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consapevolezza dell'anima

  • Una strana verità o una ipotesi per passoscuro ?

    aprile 17th, 2020

    Oggi venerdì 17 aprile sorge spontanea una riflessione di paese . Una riflessione che mette in evidenza i problemi di quelle piccole comunità dove nel loro cosmo l’economia è ferma .

    Quello che diventa un po’ strano nel passare dei giorni è quel ripetersi di frasi ormai statiche : restare a casa ecc ecc. io credo che se si prende in considerazione alcune zone tutto si poteva gestire in una modalità diversa . Questa modalità era semplice a mio avviso è richiedeva la chiusura totale di ogni paese sull’asse del litorale romano ( questo poteva essere applicato ovunque in Lazio visto il numero basso di contagi , stando a ciò che viene quotidianamente riportato) . Se consideriamo che ogni paese con le sue attività commerciali genera un movimento economico . Se analizziamo che dopo 40 giorni stiamo in una situazione statica che crea un danni economici e che rende complesso anche pensare a come si potrà ripartire , diventa normale interrogarsi. Se chiudere i confini di ogni paese modello zona rossa avrebbe permesso di accelerare i tempi di ripartenza anche solo a livello interno . Se consideriamo che una azione di questo genere avrebbe bloccato solo un certo numero di persone a non poter uscire ( lasciando comunque in entrata le merci ) e concesso solo a pochissimi la possibilità di farlo ( visite mediche ecc) , si potrebbe ipotizzare che il rischio ad oggi di contagio sarebbe molto scarso . Anche perché se non c’è movimento difficile pensare che accada una contaminazione in altra modalità . Se osserviamo perché ancora ad oggi invece anche in comunità ci sono dei casi e che questo oltre alla paura presente della malattia crea una paura futura economica c’è da riflettere . A poco servono adesso pensieri sparsi o ipotesi varie , perché nelle piccole comunità c’è un tessuto imprenditoriale in forte sofferenza , che nonostante la volontà di resistere si interroga sul suo futuro . Se consideriamo che un metodo quasi feudale avrebbe fornito unitamente al tracciato con i tamponi un quadro chiaro oggi ci dobbiamo chiedere perché non si possa applicare . Di certo nei piccoli paesi poco colpiti avremmo lo zero da tempo , i piccoli commercianti avrebbero già iniziato a lavorare senza contare ovviante sui clienti esterni al paese , ma per lo meno potendo contare su qualche entrata .

    È giusto considerare che un concetto come questo era riferibile solo a determinate zone, c’è da considerare che alcune zone non hanno che il commercio e il turismo ( uffici di gestione ecc ) , considerato la salvaguardia della salute collettiva ora il pensiero si sposta su quello che diventa la salvaguardia economica . In questo ragionamento ovviamente emerge un pensiero quasi circoscritto alle piccole comunità della costa laziale , questo non toglie il rispetto per tutto il paese da nord a sud. Resta solo una evidenza quasi incentrata alla speranza di uscire da una situazione che preoccupa e che non trova una vera rassicurazione futura . Le piccole attività non sono le grandi aziende che hanno una modalità diversa , il fermo lavoro implica il rischio di chiudere per sempre , avere un finanziamento potrebbe non essere sufficiente e i tempi si dilatano .

    Credo che piccole regole come obblighi per gli ausili di sicurezza, prevenzione mirata , circoscrizione dei paesi , possa salvare qualcosa . Forse questa è la mia speranza , forse noi piccoli paesi non saremo mai sulle prime pagine di giornale . Ma all’interno di questi paesi ci sono persone che vogliono sicurezza e lavoro , che hanno il diritto di poter pensare al futuro . Siamo alle porte di maggio eppure tutto resta invariato , legati a leggere molti articoli dove si confonde la verità dalle false notizie , anche questo crea qualcosa di pericoloso nelle persone che non sanno mai quello che in realtà sia una linea guida. Nelle piccole comunità , in quel cosmo fatto di sorrisi e persone , di mare e piccoli negozi c’è bisogno di positività . Il riportare a visioni ampie ci fa sentire partecipi a volte ma anche isolati . Potrà sembrare assurdo ma nei piccoli paesi c’è bisogno di logiche e metodiche dedicate che aiutino a ripartire e che aiutino a creare in un futuro prossimo una collettività più forte, perché la semplice consapevolezza che tutti insieme possiamo creare qualcosa e migliorare insieme per il bene di tutti .

  • I sovrani di carta

    aprile 16th, 2020

    Questa vita si trasforma come in un mazzo di carte , uno strano solitario , un gioco pericoloso.

    I sovrani di carta che attraverso fogli scritti a volte e carte con simboli maggiori sembrano vivere al di sopra di tutto, come se fosse un gioco dove se qualcosa non torna si possono riscrivere fogli o mischiare carte nel mazzo . La sensazione è viva , c’è confusione e distinzione sulla carta , ma poi nella realtà è molto diverso . Dall’apice e con poltrone di pelle tutto si decide , non sarebbe un male poiché quando la barca affonda ci vuole un capitano a salvarti . Una persona che nonostante la tempesta e le onde alte tenga il timone senza paura . Un capitano impavido sotto la pioggia e il vento , che possa osservare anche una esile stella per portarti fuori da questo ciclone . I libri di narrativa sono pieni di racconti dove un capitano salva la sua ciurma , non si limita a scrivere , agisce con coraggio . In questa storia attuale , in questa surreale narrativa dove il nemico è invisibile qualcuno ha pensato che ad aiutarci arrivassero i super eroi . Invece sono stati e lo sono uomini semplici dediti con passione al loro lavoro . Il collettivo più basso al potere esegue senza temere , in alto si scrive e con un tempo senza tempo . Si scrive per poter poi cambiare foglio , si scrive per poi creare qualcosa che mostra una lotta interna e quando siamo chiamati al diritto di libertà e vita questo serve a poco . In questo troneggiare di parole sottile some il vento qualcosa fa gelare , la vita è un esempio continuo come ben poche interpretazioni . I sovrani di carta , i sudditi a volte analfabeti , la strana storia di un libro per pochi . Magie di maghi con un pubblico abbagliato e tutto un po’ si vanifica . La sensazione secondaria ricorda come da bambini si legava e poi ci si attaccava a piccole giustificazioni per poi esasperarle . C’è una sottile differenza questo non è gioco , non è libro è la vita vera . Tra le pagine di questa storia di vita ci vorrebbe Unione , i grandi capitani sapeva tenere uniti la loro ciurma, vero che nessuno è perfetto ma anche se con degli errori emanavano quel qualcosa che sapeva di forza e sicurezza . In questa storia non funziona così , discorsi trascritti e poi rinnegati, comparti che vogliono staccarsi e rendersi più o meno liberi come comparti stagni che a volte riempi o svuoti per stabilizzare la nave , ma se in questi comparti uno decide la barca regge se decidono a piacimento la barca affonda .

    In una primavera come questa sembra un viaggio verso i mari del nord , onde e iceberg sono imminenti . In questa cabina di pilotaggio le comunicazioni sono conflittuali e la rotta si allarga senza vedere la destinazione . I sovrani di carta inviano lettere e dire che basterebbe parlarsi , mediare. Un messaggio unico spogliandosi un po’ di quelle sembianze di re , regine, ecc ecc. il messaggio sarebbe il conforto al dolore , alla paura . Forse in tempi non sospetti una riflessione diventerà d’obbligo , ma ad oggi ci vuole altro . Unione e decisione , fogli condivisi , regole condivise . Il peso di tutto questo è enorme , ma un peso sostenuto da molti e condiviso diventa più leggero .

  • Dove inizia il distacco arriva lo spirito

    aprile 14th, 2020

    Tutti i giorni ci chiediamo quando questa quarantena finirà . Cerchiamo di immaginare quando la nostra libertà tornerà come se non volessimo accettare che nulla sarà più come prima . Dentro di noi pensiamo a come interagiremo con le nostre abitudini ormai consolidate , eppure molte di essere verranno stravolte . Saremo tutti mascherati e distaccati, avremo spazio e tempi che si allungano , troveremo un mondo che ci mette in fila e un mondo sempre più digitale .

    Il distacco diventa evidente dentro queste prospettive che ci proteggono , ognuno di noi potrà anche viverla in modalità diverse . Ma nonostante questo non c’è ritorno per ora a ciò che eravamo e a ciò che facevamo . Vengono posti sei confini e come tale il distacco è obbligo . In questo dove potremmo ipotizzare anche della sofferenza , della indifferenza e tutto quello che ne deriva . Avremo una visione molto parziale delle persone se pensiamo che siamo tutti mascherati , nonostante questo avremo forse un ritorno a quella purezza interiore .

    Ci siamo detti che si deve stare bene con se stessi, quante volte abbiamo esortato frasi che inneggiano alla nostra identità unica e irripetibile , quante volte abbiamo urlato che noi presi singolarmente siamo e bastiamo a noi stessi. L’abbiamo detto, ridetto e ciò nonostante ben poche volte l’abbiamo applicato. Ci siamo crogiolati in questa vita perché in una abbondanza tutto si può dire e molto si può sprecare . Ci siamo rallentati in questa ricerca presi da questo diritto di possedere e lontani dal verbo “essere”. Adesso invece tutto fa un passo indietro e ogni cosa si ricolloca. Tutto riparte da noi e dentro noi , un contatto con la nostra solitudine potrà mostrarci ciò che abbiamo nascosto . Diminuiranno le parole per dar spazio alle riflessioni , saremo più attenti e meno distratti . Ogni nostro gesto sarà più consapevole , ogni nostro respiro lo sentiremo vivo . Questo è il primo passo per il viaggio dello spirito . Lasceremo il passato e saremo più pronti al presente , non avremo spazi per calcolare un futuro e se lo faremo avremo eluso quel senso dispersivo che vive nelle nostre pretese. Faremo nonostante ci piaccia o no un viaggio nello spirito per essere più essenziali .

    A volte quello che accade lascia forti scie di dolore e non possiamo pensarla in modo diverso. Possiamo comunque vedere il lato positivo di questo. Essere nel viaggio interiore ci rende persone migliori e uno stato di coscienza unito in questo viaggio rende il mondo più vivibile. La natura stessa in questi tempi si è riappropriata dei suoi spazi , dimostrazione di come il nostro predominio sia crollato davanti a qualcosa che non possiamo controllare a nostro piacimento . La nostra forza è stata resa fragile ma in questa fragilità ci siamo sentiti un po’ più umani e non distanti da tutto quello che ci circonda . Quello che stiamo imparando è che non siamo distaccati da tutto ciò che ci circonda e non siamo all apice di nulla . Siamo come tutta la natura ospiti . Nella stessa parola ospiti esiste il senso di gratitudine e non di sfruttamento , esiste quel senso di un equilibrio dimenticato . Dentro di noi in un qualche spazio non si è mai preso il senso di profondità spirituale che ci mette in sintonia con tutto . Adesso non ci sono più alibi e esitazioni è solo questa la strada . Tutto quello che sta accadendo ci mette nell’obbligo di cambiare rotta e questo è il lato positivo di ciò che sta accadendo . Serve a ben poco restare vivi nei lati positivi perché resta una morte lenta . Vivere è cambiare e nonostante tutto questo diventa la promessa alla vita di tutti . Certo non si può far finta che non sia accaduto nulla si può ricordare e prendere da questo una volta lenito il dolore il lato di speranza che c’è .

  • Poesia …

    aprile 12th, 2020

    Sgrana questo tempo

    Per chi tempo non ha , il tempo poi ritrova

    Un ciao come stai a non dimenticarci mai , tutto come prima

    Nulla si è perso e tutti si ritrova . Punto a capo , pausa , respiro

    Vita

  • Il regno delle ipotesi

    aprile 11th, 2020

    In questo fiume di parole non resta molto da raccogliere , solo ipotesi . C’è un regno con assoluta sovranità che incalza e si crea , noi siamo circoscritti in esso poiché una verità sembra non esserci . Questa lotta incessante dei numeri diventa un fattore matematico con troppi dati mancanti, allora i più eroici creano una equazione di soluzione. Peccato direi che solo di ipotesi non si possa nutrire in nostro coraggio interiore .

    Il regno delle ipotesi prende spazio e noi confinati cerchiamo di scavalcare queste barricate che ci circondano . Ma nulla è impossibile riuscirci , la sensazione che la verità venga eliminata in quesito immenso motore di ricerca . Quasi sottomessi da questa inutile sovranità vestita di premura andiamo avanti giorno dopo giorno . Siamo nello spazio alla ricerca di un pianeta visto da lontano, ma non troviamo mai una terra promessa per riprendere la vita che avevamo . C’è troppa ipotesi creata da chiunque possa parlare per tracciare una rotta certa , siamo alla deriva e nemmeno ce ne rendiamo così conto. È si siamo ignari di una verità solida che possa farci davvero coraggio , nonostante tutto il regno delle ipotesi e dei teatrini si espande e noi restiamo esiliati al suo interno . Ormai con un grido sommesso ci aggrappiamo a piccole parole di quelle fiabe che si propagano in ogni lato. Si ci aggrappiamo come anestetizzati , in verità c’è qualcosa che non si comprende e nonostante i fatti slittino sempre noi restiamo a fare gli spettatori di questi teatrini . Di fatto ogni logica si spezza, c’è chi si eleva a padre totalitario e chi si oppone come la nuvola che possa accogliere tutti . È così irrealistico questo rumore dentro il regno delle ipotesi .

    Di certo di filosofia è il contenuto delle ipotesi ed è per questo che ben poco ci nutre allungo . Siamo alla resa dei conti e i conti non tornano , questo oste è latitante eppure noi ci aggrappiamo alla speranza . Di cosa sia giusto o sbagliato ormai ne perdiamo le tracce perché ce chi lavora una vita e non ha nulla e chi vive nella sindrome del wonderlust immaginario ha qualcosa . C’è una fila senza fine di chiede e poco da è un silenzio esemplare di chi ha sempre dato e poco riceve . Nel regno delle ipotesi si capovolgono come in un quadro astratto che non comprendi le parti . Nonostante questo il silenzio di massa è totale .

    Il regno delle ipotesi crea spezzoni di propaganda come un rebus da finire , forse non è un gioco ma un sottile modo per affinare la nostra idea verso qualcosa che non possiamo definire . Vantiamo la voglia di spiegare come si dovrebbero fare molte cose e poi in un stato di coscienza ci perdiamo senza trovarne uno forte . Il senso del diritto e del dovere è morto sotto la pretesa di essere , come in un circo dove tutti credono di essere protagonisti . Non è così che funziona il senso più alto che aiuta ognuno di noi , nonostante lo sappiamo e ne siamo consapevoli ci rassicuriamo senza una verità in tasca e un giorno dopo l’altro attendiamo che la gabbia si apre. Quando i cancelli si apriranno non ci sarà nemmeno la cornice del quando che vedevamo , non ci sarà perché non si può creare senza una visione vera e un valore condiviso . E se ci lamentiamo dobbiamo ricordarci ogni giorno che i contorni di questa storia non sono nati pochi mesi fa, ma hanno radici lontane di un albero mai addrizzato da giovane e dove tutti nelle sue fronde siamo stati all’ombra comodi . È semplice mettere in evidenza nel regno delle ipotesi un fatto toccante che possa offuscare la totalità di ciò che è e accade . Ogni singola storia non crea se non unità un racconto coerente , resta un libro di storie e non un viaggio lungo di mille pagine .

    In questo regno dal sapore antico ormai restiamo immobili in attesa, senza concepire qualcosa che ai più sfugge . Non è una teoria fatta di complotti anzi, è la somma di ciò che in tempi non sospetti abbiamo seminato e questo deve essere il monito . Ora ogni giorni vivi di speranza procediamo e quello che più spaventa è la non conoscenza di come in realtà sia questo regno. Appaiono parole che non conosciamo , in esse spiegazioni fatte di frammenti , appaiono promesse con il senno di poi come briciole da seguire . Comizi svolti fino allo stordimento totale , accuse come in un asilo fatto di capricci e noi impassibili osserviamo con la ola da stadio .

    Se potessimo sentire il sacrificio fatto da noi e da chi prima di noi l’ha fatto avremmo una visione diversa di questo finto paradiso di ipotesi , ma la comodità creata nelle generazioni a seguire, i messaggi da noi trasmessi per le nostre mancanze , l’educazione ormai spersa tra pretese identità singole e ben poco civiche creano questo regno delle ipotesi .

  • In te confido

    aprile 9th, 2020

    In te confido e ripongo , ogni mia fragilità . Vero o falso che sia, io unisco me alla tua energia .

    In te confido poiché sei spazio ed io mi rassicuro , in ogni tua forma e dimensione in te posso essere forma . Non c’è geometria ma solo spazio e libertà . In te posso viaggiare e trovare , in te posso essere essenza imperfetta .

    In te confido e li libero , mi espongo e non mi respingo , mi mostro, e mai sono trasparente .

    In te confido , perché se in pochi dobbiamo essere almeno giusto possiamo restare , non perfetti e ne uguali , ma complementari .

    La poesia salva l’anima da quella stasi del tempo e permea parole taciute troppo a lungo, in essa si spiega molto di più di quel che si pensa . Lo stesso pensare esamina e circoscrive anche se a volte è essenziale in questa vita. Ma noi cerchiamo oltre a ciò che pensiamo e come tale ci vuole altro . In un tempo dove tutto è a disposizione c’è qualcosa che non è disponibile , è il senso d’espressione che non può ne trovare ne acquistare . O lo possiedi o non esiste e se esiste gioca nascondino dentro di te .

    In te confido , perché solo non posso arginare il colore che cerca la tua tela .. in te vedo un modo da colorare e tu esisti e vivi con me . Tutto è relativo in questa nostra avventura . C’è un viaggio da compiere senza terra e confini nel mio colore in te confido , poiché tu lo puoi usare in quella tela unica ma essenziale .

    Eppure in ogni falsa rima c’è una promessa al vento , il vento porta via qualcosa e lo sparge lontano . Ci vuole questa esperienza così volatile per capire cosa resta di così tangibile , perché quando tutto si blocca e diventa incerto abbiamo bisogno di sognare e vivere un po’ di più . La falsa rima è solo un concetto uscito ubriaco e che nel tempo mostra la sobrietà di un pensiero vero .

  • L’odio vince la paura

    aprile 8th, 2020

    Ci hanno raccontato che l’amore vince su tutto, ci hanno ingannato l’odio vince la paura .

    L’odio questo sentimento opposto, questo sentimento mentito spesso e tenuto segreto ha forza. Vive di coraggio, vive nascosto in ognuno di noi . È rinnegato e esiliato , confinato in quella prigione che tutti dicono debba stare , eppure lui è così libero in tutti noi … l’odio si nasconde dentro ad ogni nostra celata bugia , lui vive e respira dove noi crediamo che non debba esserci .

    Ci hanno detto che l’amore vince sempre su tutto, ma non hanno mai detto che dell’amore puro pochi ne conoscono la vera essenza , abbiamo preso l’amore e in esso siamo cresciuti . Abbiamo creato confini con l’idea di difenderlo e di elevarlo . Abbiamo nel nome dell’amore cercato l’amore , ci siamo eletti noi a legge sfuggendo alle sue regole . In nome dell’amore abbiamo creato guerre , e distrutto molto di quel che ci circonda, non era amore era odio che nutriva il nostro coraggio di agire , avevamo solo un velo sottile a confondere la suprema verità. Non era amore era odio , un odio vero verso ciò che abbiamo usato senza limiti . Abbiamo in nome dell’amore preso posizioni senza logica e pure questo non era amore ma bensì odio . L’odio muove senza temere , è un sentimento forte e profondo che non conosce le azioni e chi o per cosa le facciamo è radicale , è molto più profondo e ben poco distingue .

    Noi abbiamo sempre avuto bisogno di essere motivati e affascinati e questo che ha distorto il senso tra amore e odio : l’amore semplicemente ama , l’odio crea molto di più e in modo espanso si dilaga , si trasforma in sembianze diverse e ci confonde.

    Ci hanno mentito inconsapevolmente su cosa sia l’amore e l’odio , su questa lotta eterna senza confini . Tutto accade per un motivo e in questo ci sono le risposte . Tutti noi viaggiatori del tempo e dello spazio cerchiamo risposte , cerchiamo per consolare noi stessi e l’amore mancato che sfugge , che ci sfiora ma mai fiorisce davvero . L’amore cerca ma non le risposte , cerca semplicemente di “essere”. Invece noi non siamo in quella verità di “essere”, noi cerchiamo l’appartenere , noi cerchiamo il diritto di proprietà in tutto, ecco questo lo muove meglio l’odio poiché per possedere si deve essere disposti ad andare contro paure indicibili e tal volta pure tragiche , in tutto questo non può esserci e mai ci sarà amore. Abbiamo voluto un amore bugiardo invece che un odio sincero che poteva essere trasformato in un amore vero , c’è così differenza tra il mentire e rendere le menzogne così vive da essere quasi protagonisti veri in una verità che ci fa lottare . Questo umile amore non lotta esiste e si moltiplica senza nessun sforzo , senza far rumore , senza nulla togliere .

    In nome del nostro “io” abbiamo creato un mondo nel mondo ma a quale prezzo? Il prezzo di perdere la purezza dell’amore per abbracciare la durezza dell’odio , c’è troppo fallimento nascosto in ognuno di noi che cerca perdono . Eppure nessuno vuole un perdono in ciò che crede un diritto , l’odio è il diritto massimo che esprimiamo per scavalcare ogni nostra paura, per somigliare , per sentirci protetti , vestiti e mai nudi dei nostri sentimenti veri, si quelli più fragili che in realtà sarebbero forza vera.

    L’amore non ha mai chiesto di credere esiste , l’amore non ha mai chiesto nulla di tutto ciò che noi professiamo . L’amore è la galassia che tutto include e nulla trattiene . Vive e si replica nel cuore in quello spazio illimitato. Eppure qualcosa è stato confuso e in quella confusione hanno dilagato eleganti parole , si sono mosse le masse . Inutile dire che la contraddizione è il paradosso sono la più semplice spiegazione della vita stessa . Nessuno forse potrà accettare che l’odio nascosto è più vivo dell’amore manifesto, ebbene la verità crea dolore ma mai paura, se del dolore nella verità ne siamo un po’ portatori l’amore ha messo in noi il seme della rinascita. Se la paura muove ogni nostra azione dell’odio ne saremo sempre portatori , avremo bisogno di manifestare per difendere , avremo la necessità di urlare per spiegare e creare quella forzatura che serve a non farci sentire sottomessi o sbagliati . Il vero errore è solo non averne una verità Di cosa noi portiamo in noi che ci fa muovere di più . Una strana bilancia intangibile quella che ci appartiene e se potessimo soppesare azioni e parole dividendole in quei piatti uno dell’odio e uno Dell’amore , vedremmo una verità diversa . C’è una realtà nascosta da scoprire e questa resta l’unica resurrezione che eleverà la nostra anima . È vero non siamo perfetti , anzi siamo giusti nella nostra imperfezione che permette la crescita e la sperimentazione di questa vita , allora consapevoli di questo possiamo vedere tra le righe delle nostre azioni . Possiamo ammettere se l’odio è più forte dell’amore e se forse si possa ogni tanto fare un passo indietro . Ci vuole coraggio ad affrontare la vita con meno odio , ci vuole coraggio a portare l’amore dentro di se quando con l’odio si ottiene di più . Non è un cammino facile ma nemmeno essere veri lo è . C’è troppa centralità singola per definirne un linea di verità unica eppure esiste qualcosa che in noi possa farci perlomeno riflettere su cosa sia più giusto . Esiste questa opportunità è solo uno stato di coscienza che ad un certo punto analizza il senso stretto della parola odio e della parola amore .

  • Siamo tutti chiamati alla vita

    aprile 4th, 2020

    Non è più tempo di cercare il tempo, il tempo stesso è qui e ora.

    Chiamati alla vita ora più che mai quando tutto si arresta e l’orologio corre solo . È così il nostro tempo un presente solito al vento del dolore e della paura , nessuno però tremi oltre oggi perché in questo momento presente c’è la soluzione. La vita chiama e noi diremo si , adesso io ci sono . Abbiamo fermato lo sguardo verso ciò che non si può fermare , ma non abbiamo fermato il cuore per risalire alla vita . Ci vuole cuore e verità per fermare il presente in uno spazio illimitato , un immagine cosmica che percorre il tempo e la luce la vedi ora ma resta in movimento ed è questo il senso per risalire oltre il confine .

    Siamo tutti chiamati alla vita e di tutti si avrà bisogno in quella Unione che crea il cosmo giusto in questa nebulosa fatta di malattia , eppure adesso e solo adesso noi possiamo essere cura infinita . Curiamo noi e contagiamo altri con la nostra giusta energia, un’energia che illumina un cammino duro, ma che al contempo è soluzione . Lasciamo questi porti fatti di urla al vento, di personali pensieri inutili . Prendiamo le ali del nostro coraggio e voliamo in questo cielo . Qui e ora o mai più , adesso è il nostro tempo , adesso in nostro viaggio si immerge dentro di noi in quei meandri mai visti dietro ad ogni porta c’è un passio di vita nuova , una nuova energia da trattenere e condividere .

    Siamo tutti chiamati alla vita e lassù nel cielo c’è la la strada della speranza . Non fermiamo la nostra immagine dentro il quadro della paura , non delimitiamo confini di paranoia per sentirci rassicurati. In noi c’è un limite sottile nel controllo e questo delinea la prigione della nostra mente . Ampliare , espanderne , elevare e sostenere la novità presente , mantra che come suono di una nave che lascia il porto in segno di partenza e coraggio ci sostiene . Nulla ci ferma e anche se la direzione non è chiara , il vento ci aiuterà . Lasciamo a casa pesi inutili, legami inutili e malati , lasciamo ogni cosa che non sia pulita . Prendiamo il necessario per partire in questo nuovo viaggio. Noi non siamo portatori di pesi altrui, ne idee altrui. Noi siamo creatori di vita adesso e siamo creatori di novità . Questo non è un viaggio pindarico , è un viaggio dello spirito libero che si manifesta . Potremo vedere come questa libertà si unisce all’amore che di noi abbiamo creando un volo vero . Abbiamo sopito troppo allungo , vittime di noi stessi e di legami malsani , siamo stati cura dell’incurabile, cavie di gregge vittime delle nostre paure , manipolati e manipolatori in nome di quel indefinito senso di appartenenza. Eppure non abbiamo salvato nulla , anzi siamo caduti davanti alla novità che ci restringe . Non c’è ipotesi logica nel presente che viviamo, sono fili a cui aggrapparsi celati da una tela del ragno …. non è irreale siamo noi che dal torpore vediamo ciò che dobbiamo vedere . Legati in nome di una libertà , questo è stato l’abisso dell’anima che ci ha portato nella vita per tutto questo tempo . È solo il tempo di spezzare queste catene perché il presente ci vuole adesso. Sarà ogni vostra volontà a darvi forza , perché in essa c’è il potere vero .

    La vita chiama per chi sa ascoltare , una chiamata muta ma che in noi suona . Non c’è spiegazione di logica poiché la logica ci ha già soggiogato e confinato il fiduce che spostano la bilancia interiore . Qualcuno chiederà dove sia la spiritualità e questa sarà la prima pagina che indica . Tra le righe di ogni racconto c’è un sottofondo da interpretare in quel linguaggio universale che ci rende tutti uguali .

    Non fermiamo mai la possibilità che in noi c’è , perché la vita ci chiama e noi siamo presenti ad essa , presenti al nostro si .

  • La bellezza non si ferma

    aprile 3rd, 2020

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  • E commerce Eva nueva Cosmetica professionale

    marzo 31st, 2020
  • Le pagine di un libro

    marzo 29th, 2020

    La vita è come un libro dove un po’ alla volta scopri le sue pagine, le leggi, le scrivi, segni appunti. Una storia nella storia con un finale a sorpresa. Pagine che parlano di noi e altri, di fatti ed emozioni. Ci sono pensieri che si imprimono e altri che volano oltre le parole che scriviamo. Le pagine di un libro con l’odore della carta, quel profumo di vita che in questi giorni ci tiene compagnia. Adesso tutto rallenta e scriviamo molto più lentamente, appesi a notizie e bollettini scandiamo la giornata. Poche le parole nuove e molte che riecheggiano all’infinito. Un suono che a tratti sembra un urlo , nonostante tutti i giorni passano in quella incertezza che ci circonda . Il respiro cerca profondità in quelle mura che nel tempo tolgono fiato e luce. Tutto questo somiglia ad un viaggio verso un mondo ignoto , un po’ ricorda il libro ventimila leghe sotto il mare, credo si chiamasse così .

    Le pagine di un libro dove rileggendo a ritroso riscopriamo il tempo, i momenti , gli spazi . Una punteggiatura piccante e controversa emerge , un dialogo a volte troppo lungo o troppo breve . Ci sono addirittura riassunti dove qualche spiegazione in più serviva . Strana la vita quando la rileggi e ripensi, strana la vita quando in ciò che hai scritto ti mostra un senso diverso . Più rileggi più noti dettagli , un po’ sorridi e un po’ ti geli , prendi parole e quasi non sembrano le tue , eppure sei tu che le hai scritte e vissute . Non c’è forse ansia e ne paura , c’è quel velo freddo e lucido che fa riflettere . Prendi il libro e arrivi di nuovo al giorno presente , annulli ciò che hai riletto (a poco serve adesso). Osservi una pagina e vorresti mettere del colore, un nome , un luogo. Fare punto a capo e … iniziare di nuovo. Invece nulla, c’è stasi e attesa.

    Osservo il libro e lo vedi immenso con tante pagine che potrai scrivere , ci sono spazi anche per le foto , come se si potesse creare una memoria ben definita . Ma è vero che la memoria a volte gioca brutti scherzi, ritorna più per la paura che per la consapevolezza o perché si sta toccando il limite. Ognuno di noi prende poi una strofa e la legge come se fosse verità unica. Siamo aggrappati alle nostre idee e ben poco uniti dalle nostre esperienze. Potremo fare delle fotocopie e noteremmo come tante cose si somigliano , invece ognuno va per se . Si è passato dalla canzone sui balconi al silenzio abissale , l’unione è durata come la sagra di paese e poi dentro le nostre mura il silenzio del nostro orto è come prima . Saranno pagine del nostro libro che rileggeremo anni dopo e ciò che resterà immutato è l’atteggiamento. Rileggeremo un po’ questo Titanic, dov’è alcune scialuppe c’erano e altre non esistevano . Troppo semplice essere uniti in un canto e distanti sui valori . Leggeremo di diritti identici, scritti a più mani . C’è chi avrà usato il sudore di una vita e chi le giustificazioni di sempre , ma nonostante tutto le parole in grassetto saranno dei “giustificanti” di chi non ha sudato una vita. È così che funzionano le cose in questo libro, gli spazi sono senza vergogna e l’unica cosa che reggerà è la dignità senza falsi diritti .

    Se mettessimo insieme tutti i libri in una biblioteca globale leggeremo di come gli errori sono ammessi nel gregge finche’ un cane da pastore li circoscrive , il fine ultimo è tenere il gregge al pascolo poiché il pastore possa fruirne . A poco importa chi fa di più o di meno , poiché in un libro unico sono pochi coloro che possono sottolinearne il valore vero . Abbiamo sempre avuto bisogno di chi si prende la responsabilità per noi e questo crea qualcosa . Resta vero che non c’è e non deve esserci egoismo , ma solo una sana meritocrazia . Di fatto in un libro sono i lettori che decidono se piace o non piace , ma c’è anche la propaganda che aiuta a spostare l’ago della bilancia . Se potessimo davvero rilegare vedremmo come questo sia vero e forse potendo riscrivere pagine lo faremo , cancelleremo molto, ci aggrapperemo meno al passato, useremo verbi al futuro con coraggio e orgoglio .

  • Ipotesi senza sentiero

    marzo 25th, 2020

    Ormai quello che ci collega al mondo esterno vive di parole legate alla rete internet . Sempre più schivi, e ben poco reattivi siamo costretti a leggere tra il vero e il falso . Le nostre libertà si assottigliano e lo spazio mentale si dilata in una forma di ipotesi senza sentiero .

    In questi giorni ormai relegati in casa da molto tempo non riusciamo a creare una ipotesi di quello che sarà di noi , non in senso di malattia poiché il covid 19 è una realtà . Bollettini di guerra confermano ogni giorni che lui il virus corre veloce , ma nonostante questo il pensiero cerca soluzioni , perché ciò che seguirà da questa quarantena crea ipotesi non felici. Ipotesi che rimbalzano in ogni angolo dell’etere e noi legati ad un filo di speranza molto esile . Manca la coerenza di una linea comune e questo fa vacillare il nostro modo di essere e vivere . Forse vorremmo sapere se dopo la malattia ci sarà la povertà , ci vuole un certo coraggio a pensare così , però la paura non la freni cantando dal balcone di casa , diventando tutti cuochi. Ci vuole tangibilità dentro l’emozione e coerenza dentro la paura . La libertà inizia a zoppicare e niente è certo .

    Questo scenario è quello che descrivono e sentiamo , allora inizia il tempo di lotta interiore alla ricerca di soluzioni , non è un male perché quando il limite si valica solo due sono le opzioni : alzi il collo e schiena retta, o ti pieghi per sempre . Si può osservare che isolarsi potrebbe essere una opportunità , un coltivare qualcosa di nuovo , magari fuori dagli schemi che per tutta la vita ci hanno dato una libertà apparente . Il tempo di eliminare è qui e ora, il tempo c’è per rivedere le nostre ipotesi di sentirò visto che le tracce si sono perse . Forse sembra assurdo ma dentro ad ogni abisso filtra ancora un po’ di luce . La luce è di certo molto debole vittima anche di quella matassa di pensieri che ci avvolge . Non è semplice districare dei nodi adesso è il tempo di aver coraggio nel cestinare molte cose che in noi vivevano ma che in realtà ci strangolavano . Abbiamo creato paure per una vita che a oggi sono ridicole eppure anche se in modo inconsapevole noi funzioniamo sulla paura. Assurdo ma la paura muove in noi molte risorse anche se spesso non ci permette di concretizzare nulla. Possiamo prendere le nostre risorse adesso e valutare qualcosa di concreto . I confini della mente possono cadere davanti ai confini che la vita ci sta mostrando . C’è un limite concreto che cerca di svelarci un limite da abbattere , c’è un vento che sposta un po’ alla volta la polvere della nostra mente . È vero siamo impauriti , siamo esili ma al contempo possiamo essere flessibili . Un istinto di sopravvivenza cerca spazio e noi diamo questo spazio arrivati a questo punto di non ritorno . Nulla sarà mai come prima perché le distanze non sono ipotesi ma tutela a tempo indeterminato . Come tale e senza retorica prendiamoci per mano e osserviamo il mondo .

    Il sentiero adesso va riprogrammato con un nuovo entusiasmo senza confine , dobbiamo ricalcolare il percorso o addirittura farne uno nuovo , solo questa elasticità limiterà il danno . Inutile restare in una stasi mentale che a poco serve , diventiamo un po’ di più viaggiatori di noi stessi con coraggio e questo sarà il piccolo presupposto che potrà aiutarci .

  • Cambia la tua visione

    marzo 22nd, 2020

    Fino a qualche mese fa ognuno di noi aveva un programma , in una agenda della vita aveva messo sogni e promesse, obbiettivi quasi vicini e tanti “vorrei”.

    Oggi come in un mazzo di carte si mescola in mazzo ogni giorno , ogni nostro programma si arresta dando spazio a ciò che non possiamo immaginare . È il dopo virus che non possiamo comprendere e nel gioco della vita il non capire disorienta un po’ tutti. Forse è tempo di cambiare e prendere ogni nostra certezza vera o presunta per riesaminarla . Ogni nostro programma cerca una speranza , eppure non c’è nessuna certezza nemmeno nel tempo . Il cambiare qua sarà l’unica soluzione è prendere questo mazzo di carte un po’ già predisposto in questo solitario per rimescolarlo ennesimamente . Non c’è una soluzione a metà, non c’è più l’altalena in quel parco giochi della vita che quasi ci lascia spazio al non crescere davvero . Adesso c’è una chiamata superiore non fatta di comunicati ma fatta di interiorità vera . Adesso e solo adesso ognuno di noi è solo . Gli spazi sono ristretti, i movimenti delimitati . La luce del sole la possiamo vedere da una sola prospettiva e le nostre parole sono come un criceto che gioca nella sua ruota perenne . Adesso e qui e ora inizia il tempo che seleziona , non c’è scappatoia nella mente ormai . Un coraggio potrà invadere ogni nostra esile paura . Faremo giri immensi per necessità e ritroveremo il nostro amore ad un palmo di mano . Ogni nostra volontà ci dividerà poiché non c’è spazio per credere che qualcuno lo farà per noi . L’inganno mentale che ci ha fatto desistere dalle nostre volontà verrà smascherato, perché il tempo così plastico di ora ad un certo punto inizierà a correre . Sarà una gara molto dura , e non per tutti . Avremo molto più freddo e paura ma sarà un sentire pulito per rinascere senza mentire a se stessi . I più forti scaleranno ogni monte pur di esigere libertà e creazione , i più debole si attaccheranno ai sintomi della mente che creerà immancabilmente ostacoli .

    In ogni paura c’è una selezione interiore di massa e se avremo imparato davvero i forti, quelli veri potranno trainare i deboli . Ci sarà una nudità nuova perché siamo spogli di idee nel non sapere che sarà . Eppure il coraggio crea l’ingenio e la volontà di messa in opera . Lo spazio per i commedianti sarà più limitato perché in una selezione ogni cosa prende forma . Questa non è l’era della catastrofe anzi, è l’era di una verità molto più grande dove ad essere messi a nudo sono i nostri sogni, e le nostre paure unitamente alla nostra indifferenza di ciò che in altre modalità c’è sempre stato, ma che se non ci toccava non esisteva in realtà per noi .

    Cambia la tua visione e appoggia al tuo coraggio ogni tua volontà , fa che sia il mantra che possa trasportati in uno strato più vero e essenziale . Crea una visione senza limiti , osserva un orizzonte diverso . Non c’è spazio e ne tempo ci sei solo tu e il tuo coraggio . Saprai da dove vieni ma non conoscerai dove sei destinato a rinascere, prenderai semi nuovi per farne un giardino dove lo vorrai , ci sarà un destino giusto per chi avrà compreso che nulla è.. solo una impermanenza vera che cercherà solidità da parte tua , attraverso il coraggio che hai nel tuo cuore .

  • Libertà di carta pesta

    marzo 19th, 2020

    In questo confinamento dove il perimetro ci stritola e mette in evidenza le nostre fragilità e paure è normale riflettere sulla libertà . Abbiamo forse costruito questa libertà di carta pesta ? Abbiamo forse perso la responsabilità ? Perché la libertà ha bisogno di confini forti, di cemento armato e di alti valori . Tutto lentamente evapora come la nebbia e evidenza in modo nitido che la libertà è stata derisa e poco compresa . Abbiamo dato spazio al teatrino di interpretazione , forse troppo abituati a pensare senza pesare il senso di ciò che pensiamo . A questo punto ci vuole un moderatore , una persona che prenda le redini di questo immenso insieme di persone , un po’ smarrite , un po’ ancora incredule e ancora troppo convinte che il proprio orto sia da salvare . Questo è l’errore peggiore non poter vedere oltre al proprio orto, e un po’ alla volta la nostra libertà si assottiglia , diventa esile . Abbiamo interpretato come dei principianti nella commedia della vita e dire che basta poco leggere il copione perfetto, quello scritto forse un po’ in fretta , ma che al contempo ha cercato di lenire le nostre paure . Eppure nonostante tutto come in un collegio per colpa di pochi , un giorno alla volta , perdiamo un po’ di libertà .

    La libertà deve essere una responsabilità collettiva , deve essere un inno alla vita e non un urlo al bancone di casa di venti minuti . Responsabilità è la parola d’ordine e cosa significa ? Semplicemente che non c’è spazio , non c’è tempo , non c’è nulla che si possa pensare per se stessi . Ovvero la nostra libertà vive unitamente a quella di tutti adesso e come tale ogni nostra azione errata ci frena. Non c’è spazio per osservare solo cosa noi crediamo di sapere , poiché c’è una conoscenza collettiva ben definita . La libertà fatta carta cade e ogni spazio diventa più piccolo e soffocante così . Il virus a suo tempo troverà la caduta , ma a noi cosa resterà ? Credo che nessuno sarà come prima , lo scenario a seguire non è rassicurante ma al contempo per chi ha un senso vero della libertà creata in modo forte potrà essere una opportunità . Il cambiamento è alle porte , ha già iniziato a vivere nella nostra mente e attende di entrare in quelle profondità della nostra essenza , un giorno alla volta procedere e chiede spazio . Questo spazio cancella sulla nostra lavagna molte cose che avevamo programmato. Fa spazio e ricrea , ora forse è solo una traccia esile e tremante , ma la libertà vera ci aiuterà e selezionerà ognuno di noi .

    Non c’è più logica a questo punto se tutto non viene preso per ricreare qualcosa , dico questo perché in questa nostra quarantena stiamo vivendo anche una forte osservazione che sgretola molti confini . Stiamo osservando come logiche evaporano e la corda stringe . Inutile ribadire motti e regole , perché le regole creano libertà e non devono suscitare concetti diversi a mio avviso , è l’interpretazione che crea il danno peggiore . Eppure nonostante i numeri crescano e gli spazi si stringano in messaggio non riesce a penetrare in tutti . È forse un gioco questo, me lo chiedo a volte e mi chiedo se anche adesso abbiamo poco se questo poco non sia tanto . Forse bisogna osservare in modo più ampio tutto questo e farlo con la volontà di credere che a noi non venga tolto tutto e che tutto questo serva a renderci persone più consapevoli . Tutti i giorni mi chiedo questo e tutti i giorni provo a restare saldo suo concetto della libertà .

  • La consapevolezza ai tempi del virus

    marzo 13th, 2020

    La vita è fatta di grandi interrogativi , almeno io la penso in questo modo . Il momento che stiamo vivendo è ovvio a tutti , internati dentro casa a sentire informazioni di ogni genere che come pillole entrano nel nostro quotidiano. Diventiamo ogni giorno sempre più consapevoli di come la psicosi diventi virale. Questo non dice che non ci sia il problema , anzi esiste . Sarebbe meraviglioso pensare che questo è un sogno e poco dopo svegliarci , potendo riprendere la nostra vita . Invece non è così .

    Osservando da giorni in maniera dettagliata comincio a uscire dal torpore iniziale , osservo lucido e vigile tutto quello che viene detto e scritto . Esamino. Cio’ che sta spostando questa situazione è la paura unita al surreale , viene alimentata in questo modo, condivido link su link , scrivo stati social uno dietro l’altro , divento influencer con il motto : #iorestoacasa, pubblico continue informazioni false e veritiere. Questa situazione diventa ogni attimo più veloce e infinite parole si muovono dentro la nostra psiche e in modo inconsapevole dobbiamo trasmetterle a qualcuno . Potrei dire che l’informazione sia utile , ma quella vera e comprovata. Invece la libertà che si muove in internet crea anche falsi, si muove utilizzando le nostre paure e questo attiva le masse . Noi funzioniamo per la maggior parte attraverso la paura e ben poco attraverso il coraggio. Non è sfidare la vita con il coraggio in questo caso , ma restare a osservare in modo lucido senza giocare tra di noi . Spiego meglio : è come se la nostra immaginazione abbia bisogno di essere nutrita per prepararci alla situazione che potremmo vivere , è una azione di controllo involontario con un risvolto molto profondo. Fin da piccoli veniamo istruiti sulla paura per attenerci alle regole , (osservate e provate a ricordare se questo vi appartiene), è così il nostro funzionare, diventa segnato muovendo in noi reazioni e istinti legati alla paura, questo dice che ogni informazione può pilotarci in modo sottile . Queste informazioni estrapolano in noi i nostri lati più fragili o i lati più ribelli , non creano un’armonia e una sintonia presente e con una azione positiva. Avere la preoccupazione è un segnale molto corretto, serve per metterci in guardia , ma io non parlo di questo, Sto provando a spiegarvi che in massa ci stiamo muovendo per dilatare fino al limite una bolla e che così facendo ci facciamo molto male perche’ quando tutto questo finirà’ resterà in noi dolore . Avete pensato a come sarà la vostra vita dopo questo ? Avrete davvero voglia di abbracciare tutti e stringere mani ? Avrete in voi la libertà di non pensare che ogni cosa sia infetta ? Io credo che una parte di noi farà molta fatica a riprendere in breve tempo le proprie abitudini , la fiducia c’è in merito e la speranza che non sia così è forte .

    Sono anni che osservo gli atteggiamenti in internet e come ampliano quelle parti di noi che nella vita nascondiamo . Ovvio non è una scienza esatta la mia ma una semplice visione a mio modesto parere. Però questo funzionare con tutte le nostre emozioni che esplodono dentro la nostra testa ogni tanto portano a stravolgere la nostra realtà . Pensate a chi si innamora in una chat e crede che sia vero . Non voglio dire che tutto sia riducibile a questo . Osservo però che dall’uscita della notizia del virus la nostra vita è immancabilmente cambiata nelle nostre abitudini e che in rete ogni nostra azione si è spostata in modo spasmodico a condividere solo questo . Avevamo bisogno di avere paura ? Io me lo sono chiesto molte volte . Cerchiamo qualcosa in questo ? Dobbiamo manifestare qualcosa ? O possiamo apprendere che qualcosa si possa vedere in altro modo . Diventa difficile sapere una verità assoluta , forse la filosofia può aiutarci , o forse noi umani dobbiamo toccare il limite per credere di poter superare tutto ? Quello che sto dicendo non contiene un messaggio di complotto, resta un’ osservazione sulla interiorità di noi stessi e una constatazione di come la paura possa muovere le masse . La storia ci insegna che una grande comunicazione muove le masse , che far perno sulle nostre paure fa lo stesso effetto, che il violare la nostra libertà ipotetica le muove . Fatevi una domanda arrivati a questo punto : come è fatta la libertà ? Fate un passo indietro nel tempo, osservate cosa non avete mai fatto e ora vi proponete di fare , fate un salto nel tempo e chiedetevi se ogni vostra paura abbia una giustificazione valida . Il problema di oggi non è un sogno, è reale , questo cambierà qualcosa che ci piaccia o no .

    Io personalmente ho sempre cercato di capire e capire a sua volta , facendo un viaggio dentro me stesso sempre un po’ di più in profondità , questo non mi ha tolto tutte le mie paure però alcune le ha lenite . Il gioco dell’immaginare per rendere reale non ha creato un prepararsi mai adeguato, poiché in ogni scenario ci sono troppe sfaccettature che non possiamo controllare. Detto questo , il mio pensiero , una mia sensazione , spero che si faccia un passo indietro per poter osservare ciò che abbiamo dentro noi sottovalutato per molto tempo e che questo ci insegni a vivere con una armonia più positiva la vita . Spero come lo spero da anni che scrivo , che la paura cali e aumenti l’amore , la felicità , il senso coerente della vita e di chi ci circonda . Spero che ci sia un mondo giusto e pulito per tutti , un mondo forse diverso di come lo vediamo a volte .

    Ad oggi la nostra vita è il valore assoluto , ricordiamocelo . Ad oggi solo uniti possiamo fare qualcosa di bello . E ogni cosa brutta poi passa come ne sono passate tante … di fondo noi siamo un oceano che ad oggi sbatte contro uno scoglio , ma che mai si può arginare .

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