Poiché delle parole , nulla se ne trae, di un silenzio velato mi vesto. Un estinto sentimento , che cela e scalda allo stesso tempo, questo assonnato momento , effimero .
Poiché delle parole , un cuore non è sempre il traboccare , di un silenzio melodia ne fa. Concede un suono , per pochi danzatori , frastuoni di onde infrante , su scogli d’amore . Una pace senza racconto . Dove un io di me, distante dal voi si appaga .
Categoria: varie
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A volte ci vorrebbe una follia scandalosa, al limite , quasi una forma di pornocrazia mentale , si di quelle scopate che iniziano nella mente , e poi ti bagnano al palato . Si nutrono di due corpi , e di nomi non ne sai. Una follia unica , senza orologio e senza concetto . Un limite di piacere , tra due amanti ignoti . E… Avari di una lussuria celata e bellissima , adrenalina e paura , saliva e sangue . Si dai , l’amore alla fine .
Daniele -
Davanti al foglio bianco , di fiabe la vita si riempie .
In un luogo mai descritto, un incontro era destinato. Un incontro che nel tempo passato era già stato vivo . Di quegli incontri che solo d’amore parlano e , che nel tempo non hanno più parole.
In un tempo presente , una fiaba voglio ricordare , di due corpi in ombra che sanno ancora aspettare . Una fiaba fatta di dolore e disincanti , di veleni e passioni , emozioni tronche e prive di sequenze , come quei film troppo veloci da capire.
Davanti al foglio le parole cadono, come le lacrime che nessuno vuole mai raccontare . Come se, solo il sorriso potesse poi dire , è una fiaba questa . Davanti al foglio , mille parole restano strozzate , non sanno uscire , un po’ per paura , un po’ per nostalgia .
In un tempo che ho perso di mente , un incontro avrei vissuto. Fatto di parentesi , punti , e silenzi. Di quegli incontri unici, dove due persone potevano solo amarsi. Ma che di paure sparse ormai si sono colmati . Come un pungo di sale nell’acqua dolce , che non concede il ritorno al punto iniziale , ormai è salata l’acqua , un po’ come il dolore ormai recepito .
Due persone che distanti restano,si osservano , fingono che nulla sia nello ieri, che nulla abbia un senso . Che di poche parole vorrebbe vivere , rendere distante un cuore, per poi raccontarsi che tutto è sensato .
Una follia d’amore ,che non teme . L’amore non odia , non ha paure , l’amore , voce senza fine ormai grida al fallimento , davanti a quello che io stesso inghiotto in me. Una fiaba senza fine , ne lieta , ne avversa , una fiaba semplice .
In questo foglio bianco , potrei descrivere le mappe celesti di un cuore , ma nessun viaggiatore ha mai coraggio di percorrere. Una viaggio troppo semplice per donare un complesso monetò impossibile . Fiabe e sempre fiabe , il mondo sorride in inediti racconti. Da lontano ci osserviamo , come fuggiaschi di vita , esuli impropri e improbabili , vittime volontarie della nostra paura .
Quanta inutilità che posso respirare , in questa aria ormai satura di persone . Affannosi respiri colmi di parole vaghe. Parole d’amore dietro l’odio. Parole orfane di padre e madre, amore e dio , assenti giustificati dal profano vivere impaurito .
In questo foglio , non ho pianto , perché del pianto un lusso estremo donerei. In questo foglio una fiaba astratta racconto , di quelle di un uomo e una donna . Due persone che , sfuggono e si rincorrono , di quelle fiabe che non hanno finzione , ma fingono al medesimo modo dentro l’anima dei mancati amanti .
In questo mondo siamo amanti e amati , vicini e lontani innamorati. Distanti per scommessa e ormai persi in quella latitudine delle nostre paure . Una mappa di vita divisa . Una fiaba che rimane in un foglio , perché nel foglio ogni finale lo cambi , nella vita ogni finale non è mai nato . -
Facciamo finta , che nulla sia mai nato in quel giorno casuale , in quel luogo non dipinto sul mondo . Facciamo finta che i nostri pensieri non danzano insieme alla musica del cuore. A volte bisogna mentirsi un po’ , per amarsi e consolarsi .
Una forma astratta di forma , una efficacia passeggera . Una viaggio che sappiamo dove sia .
Si ci siamo persi ieri come oggi , ma mai dimenticati.
Ora siamo pareti ai lati di una promessa, che da un volo di vita vero evitiamo.
Si siamo così , io e te. Due anime in una distanza , due cuori nel mondo e un respiro unico. -
Un viaggio vicino al paradiso ,
un erotico istante di piacere , che suggella l’unione .
Un sapore al palato , una esplosione in te …
Osservi l’immoto attimo di debolezza nel suo piacere , che in te accende il dominio del tempo ,
lo fermi all’immagine , un po’ contorta .
Il viaggio passa dalla mente , al palato prezioso , ormai colmo del suo sapore .
Lo osservi , compiaciuta , lui il sottomesso al volere di un viaggio , di piacere .
Vorresti capire , in quei momenti , le immagini riflesse nei suoi occhi socchiusi all’attimo di piacere che doni . Vorresti vedere nel suo profondo , cosa l’anima mostra .
Regina per un attimo , di un olimpo privato, ma mai sconcio.
Un atto d’amore , che lega lui a te . Che unisce piacere e sapore intimo .
Il viaggio , in questo erotico attimo , convulso , privato , tolto dal sole e vissuto dalla passione .
Un buio d’amore , un atto consumato da un istinto di legami. Unici e troppo veloci per poterlo naviga tra lenzuola .
L’amore chiama , in un luogo , in un momento , un gioco sottile che nessuno domina e che, libera l’essenza dell’amarsi . Un abbandono totale . -
Avrei voluto dirlo ,
Quella assurda sensazione , quel freddo che poi mostra il calore,
Di un abbraccio , ma arrivato , di un volto mai mostrato, di un perché vero .Avrei creduto alla tempesta ,
Se tu, il mio sole senza fine avesse scaldato la parte gelata del mio cuore.
Avrei desiderato non essere fuggente , come quel pallido sole che credevi, un po’ rosso e poi assente . Avrei voluto dirlo , ma solo tracce sulla sabbia ormai so lasciare , in balia delle onde che di me cancellano il passaggio.
Avrei voluto dirtelo allora, se , nel mio cuore al cadere di una certezza , uno spazio senza ritorno avessi potuto darti. Il cielo di una verità senza assurdi voli , avrei dato a te , che di me nulla sai ormai .
Avrei detto chi ero , in quel mare emozionale che di noi sa raccontare , in questo gravitare oltre il buio di un ti amo, oltre alla paura dell’abbandono .
Un avrei non fa tornare al tempo che sfuggo e mai saprò dimenticare , nessuno dimentica il mezzo pieno, di un bicchiere di vita che bevo .
Come potrei parlare ,quanto il cielo terso accenna alla tempesta . Uno stormo di parole sgretolano quel misero raggio di speranza ,un po’ per paura , un po’ per orgoglio di sapere l inadatto esistere di un sognatore come me . -
Non voglio ,
Più cercare in quelle nebbie del cuore,
Nel passato , nell’errore del vento,
Nelle parole senza gloria.
Esiste senza dire,
Il tempo del perdono ,
Unico per tutti , amore per se stessi.
Non voglio chiamare ,
Il tempo a mediare , il declino di un presente ,
Attaccato al treno senza fermate .
Non voglio essere l’invaso,
Che apre porte e mai le chiude ,
Il senso del passaggio è traccia del cuore ,
Ferite o gioie, esperienza che resta .
Non posso dare un senso ,
Al lago calmo , al mare mosso
Alle parole che furono .
Io non sono fermo ,
Esiste senza dire il frutto dell’avvenire ,
Una semplice cosa, che non chiede odio .
Tutto e,
Sempre tutto arriva per quel che siamo, giusti o errori ,
Perdoni mai dati , applausi dimenticati .
Noi siamo e rimarremo quel che nel destino abbiamo segnato per sempre. -
Delirio della notte, dove l’abisso si fa a uomo, cercare e non sapere cosa sia il senso della pace..
cercare nel vuoto il tuo corpo, parole di una giostra vera, di un non volere l’attimo di passione ,che arde nell’anima, angelo all’inferno ,passione …
in un vorrei non si intrappola quel che vuoi, musica della notte a far pensare, all’abbraccio che vorrei, alla carezza , delirio ..
delirio ,come una canzone nella scatola del pensare, e parole danon poter mai dire, frammenti di un tempo che arde, e mai racconto davvero.
di me poco si racconta, rimane solo l’idea della normalità apparente e, lo sfiorare un mondo troppo contorto . delirio.
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Il destino , semplice amico mai compreso, nel vero.
Amanti di una notte, di un tempo nascosto, di un attimo caldo e intenso, come il profumo della vita che mai conosci davvero.
Il destino degli amanti, solitari al sole, uniti , unisono, calore di una luce tra la pioggia e la luna.
Sensazioni dell’attimo che amplifica l’amplesso furtivo, sfuggente alla vita del giorno, repressa nostalgia di un amore al sole sulla spiaggia.
Ma che sia poi il sole, quando nubi di polvere coprono la vera vita, monotone storie ormai consumate e impolverate dal tempo e dalla poca voglia di dirsi il vero , una fine.
Il destino degli amanti, un ritaglio di tempo in una spiaggia desolata, dove l’anima danza al chiaror della luna, al suono dell’amore vero , al ritmo del cuore che esplode, ribellione.
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Il ghiaccio nel cuore, non è sempre il tuo dolore, rimane un compromesso di una spazio che varcare non sai.
Lacrime dell’anima ,al semplice disgelo , l’apparenza di un intimo sentire ,vero , pieno , unico , te stesso e la tua essenza che si mostra in gocce.
Tu nel domani che mai sai, che spesso annulli, chiedi quel che vuoi, ma l’anima è vera in questo inverno ormai alle porte, e tu che dell’amore conosci la sola aurora, in lacrime dell’anima comprendi,
svanirsi di quella persona, che di te poco sente, le tue lacrime sono mute a lei, lei si, quell’anima del mistesto che volto al sole non hai mai visto, ma che senti.
Lacrime dell’anima, d’amore che non vuoi dire in semplici parole, cosa rimane se non questo dire.
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Il volto, tra bianchi e neri , pellicole di erotismi a mostrarsi ,pensieri catturati e mai estinti.
L’immagine porta al vagare e l’occhio si ferma all’incavo nascosto, seno … e la bellezze cattura il cuore che batte,
l’occhio corre e ricerca ombre di quel corpo , sempre più scure , inafferrabili erotismi che non puoi fermare tra voleri e passioni da consumare.
L’immagine ora mostra la coppa dell’amore, ombelico armonico dove berresti senza mai sapere che sia, quel sospiro sospeso tra fantasie e realtà.
Ora il bianco e nero corre verso il rosso della passione che nella mente accende arcobaleni d’emozione senza parole ,ma solo la mano a sfiorare vorrebbe quel contatto , vero e mai sospeso tra immagini e corpi da ammirare.
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Il tempo è finito e tutto sembra l’irreale ripetersi di una vita alla fine ,sconfitta o vittoria ,sensazione indicibile…
La partita è sempre aperta , il gioco è duro , fine del tempo eclissi che fa tremare all’attesa di quel momento che non sai , che mai vorresti per te ,
come un eterno momento , gioco e sentimenti , tutto un ballo come quelle melodie che, non sai il perché ma in testa rimangono e non comprendi il senso della cosa..
Fine del tempo , ma non dei sogni .
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Accettare la responsabilità della propria esistenza e di quello che accade è un peso ormai troppo grande..
Le parole che muovo il meccanismo della vita sono ormai il fardello troppo pesante da ignorare, tutti prima o poi esternano un frase che deve discolpare qualcosa o qualcuno, e pochi ammettono le loro colpe. Forse ignari di un meccanismo dove la coscienza umana viene distorta da tutto quello che recepiamo come elemento primario. Le voci e le informazioni che entrano in noi, sono la prima realtà che offusca in determinati momenti quello che veramente è una verità . Domandarsi il perché una verità cosi grande non sia evidente è molto semplice, se partiamo dalla cosa più semplice noteremo come le persone più il tempo passa meno tendono a prendersi responsabilità che un tempo erano umane. I rapporti tra le persone erano diversi , valori della vita erano basi solide della coesistenza tra le persone, una forza vera e propria che portava avanti tutti. Poi il benessere e la sua illusione ha iniziato a rendere individuo un individualista, così che le persone sono entrate nel meccanismo dove tutto doveva essere semplice e non laborioso, sudato . Parlare di rapporti umani diventa ovvio, perché chi a oggi dice e ammette il suo fallimento verso qualcuno, verso un insieme collettivo ? Pochi lo fanno e sempre meno lo faranno. Questo semplice presupposto porta ad anelli superiori dove incolpare ogni cosa e il suo procedere e la sua reale utilità. In questo il meccanismo indotto porta sempre a puntare l’indice e come tale nulla potrà cambiare. Siamo in un momento dove l’insofferenza porta a essere insoddisfatti di tutto e sempre più protratti a desiderare sempre qualcosa di migliore, cosa giusta se alla base noi siamo i primi a puntare su noi stessi. Ma pochi sono quelli che “investono” su se stessi; chi invece investe su se stesso fa di sè il modello fuori dalle mode e da tutte le tendenze di ogni genere, qualcuno potrebbe definirli esseri umani strani!! Ma di fatto la loro stranezza è la semplice vita di persone che escono dallo schema e che riconoscono l’errore primario in loro e con i loro mezzi si migliorano. La grande differenza che è troppo facile dare colpe di ogni genere quando la vita per noi diventa difficile, incolpiamo ogni cosa e ogni persona che abbia raggiunto un livello decisionale al di sopra del nostro, che abbia potere, e denaro. Ovviamente negli errori che accadono esistono reali responsabilità di chi in determinate posizioni li commette realmente, ma chi pone sempre e comunque il dissenso in tutto quindi un continua critica di fatto, cosa fa per migliorare il suo contesto e quello che lo circonda? Uno potrebbe pensare che non competa a lui , cambiare il contesto globale della vita, ma allora se si vuole essere sempre marginali in questo e giudici allo stesso tempo, bisogna accettare una realtà che vive tra le righe. Ogni persona è libera di trasformare il mondo semplicemente iniziando dalla sua visione e dal suo comportamento, questo semplice gesto e modo di vivere avrebbe fatto a oggi la differenza reale. Potrebbe essere che qualcuno dissenta in una frase simile, ma è semplice incolpare come è poi la sua conseguenza primaria: non fare nulla che poi porti a un miglioramento ,sono due cose che vivono di pari passo. Esiste e esisterà sempre un meccanismo che porta persone ad elevarsi in varie cose, inutile elencarle come è inutile voler dare colpe. Noi siamo i primi che abbiamo ceduto il passo a quello che accadeva in ogni sua forma, pochi hanno mosso in loro la coscienza per essere diversi e il solo fatto di essere diversi se fosse stato in una forma maggiore avrebbe sistematicamente portato a un contagio delle coscienze vicine, come un flusso energetico positivo. Sembra un racconto irreale, ma che trova reali esperienze di persone che non essendo felici, o sfiduciate stando vicini a persone che in loro hanno questo potenziale ne giovano, comunque sia si deve riflettere a quello che viviamo e come lo viviamo. Siamo posti sempre più a essere arrabbiati e indifferenti allo stesso tempo, il nostro interessa si focalizza solo sul dissentire di qualcosa che altri fanno o creano, siamo per un “no” perenne e poche le volte che siamo realmente soddisfatti e quando lo siamo abbiamo colmato semplicemente una aspettativa che non sappiamo nemmeno per quanto tempo possa poi esistere realmente. Quindi si potrebbe riflettere in merito come per essere coinvolti in questa esistenza siamo chiamati tutti a dare il nostro apporto e non il nostro dissenso con il quale incolpiamo tutto.
Chi sbaglia esiste, non possiamo dire il contrario come esistono persone che non hanno valori se non cantati per rendersi importanti, ma se cediamo a vedere sempre queste cose e non oltre, che rimane un nostro primario interesse poco riusciremo a fare per cambiare le cose.
Il cambiamento è un ampliare il proprio stato di coscienza e volgerlo a una visione allargata e sconfinata; questo porta a diffondere una reale possibilità migliorativa per tutti e dove vive il positivo vive la creazione positiva, che porta ad affrontare la vita in modo sereno e senza cedimenti rivolti alla rabbia ecc.Tutto questo lo noteremo in primis nei rapporti umani che dall’ombra che ormai vivono si esalterebbero nuovamente, dove l’amore sarebbe sentito e poco pronunciato come sterili parole che esortano di fatto non una reale vita, ma solo l’assenza che in noi spesso sentiamo di questo sentimento, che rimane necessario per essere nella vita, visto che la vita è la creazione e l’amore è creazione in ogni sua forma. Le persone sentirebbero questo disgelo, e non si vivrebbe di maschere e paure, con scuse a seguire ogni volta che le aspettative vengono deluse. Normale anche dire che non tutte le rose fioriranno, ma esiste anche la possibilità che fioriscano e che non si debba sempre avere dubbi, quasi come un oblio sempre pronto ad assorbirci. Potrà sembrare un ingigantire questo discorso ma il susseguirsi di parole che viaggiamo veloci portano a notare la cosa e non vederla è una libertà che nessuno vuole mettere in dubbio, ma al contempo si deve riflettere e ognuno lo farà per sé: quanto siamo realmente felici e soddisfatti della nostra esistenza …
Verità o utopia poco importa identificare questa riflessione, ogni persona deve vivere per quello che sente e volendo esporre la cosa che arriva a chi in quel dato momento è predisposto a riceverla, verità o utopia da sognatori che sia.
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Tutto sfugge, lo rincorri, non si ferma, il tuo vorresti, lento pensare, desideri ,aspirazioni.
Che cosa cerchi, chi sei, domanda che vivi, nel tuo cercare, non sai cosa, è attimo, parole nella mente, che sono rarefatte.
Alzati, mani al cielo , sentiti vivo, nulla fuggirà, lotta,lotta,
niente paure delle conseguenze, Lo vuoi ….
Lo desideri, lotta, il tuo volere è oltre ad un pensiero d’istante, tu vorrai, futuro del senno di poi, ora vuoi, fallo e non pensare.
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Lento sentire, nel salire della vita, perpetua ,incessante nel flusso, d’emozioni, flussi dell’anima che non puoi fermare, Tu sei questo e nulla più.
Non hai corpo, ne voce, vivi in un sentire, che pochi voglion percepire, espandi un flusso, che si libra nell’etere, diffondi un senso a chi non ne vede, rimani in disparte..
Un momento rimane istante, sofferta decisione, qualcuno urla il suo dolore, arrivi e lentamente ridai ragione, via del sentire in una speranza…Rimani flusso dell’anima..
Speranza..