Ho visto quel suo incessante movimento e ne sono restato incantato , l’ho osservato da ogni angolazione e i suoi colori erano bellissimi . Ho visto l’oceano baciare il cielo con un bacio così profondo da farli sembrare un tutt’uno , era la perfezione di due elementi dissimili ma uniti , c’era un colore celeste unico , con sfumature bianche , i movimenti dell’oceano erano impercettibili come se le labbra si sfiorassero senza mai staccarsi , era la dolcezza di un amore , era ciò che non sempre resta .
Ho visto l’oceano prendere forza alzare la voce con le sue onde , come se volesse urlare di gioia , come se tutta la sua vita chiedesse felicità . C’erano onde ma oltre a questo non era in tempesta , era una danza con un ritmo perfetto , era la visione fatta di impulsi , di abbracci e parole , poi un distacco e a ricominciare un altra onda arrivata. Ho avuto una sensazione distante da quel che vedevo , un ricordo , un passaggio nel tempo dentro me stesso quando alla stazione abbracciavi la persona amata e poi lei stava per andare e come un impulso un altro abbraccio più forte , un prendersi con forza e sentirti vicini , un po’ allontanarsi e poi la partenza era imminente . Una visione fatta d’emozioni anche contrastanti , un senso di forza e vicinanza mista alla tristezza dell’addio . Nel mio osservare quel moto ondoso e perpetuo c’è il senso del sentimento più fragile nel mio cuore, a volte vorrebbe vastità e poi batte forte per gelosia , si arrabbia e urla , poi si quieta senza perdere l’amore .
Ho visto il cielo riempirsi di nuvole , dapprima giocavano e correvano , creavano bizzarre forme , era bianche in quel celeste e l’oceano divertito voleva correre anche lui , ma lui in quella sua immensa massa creava onde sempre più vicine. Si sentiva simile anche se così diverso a tratti . Poi il cielo ha cominciato ad annerirsi, il vento a spingere con forza maggiore le nuvole e a comprimerle . Una massa di nuvole si muoveva fino a coprire la luce del sole e l’oceano cercava di restare a quel gioco incurante della sua forza . L’oceano a quel punto ha perso il controllo a dato quanto di peggio possieda , ha manifestato tutta la rabbia , onde su onde , una dietro l’altra , un movimento totale senza controllo. La sua rabbia poteva essere attutita solo dalla spiaggia dove l’oceano sconfinava , dove l’oceano abbatteva le sue onde e poi contro la scogliera creando rumore e schizzi d’acqua. In quel momento sembra che stesse urlando con tutta la sua parte più violenta, perché dentro ad ogni meraviglia che ci stupisce resta sempre una parte nascosta e a volte crudele . Un po’ questa tempesta somiglia a quelle volte che abbiamo detto parole con troppo livore , con troppa rabbia , volevano ottenere una reazione ma ne abbiamo perso il controllo . Ogni nostra parola è diventata un macigno , un peso , un colpo al cuore . Non volevamo ferire eppure l’abbiamo fatto , siamo rimasti imprigionati nella gabbia delle parole e poi le abbiamo liberate con tutta la nostra forza, ogni nostro dissenso si trasformato in un voler ferire , la rabbia ci ha accecato il senso buono del nostro discorso . Abbiamo giocato e volevamo toccare il cielo , poi anche noi come l’oceano ci siamo messi a correre , oltre il tempo e spazio , abbiamo perso il controllo liberando il lato peggiore di noi , abbiamo perso il senso eterno di quella melodia che a volte le parole che arrivano creano in noi , volevamo solo danzare invece abbiamo urlato contro vento . Il vento stesso riporta e spinge , questo è il senso che la rabbia possiede , manifestava forza dentro una fragilità , muove onde troppo grandi che non puoi arginare e devi scagliare contro uno scoglio , forse quello scoglio sicuro che ti ha protetto , fatto paura , elevato a tratti , ma che mai si è spostato di un centimetro .
Ho voluto osservare l’oceano dall’alto ho visto colori diversi , mille sfumature di blu . Non tutte le sfumature erano per me , a une troppo scure mi impaurivano , mi davano il senso di una profondità troppo grande e io non ne avrei ne sentito ne visto i confini . Questo mi riportava al senso della vita , dell’universo stesso . Si dice che l’universo contenga tutto ma non trattenga nulla, un infinito dove perdersi a tratti o sentirsi a casa . Osservando quei colori , mi sono buttato dove più avevo paura , volevo sentire quanto è infinito il senso dell’amore , fino a dove si possa spingere un sentimento dentro un cuore . Fino a dove la paura cede il posto all’amore , fino a dove ogni limite cade . Nel mio lancio verso l’oceano i sensi diventano diversi , prima il vuoto e poi l’impatto l’acqua da tiepida diventa fredda, poi ne scendere sempre più lentamente mi sento come se tutto fosse perfetto . La sensazione è che ogni tanto una corrente più fredda mi sfiori , osservo in alto e vedo la luce , guado in basso e non vedo il fondo , ma c’è così tanta vita intorno a me che incanto . Mi sento calmo , respiro calmo , e mentre scendo ancora scompare il senso di paura , inizia un senso di ricerca come se ogni mia cellula si muovesse , come se stessi entrando dentro la mia anima stessa . Mi sento un tutt’uno , sono dentro me stesso e al contempo aperto alla vita , ho la sensazione di un amore profondo , infinito e anche se mette paura io amo senza temere , un amore che cerca anche nel buio la luce , un amore che sfiora le mani a occhi chiusi . In quella profondità riscopro me stesso e vedo gli occhi miei dentro la vita , anche se la luce diventa sempre meno ogni mio senso diventa più grande , ogni mia paura si assottiglia e mi rendo conto che in un mondo non mio c’è qualcosa che mi unisce lentamente per poi fondersi .
L’oceano è la magia della vita che ha insegnato senza parole il senso più profondo di noi , ci ha accompagnato in un viaggio a tratti forte e a tratti delicato , ha svelato di noi ogni tratto , ha fatto uscire forza e debolezza ricordandoci che siamo e possiamo essere umani quando nelle nostre imperfezioni abbiamo ancora un cuore per amare , per perdonare , per essere in movimento , e non per fermarci a ciò che è stato o ciò che potrebbe essere stato. L’oceano tra gioco e realtà è l’anima inversa di ognuno di noi , inversa solo perché a volte la mente mente , il cuore non lo fa .