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consapevolezza dell'anima

  • Vorrei tornare

    settembre 9th, 2022

    Vorrei tornare in quella camera d’albergo sbiadita , in un luogo anonimo , ma dove per noi era tutto . Non c’era tempo ma in quel tempo ci amavamo davvero , ogni nostro attimo toccava l’eterno , ogni nostro respiro era vita . Non c’era nessuno fuori , c’eravamo noi . Poi si faceva l’amore , senza guardare il tempo, noi il tempo l’avevamo fermato . Eravamo clandestini in un terrà di mezzo, eravamo amanti di un futuro fatto di cuore e nessuno e nella era tra noi . Non c’era tempo , ma nel tempo c’eravamo noi , eravamo un tutt’uno, eravamo forse un nessuno in quel anonimato così desiderato da farci correre forte . Non c’era nulla , eppure c’era davvero tutto, eravamo ciò che siamo , eravamo ciò che potremmo essere , eravamo due respiri nel vento in tormenta . Ogni nostra tempesta aveva il sole dentro , ogni nostro attimo era vivo , eravamo distanti da tutto, ma in quel momento così distante , così vissuto come esiliati al buio, eravamo bellissimi , toccavamo l’infinito senza alzare gli occhi al cielo , i nostri occhi erano immersi l’uno dentro gli altro. Non avevamo un destino , non avevamo davvero nulla, eravamo la scommessa persa in partenza , eravamo dissimili e simili , esuli ed eletti , avevamo un pezzo di cuore e un po’ di parole da portaci dietro .

    Vorrei tornare , vorrei essere , vorrei riscrivere pagine muove fuori da un mondo che ci schiaccia senza che noi c’è ne accorgiamo , perché noi siamo , perché noi potremmo essere , perché noi nonostante tutto siamo un noi ancora ad oggi .

  • Resistere

    settembre 9th, 2022

    Resistere per non crollare sotto il peso del temporale e poi c’è un momento dove il sole mi fa un complimento ,

    Sorrido un po’ distante eppure il peso è ancora sottostante , vorrei fare un inchino ma sono troppo freddo nel mio destino .

    Resistere per non desistere a quel senso di profondità del mare che in me vuole volare , sono al fondo ma non c’è nulla di rotondo, sento spigoli e dolore , tutto è nel mio cuore .

    Resistere per sincerità , non so mentire eppure nessuno vuol capire , poi mi chiedo chi capisca e tutto il mondo si tinge di egoista , c’è chi vede il mondo dalla serratura e non può capire ogni mia stesura , non è mai una musica perfetta , ma c’è comunque una canzonetta .

    Resistere e resistere , lo ripeto ma sono inquieto , vorrei verità ma la mente mi si annebbia, non è autunno ma sono come in un lungo sonno , di me i miei desideri ma nulla di essi è mai seri , c’è una parte di me che nascondo del rosso e profondo , del nero è la mia paura , del blu il mio silenzio , del giallo un di coraggio , c’è del rosa e del verde ed ecco la mia speranza , c’è distanza , c’è da camminare allora respiro , resisto per resistere , il coraggio poi verrà .

  • Fidarsi

    settembre 7th, 2022

    Dove noi riponiamo un fiore vorremmo vedere un giardino bellissimo , così è la fiducia .

    Fiducia data e ricevuta , più ne dai più ne ricevi , così si dice . In un grande recipiente mettiamo un qualcosa di speciale, una parte di noi , quella più sensibile m quella collegata al cuore con un filo rosso diretto . Noi diamo una parte di noi a qualcuno , senza a volte attendere niente, solo perché le nostre sensazioni sentono che questa nostra intima parte debba essere riposta come un seme in qualcuno . Diamo fiducia a pelle, forse nella vita ci vediamo vogliono però più “palle” che pelle , tutto è così relativo … diamo un seme prezioso di noi a qualcuno che in attimo potrebbe gettarlo al vento . Dietro a tutto questo ci sono solo parole , inutili parole , il seme della fiducia al vento germoglierà altrove se non verrà ritrovato in quel groviglio di parole e riposto in un cuore che batte , che si pente , che dimostra che ogni errore è solo la condizione di un attimo e non un movente fatti di errori altrui .

    Le persone piccole cercano sempre giustificazioni quando la fiducia va nel volo dell’ignoto, le persone grandiose cercano di mostrare fatti , creano da un errore un solido senso di appartenenza , sono chirurghi di quelle ferite che nell’anima si aprono quando la fiducia viene tradita . Tutti possono cambiare perché nulla è fermo e nessuno decide di essere ciò che non vuole , abbiamo un destino, un carattere , un modo di vedere il mondo , abbiamo anche il potere di ricucire il dolore .

    Quando qualcosa viene rotto non sempre si getta , eppure c’è chi pensa che solo il nuovo compensi un qualcosa che forse doveva essere e inciampa in un momento del nostro percorso , ci vuole coraggio nelle vene , forza nelle spalle , un cuore che a,a davvero e tutto può essere ….

    fiducia , una strana parola semplice legata ad un complesso mondo interiore , dove le persone banali credono che sia semplic costruire la fiducia e spesso la pretendono perché sentono che non averla sia un vincolo , c’è un vive di azioni e ben poche pretese . La fiducia a pelle è superficie perché la senti ma non è dentro come noi pensiamo , la fiducia riposta quella che lentamente cresce quella è dentro, ha chiesto tempo, fatti , dolore , parole e abbracci , si è creata in un percorso forse tortuoso, ha esaminato , pianto , riso , compreso molecole di vita dietro a veli di fragilità nascoste . La fiducia è creativa , è creazione , procreazione di un noi più grande . Non è semplice spiegare dietro ad una parola che mondo esista , c’è chi minimizza , forse perché non si è mai sentito come chi vede la propria fiducia riposta gettata al vento , coperta da bugie , da parole non dette , da comprensioni a senso unico . C’è una grande verità raccontata dallo Zen : il più grande atto Zen è stare insieme , l’insieme di due persone che vogliono un qualcosa che vada oltre un IO E DIVENTI UN NOI.

    Non serve tapparsi gli occhi davanti a una verità unica , perché la fiducia è unica nel suo genere e grandiosità .

  • La solitudine

    settembre 3rd, 2022

    Se potessi sfiorerei quella distanza dei giorni miei, mi prendere se potessi per mano per non sentire quel affanno

    Il fiato corto ma non distorto, è il dolore a far troppo rumore , la solitudine urla e io mi impietrisco.

    Siamo vicini e distanti, attimi troppo pesanti, il quel circo dei miei vorrei solo un giocololiere posso vedere .

    Siamo soli per natura , siamo amanti per passione e viandanti per dedizione , c’è un luogo dove i miei vorrei prendono ascolto ma nessuno in realtà ha il coraggio di darmi torto.

    Cammino tra la gente , ma tutto è assente , sento il peso della vita eppure lei vola via , io la osservo e non capisco il senso vero di tutto questo .

    C’è forse un limite al nulla ma poi di questo nulla ne crei immaginazione , siamo tutti un po’ appesi a quella altalena sospesa tra cielo e mare , solo li posso respirare .

  • L’oceano

    settembre 1st, 2022

    Ho visto quel suo incessante movimento e ne sono restato incantato , l’ho osservato da ogni angolazione e i suoi colori erano bellissimi . Ho visto l’oceano baciare il cielo con un bacio così profondo da farli sembrare un tutt’uno , era la perfezione di due elementi dissimili ma uniti , c’era un colore celeste unico , con sfumature bianche , i movimenti dell’oceano erano impercettibili come se le labbra si sfiorassero senza mai staccarsi , era la dolcezza di un amore , era ciò che non sempre resta .

    Ho visto l’oceano prendere forza alzare la voce con le sue onde , come se volesse urlare di gioia , come se tutta la sua vita chiedesse felicità . C’erano onde ma oltre a questo non era in tempesta , era una danza con un ritmo perfetto , era la visione fatta di impulsi , di abbracci e parole , poi un distacco e a ricominciare un altra onda arrivata. Ho avuto una sensazione distante da quel che vedevo , un ricordo , un passaggio nel tempo dentro me stesso quando alla stazione abbracciavi la persona amata e poi lei stava per andare e come un impulso un altro abbraccio più forte , un prendersi con forza e sentirti vicini , un po’ allontanarsi e poi la partenza era imminente . Una visione fatta d’emozioni anche contrastanti , un senso di forza e vicinanza mista alla tristezza dell’addio . Nel mio osservare quel moto ondoso e perpetuo c’è il senso del sentimento più fragile nel mio cuore, a volte vorrebbe vastità e poi batte forte per gelosia , si arrabbia e urla , poi si quieta senza perdere l’amore .

    Ho visto il cielo riempirsi di nuvole , dapprima giocavano e correvano , creavano bizzarre forme , era bianche in quel celeste e l’oceano divertito voleva correre anche lui , ma lui in quella sua immensa massa creava onde sempre più vicine. Si sentiva simile anche se così diverso a tratti . Poi il cielo ha cominciato ad annerirsi, il vento a spingere con forza maggiore le nuvole e a comprimerle . Una massa di nuvole si muoveva fino a coprire la luce del sole e l’oceano cercava di restare a quel gioco incurante della sua forza . L’oceano a quel punto ha perso il controllo a dato quanto di peggio possieda , ha manifestato tutta la rabbia , onde su onde , una dietro l’altra , un movimento totale senza controllo. La sua rabbia poteva essere attutita solo dalla spiaggia dove l’oceano sconfinava , dove l’oceano abbatteva le sue onde e poi contro la scogliera creando rumore e schizzi d’acqua. In quel momento sembra che stesse urlando con tutta la sua parte più violenta, perché dentro ad ogni meraviglia che ci stupisce resta sempre una parte nascosta e a volte crudele . Un po’ questa tempesta somiglia a quelle volte che abbiamo detto parole con troppo livore , con troppa rabbia , volevano ottenere una reazione ma ne abbiamo perso il controllo . Ogni nostra parola è diventata un macigno , un peso , un colpo al cuore . Non volevamo ferire eppure l’abbiamo fatto , siamo rimasti imprigionati nella gabbia delle parole e poi le abbiamo liberate con tutta la nostra forza, ogni nostro dissenso si trasformato in un voler ferire , la rabbia ci ha accecato il senso buono del nostro discorso . Abbiamo giocato e volevamo toccare il cielo , poi anche noi come l’oceano ci siamo messi a correre , oltre il tempo e spazio , abbiamo perso il controllo liberando il lato peggiore di noi , abbiamo perso il senso eterno di quella melodia che a volte le parole che arrivano creano in noi , volevamo solo danzare invece abbiamo urlato contro vento . Il vento stesso riporta e spinge , questo è il senso che la rabbia possiede , manifestava forza dentro una fragilità , muove onde troppo grandi che non puoi arginare e devi scagliare contro uno scoglio , forse quello scoglio sicuro che ti ha protetto , fatto paura , elevato a tratti , ma che mai si è spostato di un centimetro .

    Ho voluto osservare l’oceano dall’alto ho visto colori diversi , mille sfumature di blu . Non tutte le sfumature erano per me , a une troppo scure mi impaurivano , mi davano il senso di una profondità troppo grande e io non ne avrei ne sentito ne visto i confini . Questo mi riportava al senso della vita , dell’universo stesso . Si dice che l’universo contenga tutto ma non trattenga nulla, un infinito dove perdersi a tratti o sentirsi a casa . Osservando quei colori , mi sono buttato dove più avevo paura , volevo sentire quanto è infinito il senso dell’amore , fino a dove si possa spingere un sentimento dentro un cuore . Fino a dove la paura cede il posto all’amore , fino a dove ogni limite cade . Nel mio lancio verso l’oceano i sensi diventano diversi , prima il vuoto e poi l’impatto l’acqua da tiepida diventa fredda, poi ne scendere sempre più lentamente mi sento come se tutto fosse perfetto . La sensazione è che ogni tanto una corrente più fredda mi sfiori , osservo in alto e vedo la luce , guado in basso e non vedo il fondo , ma c’è così tanta vita intorno a me che incanto . Mi sento calmo , respiro calmo , e mentre scendo ancora scompare il senso di paura , inizia un senso di ricerca come se ogni mia cellula si muovesse , come se stessi entrando dentro la mia anima stessa . Mi sento un tutt’uno , sono dentro me stesso e al contempo aperto alla vita , ho la sensazione di un amore profondo , infinito e anche se mette paura io amo senza temere , un amore che cerca anche nel buio la luce , un amore che sfiora le mani a occhi chiusi . In quella profondità riscopro me stesso e vedo gli occhi miei dentro la vita , anche se la luce diventa sempre meno ogni mio senso diventa più grande , ogni mia paura si assottiglia e mi rendo conto che in un mondo non mio c’è qualcosa che mi unisce lentamente per poi fondersi .

    L’oceano è la magia della vita che ha insegnato senza parole il senso più profondo di noi , ci ha accompagnato in un viaggio a tratti forte e a tratti delicato , ha svelato di noi ogni tratto , ha fatto uscire forza e debolezza ricordandoci che siamo e possiamo essere umani quando nelle nostre imperfezioni abbiamo ancora un cuore per amare , per perdonare , per essere in movimento , e non per fermarci a ciò che è stato o ciò che potrebbe essere stato. L’oceano tra gioco e realtà è l’anima inversa di ognuno di noi , inversa solo perché a volte la mente mente , il cuore non lo fa .

  • Il dipinto

    agosto 29th, 2022

    Io dipingo ogni angolo del mio vivere , mi fermo tremo

    Ci sono lati opposti , forse contrapposti , mi esterno , mi coloro , un lato rosso e un lato arancione .

    Io dipingo immagini di angeli , poi demoni , non temo , sono essenza di me , certo il colore , mi manifesto .

    Il dipingo, tratti femminili e mi ci immergo , sagome e colore , angeli …

    C’è fuoco e calore in quel paradiso che imprimo nella tela, riconosco me stesso tra angeli e puttane , non è un male , è arte .

    C’è estremo nel mio creare , c’è ricerca e verità , non voglio pregare , non voglio mentire , io vivo nell’estremo ,

    Io sono colore assoluto .

  • La spirale

    agosto 27th, 2022

    Immaginarsi come una spirale con tutti quei cerchi che da grandi arrivano a essere il punto d’inizio , cerchi che restano collegati e man mano si restringono verso il suo nucleo , immaginarsi per capire a volte il piccolo senso della vita.

    C’è un collegamento tra noi e l’immagine di una spirale perché al di là della nostra immaginazione c’è una logica sottile . Noi siamo il nucleo , il punto d’origine della spiegale e come tale i primi cerchi possono essere sentiti come la famiglia per esempio, poi a crescere di dimensioni potremmo percepire il lavoro , fino a arrivare ai cerchi più grandi che potrebbero essere banali situazioni che ci circondano . Se noi immaginiamo la spirale essa non è materia ma energia che si manifesta in un universo che tutto contiene ma che non ha dimensioni , per questo la spirale può essere a cerchi larghi come una molla ma anche molto stretta , non c’è prospettiva come in un oggetto e non c’è spazio come un oggetto . Se noi siamo il nucleo , il centro d’origine di noi ogni volta che le maglie della spirale si stringono restringono noi stessi. Questo accade perché nonostante non ci sia ne prospettiva di un oggetto o dimensione noi abbiamo dato uno spazio tra noi e cerchi . Questo spazio è simile dall’inizio alla fine , anche se in realtà la fine non c’è . Quando questa figura immaginaria della spirale si muove come una fisarmonica noi essendo il fulcro oscilliamo e sentiamo un peso interiore , l’asse che noi abbiamo creato si sposta e noi con esso flettiamo , ci allunghiamo o ci contraiamo . Là sensazione è forte e intensa , sentiamo peso quando tutto si restringe e tutto sembra troppo vicino , abbiamo dalla nostra posizione d’origine la sensazione che non ci sia più nemmeno una spirale , gli spazi tra gli anelli che la compongo è minuscolo , sembra che tutto sia diventato un unico cerchio dove noi ci navighiamo dentro. Inizia una sorta di confusione , e ogni dimensione di noi si confonde . Perdiamo il senso del tempo e della misura e anche quello che vedevamo come ultimo anello sembra essere troppo vicino. Noi abbiamo una sensazione migliore quando tutto se si potesse vedere dal centro verso l’alto assomiglia a una lunghissima molla , dove noi osserviamo spazio e tempo nel modo che più ci rende unici nella nostra anima . Abbiamo delineato nel tempo quali anelli siamo vicini e quali lontani, spazi e tempi , abbiamo creato nella nostra mente una perfezione che ahimè non esiste nella vita e ne tantomeno nell’universo . L’universo stesso osserva la perfezione come un punto lontanissimo che si avvicina sulle nostre esperienze ma che al contempo mai si ferma , nulla è stabile in una dimensione intangibile che contiene a sua volta altre dimensioni . L’esperienza umana vuole spesso che tutto sia perfetto per avere il potere di modificare e gestire le nostre situazioni di vita , ma nulla funziona così . Gli spazi restano inalterati nella spirale quando il nucleo sostiene ogni forza che la spirale ha . La forza è in noi , nella nostra essenza e consapevolezza , la forza che fa muovere la spirale è la vita che in ogni attimo cambia . Vogliamo decidere in ciò che già è destinato e le forze entrano in conflitto , la nostra interiore e quella esterna , la spirale oscilla, si allunga per poi ritrarsi con forza verso di noi , ci schiaccia per un secondo , vibra , e poi nel tempo si ridimensiona allo stato originale . Solo noi non abbiamo mai la percezione che si ritorni ad uno stato puro e originale , perché davanti ad alcuni eventi usiamo forza su forza , dentro questa forza c’è tutto di noi ma la parte migliore fatta di quella vastità che può accogliere tutto è sempre minore . Non abbiamo il senso a tratti che ciò che accade , accade e basta e noi lottiamo per poi trovare la resa. La resa , come tante altre forme interiori sono la capacità di tenere un equilibrio giusto e corretto in questa spirale , sono morbide in ogni sua concezione , colpi , oscillazioni , contrazioni , sono tutte attenuate da questa parte di noi . Il gioco di questa nostra parte prende vigore nel tempo , che ci concediamo ad esempio per accettare , cambiare ecc ecc. ma tutto ciò che è contrario rabbia, paura, odio continuano all’infinito a non fermare la spirale che oscilla o che si contrae . C’è troppa energia contro un’altra energia , non c’è esplosione , ma resta un moto violento di cui non ne siamo consapevoli .

    Siamo troppo attaccati a noi stessi per comprendere che ogni frammento di noi è una forza favorevole o contraria , il nostro attaccamento è l’Inaccettabile contraddizione tra noi nella mente e il nostro cuore . Restiamo fermi e solidi nelle nostre idee , perché cambiare idea a volte è pericoloso , siamo statici mentre vorremmo sempre definirci dinamici , ma c’è distanza a volte tra ciò che pensiamo di essere e ciò che siamo realmente . C’è una verità che non può essere compresa , perché nessuno la può dire . Ma c’è una volontà interiore che muove ogni nostra energia e che apre a questa mezza cecità spazi di luce diversi , con prospettive diverse e più vaste . La spirale cerca questa morbidezza e vastità , la cerca perché noi che siamo l’origine dobbiamo avere salde le nostre radici interiori e la giusta forza a tratti e il potere di questa elasticità o morbidezza che calmano ogni oscillazione . Un po’ sembra la storia della tempesta che arriva e poi torna il sole , nulla è statico . In noi ci sono molteplici ragioni tra logiche e interiori e nessuna dovrebbe prevaricare l’altra . L’equilibrio salva, fa respirare e vedere luce , fa vedere questa spirale in modo diverso .

  • Il potere della meditazione

    agosto 24th, 2022

    Ormai siamo abituati un po’ tutti ad essere degli sportivi , un po’ per passione o per moda molto di noi praticano uno sport. Chi pratica sport trova in esso un benessere e sicuramente questo favorisce molti aspetti , dalla salute fisica al semplice vedersi meglio o solo per il senso di libertà . Siamo molto abituati a coltivare in modo diretto la nostra parte esteriore e che a sua volta permette un miglioramento interiore , non possiamo dire il contrario perché chi pratica sport ha in se una volontà di migliorare, superare limiti e il fatto stesso di sentirsi bene con se stessi migliora l’umore . Il potere della meditazione che a molti risulta distante o che ne hanno solo una informazione distorta funziona in modo inverso . Dire modo “inverso” è per spiegare in modo semplice dove agisce una meditazione e da dove parte il senso di essa . Non tutti sanno che meditare è faticoso , la fatica è abituare la propria mente a uno stato vigile e al contempo riuscire a frenare il flusso di pensieri che a volte ci fanno male . Meditare è costanza come un allenamento nello sport e i risultati si vedono nel tempo , noi non siamo stati abituati a allenare la mente attraverso la meditazione , potremmo dire che alcuni sono allenati a livello logico o matematico , ma meditare è ben altro . Dove la scarsa informazione sulla meditazione è evidente ci sono solo pochi modi di capirla , cioè provare a praticarla . A differenza di vari sport dove tra idoli e modelli c’è un fascino che si innesca per poi praticare quello sport , nella meditazione non ne esiste , è una pratica di nicchia ma che permette molto di più di quello che si pensa .

    Partiamo dal punto tecnico del perché la meditazione è utile : ogni nostra modalità di meditazione interagisce in noi in un determinato modo , sfrutta posizioni e respirazioni che lavorano in punti del nostro corpo che con altri mezzi non potremmo lavorare . Ha in se una scienza specifica che esula da falsi miti , chi medita non è per forza un mistico o altro , è una persona che lavora in modo inverso dentro di se . Dire da “dentro” è un termine corretto perché ciò che noi alleniamo si riverbera in modo esterno suo nostro fisico . La stessa meditazione diventa un forte alleato anche per chi pratica sport , perché l’aumento della lucidità mentale , la respirazione più profonda , la calma ecc ecc sono alleati importati per chi pratica sport e sfida se stesso o altri volendo superare a volte limiti . Non tutti i limiti sono nel corpo ma spesso nascono dalla nostra mente .

    Parlare di meditazione assume anche un ruolo in chi cerca la cura , dire cura non va frainteso ma ben compreso . L’esempio sono gli stati d’ansia che migliorano con la pratica della meditazione , poi si potrebbe aggiungere che la stessa meditazione ripara in noi qualcosa , non volendo entrare nello specifico ma restando in una spiegazione semplice dire che la meditazione cura è corretto . Infatti a volte per comprendere meglio i vantaggi di una pratica bisogna praticarla e darsi un tempo per scoprire alcune verità in merito , se queste verità fossero solo scritte sarebbe come limitare la meditazione stessa creando presupposti che si sposterebbero in direzioni sbagliate . Di fatto come nello sport nessuno può darvi garanzia che diventiate dei campioni , stesso accade a chi medita . Esiste sempre un limite dentro a ogni cosa , anche se ogni nostro limite spesso siamo noi ad imporcelo .

    Meditare si distacca dal concerto della religione ( a tratti o per certi aspetti ci sono comunque religioni dove la meditazione è una pratica che esiste ) , il fatto che spesso lega meditazione a religione sono la pronuncia dei “mantra”, che sono sicuramente parole sacre ma che in se hanno un piccolo segreto. La pronuncia di un mantra in modo corretto stimola attraverso la lingua dei punti sopra il palato . Questi micro stimoli interagiscono con il nostro cervello creando un benessere interiore e fisico . Qualcuno potrebbe dire perché quelle parole del mantra e non altre ? C’è uno studio dietro a un mantra che nasce da millenni , questo studio non è davvero alla portata di tutti poiché ad oggi potrei dire con la quasi certezza che nessuno è più in grado di poter riprodurre un nuovo mantra . Nel creare un mantra ci sono considerazioni molto specifiche e che richiedono caratteristiche uniche in chi li ha “inventati”. Di certo esistono talmente tanti mantra abbinati a meditazioni che forse in realtà siamo davvero completi, lo dico con ironia giustamente .

    La meditazione sfrutta un insieme di posture , respirazioni, mantra , mudra( mudra è il termine che indica come tenere le mani e le dita ) . In questo insieme azioni e staticità la meditazione dimostra di avere un potere dentro di noi molto grande . A concludere posso dire che provare a meditare può essere una esperienza unica e utile .

  • Yoga e vita

    agosto 23rd, 2022

    Ormai viviamo in mondo senza direzioni , pilotati da modelli e da sacralità di ogni genere , abbiamo una vita che rincorre fino a toglierti il fiato e dobbiamo senza nemmeno esserne consapevoli essere il modello di qualcosa o qualcuno . Esistono margini e emarginati proprio perché se usciamo da modelli e mode , gradi apparenza , siamo tagliati fuori . Si tende a volere senza ottenere veramente qualcosa di integro e perpetuo e questo crea solo una debolezza collettiva , si insegue anziché essere paralleli alla vita per poi fondersi a tratti in quella magnifica esperienza che essa ci dona .

    Ormai siamo troppo aggrappati alle nostre paure e siamo sempre più costretti a inghiottire senza esternare chi siamo , perdiamo una identità unica e irripetibile e in questo universo invece ogni stella deve brillare di luce propria . Poi arriva un momento che non unisce di certo tutti che cerchiamo una via o un direzione, sentiamo la volontà di essere lucenti fuori dal coro . Accade proprio quando o abbiamo tutto o sentiamo di non avere nulla , non c’è un modo esatto nel quale ci avviciniamo allo yoga . Perché parlo di yoga ? Perché lo yoga è una disciplina senza tempo e senza età , nasce millenni fa e non conosce il tempo in chi lo pratica . Non conosce il limite e esonera ogni nostro limite vero , altri limiti sono la nostra mentalità ristretta a crearli .

    C’è stato un tempo e voglio raccontare di me che avevo tutto, ma persi tutto ciò che nel mondo invisibile era la mia forza . La materia era poco importante poiché il male era invisibile , per anni ero stato riluttante allo yoga e quasi ci ridevo . Poi un giorno e credo che quel giorno avessi toccato ogni abissò di me andai a lezione per la prima volta . Fui avvolto qua un qualcosa di diverso , era così distante il senso di me che si perdeva e sentivo qualcosa che mi spingeva a ritrovare me stesso i quella vastità di pensieri che mi avevano distratto dalla bellezza della vita . In passato avevo fatto altri sport ma nello sport non avevo colto il senso adatto a me , nello yoga e nella sua pratica ritrovavo ogni mia cellula e sentivo come se mi riparasse quei file rotti che frenavano il mio vivere . All’inizio entrare in una disciplina sembrava come mettere regole dentro a una mente che già aveva regole distorte , eppure un giorno dopo l’altro sentivo che il mio male si assottigliava . Iniziavo a comprendere il senso più elevato del vivere e ad osservare il mondo in modo diverso , non mi buttavo dentro lo yoga come un cieco in cerca della luce , ma come uno sperimentatore del “vero” alla ricerca di quella trasparenza che toglie ogni torpore , la vita iniziava a darmi riposte e le domande che mi affliggevano diventavano solo un presente senza più ricercare nelle dimensioni del tempo le riposte . In passato avevo voluto vedere il mio passato troppe volte e per i motivi che giustificavano ogni mia azione , ero qui e ora ma camminavo nel passato come un guerriero in cerca di vendetta o rivalsa , in altri momenti dove andare nel futuro per rassicurare me stesso delle mie azioni e del mio esistere dentro la vita con le mie particolarità , ma anche lì diventavo un sognatore appeso a fili sottili e fragili , ero volubile a tratti ero carico in altri , il presente era solo un giorno identico all’altro dove la mia mente decideva dove farmi cadere e io ero un fantasma nell’ombra in mondo di luce .

    Ci sono voluti anni per capire ciò che era lo yoga e per capire la purezza che a tratti si sporca per darci una opportunità migliore , non voglio dire che chi fa yoga è superiore a nessuno poiché dentro ad ogni cosa c’è sempre il bene estremo è una punta di male , questa è la forma della vita e dell’universo che insegna che non c’è una perfezione totale ma che noi imperfetti di matura siamo chiamati ad una esperienza perfetta della vita . La vita è perfetta noi possiamo solo migliorare e nella nostra strada ci sono tanti mezzi, io decisi nello yoga con la consapevolezza maturata nel tempo che in ogni cosa che noi facciamo abbiamo la facoltà di prendere la parte migliore escludendo la parte non adatta a noi . Certamente rimane che se la consapevolezza riesce a crescere dentro noi stessi cadono molte cose e situazioni inutili , perché seguire qualcosa che ci da una opportunità come lo yoga ci aiuta . In ogni esperienza ci sono momenti di alti e bassi , di vicinanza e lontananza , ma quello che poi ci torna è sempre quello che più ci ha dato forza . Credo poco al perpetuo umano , forse perché non esiste in me , ma credo nel ritorno con maggior consapevolezza di ciò che senza tempo e spazio eleva ogni nostra fragilità interiore .

    Rimane sempre una grande lucidità dentro ogni nostra resistenza e lontananza delle cose , noi sappiamo sempre bene quando diciamo verità e bugie , quando abbiamo giustificazioni , quando ogni peso ha una misura diversa tra persone e situazioni , ecco lo yoga non è questo , lo yoga è l’imparzialità della verità nei limiti di chi siamo e oltre a questo c’è solo una forma superiore che ben poco assomiglia agli esseri umani . Di fondo noi cerchiamo sempre qualcosa eppure quel qualcosa a volte è solo dentro nostro cuore , sopisce , si distanzia ma mai ci abbandona , per me lo yoga è questo e rimane un faro nel mare in tempesta della vita .

  • Un vecchio diario

    agosto 22nd, 2022

    Cose c’è di vecchio o nuovo in diario che ritrovi dopo molti anni è difficile da capire . C’è solo polvere appena lo trovi e poi una pagina alla volta lo rileggi , forse cambiano i tempi ma non i presupposti . Rileggi e rivedi quei moti ondosi infrangersi sugli scogli , hanno forza e sono incessanti , il mare non teme mai di manifestarsi , passano gli anni e tutto si ripete . Rileggi e forse qualcosa sembra davvero identico , cambia lo scenario ma non cambia il protagonista , in quel vortice del volere sfugge sempre il potere , c’è un tassello che manca a tratti , c’è una rotondità in altri , c’è un altalena che ti spinge al cielo come se potessi sfiorare le nuvole e c’è la spinta lenta che a malapena vedi l’orizzonte . Rileggi pagina dopo pagina e tutto sembra un ripetersi , alla fine ti guardi allo specchio e dopo 30 anni solo il tuo viso è cambiato , la pelle racconta di te e del tempo , delle tue battaglie , e i tuoi occhi con quel tratto malinconico sono così profondi che potresti perderti , nonostante tutto ci sei e esisti . Il tempo è solo un moto ondoso per marinai della vita che in un mare incerto spiegano vele e non restano fermi , dentro la tua mente è così che vivi il tutto . Forse se si potesse fermare il tempo e come un gabbiano volare in alto , così in alto da vedere la nostra vita in ogni suo tempo potremmo sentirci un po’ più vivi e a tratti tristi , potremmo in quel librarsi sentirci così liberi di essere non un forma ma essenza dentro la memoria , poi ci potremmo fermare in quel mare quieto a riposare lasciandoci cullare da quelle onde morbide , li ogni nostro sguardo si confonderebbe tra mare e cielo , li c’è un orizzonte infinito e che non puoi spiegare . Forse il quel vecchio diario impolverato rivediamo noi in quella forma vicina e lontana , ma che non tronca chi siamo . Ogni nostra esperienza ha solo una voce diversa , ogni nostra esperienza non ci ha piegato ma resi solo un po’ più saggi . Ora ogni nostro sospiro , in questo presente è solo un po’ più profondo , arriva dentro il cuore , accende i nostri sogni come lo era un tempo lo è oggi , siamo un po’ più consapevoli e non ci spaventa più la pioggia e il vento , tutto passa e trova se,ore un sole . Ed è così che nel rileggere quel vecchio diario ogni parte di noi è viva quanto lo è l’indelebile memoria nel tempo , e noi siamo vivi dentro la nostra speranza perché nulla si perde nel tempo e tutto si ritrova con geometrie diverse . Adesso è tempo di lasciar andare quel senso di nostalgia , è tempo di prenderci per mano per scrivere una nuova storia di noi .

  • Un pezzo di me

    agosto 15th, 2022

    Un pezzo di me si spezza , come un ramo secco al vento furioso , si rompe ma non cade ed io lo taglio via

    Non c’è dolore , né sofferenza , era un involucro pesante , essenza passata di fardello inflitto

    Resto appeso e come una piuma volo tra il vento , forse contento o forse impaurito mi lascio andare a questo danzare

    Un pezzo di me è seme della vita dentro gli occhi tristi di qualcuno , io mi dimeno per il dolore come un pesce nella rete e ne resto solo più prigioniero

    Mi lascio andare e dissolvo, sono arreso ma steso al suolo , sento il cuore oscillare , le mie mani vogliono solo accarezzare . Frugo nel mio passato c’è polvere e colore , mi lascio andare e un pezzo di me inizia a germogliare .

    Un pezzo di me è allo specchio , sono un po’ più vecchio . Si fa sentire il mio cuore , lascia stare il tuo volto, si fa sentire la mia lascia stare la tua colpa , si affaccia la mia anima e mi grida in volto tuo essere e volare, sospirare vita nel cuore altrui , gioire nella pelle tua , rinascere da quel disastro che hai chiamato vita, perché in te c’è sospesa linfa e amore .

    Un pezzo di me se n’è andato come un angelo ritrovato , sorridi e piango , colmo d’amore sospiro tanto , attendo lento questo fiorire , perché dopo la pioggia la terra è ferirle ed è lì che vedrò il mio giardino .

  • Il cosmo dell’amore

    agosto 15th, 2022

    C’è stato un tempo dove ogni mio pensiero era poesia , c’era arte in quel sentire oltre ogni forma del cosmo . C’è stato un tempo dove ogni mio respiro era lento e profondo , ogni mia azione era la fioritura della vita che sbocciava e poi nulla resta fermo , nulla si dissolve ma può sopire come un lento inverno dentro l’anima .

    C’è stato un tempo dove ho visto una stella , era piccola ma luminosa e io dal mio mondo così rotondo ne avevo paura , non sapevo il perché ma c’era così tanta energia da mettermi in un lato e poter solo osservarla. Dentro me c’è sempre lato tenero , dirsi il perché di tutto questo non era fatto di parole , era solo flusso senza logiche . Il cosmo dell’amore quante forme e colori possiede quanta immensità ha nonostante a volte devi ogni nostra volontà . Siamo solo viaggiatori in un mondo non nostro e non comandiamo mai il cuore ma cavalchiamo la nostra mente che oscilla tra realtà e sogni .

    C’è stato un tempo dove osservando questa stella mi stringevo, mi gelavo , mi sentivo così nudo dentro la sua luminosità e naturalezza e io da lontano imparavo da lei che l’immensità non ha dimensioni e forme , ma ha solo colori . Ho gravitato lentamente il questo spazio e poi lo sfiorata , era dolce e innocente e io dalla mia forma così grande ero incredulo a tutto . Ho spostato molte correnti di gravità per avvicinarmi ad essa , e poi dopo mille tempeste ho danzato con lei . Ho tenuto legato me ogni mia scorretta forma e ho spento lentamente ogni mia luce , mi sono abbandonato al vento e alla tempesta , mi sono immerso in quel buio dei miei spigoli , ho respirato veloce e perso ogni direzione , il mio cosmo si è dissolto nell’universo lasciandomi alla deriva dei mei sentimenti . Ho capito ora quanto sia grande un cuore e quanto in esso ci sia forza , la delicatezza non chiedeva logiche , ne paure , ma solo la naturalezza di me stesso . In ogni mondo da un lato c’è il sole e all’opposto la notte , c’è il sole e chissà dove piove , ogni angolo è diverso e ogni corsa verso qualcosa ti ricorda che all’opposto c’è altro, si deve sempre ricordare che tutto nonostante non corriamo non si ferma mai e mai resta uguale , siamo noi a non dover perdere chi siamo , se vuoi piove inutile cercare il sole , c’è l’ombrello che ci protegge dalla pioggia, c’è una grande semplicità nella vita se non si cade dentro l’abisso delle logiche della paura . Noi ci perdiamo , corriamo , vogliamo essere innaturali e poi siamo solo atomi di una vita che ci si rivolta contro. Allora dentro un uragano abbiamo paura , il nostro cosmo chiede un passo lento , un respiro calmo , un sentire che va al di là di ogni nostro tempo e spazio , dobbiamo muoverci senza ricerche , entrare dentro la parte di noi che non abbiamo preso per mano. Non è facile sedersi al lato della vita e osservare con consapevolezza , restare calmi e riniziare a prendere i frammenti di bellezza e ricreare chi siamo stati , non sarà mai identico poiché ogni cosa non può esserlo in questo infinito . C’è l’amore a darci forza , a farci respirare presenti alla vita , adesso ogni onda muove in noi i frammenti del dolore , scopre le nostre ferite ma non dobbiamo lasciarci andare a ciò che per molto tempo abbiamo accettato e fatti accettare , il cosmo dell’amore è mutevole ma vuole essere vicino a quella piccola stella che abbiamo sfiorato ma mai compreso , non ci siamo mai ne fusi e ne resi vicini , ci siamo sfiorati , abbiamo perso il resto profondo di queso respiri di vita che ci hanno avvicinato . Adesso è tempo di creare qualcosa di colorato , è tempo di lasciar cadere ogni muro per creare un giardino diverso in ogni lato . È solo tempo di respirare lenti in quella meditazione che porta due mondi a crearne uno diverso .

  • Pensieri in rosa

    agosto 14th, 2022

    Siamo sdraiati senza dire una parola , c’è silenzio che copre ogni nostra movenza , si sentono solo i nostri respiri, i nostri baci.

    Il tempo su quel letto si ferma, siamo immobili e quasi distanti i nostri pensieri frenano ogni nostra azione , ci sono baci e pause , ci sono silenzi e poche parole . Sono giorni che le parole hanno preso tutto di noi e hanno colorato tutto di grigio , ma poi su quel letto il colore cambia anche se c’è questa freddezza . I pensieri più nascosti sono rosa e caldi , sono lenti e quasi invisibili . Poi come se fosse tutto un gioco lei si toglie tutto e io sorrido . Nell’aria la mia sensazione era quella di ritornare solo in quel vortice di parole che vorrebbero cambiare il passato , invece forse diversamente da tante volte inizia un gioco pericoloso. Lei è distesa e ferma le vedo ogni sua parte calda , il suo seno perfetto e il suo corpo bellissimo . Non ha nulla addosso e io mi sento con un coraggio diverso, non voglio frenare la mia voglia anche se lei sembra distante . La sfioro, è calda , ha un pelle morbida e i suoi capezzoli si induriscono , io non mi fermo e le sfiorò i peli della sua vagina. In me c’è un insieme di tenerezza e voglia , la voglio scoprire , la voglio dilatare da quella sua immobilità che ha . Resto con le le dita a toccarla e lentamente lei si bagna , infilo un dito è calda e umida dentro lei. Lei chiude gli occhi e si abbandona , con dolcezza la penetro con il mio dito e sfioro il clitoride che si indurisce , non accontento e le metto due dita dentro la sua vagina si dilata e mi accoglie lei è un lago , passa del tempo in questo gioco d’amore . Lei mi prende il mio pene e con dolcezza se li infila dentro , sembra ancora distante ma è calda e bagnata , non siamo in una posizione solita , lei è a gambe aperte e io con lei formo quasi una T , difficile esprime ogni mio colpo dentro lei la sensazione di profondità e piacere , siamo lenti in questo . Lei prova ad aumentare il mio piacere e mentre mi riceve dentro si tocca il clitoride , vuole godere , vuole far esplodere i suoi fluidi , vuole essere un fiume che esonda . Le nostre lingue si toccano a tra e le mie mani la toccano in continuazione , lei usa le sue per tenere i mio membro dove lo vuole e dove lo sente di più dentro di lei, prende il mio membro e lo mette e lo fa uscire dalla sua vagina, si strofina la mia cappella sul suo clitoride e poi lentamente lo rimette dentro . Inizia a cavalcarmi con forza e il gioco cambia forma .

    La sua figa si frega forte , mi spinge , vuole sentire il mio membro risuonare il lei , io le vengo dentro, esplodo il mio sperma la riempie e sento il calore dei nostri fluidi uniti. Restiamo uniti in questo per del tempo e poi ci sdraiamo vicini . Dalla sua figa inizia a fuoriuscire il mio seme, io osservo , è bellissimo , è calda la visione è così intima . Lei prende il mio seme e inizia a toccarsi il clitoride , lentamente e con delicatezza si sfiora , si infila le dita dentro e usa il mio seme come olio …. si sfiora , vuole godere , forse è rimasta sospesa , vuole venire , essere anche lei un fiume io la osservo , è bello essere uniti anche se l’attimo d’amore è quasi finito . Non c’è vergogna , c’è così tanta intimità che sembra tutto perfetto . Mi sento solo un po’ distante , allora voglio comunque partecipare al suo orgasmo , le infilo in bocca il mio membro mentre le si tocca sempre più forte e desidera venire con forza , lei lo prende in bocca delicatamente e io lo metto e lo tolgo , lei con sua lingua mi lecca la cappella e poi lo vuole dentro la bocca , tutto deve essere delicato , è il suo momento. Lei è sempre più eccitata e io quasi mi sembra si scoparla delicatamente in bocca . Lei viene con forza , e si flette dal piacere . Continua a toccarsi e io continuo a tenere il membro dentro la sua bocca , sono pochi i sospiri vista la situazione , ma quando viene stringe con la sia bocca il mio membro e lo succhia forte , poi viene una seconda volta . Io ormai sono in fiamme dentro me per la seconda volta . La prendo la gira ora vedo il suo culo, le prende il mio mentre e lo mette dentro la sua figa , è un lago , un lavo immenso di fluidi , ormai ho la mente così vogliosa che vorrei sentirla anche dal suo culo , ho paura di rovinare tutto, quindi iniziò a sbatterla da dietro non con forza , ora la sento che geme , gli piace il suo orgasmo resta vivo , è venuta , è sensibile nella sua intimità , la tocco mentre la sbatto , è davvero tutto molto bagnato , sento la sua voce che ansima , e vuole che la sbatta forte. Mi resta dentro la testa la voglia di sentirla ovunque , allora le infilo delicatamente un dito nel suo culetto, anche quello sì dilata , ma ormai la vedo che gode e ogni liquido cola giù per sue cosce . Io spingo sempre più forte , lei mi segue , il mio dito spinge anche nel ano , come se in quel momento volessi riempire ogni parte di lei. Lei spinge lo vuole sempre più forte , nel silenzio si sente solo il suono della pelle che sbatte e del mio membro dentro la sua figa che è un lago, vedo colare i liquidi e dentro di me impazzisco di piacere. Sempre più forte ci siamo amando , sempre di più e poi le esplodo dentro . La tocco c’è in lei tutto di me , c’è un noi in tutti quei fluidi , c’è un senso intimo di amore . Abbiamo goduto, ci siamo uniti e riempiti a vicenda , ci siamo amati .

  • La solitudine

    agosto 12th, 2022

    Ci sono solitudini volute e solitudini non cercate . Dentro la solitudine c’è un cosmo da sentire e percepire , c’è un Tao vero e proprio , c’è una sperimentazione esistenziale .

    Quando tu decidi qualcosa è semplice può anche tornare al punto d’origine. Non c’è nulla che fermi la tua scelta , ma quando è la scelta a decidere per te e tu non hai scelto tutto diventa oscuro . Serve a poco parlare di pace interiore , equilibrio ecc ecc quando non non decidi di essere l’eremita di turno . Ogni giorno che passa in te qualcosa si spegne facendo accendere il peggio di te e le tue debolezze . Adoro le belle parole sulla solitudine sopratutto da chi può decidere se essere solo o non essere solo . Il tempo nella solitudine non voluta è solo una tortura , provi a riempirlo con qualcosa ma è un secchio bucato . Passano i giorni , mesi e poi anni e ti rendi conto che ti sei perso , ti sei spento , che ogni lato di luce di te è ombra nel tuo dolore . Non è vero che la solitudine faccia bene e faccia riflettere , si fortifica ma a quale prezzo . Ci si indurisce , si perde il senso e le dimensioni di tutto . Il sorriso diventa un segno sulla bocca che nasconde i denti , ogni nostra paura si amplifica e ci diciamo dentro noi : con chi parlo , con chi posso confrontarmi , nulla sei solo parli con te stesso mentre la mente ti fotte l’anima . Non hai scelto di essere un eremita sperimentatore del silenzio . Un giorno dopo l’altro quel silenzio urla in te , ti confonde , ti lega a quel bambino impaurito del buio che si copriva la faccia con il lenzuolo la notte . Tutti abbaiamo vissuto nel nostro piccolo un senso di emarginazione , ma nella solitudine non conta chi sei o cosa fai , sei un emarginato destinato a perderti dentro te stesso . C’è chi questo lo vuole depurare ad altro, forse perché la vera solitudine non sa che sia . Noi siamo animali sociali , condividiamo molto con le persone in modo diretto o non diretto . Non si può vivere di fantasia per colmare ciò che non abbiamo , poi ci viene detto sempre l’esatto contrario di come noi siamo fatti , ebbene ci vorrebbe una cella isolata per due mesi per far capire che la solitudine modifica se non è una nostra libera scelta . Ci sentiamo di non essere in nessun luogo , perdiamo i motivi di grinta e volontà poiché una volta ritornati nel nostro silenzio tutto non trova un senso . Adoro chi vuole sempre capire l’esatto contrario della solitudine, dimostra come la sua sensibilità sia legata ad un egocentrico mondo tutto suo , chi può capire il senso di camminare soli , di entrare in un bar senza essere con nessuno , di conoscere persone che restano tra le loro barricate mentre tu che provi a parlarci ti rendi conto che sono solo parole morte , non c’è un costruire nessun rapporto . Qua non si parla di essere sociopatici , qua si parla di vivere isolati in mezzo a tutti e tutto . Nella nostra mente ci attacchiamo alle cose , alle persone , a ciò che abbiamo e forse solo perché non abbiamo null’altro . Non trovi nemmeno la volontà di poter cambiare qualcosa dopo anni di questo isolamento non voluto . E la tua anima ? Bella domanda mi direi . La tua anima diventa chiusa e insensibile , qua non stiamo meditando in un silenzio di 11 minuti , qua stiamo dentro noi da troppo tempo e più ci sforziamo di cambiare qualcosa più ci rendiamo conto che non è possibile . Diventa facile impugnare la nostra rigidità che non è altro che L ardita della situazione , non è altro che L amplificazione delle nostre paure, perché siamo soli e nessuno può aiutarci , siamo soli davanti a tutto , mentre c’è chi con una semplicità presa dalla fantasia vuole farci credere altro . Essere soli , dentro al tutto è peggiore che essere soli dentro al nulla , per lo meno nel nulla totale non ti puoi sentire un emarginato che avrebbe solo voglia di vivere , che vorrebbe una mano sulla spalla nei momenti duri , due parole , poter contare su qualcuno e non condivider due parole vuote in un bar per 15 minuti . I minuti con un po’ di parole sono solo il tempo d’aria che ci tiene appesi a questa vita , ma c’è ben altro da vivere .

  • Il cuore

    agosto 11th, 2022

    Non c’è una dimensione , no non c’è . Un labirinto di parole frenate da paure senza capo né coda . Eppure nonostante tutto dentro questo buio c’è qualcosa di grande . A poco serve essere l’opposto di una ragione quando il dolore ti assale . È vero c’è stata amarezza è egoismo . In ogni storia c’è così tanta imperfezione che l’illusione a volte frena quel flusso calmo di parole e verità .

    La verità fa paura poiché il cuore è nudo , trema , vorrebbe coraggio ed invece si gela davanti alle logiche tangibili . Ma c’è chi lotta perché dentro di se conosce il profondo senso di se stesso e del suo amore .

    Basterebbe così poco per essere mano nella mano , creare o osservare creazioni , ma la paura , maledetta paura annulla sempre tutto . C’è sempre un voler attaccarsi al passato , ad ogni parola e fatto sbagliato . Non ci siamo persi , abbiamo evitato di parlare con il cuore nel vero . Il cuore non è altro che l’ago della bilancia , un semplice indice dell’anima che vestiamo . Si corre è sempre tornare indietro per non pensare a errori e cecità . Ci vuole molto coraggio ad andare avanti e seguire quella verità che ci unisce .

    Osserviamo come tutto attorno a noi sia più semplice ed è lì che nel bene e nel male vediamo meno ciò che in noi esiste . È vero c’è sempre chi secondo noi sta meglio , ma è vero anche che il cuore è forte . Osservare per essere veri e unici , non è semplice ma non è impossibile . Bisogna sempre dirsele tutte , e prendere il bello delle cose , nessuno in ciò che era si è perso , ha solo dato spazio all’opposto dell’amore : la paura .

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