparato a misura nel passato . Ma ahimè , quello che era non sarà mai quel che possibile sia , noi non siamo pronti alle infinite bellezze della vita così . Questo non dice che il rapporto sia un errore , il punto che manca è la libertà di vivere il rapporto senza una regola unica . Rarità ad oggi sarebbe una visione giusta . Visto che nell’errore noi ci stimiamo , ci esaltiamo , abbiamo lacrime emozionali, che non danno che al nascere di un rapporto già una fine annunciata . Quando inversamente lo schema , e viviamo senza interesse apparente qualcosa , tutto accade , anche l’amore vero accade , perché non ha un presupposto schematico , ma accade . Accade come un primavera che segue un inverno . Come un mare calmo dopo una tempesta , un albero in fiore e in amore per il semplice flusso della vita , la natura. E noi a oggi che natura seguiamo ? Nessuna , la natura non lega , non chiede , non ha una regola è selvaggia .
Noi non siamo selvaggi , siamo innaturali . Dobbiamo sostenere le nostre paure con trappole mentali che proiettiamo verso tutti. Poi cadiamo nella retorica , nei racconti di vita passata . È forse non vediamo che non serve a nulla. A volte è bello essere selvaggi , innamorati e immorali . Un brivido che ci rende Dio . Ma poco dopo ci sentiamo in colpa. In colpa di essere una natura , do essere amanti di una notte , di essere inadatti al ruolo che in realtà è intrinseco in noi è che eludiamo in nome di uno schema. Schema semplice , io nasco , mi innamoro, mi sposo, mi fidanzo ,devo stimare ed onorare , essere e creare . Noi dove siamo in questo quel che siamo ? Non siamo da nessuna parte , siamo partecipi di un rito formulato e mai detto da una sorta di verità superiore . Noi limitiamo per essere limiti, di una sicurezza impossibile , di un non fiorire mai come un pesco a primavera . Perché tutto si può fare se l’anima danza in quella musica mai incisa e sempre viva. Non c’è giusto e sbagliato se abbiamo il senso di quel che accade senza dire debba essere . Tutto accade , senza regola e virtù . Noi manchiamo un punto e tutto poi ci affoga, ci rende insoddisfatti , fonti di dolore . Siamo plastici e non cellulari che, di cellule e anima cogliamo il punto della natura .
Ogni tanto uno dovrebbe essere selvaggio e inadatto per un po’ . Sentire questo respiro vivo e non fermarsi a vedere la follia, ma osservare quanta bellezza e vita c’è . Allora , per un attimo , un solo attimo capirebbe che tutto accade e che , il rapporto non c’è. È nasce una relazione infinita con tutto e, tutto di evolve in una libertà che crea infiniti legami sottili e indissolubile . Dove un uomo e una donna si amano e basta , dove non gelosia ,regola, dolore . C’è solo amore , ma l’amore si genera in molti luoghi della vita , esce selvaggio dalla stanza delle regole di coppia e si nutre in ogni dimensione . Si nutre di percorsi diversi dove nulla è ferma alla tua idea. Entra in te , demolisce e crea , onde oceaniche e calma piatta. Nessun soggetto ,e tanti allo stesso tempo . Poi pace e solo pace alla fine .