Adoro essere contro , tutto e tutti, perché in questo sono favorevole all’amore vero . Nessuno imprigiona l’amore , mette solo in galera se stesso, seguendo , essendo partecipe e favorevole anche quando , questo esserci ti immobilizza.
Allora poiché , l’anima è ribelle, lei detta l’unica regola: la libertà . Non credo ai dogmi, non credo al durevole, tutto è mutevole con un orizzonte che si sposta sulla luce singola di noi.
Adoro i peccati, in essi la libertà che molti temono, nella parola stessa è incisa la sfida per pochi . Essere contro è, e rimane essere esistenziale , sconfinato , mutevole , ricco e in amore . L’amore di per se è sfuggente e mai chiede partecipazioni altrui . L’amore è selvaggio , stravolge , ti uccide il sangue pur facendoti pulsare il cuore a freddo. In un secondo l’amore arde e tu , lo rinchiudi in passioni che vedo oscene , ingiuste , immeritate . Tu che sei favorevole , non ami in realtà . Segui solo la moda, le parole , la spiritualità che sfugge e che , cerchi in altri. Se sei ribelle ami ,ami la solitudine e l inquietudine . Sue sostanze avvelenate , atomi della morte di una nascita perfetta , quella che ti oscura e poi ti illumina . Tutto è opposto e simile. L’essere contro , destabilizza , non crea confini , annulla i margini , crea l’infinito , crea l’amore .
Categoria: FLUSSO DI COSCIENZA
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I miei sogni attraversano il mare, un mare dove posso volare senza rumori da sentire. I miei sogni attraversano le parole e , ogni tanto in un foglio bianco si riposano .
In quei fogli si accovacciano e mi coccolano , mi avvolgono dopo giorni e io , spesso mi dimentico di loro, ma loro mai di me.
Nei miei sogni , le mie parole non sono mai state veramente mie, ne potrei essere geloso , ma loro mi hanno insegnato che anche altri sanno coccolare , e io sorrido , è bello questo . ..
Nei miei sogni le parole non hanno mai fatto male, ma sono sogni piccoli in mezzo a incubi peggiori; le parole sono l’innocenza di un uomo ,che , ogni tanto lascia andare un sentimento , anche opposto . Come potrei mai dare colpe alle parole.
Nei miei sogni , le parole ballano e cantano, poi creano una strana forma di … amore, suono , e colore, ed io creo in me un quadro, non è dipinto bene, a me piace così, è semplice . Timido a tratti, e buffo, e lo regalo sempre alla fine , perchè nulla mi appartiene davvero. Mi si avvicina e mi sfiora e io , mi stringo a questa essenza priva di forme e , mi faccio amare , ma mai prendo per me tutto e ….
Nei miei sogni tutto rendo possibile , ogni tanto mi sveglio e vedo che si realizzano e , un foglio bianco ha lettere.. quindi i sogni son a volte veri e , mi illumino un po tra tristezza e gioia , anche se, di mio nulla c’e’ più , posso sorridere di un sogno ,a colori.
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Oltre ogni buio esiste una luce sempre nuova . La vita è il semplice senso elevato di una constante fragranza che sentiamo cambiare . Noi è solo noi siamo coloro che sentiamo questa magia esistenziale. Alla fine di un percorso sembra sempre tutto finito e, dal buio cogliamo il senso passato che mai vorremmo rivivere . Questo non esiste ……
Di quante origini noi abbiamo non ne siamo consapevoli , perché crediamo in una unica esperienza quella che ad ora viviamo. Ma in realtà noi siamo solo un passaggio spazio tempo, momentaneo e mai riconducibile a quello che abbiamo già vissuto . Il passaggio è solo il tempo che ci porta a capire cosa noi siamo in questo attimo di eterno e, quale contributo possiamo dare . Ogni giorno le persone si colmano di”perché “, risposte che consolano la non evoluzione alla fine. Abbiamo paura di tutto e nella pace che abbiamo possiamo non dire ho paura ,ma la pace stessa è scacciata in nome della perdita di quello che in noi alberga .
Il passaggio a questa visione diversa avviene nell’accadere della vita a volte , per altri con la pratica , lo yoga e altre discipline che aprono in noi la consapevolezza , l’anima .
Io mi chiedo spesso potendo solo scrivere il perché di così poca consapevolezza quando l esserlo permette di vivere davvero . Il non giudizio è l’aprirsi alle infinite possibilità , un eliminare il passato in ogni forma a temporale , e quantica . Però questo sembra una illusione … Infatti i volti della gente sorrido sempre meno . La paura domina la scelta e l’evento non modifica la mostra vita perché rimaniamo prigionieri di uno status che non è la vera identità che ci appartiene. Comunque sia ogni attimo che passiamo a vincolarci perdiamo l’occasione di volare al di la del tutto.
Pensieri e pensieri .. Poi tutto rimane nella testa . Dominio e dominato da se stesso ,senza secondi soggetti , ma rimane semplice dare colpe e, delle colpe non ne nascono fragranze ma bugie .
La paura è il soggetto astratto che abbiamo sempre accanto a noi . Abitiamo in questa essenza e sentiamo poco ogni odore ,della vita , della gioia , del dirsi io sono questo ,accettati adesso il tempo scade e nessuno te lo ridarà ….
Abbiamo paura della morte solo perché non abbiamo silenzio , siamo arrivati in pace e silenzio e come tale ce ne andremo , sensi elevati che non sono ai lati della strada ,ma in noi . Abbiamo paura di dire fine , abbiamo paura di sopportare le scelte che facciamo . Questo è reale , limiti reali, in irrealistici paesaggi che adoriamo a costo di non esprimersi mai . Io che non sono nessuno osservo come questo appartenga sempre più alla vita . E mi chiedo dove arriveremo prima o poi . Forse ci vuole coraggio di mostrarsi e quando sappiamo che creeremo un solco tra noi e altri ci arrendiamo . Ma come io stesso penso l’identità è oltre alla banale divisione , è l’adozione di un vivere vero dove noi includiamo tutto, e altri escuderanno , ma noi permetteremo a noi stessi qualcosa che un giorno potremo ringraziare per sempre. La consapevolezza dell’anima . -
La domanda crea , la risposta distrugge…
Cioè che poni all’universo trova sempre la giusta risposta . La risposta diventa un delitto quando la mente la crea per depistare il giusto atteggiamento verso la vita, te stesso E la tua felicità .
Potrebbe sembrare assurdo vivere di domande e non volerne delle risposte. Ma questo rimane un corretto atteggiamento che pone in noi l’apertura verso la vita e la nostra consapevolezza . Questo non elimina la logica che rimane necessaria per vivere e per avere la qualità analitica in alcune situazioni del quotidiano .
A volte in noi cade il dubbio , posto da preoccupazioni e dalle informazioni errate che il nostro prossimo ci fornisce in forma di esperienza persona che si colloca come un insegnamento giusto. Ma che di fondo non ci appartiene e che, non trova spazi, crea dubbi, e attriti perché non abbiamo di fondo la risposta che la mente voleva . Di per se avere risposte che possiamo accettare è difficile perché troppo abituati a non essere aperti al prossimo. Come tale le persone che tendono ad immedesimarsi in noi alla domanda che poniamo , non danno né neutralità né la risposta che vogliamo . Quindi in noi nasce il blocco, il dubbio e il paragone tra noi è le infinite possibilità . Questo è molto complesso e frequentemente accade. Inversamente se noi poniamo la domanda e non cerchiamo la riposta , la risposta stessa si sviluppa inseguito come forma di consapevolezza e per tanto la,certezza decisionale è più netta. Chiaramente la certezza assoluta è sempre difficile ,ma la convinzione decisionale che in noi arriva ,giusta o sbagliata che sia permette l’esperienza stessa. La più corretta anche se fosse poi errata, perché darebbe in noi un contributo e non una situazione di dubbio costante . Questo viene dimostrato anche il alcune tecniche ,che sicuramente aprono in questa fase una consapevolezza ancora più aperta .
Giustamente non entrare nel tecnicismo serve per non dare una unica direzione a una consapevolezza stessa che rimane personale e individuale . Come tale aprirsi è una scelta che possiamo fare . Alla fine le infinite possibilità esistono a noi cercare ….
Possiamo notare come in questo tempo che definiamo moderno, una forma di regressione si sviluppi: siamo liberi apparentemente e carcerati apparentemente . Questo perché il diritto alla libertà interiore viene prevaricata da una prigione mentale che si radica sempre più . Questa forma di radicazione deriva dalle informazioni che abbiamo e che ci vengono insegnate a giusta ragione come valori. I valori devono esistere , ma il valore primarie non deve essere represso , la libertà e l’identità dell’individuo che in noi esiste . Questo serve a darci l unicità che siamo e, che spesso non esprimiamo per via dei giudizi e delle informazioni che costringono noi ad essere quel che non siamo . Ovviamente nessuno si pone la domanda di quello che siamo in realtà ,perché l’essere se stessi sembra scontato . Ma se così fosse una persona non seguirebbe le masse ma seguirebbe se stesso, come unico riferimento interiore e che, a livello mentale non avrebbe giudizio altrui e tanto meno chiusura verso la vita. Premesso questo possiamo capire come la ricerca sistemica di risposte è la semplice insicurezza che si mostra . La forza risiede nel non avere sempre la risposta ma nel vivere quel che viene . Perché una attitudine forte non cade davanti all’infinito , all’ignoto, lo contempla e lo ama. Lo vede come esperienza supplementare e come verità nuova . Una fragranza diversa in mezzo ad altre mille. Come un campo di fiori dove noi ad un certo punto fiutiamo un aroma nuovo. Più ricco e penetrante che all’istante cambia tutta la nostra emozione sensoriale . Questa è una consapevolezza nuova , ricca e profonda . Rimane il cambiamento che l’universo ci dona . Per questo la domanda crea e la risposta discrea , se cercata sempre e comunque . È una tutela che non permette ma condiziona . Questo è un limite espanso . L’universo stesso è talmente vasto che nulla può contenere, come potrebbe una domanda contenere una risposta efficace ? Difficile e non sempre possibile . Quindi poter decidere la scelta di porre domande aperte crea e riduce il dubbio. Permette e, la parola permettere di per se apre , a differenza del forse che rimane tra le parole più usate ,ma che al contempo non vibra nell’universo quindi non porta nulla a noi .
Questa è una semplice riflessione aperta ,come una consapevolezza diversa che scrivo. Ma se questo fosse certo perché non provarci ….. -
Cosa cerchiamo nella gente ? Rispondere diventa una verità scomoda , nessuno la vuole mai questa verità .
Due persone si incontrano, simili in molte cose ma ciechi l’uno davanti all’altro . Parole come fiumi e poi cominciano a farsi male l’un l’altro . Questo dice che: nessuno accetta il vedersi in qualcuno e tutti di qualcuno hanno bisogno . Forse sembra un discorso già sentito molte volte , ti sembra di esserne immune , invece ricadi sempre nello stesso schema. Inizi a raccontarti scuse e giustifichi ogni passo che fai. In realtà è come parlare dietro un muro e noi mettiamo questo muro. Capita di essere davanti a due persone che sono insicure e questo genera insicurezza, ma queste persone hanno bisogno di esserci in questo, come un gioco doloroso che non trova mai fine. Magari si amano e non se lo dicono, forse vogliono solo viversi e non lo fanno, forse dentro loro iniziano a odiarsi e non mettono mai la parola fine. Questo è uno schema che porta noi a non essere mai….
Mi risulta triste vedere questo e dover vivere questo , sapendo che esiste altro . Ma i sentimenti prevaricano logiche corrette , mentre pendiamo da una ricerca di spiritualità esasperata . Di fondo la chiave lettura della vita non è unica , ma unica rimane l’essenza che snaturiamo quando non siamo quello che in noi siamo in realtà . Dietro all’amore di facciamo scudo e dietro l’inganno mentale accettiamo i compromessi e, poi ancora invertiamo questa sequenza sulla base di quello che pensiamo e leggiamo . Alla fine perdiamo soltanto la naturalezza di noi.
La spiritualità è l’essenza stessa di un’anima che di espande, ma la mente logica non è l’errore , se posta a servizio del nostro cuore. Ma questo è un traguardo ampio .
Noi cerchiamo nelle persone l’atto di consolazione , la privazione di i gesto che non facciamo mai . Noi cerchiamo di eludere il vederci poi in altri, perché lo specchio di noi mostra in complessivo di chi siamo e non il parziale che pensiamo d’essere . Ma se anche questo rimane vero, del vero nessuno sa che farsene. Legami morbosi , legami violento , carnali , legami e… Legami che poi cercherò la libertà .
Tristezza la parola che mi nasce. Nessuno vuole davvero condividere un crescere , perché per molto il ricordo della nascita si ferma a fotogrammi. È quando il cammino diventa solitario e il buio ci assorbe smarriamo il senso, della nascita . Navighiamo in ogni modo dimenticando , cerchiamo nel passato il plasmarci. Scorriamo nel futuro come un sogno da creare. Poi ci arrendiamo a quello che gli altri ci faranno e saranno , per noi. L’amore perde la sua gloria come un inno di un mondo mai nato. Io dell’amore non so nulla, forse batte in luoghi impervi del mio essere , ma osservo quello che non posso non vedere.
Negli altro vedo e sento. Di me che si possa dire e fare esisto perché sono qua e, non perché possa io dare in senso di questo attimo di me…..
In racconti di vita sento un mentire alla vita, come logiche distorte. Ma un senso non da un verità se mai, una verità senza ragione, ed io che delle ragioni conosco solo quelle del cuore vivo queste ferite tacendo nella paura di esporre un senso di me , verso una sensazione altrui che di me direbbe tutto il contrario di tutto.
Però in questo rimane giusto dare un sorriso a chi simile a me vede solo se stesso. Alla fine ci sono specchi di ogni forma e calibro di luce.
La cosa che sfuggiamo tutti è il completare quello che di noi darebbe una via certa , sfioriamoci e poi sfuggiamo , diamo voce alla mente , diamola allora. Ma quando questa voce urla impariamo una cosa: stiamo precipitando verso un vuoto. Sembra ingiusto direte ma nel cadere ci si rialza , è solo nel non arrivare al fondo che si rimane fermi, e ghiacciati.
Nella gente possiamo creare un mondo , un vuoto e un senso . Quello che rimane di un creare sarà sempre un opera , famosa , gloriosa , un opera .
Di mio direi solo che nella gente osservo quello che io sono e questo crea il senso di quello che non dico. Dire sarebbe ammettere che ho una verità , ma ad oggi si deve essere falsi per essere e invisibile rimane la verità cerca e tutti in tutti cercano un uno , ma per fare un uno solo due individui pronti a rischiare ogni cellula di loro , ogni respiro che condividono , ogni cosa che fondono senza dirsi un perché , portano all’uno totale , io direi amore vero, amicizia , ma amore è la parola che posso usare solo in questo caso . -
Ogni qual volta chinerai la testa, perderai un momento di te stesso, sarai dissolto come sale nel mare, un mare fermo ,stantio e privo di vita..
Ribelli, come angeli dannati in un paradiso plumbeo e tetro. Ribelli che urlano contro un vento che mai si ferma, e tu che mani al volto cerchi di capire. Nessuno nasce in catene, ma di catene ti adorni, gioielli metallici di poco valore. Tu che sei diviso tra le voci dell’anima e una coscienza interrotta…
Un tempo sei nato consapevole e ribelle, volevi conoscere la purezza del tutto, poi come per una strana magia ti hanno invaso di un tempo passato. Regole ed onore, passaggi da quel grande nord che apice chiamano, ma che nel tempo solo il grande freddo mostra. Ti hanno plasmato come un semplice attore , tu non sei te stesso.Ribellione come un presagio di tempesta, un sole che lento si è offuscato e, che ora chiede vendetta. Sei cresciuto, ti sei alzato ed elevato ,senza mai toccare le vette della vita. Ti sei invaso da solo perché libero non sei. Hai dato a valori immessi il senso di te, poi la vita ti chiude le porte. Sei servo di una mente che vuole un racconto che hai visto in altri, e tu che libero sei non osi il rischio di quel che vuoi veramente.
Ribelle in attesa , come una stella che attende un cielo nuovo, dove un anima chiama l’altra, dove il rischio è essere se stessi in mezzo ai commeddianti di sempre. Onore e causa, disfatta e pentimento, promesse mai eseguite tu chino ti genufletti al tutto. Alzati e stai eretto, sii contro ,sii vero, sii te stesso e la vita , il dono onnipresente ti mostra il perchè di ogni cosa. Abbatti il vecchio te, innalza il senso di quel secondo che di follia lo voglion chiamare. Innalza il tuo sorriso come un sole mai al finire. Innalza la tua natura e sperimenta i poli dell’esistenza.
Ribelle in un mondo compresso, uomini e donne che si annusano e mai si assaporano per la loro vera natura. Frutti di un giardino smarrito, e fiori senza una primavera . Diranno che la forza sia in questo o in quello, ma della debolezza fatta a schema si fan scudo in ogni atto di questa commedia ormai estinta. Ribelli come una categoria da ammutolire e di mille regole da infliggerti. Ogni atto consapevole non crea dolore è il dolore fatto a regole che crea l’atomo che attende l’esplosione . L’anima è amore , la ribellione crea la vita stessa di quest amore che tutto dice e tutto può. Ribellione dell’amore , dell’esperienza di una decisione al tempo giusto senza oratori a inculcare. Ogni atto matura da sé, ma a te viene chiesto un maturare senza esperienza da sentire . Le paure altrui sono strumenti e tu la cavia per una perfezione inesistente. Poi ti alzi un giorno e il tuo sole non sorge , tutto quello che vuoi alla fine di schiaccia e il perchè non lo sai mai.
Il valore , questa parola che magnifica sembra è per te adesso il dolore di una promessa che ti sei fatto e che non puoi mantenere. Ogni atto è mosso da un dovere e il piacere è stato soffocato , un delitto con un alibi perfetto .. Poi arriva il tempo dove l’esplosione in te ti blocca e tremi , sei un vulcano marino . Ribelle in attesa di esplodere, di amare per quel che sei, di essere senza rette, senza logiche di un mercato falso , quel mercato regolamentato da una mente e mai da un cuore. Ogni essere è l’unico del prisma alchemico di se stesso, il modello è senza traccia e della traccia che sai è la banale ipotesi di un mondo che non esiste in realtà.
Ribelle la parola del magnifico , dell’intelligenza sublime , dell’amore compassionevole, di quel essere e non stare ,di quelle cose che fai senza secondi di riflessione. Di quei doveri di cuore , di quella parole che oggi sono e domani saranno. Ribelle di un mondo in catene , dove dell’amore si fanno strofe di una musica che nessuno danza mai .
Ribelle di una cima persa e di una vetta che in te esiste ancora…..
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Ogni persona vive dei propri sogni, questo è il senso di tutti. Ci sono persone che hanno la facciata metallica alla vita, un duro modo di essere per affrontarla, ci sono persone che piangono di tutto, e tutto a loro piange . Ci sono persone che si immergono in se stessi e queste al di là di mille banali parole comprendono qualcosa di unico.
Il senso della della vita, il senso di noi verso quel che siamo e riceviamo in cambio non si può comprendere fino a che, non siamo arrivati nella via della conoscenza. Conoscere non è uno studio, una semplice didattica che ci imbottisce di formule e filosofie, ma rimane un rischio aperto all’espansione della nostra esperienza senza mai dire un no.
Penso, e parolo unicamente per me, che in un tempo mio personale abbia visto e fatto molte cose, vissuto in modi diversi, concepito idee diverse al di là delle mode del tempo. Uno strano incontro direi , tra me e il senso di me stesso. In un tempo diverso la materia è stata l’unica soluzione di vita, e nessuno dica che la materia non serve. Ma quando questo diventa l’unico senso siamo smarriti in un oceano troppo oscuro ,che non da spazio a null’altro. Poi forse per un destino strano e avverso, avviene un cambiamento e questo dona una luce diversa alle cose. Le abitudini rimangono, ma la sensazione cambia. Potrei dire senza paura, che in un tempo presente ritrovi una conoscenza mai studiata e pure, questo non è magico ma solo un mezzo che pone te in quello che realmente sei.
Il senso della vita non chiede mille racconti, alla fine ne basta un pillola per dire a chi legge questo blog, che non è semplice essere se stessi in mezzo al mare di persone diverse da noi. In fondo non è un male avere un arcobaleno sopra all’oceano dell’anima, almeno ogni sfumatura mostra la bellezza del tutto. Poi ognuno dia un senso a se stesso, il mio rimane quello di esporre un pensiero a me donato dal nulla, e nel nulla di chi non legge arriverà a chi di se stesso prende delle sfumature e nella sua unicità le strasforma nel suo cosmo personale.
Alla fine quando dai a qualcuno qualcosa, e questo qualcuno non sai chi sia, ti rendi conto di come con un gesto hai dato te stesso all’ideale in cui credi e se neppure tu lo comprendi per davvero, sei consapevole davvero . Hai dato senza attendere , hai generato e ti sei generato ed evoluto in questo. Ognuno rimane servo delle proprie barriere ma se il mondo stesso fosse fatto di muri e non di ponti, nessuno avrebbe oggi l’opportunità di essere felice. Una banale scelta si potrebbe dire, laddove una persona decide chi essere e cosa sia la vita per lui.
Il senso della vita rimane una ricerca nell’abisso di noi stessi, domande e mille ipotesi, io personalmente penso che non ci siano domande ma solo molto lavoro da fare. E poiché dove lavori generi crei una speranza futura. Il senso della vita è anche questo.
Ho scritto tutto questo, per dire che nessuno sia mai l’esempio di nessuno, solo noi siamo l’esempio di quel che siamo , ma che in quello che facciamo siamo responsabili e non semplici osservatori di un circo in festa e talvolta in una guerra. Perchè dire e scrivere non è solo una grande illusione ma anche una realtà ed io in quel che dico non credo, credo che quel che dico lo applico è molto diverso…
Certo, la vita è anche un bel sogno, ma il sogno migliore è la realtà che crei e creare è amore smisurato senza soggetti impliciti. Per questo scrivo al mondo e non a qualcuno.Un sorriso in parole è un sole che non mi appartiene ma che tutti insieme vediamo prima o poi .
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Un giorno come tanti ti siedi e rifletti. Un giorno come molti altri capirai quello che provo a dire…
Nella vita l’unica verità è l’amore, si l’amore. quella magica parola che mille modi di vita fà,chiede, e nessuna in realtà . L’amore è l’unica cura dell’universo, è il generare vero, la verità assoluta. Il mondo stesso ha conosciuto molte persone grandiose che hanno definito l’amore,ma l’amore stesso non ha mai definito nessuno, ma questo è stato bellissimo lo stesso che persone che dell’amore vero, quello compassionevole hanno e si sono fatte portavoce , perchè di queste persone se ne sente sempre una vera mancanza. Ad oggi se l’amore avesse predominato, il mondo racconterebbe meno cose.. E pure dietro mille ideali e sentimenti allegati, il mondo stesso ha sorriso e pianto, ma l’amore non si è mai estinto anche quando le lacrime hanno bagnato la terra ,dopo che il rosso l’aveva tinta. Questa non è la solita storia che rende il mondo diverso, questa è la semplice sensazione di una persona che per un attimo dopo anni si siede e riflette con voi .
Un giorno io mi sono seduto, e ho pensato al senso della vita stessa, alla malattia, alla morte , alla felicità. Come molte persona ha fatto un suo percorso e in questo mille anime ha conosciuto. E quando le evidenze arrivano alla mente, un senso di tristezza appare. Non esiste un sole perenne sempre alto, se così fosse l’esperienza umana si sarebbe dimenticata dell’amore, e anche quando il buio totale cade su di noi , l’amore , la sua luce donano il senso a questo. Ma la sensazione iniziale non viene mai dimenticata in realtà, questo non può essere dimenticato. Io dell’amore forse so poco o nulla, perchè nessuno in realtà potrebbe spiegare quello che lo stesso universo ha donato noi senza darne una spiegazione. E pure quando ti siedi ed osservi, vedi l’orrore a volte, vedi persone che forti sono, si fanno carnefici dei deboli parlando d’amore, ma l’amore come spesso si legge non ha padroni, non ha vincoli e colori , ne stati, ne idee, l’amore basta a se stesso e chi ama, ama e basta, non chiede di seguirlo perchè forte si sente , l’amore non chiede, l’amore dona. Il tempo è un lento scorrere e pure dopo un sempre di esistenza l’amore esiste ,quello che non esiste è la sua forma definita.
L’amore vince e noi perdiamo spesso. L’amore conosce l’odio , l’amore conosce la coppia, l’amore conosce i diversi, il tempo, l’aria e le stesse nostre parole ,che assurde vogliono definirlo. Ma meglio essere assurdi e dare spazio all’intento,quando esso è vero . Ma poi di questa verità a volte le tracce sono disperse , perchè troppi pensano di averne una, ma solo l’universo ne conosce un assoluto.
L’amore cura laddove molti si fermano, cura dove l’inimmaginabile viene accettato, l’amore crea e discrea , l’odio stesso ne è testimone. Poi però ti chiedi seduto su una sedia, il senso di questo pensiero, e tu forse non sai un vero perchè. Osservi e non vorresti giusdicare , la tua stessa consapevolezza ne sarebbe corrotta. E pure in silenzio non si resta per sempre,quando osservi quel che accade. Io stesso non cambio le sorti di questo mondo, e forse poco comprendo il mio ruolo. Osservo e vedo come miriadi di parole si adottino per cercare di dire: questo è amore e poi, che rimane ? Un nulla rimane , quello che rimane è quando tu nel tuo cuore dai qualcosa senza nulla attendere, quando vedi l’amore nelle coppie, quando vedi l’amore nel singolo, quandi vedi l’amore sopra tutti sorridere comunque e quando alla fine sai che tu stesso sei amore compassionevole. Però ti rendi conto, che il tuo pensiero viene offustcato da chi delle sue idee si fa prepotente , si crede lui stesso amore. Ad oggi l’amore rimane e altri se ne andranno alla fine. Ma è bello per alcuni sentirsi dominatori di uno spazio ristretto in nome di un mandato chiamato amore. Ma l’amore non da mandato,l’amore rimane un fiore al vento forte che perde petali ma mai i semi che generano e questo non chiede il tuo aiuto ,cresce spontaneo anche in un deserto, l’amore è raro per come io la penso. Ma il pensiero non è mai il canto che mette tuttu d’accordo ed io posso sorridere nel mio osservare.
L’amore rimane cura vera e verità dell’universo, e pure dell’universo stesso tutti ne sanno una mappa. Potrei gioiere se fossi tra quelle persone che dell’universo son naviganti e portavoce,ma io che nel mio essere nulla, dell’amore sol la sensazione rimane. L’amore è l’amore ed io son solo una persona che un giorno in anni si siede e riflette, e nel mio riflettere mi sento felice.
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Tu potrai essere quello che sei, decidere quello che vuoi , essere libero nella libertà di un volo mai privato d’ali , in uno spazio illimitato.. l’universo.
La scelta consapevole, un atto dovuto e poco fatto, come una vita in un gruppo mai nato e sempre accettato e, noi succubi di tutto e delle parole che in noi echeggiano. Quanta ingiustizia impunibile ci sia su questa terra che calpestiamo. Come si possa non avere questo senso assoluto di libertà quando le nostre stesse parole lo chiedono. Noi e sempre noi questa lotta senza fine, che in testa frastuona e poi, andiamo all’angolo per chiedere che fare. In realtà nessuno potrà mai decidere le noi la strada migliore se non noi. Ma noi che degli altri siamo ombre inconsapevoli non chiediamo a noi stessi, la scelta consapevole.
La scelta consapevole porta alla responsabilità, di una porta che chiudiamo e di una che apriamo , ma noi stesso che vorremmo essere sorretti da garanzie, preferiamo non fare questi passi e come un cerchio per mano ci teniamo. Dopo come nuvole che raccontano della pioggia ci troviamo. E pure essere liberi di scegliere e dire : io per me voglio questo e andare contro ogni parola, ogni atto, ogni tempo e mente e vivere la libertà stessa del vento, dimostra come noi stessi siamo veri e vivi.
Vivere sembra semplice , ma vivere davvero è complesso . Pochi vivono liberi dallo schema e pochi scelgono senza dirsi una parola in più.
Ed io che di mille volti vedo l’ombra ormai , dovrei chiedermi il perché , e pure dietro questi vicoli ad asciugare lacrime mi pongo, come un umile servitore del vero, ma dentro me l’anima suona la danza della vita e , tra un pensiero e l’altro mi chiedo perché non scegliere consapevolmente per se stessi e gli altri a seguire. Diranno che l’egoismo è padrone di questo pensiero, ma l’egoismo rimane la base della libertà . Io non tremerei al freddo di parole, se avessi il cuore pieno d’amore e vita a traboccare e nelle semplici parole potessi dare una differenza a qualcuno. Ma la scelta consapevole non chiede le mie e le tue parole , ma solo le nostre in noi ,che onda sono di un oceano di vita incontaminato all’occhio, di chi senza timore dice si o no e poi non chiude gli occhi a pensare se giusto o sbagliato sia tutto questo.
In mondo di domani il sonno sarà solo un parziale stare e il giorno eterno vivere , la notte la fantasia d’amore che di caldi venti ci accarezza e l’indomani la scelta sempre giusta sarà . Dove il tuo e il mio vivere anche se diversi ,rimarranno un lusso estremo e condiviso e mai deriso, dove non ci saranno abbandoni ma solo una comune vita bellissima in persone diverse e uniche.
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Davanti al bivio il dubbio, davanti al dubbio siamo solamente privi di direzione vera. Si dice che il dubbio sia l’unica realtà che abbiamo, si dice che il dubbio appartenga alle persone che hanno intelligenza. In un certo verso è vero, ma non si può dimenticare che tutte le cose poste all’estremo divengono in modo molto comune, una forma di pensiero ricorrente . Ogni pensiero che in noi alberga troppo a lungo diventa una tortura. Quindi imparare a decidere con fermezza porta a identificare chi siamo e come siamo.
Tu sei quello che scegli e, quello che scegli dimostra come tu possa poi sostenere te stesso attraverso gli effetti di queste decisioni..
A volte nelle persone il dubbio è un comodo alleato, perché pone la via di mezzo in tutte le cose. Permette il non esporsi totalmente verso una direzione e ,così facendo eludiamo una responsabilità attraverso quello che ne deriva: l’incertezza. Potrebbe anche essere comodo, ma quando noi siamo all’opposto e, “subiamo” questa incertezza abbiamo di media una reazione non bella. Infatti ci sentiamo senza risposte e questo ci pone a nostra volta nell’incertezza. Il sapere le cose è sempre e comunque una forma di liberazione, che permette a noi una soluzione. Sapendo questo la scelta più consapevole è avere la volontà di dare una direzione alle nostre decisioni.
Scegliere di fatto è solo decidere quello che per noi è meglio. Scegliere è capire che fatto un passo, potremo andare verso un qualcosa che dia a noi l’effetto che meritiamo. Ma sostenere tutto questo senza cadere sotto i colpi dell’indecisione è altro. Abbiamo di fatto notato in noi per primi, che se scegliere è basato su fattori esterni a noi avremo meno pensieri nel prendere la decisione. Ma quando la decisione avviene in noi e , parliamo di emozioni, sentimenti, e tutta quella schiera di movimenti interiori che coinvolgono il nostro cuore, è molto più complesso.
A questo punto capire come sostenere la nostra scelta è d’obbligo. Noi dobbiamo fare una valutazione : noi meritiamo il meglio, noi siamo nel diritto alla felicità. Detto questo capiamo come capiti che avendo questi privilegi non sempre ne godiamo. Perché? La risposta è il condizionamento che abbiamo in noi , che apprendiamo e che come un peso portiamo in noi . In realtà si deve pensare come degli egoisti e, anche se questo sembra assurdo, con il tempo se diamo a noi ciò che meritiamo pensando a noi come primaria fonte di benessere avremo nel tempo , invertito il processo e come tale saremo per il dare . A questo punto , decidere per noi sarà semplice , perché saremo pronti a farci del bene e saremo disposti a non vacillare sempre sotto le richieste altrui. Che in alcuni casi sono delle vere e proprie forme di ricatto velato, e chi è dubbioso in questo rimane come intrappolato e diventa privo di potere decisionale e, non è in grado in realtà di capire che sia il bene per se stesso.
Come tale per identificare chi siamo ,dobbiamo capire come gestire la decisione. Decidendo su il nostro bene capiremo che siamo noi quelli che dominiamo la nostra vita e, anche se la parola dominare sembra eccessiva è la più consona . Dominare è essere padroni si se stessi è un diritto assoluto. Questo comporta la responsabilità di essere ..
Essere è vivere nel potere di se stessi, che non vive in funzione di elementi che privano noi stessi della nostra libertà e della capacità di poter avere per noi il meglio .
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Un lungo viaggio fatto di pochi giorni , un lungo viaggio fatto in uno spazio senza tempo, l’anima.
Quante volte si deve posticipare un momento vero ,che per noi sia il vero cambiamento. Troppe volte. Eppure nel limite di noi stessi abbiamo trovato la forza di farlo questo viaggio. Un tempo trova uno spazio quando ritrovarsi è il senso di noi stessi, possiamo anche eludere questo sopportando anche pesi ingiustificati per noi. Ma poi ad un certo punto il dolore stesso ci accoglie tra braccia che mai si allargano e, siamo intrappolati in una morsa dolorosa.
Abbiamo fatto mille promesse di cambiare, ma schemi come strade a senso unico abbiamo preso e, queste sempre nella morsa di hanno posto. Abbiamo sognato, ci siamo illusi e siamo stati nel sogno perenne, quel limbo tra vita vera e vita apparente. Ritrovarsi adesso è sentirsi leggeri, nuvole che volano sorridenti. Ma un tempo, vittime di parole altrui siamo stati sempre pronti a darci per non ferire, per esserci , per sentirci partecipi di un qualcosa che in realtà non volevamo così. Siamo stati soggiogati dalla paura di non essere capiti, di non avere persone vicine e come tale, abbiamo rinunciato a noi stessi in questo tempo.
Ci siamo considerati solo per quello che tornava dai nostri gesti e parole, coccolati da un nulla assoluto e, quando assenti di questi sterili segnali ,abbiamo assaggiato il non valore che sentivamo in noi. Ci hanno inseriti in un mondo e nessuno a voluto dire la verità: noi siamo liberi. Ma questa libertà è svanita, quando non abbiamo accettato che le stanze della vita fossero anche vuote, che le sue porte si aprissero e chiudessero come un vento che le fa impazzire. Ci siamo tutelati, consolati e poi sembre nella tristezza siamo rimasti. Hanno mortificato la nostra anima diremo, ma in verità noi l’abbiamo fatto.
Siamo stati forse buoni, ma con noi stessi no. Abbiamo dato, ma sentito la fame di quel pane che volevamo indietro. Abbiamo coltivato campi di grano in comune e poi, abbiamo pensato che fosse normale che tutto arrivasse a noi . Ma questo è durato sempre troppo poco, e lacrime come pioggia hanno allagato solo gli spazi coltivati. Il cuore era a pezzi.Siamo stati nella rabbia, perché ingiusto sentivamo il mondo e le sue avventure. Ma noi non ci siamo mai avvicinati a noi stessi ed era impensabile che intorno a noi avessimo del vero. Noi e sempre noi ,abbiamo passato il momento e ci siamo rifatti chiedendoci se noi eravamo inadatti. Attribuendo scuse su scuse. Ma questo non era il senso che dovevamo vedere.
Ritrovarsi adesso, è solo una semplice decisione ,come coltivare un fiore che forse nessuno mai vedrà, per poter dire a noi parole…
Ritrovarsi è decidere di lasciare il peso e camminare liberi in parole libere, forse non le più belle, ma nostre per lo meno. Saremo senza elogi, ma saremo anche senza condanne. Ogni aspettativa condanna la sua caduta e noi non siamo che stati vittime di una guerra mai voluta.
Ritrovarsi è decidere senza dire un ad un fiume di scorrere, perché tutto andrà avanti anche senza la nostra presenza. Noi scorreremo verso quello che ci rende fieri di noi, e lascieremo il falso stare che compiace molti. Per essere quel che siamo. Ma in questo scorrere avremo il senso del ritrovarci e, troveremo persone che accetteranno noi per come siamo. Saremo in parole vere , forse poche ma condivise. Non avremo un luogo dove sostare e chiamare casa. Saremo ospiti della vita ovunque. Avremo nuovi amici e questi saranno gioia senza richiesta. Ameremo per come siamo capaci, l’amore basta a se stesso e non conosce le regole, se non del cuore di chi ama.Ritrovarsi adesso, è il viaggio più bello.
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Non credere a quello che scrivo potrebbe farti aprire gli occhi …
La libertà è vicina a te e mai ti appartiene veramente. Sei nato libero e ad oggi pensi di esserlo? Rifletti adesso.
La libertà è una stato dell’essere, una pericolosa via che in te vive e che nel cammino della tua vita ti privi, ti privi di questo per quello che ti insegnano in buona fede, attraverso un tramandare costretto da idee di ogni sorta. Ad oggi dici di essere questo o quello, in ogni forma che la società dice. Di fatto è vero, ma una persona libera è semplicemente una persona che non ha identità attraveso questo, ma solo una essenza che lo pone sempre e comunque al centro del mondo. Non ha un culto che lo identifica , uno stato, un idea precisa che lo delinea. Ma noi dobbiamo distinguerci e questo prevale sulla libertà. Al contempo deve coesistere per non creare un tutt’uno.. Allora rifletti su come ti poni in te verso il diverso. Che diverso non è, ma è solo una questione di libertà interiore che ti pone come un semplice particella dell’universo sconfinato.La libertà è un diritto, non un prevaricare nessuno con la nostra libertà, siamo noi responsabili di questo e nessun altro. Ricordalo. L’essere libero allarga la propria coscienza all’infinito in nome dell’amore. Ma l’amore ad oggi è una semplice parola blasonata, quasi usata troppo e pochi ne hanno un senso vero. Dare un senso all’amore è dare un senso alla verità e alla libertà stessa. La libertà prevale sull’amore, nessuno in realtà vi rinuncerebbe mai, e chi pensa di fare atti d’amore in questo perde il senso di se stesso. Dove l’amore vero nasce a prescindere da qualcuno o qualcosa. L’amore non chiede nulla e noi chiediamo sempre. Questo va compreso. Chiedere non porta alla libertà che rimane il parallelo eterno dell’amore stesso. Chiedere porta a un dare forzato nel tempo non ad una condivisione di gioia estatica vera. Ma noi dobbiamo vincolarlo per intrappolare attimi che mai dureranno in realtà, ossersa e comprendi questo: L’amore vive in te e tu quando ti avvicini a qualcuno vuoi dare questo e ci riesci all’inizio è una grande festa cosmica. Poi nel tempo iniziano le barriere e si evidenziano le diversità, ma ti hanno detto spesso di accontentarti e tu in nome di un sentimento vivi senza essere libero. Potresti farlo ma feriresti e perderesti chi hai accanto e non vuoi mai questo, spesso potrai cambiare patner ma lo farai se vicino a te arriverà qualcuno di nuovo, un pretesto che ti rende forte ma ,di fatto non libero e consapevole. Potrai dire che non sia vero questo, eccezioni ci sono ma le eccezioni non sono regole. Avrai un momento che stringerai le mani a qualcuno ma dopo un po i tuoi occhi ammireranno altro. Chiediti un perché in questo e svela un arcano perenne. Ma noi dobbiamo farci poche domande vere e molte fittizie in realtà. Semplici giustificazioni che colmano un ego vitale che di fatto è solo un croce perenne in noi.
Libertà è cammino nella nostra natura, ma la natura è stata condizionata per non renderci liberi attraverso valori e regole che servono a regolamentare un atteggiamento che sembra un errore, ma che di fatto segue un corso molto logico. La logica stessa che in te vive ma mai esplode in realtà per paura è la vera essenza che in te alberga. Ricordalo. L’amore stesso è vita e natura non un contratto siglato e ottemperato in nome di qualcosa e qualcuno. E’ una libertà e come tale se ami la libertà deve darla e avrai questo. Noi vogliamo in fattispecie nei rapporti sigillare le persone per poter essere certi di un sentimento mobile. Ma se mobile rimene e dinamico come possiamo pensare a fare questo cosa ci siamo in realtà garantiti? La privazione della nostra stessa libertà, perchè di fatto la temiamo troppo non ne siamo più abituati e se pensi a questo ti disturba..In verità amare qualcuno è bellissimo allora perchè dobbiamo vincolare questo? Pensiamo forse di avere per noi qualcosa? No non avremo mai nulla e dove noi vieteremo per egoismo, gelosia, ego ferito creeremo una situazione peggiore, una vera mina vagante. Vincolarsi non è un atto garantista ma una semplice disfatta lenta del tempio dell’amore che in noi giace a porte aperte, in attesa di una danza vera. Ma per comprendere questo si deve disfare il muro che in noi esiste e vedere solo spazi aperti. Si potrebbe mal comprendere questo se si allinea la libertà con una semplice via per essere in mille occasioni sentimentali. Ma questo è la semplice visione che porta a dimostrare come siamo ristretti nell’amore stesso. Se ami in realtà con ogni probabilità non hai questo volere, ma amare che non ha forma unica dice anche che l’esperienza debba esserci per farci comprendere in modo naturale dove in realtà vogliamo dimorare. Nella semplicità si potrebbe dire che ogni privazione è una negazione di libertà e ogni libertà crea un amore superiore non fatto di legami imposti. Possiamo anche avere un desiderio da colmare ma torneremo sempre verso la persona che nel nostro cuore ci fa condividere la festa dell’amore e la libertà di come siamo e, se amiamo non vincoliamo le esperienza perchè sappiamo che la natura stessa ci ha creato in un modo alquanto strano. Ma hanno dovuto portare tutto questo alla negazione vera per poter giustificare atti che feriscono in realtà. Ma questo non ha portato alla fine all’estinzione di come siamo e come viviamo, cambiano le modalità che vivono nella fantasia e nell’oscuità ma non il nostro vivere secondo una natura. Come tale rifletti e pensa .
La libertà non contempla un ego ferito ma solo un cuore. Noi viviamo secondo una mentalità costruita a doppio taglio: vogliamo essere liberi ma ci vincoliamo per innamoraci e questo non coesiste mai. E’ solo una questione di tempo dopo la festa inizia la noia..Ma questo potrebbe anche non esserci se fossimo liberi di esser come siamo senza dire bugie inutili e il senso di questo si trova nella parola : verità. Se vivi secondo la verità sempre e comunque non puio aver creato inganni. L’inganno nasce quando per possedere qualcuno usi parole enormi e crei un cerchio che si rivela il tuo cappio alla fine. Noi siamo vivi ed emozionali e dobbiamo farlo, ma attenzione la verità deve coesistere se no la nostra libertà non c’è .
Tutto questo sembra molto impossibile, ma perchè siamo condizionati da una libertà che non abbiamo e questo è un fatto da vedere e riflettere . Ma normale pensare che sia per pochi ad oggi il decondizionamento interiore è un atto pericoloso. Ma la vita stessa è viva nel pericolo della nostra vera identità e se crediamo nella libertà e nell’amore dobbiamo entrare in contatto con noi stessi e vederne il limite. Solo i limiti abbattuti portano ad una consapevelezza vera e in questo, strano ma vero, nascono le storie eterne d’amore. Passioni infinite fatte di avventure e fatte anche di altre persona a tratti, ma non sempre ovvio. Questo mostra molte cose anche se non vogliamo vederle . Libertà un pericolo vero in una vera vita senza limiti .
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Vivere in meditazione è vivere nel tutto senza essere un nulla..
Vivere in meditazione è comprendere come la vita abbia mille colori in ogn istante e, in ogni forma che vedi a occhi chiusi. Vivere in meditazione è uscire dal senso che le persone hanno di noi, di voi … di me. E’ percepire le vicinanze senza alcuna forma, le forme stesse sono barriere visive, trappole nel cuore.
Vivere meditando è fondersi in un unisono globale che esiste tra terra e spazio, un tutto , un immenso che sfiora tutto e tutti.Una parola che sente e arriva sempre.
Vivere meditando ti fa capire chi sei veramente e solo così inizii a fluire veramente e inizi a capire chi intorno a te ci sia. Non dona ruoli a nessuno. I ruoli sono schemi corrotti che rubano la vita, condividere è un senso più elevato che pochi possono accettare. Accettare è di per sé complesso come una immagine che vediamo e che non sappiamo mai ammirare veramente, l’occhio vuole colmarsi e mai osserva con neutralità vera.
Vivere meditando mostra come le illusioni siano i semplici racconti che ci impartiscono da sempre, schemi chiusi per non vivere per quel che siamo nel destino che abbiamo per noi. Meditare è innamorarsi senza soggetti, ma oggi come oggi solo l’amore a due deve coesistere in cuore che può ospitare altro..
Abbiamo solo sfiorato il senso dell’amore quando abbiamo sentito una mano stretta alla nostra, ma vivendo in meditazione apriremo gli occhi e questo svela a volte che non sappiamo cosa stiamo facendo in realtà. Abbiamo una mano stretta a una persona ma l’occhio vede una volto diverso e questo è molto pericoloso. Amare è pericoloso ti mette a nudo e quando vedi in questo spazio vero quello che intorno a te esiste, potresti vedere la semplice gabbia che ti sei costruito per colmarti di un sentimento che serve a non farti sentire solo. Ma in meditazione dell’essere non serve capire il senso della solitudine, rimane un momento unico quando arriva, una vera beatitudine ,estati .
Vivere in meditazione è per poche persone, che sanno che sia amare veramente, sanno accettare il rischio di fare esperienza senza conoscere la gelosia di un rapporto,che nasce e muore ormai all’istante….
Il senso della meditazione non conosce il termine possesso, questo è l’ostacolo che tutti hanno: abbiamo un sentimento ma anche un desiderio e questa semplice dualità porta a possedere una relazione messa con regole e una fantasia che vuole altro. Se vivi in meditazione vera, non possiedi nulla e non vuoi possedere nulla, non appartiene a nulla vivi quello che senti. E questo anche se sembra discutibile porta a un sentimento puro . La differenza rimane che l’amore stesso non è possesso, basta a se stesso e tu come puoi allora vincolare questo a qualcuno ? Non pui , lo fai e poi arrivi alla noia, ma non puoi dire voglio vivere l’attimo diverso e questo soffoca in te l’espansione vera dell’amore stesso e tu rimani in conflitto con la tua essenza e riversi nel sesso schietto il tuo cuore. Decifra bene questo, non dice di possedere mille donne o uomini, dice che il cuore cerca all’infinito di espandersi e rimane umano dover conoscere attraverso l’esperienza ma, se ami davvero torni nel tempio che hai creato o, chiudi un passato presente con verità e dignità senza mostrare finzioni di chi sei e cosa sei. Inizi a capire la vita quando inizi a non temere la vita. Mediti veramente e dici chi sei per come sei al di là dello schema di ogni sorta che in te esiste e che ti viene tramandato come una catena al collo.
Vivere in meditazione è l’atto unico di una vita pericolosa, ma che al contempo dona una gioia unica, un vita estatica e mostra come nel giardino della tua vita nasca il fiore raro dell’amore. Mostra come tutto sia vero e unico. Come la verità tagli e cucia. Mostra la via divina che in te esiste veramente.
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Quante volte dobbiamo soffocare ancora un sentimento vero, vero a tal punto da non poterlo negare a noi . Un sentimento che esplode dentro noi e che, non implica un corpo nell’altro..
La vita è assurda per certi versi, si parla d’amore così spesso che quasi ci si dimentica di cosa sia in realtà. Si sente parlare di questo sentimento a tal punto da vedere che poi è una grande illusione . Amare che sia? Non si definisce nelle parole e nelle semplice vie che dicono amare è il singolo individuo al quale tieni una mano. Che poi nel tempo e questo lo si vede ritrovi in un divano con un giornale e in una cucina a vedere telenovelas che ricreare un senso dell’amore quando questo è già finito. Amare è un libertà talmente grande che non include due soggetti ma include un mondo intero. I sentimenti potranno anche avere scale che indicano il valore, ma questo è solo un modo impaurito di definire un sentimento vero. Amare non conosce uomo e donna ,conosce solo l’universo e noi in quello che siamo indipendentemente da cosa siamo . Ma come spesso devo vedere tutto deve essere ordinario perchè uscire da questo è l’incubo di un mondo intero. Che non è pronto a questo, non è adattato a dire qualcosa che non sia racchiuso in due persone all’interno di un concetto chiamato famiglia.
Sentimenti veri ,quelli che inversamente vivono in coloro che sanno dare e ricevere amore e io, dico amore non dico un volere bene che sminuisce solo un sentimento quasi piccolo che piccolo non è. Perchè come si piange per amore si piange pure per un tvb . Quindi la scala meglio vederla in salita di un palazzo e non nelle parole che sommessamente non diciamo .Sentimenti veri ,quelli che al di là della coppia di fanno volare ,quelli che al di là di mille persone di fanno sentire bene , quelle carezze innocenti che ricevi da qualcuno, come una madre verso un figlio. Amore vero quello che non conosce solo un sesso che unisce per poi dopo denigrare qualcuno, per poi portare a merce da mercato uomini e donne e che se visto in contesti diversi parla d’amore. Il sesso è un fusione totale tra due persone che con un sentimento trovano una meditazione totale in un vivere il corpo in estasi .. Ma questo è il miraggio che rimane per molti . Qualcuno potrebbe pensare che chi scrive sia oltre, ma di oltre non c’e’ nulla c’è solo la voglia di dire un nodo che in gola possiedi e che decidi in un attimo di follia totale di esporre –
Amare è la semplice via di una libertà che fa abbracciare colori diversi, con parole diverse, con mondi nel cosmo dissimili, uomini e donne ,animali, piante e Dio stesso. Quando non temi più il sentimento e non gli dai un nome per darlo sei Tu Dio, L’amore è Dio .
Il sentimento vero, chiamalo come vuoi . Ma pensa a una cosa: è l’unica religione dell’universo intero che non lotta contro un diverso e che unisce tutti sempre.Il mondo e coloro che vivono in questo, dimenticano spesso cosa sia un sentimento vero, perchè contestualmente dimenticano il senso della libertà. Un sentimento non conosce limiti e barriere e nemmeno l’esclusiva di qualcosa e qualcuno. Se questo ci fosse alla luce di un solo nuovo il mondo sarebbe rosso amore per sempre……
Non serve a oggi mentire alla verità, anche se la verità è oscurata dall’ipocrisia fatta a regole che tutelano coloro che oltre al limite che conoscono non possono vedere un nulla. E’ e rimane un comodo ad uso violento, perchè porta spesso a vincolare cose e persone, a porre una tristezza unica e dire non posso, non voglio , ma cosa sia questo ? E’ solo negarsi un sentimento che fa vivere secondo la natura stessa e non contro di essa. La natura nostra la verità assoluta e l’uomo nasconde questo con il “valore”. Il valore è solo un vincolo che decide chi e come e perché. A tavolino per amministrare una libertà chiamata tale, ma che in questo contesto è una galera e quelle volte che questo viene mostrato in modi inadatti è allo stesso modo una falsità adattata a una paura di non saper dire fine a una relazione. Quindi una banale giustificazione che ammette la debolezza di non saper accettare una responsabilità vera: quella di porre fine a qualcosa senza un movente umano che sorregga, una intenzionalità già nata in noi. Ma che, da vili come siamo adattiamo a pretesti per non saper accettare il rischio di una libertà a condizione, di una temporanea solitudine.
Il mio pensiero potrà fare anche ridere, ma io che so piangere per poco e so ridere in un nulla, vedo una tristezza in questo. Perchè ammettere a volte di essere come si è , di pensarla diversamente da una massa ordinaria, è un gesto pericoloso che tende a isolare.
Ma penso che chi, non vive pericolosamente non ha mai iniziato a vivere davvero. Pianto e risate, estasi e solitudine sono solo un modo di vita nell’esperienza di una meditazione unica. -
La vita è un semplice riquadro dove vedere il rebus da svelare.
Noi siamo solamente occhi che osservano, intuito che legge tra le righe e il cuore dove poi sia solo Dio ne è la traccia vera. Rebus da capire come tra amanti che in realtà si negano in questa evidenza , vedono lettere e forme e non svelano il segreto. Un gioco si potrebbe dire , ma è il gioco più grande questo: l’amore.
La vita è un vivere e non un credere di vivere attraverso quello che non vogliamo svelare. Siamo attimi di una passione sommessa e mai esplosa. Attimi di un respiro condiviso in segreto, natura stessa che non sveliamo vittime di una complicità che non ammettiamo.
La verità è al di sopra di noi, come tale fingere è trovare un senso a quel che non vogliamo cambiare, in questo rebus di vita.Cammini per la strada e quante volte vedi le coppie ormai alla fine, sono semplici abitudini che non possono cambiare. Il senso della solitudine ci sciaccia e restiamo drogati da una persona , droghiamo la persona stessa per non vivere al margine di un mondo che ci emargina . Parlano d’amore tutti, come se l’amore stesso fosse svelato. Ecco il rebus che tutti scoprono , ma non si scopre mai in realtà fa male e fa bene , non pensare è l’unico mezzo di esistere al di fuori di una tortura vera.
Rebus d’amore tra paura che avanza e e coraggio che smuove il sangue nelle vene. Sei da secoli il sottomesso di turno..
Ma quando l’ora zero avvenne tutto questo non era deciso, in realtà. Liberi d’amare , liberi dal vincolo , liberi si essere. Ma la paura crea regole e cecità e nessuno svela un rebus già svelato. Difficile darne un senso di una cosa semplice , quando il meccanismo piace complesso. Che sia mai amare alla fine se non giocare alla vita , se non soffrire quasi in modo sublime di un piacere che poi aumenta in altro. Orgasmico esistenziale avvolto in un segreto perverso , mai raccontato per un pudore troppo grande .
Rubus, di una vita sessuale come un misero atto che nasconde l’uomo e mostra l’animale, ma l’animale non nasconde mai la sua essenza in verità. l’uomo non svela nulla se non l’apparire un impaurito essere senza terra ferma. Osserva come coppie siano fredde , in frasi fatte, in gesti come rituali e ricorda come sia l’incontro alla prima volta, il brivido, il sangue che bolle, in senza tempo di un fare l’amore come un giostra infinita, uno scrutarsi per ore, un sentirtsi ovunque nell’infinito mondo dei corpi in amore.
Io osservo me stesso, e spesso non capisco questo rebus svelato, scappo dal dire quello che in croce mi mette, ma non temo i chiodi della croce , potrei se mai goderne di un piacevole soffrire in nome di una libertà in cui credo.