Se la vita è unicità , puoi solo amare la vita ..
Per innamorarsi della vita si deve comprendere il passato in ogni sua forma. Non c’è presente e né futuro se il passato lascia aperte delle porte e noi vi entriamo . Prendiamo uno spazio lontano e proiettiamo al presente le sue immagini , cambiando i personaggi e gli scenari . Un essere che vive in pace e nella luce è solo qui e ora . È vita nella vita , perde ogni ragionevole senso del navigare a retroso, cammina e illumina il suo cammino seguendo un sentiero del mistero, se vede una rosa sente la sua energie espandersi , la fragranza del profumo diffondersi e lui con essa sono in armonia .
Ogni parola presente è un riflesso di noi che prende vita altrove . Non ci appartiene poi così tanto fino a che non abbiamo trovato la consapevolezza e la pace . Non c’è presenza in chi vive di passato e osserva al futuro con paura, poiché in ogni paura c’è la privazione alla vita stessa . I grandi maestri di vita , spirituali , hanno descritto in ogni modo questo , dando un immagine totalitaria a ciò che sia innamorarsi della vita : presente e presenza nel qui ed ora, ciò non nega il sognare , il vedere oltre , il percepire ciò che vorremmo . Anzi lo rende ancora più realizzabile , poiché nella calma e nell ‘osservazione siamo creatori stessi della vita . Siamo la più alta connessione tra noi e il tutto, siamo il destino stesso. Siamo la prima stella della notte e la prima goccia di rugiada al mattino , siamo la poesia , la danza , siamo ogni cosa . Abbiamo la grazia e l’innocenza di un bambino e non la mente frustrata e nevrotica che ci assilla .
Innamorarsi della vita , è innamorarsi del vivere , dell’amore . Ha parole chiave che vanno osservate e non capite, ma interiorizzate, fatte scendere nella profondità di chi siamo per elevarci fino all’infinito .
Perdono
Il perdono non è il giustificativo mentale a ciò che siamo , a ciò che abbiamo vissuto e ad ogni azione presente . Il perdono è la consapevolezza della trasformazione attiva delle polarità negative in polarità positive di noi . Un salto , un’elevazione dell’amore per noi e per gli altri. Una emanazione di luce attraverso la notte più buia , una stella guida nel mare in tempesta . Perdonare e perdonarsi è un atto d’amore molto grande , poiché nei sui derivati (delusione, rabbia, odio, risentimento ecc.) c’è proiezione al presente e al futuro . Perdonare e perdonarsi è lasciar cadere quella parte di ego che ci protegge inutilmente, una corazza che pesa , ci rallenta , ci rende enormi e impacciati , perdiamo la delicatezza e la sensibilità , vittime di eventi . In ogni nostro passato c’è qualcosa che ci ha cambiato , ma senza il perdono abbiamo attinto solo in parte alla consapevolezza di questo . E come tale non siamo liberi di essere in quella purezza che ci appartiene. Un salto nel passato attraverso il pensiero o metodi , serve a perdonare per aprire al qui e ora, spazio ed energia .
Accettazione
Accettare è presenza , consapevolezza . È apertura verso la vita . Accettare è la non repressione interiore alla casualità della vita . Anch’essa prende vita quando abbiamo espanso in noi la consapevolezza e risolto in modo di pace e gratitudine il passato e gli eventi . Accettare è il fiorire consapevole nel giardino della vita , che vive in ogni sua intemperia, che sia pioggia o sole . Un osservare positivo la vita , sapendo che ad ogni cosa ne segue un altra . Chi non accetta se stesso e altro vive nella paura , si oppone al cambiamento e segue in maniera tronca la via dell’amore . Ciò non dice che non ama , ma che pone confini nell’ illimitato, delinea e controlla questi confini fino a che lui stesso non è imprigionato . Accettare è risolvere anch’esso in pace il percorso passato , prendendo libertà di essere e non di ciò che era.
La radice
Siamo legati ad una entità totale , all’esistenza intera , siamo linfa in un sistema indefinito e intangibile che si prende cura di noi e noi di esso . Il resto è uno schema mentale , fatto di legami e meriti , aspettative . Questo crea il torpore del risveglio mattutino in modo sottile , più perenne, crea la frustrazione che blocca il volo libero, poiché il senso di responsabilità diventa troppo grande . Nasciamo innocenti e diventiamo corrotti . L’innocenza è una energia espressiva , emozione , pace , meditazione profonda di chi osserva e gioisce a modo suo nella vita . Accade la mutazione nel tempo di tutto questo , perché le aspettative della famiglia , le regole, la iper protezione sfociano in un limite impercettibile . Il senso sottile colpisce e noi e ne siamo semplicemente vittime . In ogni legame c’è un opposto , quell’ opposto è la parte che meno osserviamo salvando gli altri e morendo espressivamente noi . La natura ci mostra la via perché noi siamo in questa immagine che sfugge credendo di essere diversi , solo perché più elevati . La natura nostra come la rondine nasca e poi uscita dal guscio che la protegge, che amorevolmente è stata accudita dai genitori , che hanno concepito l’uovo stesso, voglia spiegare le ali . Teme il volo , ma viene in poco tempo dopo lo svezzamento spronata. Una volta che segue il suo istinto e si getta essa vola e lascia il nido famigliare per sempre . Non ne perde una memoria , onora semplicemente la vita seguendo la libertà che gli appartiene , conosce bene senza molte spiegazioni i ritmi della vita , la migrazione e il ritorno per lo svernamento, la concezione del concepire e l’amore per chi ha generato lei stessa . Ma vive nella libertà presente seguendo solo il senso della vita e la sua ciclica misteriosa .
La paura
La paura fa parte di noi , ma noi non possiamo essere la paura stessa . La paura crea il punto corretto di evoluzione , ma non deve creare il fermo immagine ad ogni cosa, non c’è una analisi perenne, c’è il senso di volontà ad andare oltre che crea nella paura la libertà e la gioia . Ogni paura parte da un passato e si riforma al presente poiché non abbiamo avuto in quella immagine o sensazione la consapevolezza vera . Abbiamo una proiezione buia per questo non vediamo in alcuni casi la soluzione . Cerchiamo al presente ciò che resta confinato al passato, limitando l’espansione futura . Riportiamo come un karma all’infinito ciò che non abbiamo bruciato . È inutile cercare nel qui e ora , la soluzione mentale non dura, é priva di spessore e immancabilmente si ripresenterà in altra forma . La pace con il passato dimezza la paura nel presente e non ci fa essere una barca alla deriva in un futuro. Si diventa più sereni dopo che abbiamo lavorato sul nostro passato poiché da ciò che non vediamo , osserviamo solo il colore migliore. Un percorso a retroso che diventa un ponte verso l’eternità . L’amore stesso si limita alla paura perché in essa trova lo scoglio . Ma se è vero che siamo infiniti in una esperienza presente , un salto al passato per rivedere ne vale la pena, poiché in ogni dolore non rimosso una parte di noi è in attesa di vivere . Ogni nostra cellula vuole danzare e attende che lo spartito della nostra musica interiore torni al passato a riprendersi le note mancanti . Così che , la nostra danza nel qui e ora ci faccia toccare l’universo intero e la celebrazione vera . L’estasi non è un miraggio di un racconto, il miraggio vero è il non osservare il passato con occhi innocenti , un morire ad ogni istante , un rinascere ad ogni istante . Il nostro stesso respiro ne è la scala , se è profondo siamo radicati al presente , se è tronco c’è un muro quello che non ci fa toccare l’infinto .
La soluzione alla vita è vivere , meditare e osservare , un ritornare in quei luoghi e inchinarsi con amore a ciò che era senza dirsi ciò che doveva o poteva essere, avere una gratitudine verso ogni nostro passaggio , con occhi innocenti che sognano presenti immaginando la gioia stessa perché noi siamo quella gioia , quell’energia . Noi siamo qui adesso, siamo ogni cosa di più bella vogliamo , abbiamo la radice al suolo e occhi a mirar le stelle. Non dimenticare ciò che si è , senza temere , perché in ogni mutevole condizione, noi stessi siamo solo vita e amore .
Grazie a voi .