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Avete mai avuto la sensazione che tutto sia più semplice ? Avete mai avuto la sensazione che dopo anni e anni di sofferenza , di situazioni che non funzionano , di preoccupazioni e ricerche di fantomatiche soluzioni o risposte senza ottenere nulla ci sia qualcosa da osservare ? O forse più semplicemente ad un certo punto iniziate a sorridere , vi placate , vi sentite protetti come se in servo per voi ci sia qualcosa di più grande ? Una sensazione così immensa e profonda che per un istante annulla ogni vostra resistenza e vi conforta , in quel momento vi siete arresi e siete nelle mani di Dio . Ognuno ha un nome per Dio , ognuno di noi nel proprio libero arbitrio lo chiama in un modo e c’è chi lo riferisce all’universo , alla luce , al divino. Poco importa come ognuno di noi lo professi o lo chiami , di fatto tutte le religioni che piaccia o non piaccia parlano di purezza e amore . Parlano di un qualcosa o di una entità al di sopra di noi e questo è assolutamente vero . Dio o lui o essi esistono , esiste e qual giorno che tutto sembra perduto ma che ad un certo punto un senso di pace e calma , di rassicurazione e serenità ci avvolgono è Lui che appoggia la sua mano sulla nostra spalla . Forse l’abbiamo ignorato , l’abbiamo perso , urlato , offeso o rinnegato . Esiste però un tempo di purezza estreme dove lui si manifesta per renderci consapevoli che non siamo soli , ma che siamo sempre legati a lui in quel progetto divino dipinto in quel cielo bellissimo dove noi e la nostra libertà regnano felici . Esiste un momento dove ogni nostra durezza si scioglie e abbandonati a ciò che deve essere inizia ad accadere . Non c’è sostanza logica, ma c’è solo amore che sconfigge ogni cosa e che indica in modo così netto cosa dobbiamo fare e perché forse per del tempo abbiamo sopportato pesi, dolori , emarginazioni e ogni bruttezza della vita ha un senso . Abbiamo tutti un percorso e nessuna scorciatoia , ciò che è destinato di ben poco lo si sposta , semmai lo si aggira o una sensazione diversa accade in noi , ci immedesimo di essere cambiati di essere più vicini , più colmi di quel nettare divino che a tiepide parole ci fa parlare di qualcosa di amorevole , ma sono ben poche le persone che dentro la stanza del cuore hanno una luce così profonda da illuminare ogni stanza della propria vita . Siamo tutti così appesi a pensare di arrivare a quel mondo materiale o metafisico usando modi e mezzi , stiamo solo rimbalzando senza volare davvero .
Siamo tutti nelle mani di Dio e nulla si sposta è già tutto scritto per noi , nel senso del lasciarsi andar via, in quella resa dove un sorriso prende vita c’è la manifestazione unica e inequivocabile di ciò che sta per cambiare . C’è per tutti un progetto giusto nella vita anche se a volte non sembra ma è anche vero che le persone prese dalla smania di arrivare o essere diventano rocce prive di pori ed è da un minuscolo follicolo che entra la luce che serve . A poco serve credere o fare e ripetersi in quelle giostre di vita che alla fine riportano sempre allo stesso punto . Esiste anche chi dice di essere felice di ciò che è o che possiede e questo non è un male , anzi è un bene. Bisogna distinguere molto bene alcune cose : nessuno viene mai lasciato indietro dal Divino, Dio , universo ecc ecc , ma tutti abbiamo una funzione importante , tutti siamo interconnessi in un mondo che ha bisogno di tutti noi nei nostri singoli ruoli . Poi c’è chi destinato a fare qualcosa di grandioso , che esula da soldi e ricchezza o stato sociale . È sempre vero che c’è chi diventando ricco ridistribuisce ricchezza e al contrario c’è chi pensa di farlo ma con una misura è un peso ben distanti dalla verità , ma questo non è il punto focale di chi è “Destinato”. Chi è destinato distribuirà in modo semplice una via giusta che prima o poi ti porterà ad avere una manifestazione interiore dove la mano di Dio ti sfiorerà .
Siamo nonostante tutto e questo è ben noto tutti subordinati a qualcuno o qualcosa , ci sono “potenti”, i ricchi , i tiranni e ogni sorta di persone hanno potere verso altri , questa è solo la scelta di debolezza che nei secoli si è manifestata . Questa manifestazione è distante da ciò che oltre noi e Sopra noi ci muove , Lui ci resi identici e ci ha reso liberi , ma di questa libertà abbiamo perso il senso . Abbiamo pensato di essere Dio e come tale qualcuno si è manifestato in molti modi , sottomettendo , decidendo , creando confini e regole , costruendo per altri un qualcosa anche di utile , ma che alla fine ha sempre dimostrato che l’uomo trova sempre e solo un modo di elevare se stesso e mai di elevare tutti . C’è sempre un meccanismo migliore che nel tempo rende qualcuno in alto e tanti in basso . Questa è una realtà immutabile , ma nonostante tutto c’è sempre un progetto divino che ci attende per metterci in quella dimensione migliore per noi e la nostra felicità . Il restante ormai è solo ciò che vediamo e sentiamo ogni giorno . Io penso che nulla si possa spostare in questa società , perché quando per millenni c’è un meccanismo che si moltiplica e migliora fino al punto di essere così convincente verso le persone e che in certi casi riescono a creare guerre ci sia ben poco da sperare che la dimensione che ci lega gli uni agli altri possa cambiare qualcosa . Io credo in un termine di esistenza in micro e non in macro , ma nella sua piccolezza e singolarità fa la differenza . Saper bello poter pensare che se tutti fossimo mossi da qualcosa di buono tutto sarebbe migliore , c’è sempre da capire che l’uomo e la sua intelligenza vedono sempre opportunità esterne e mai interne , laddove c’è il tempio di Dio il cuore stesso , questa antenna che ci collega oltre . Accade e c’è da sorridere nel pensarlo , che le persone credono di metterci spesso e volentieri il cuore , ma che in realtà ci mettono il cervello ; sapete come funziona il cervello ormai ? Si parte da un buon presupposto e in molti casi si arriva a pensare cosa ci si guadagna … Non è totalitario ovviamente , ma resta l’istinto che abbiamo perfezionato nei millenni a muoverci, resta il quel senso che ci mette a confronto creando “modelli” da seguire e presupposti di elevazione sociale . Ad oggi nessuno vuole essere il signor o signora nessuna , i social media lo dimostrano con quanta ambizione ci si crede ricchi con i soldi del monopoli e di come l’essere seguiti, i like abbiamo un valore . Definire questo ? No forse non serve . Siamo in un mondo “libero” dove di libero resta poco e siamo tutti legati ma con idee ben diverse . Essere nelle mani di Dio non è essere diversi o migliori è solo un gesto di purezza diversa . È un aiuto , una speranza , è un ritorno a qualcosa di più nudo e intimo nella vita . Dentro a questo c’è sempre la speranza che qualcosa cambi in modo universale , però credo che a volte sia già grandioso se dopo un momento difficile e sofferto possiamo tornare a sorridere , a vivere a pensare in modo produttivo per e si spera per altri . Credo che in ogni piccolo gesto che ci colpisce e ci illumina anche solo con un riflesso d’amore ci sia tanta speranza per ciò che sarà .
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Passiamo troppo tempo a cercare di recuperare tempo , invece il tempo corre e noi ci perdiamo sempre di più . Ogni giorni che passa un sorriso ci dice addio , una felicità si sbiadisce e ogni nostra buona intenzione finisce nel cassetto dei sogni .
Se tutto questo è ciò che uno vuole è giusto che lo viva , basta che ne abbia una consapevolezza piena . Poi c’è chi inizia a ribellarsi e sta così male da sentirsi morto dentro, vuoto , infelice . È una ribellione che parte dall’ombra della nostra anima e che lentamente scava per far in modo che un po’ di luce arrivi . C’è dolore , c’è ansia , c’è paura e insicurezza , ci sono i sintomi della vita che chiama , non c’è la rassegnazione dipinta in un quadro che nessuno capisce . Noi corriamo e ci perdiamo , siamo sempre troppo distaccati da qualcosa o qualcuno e nemmeno ce ne rendiamo conto. Ci attacchiamo a ciò che resta come se vivere di briciole sfamasse nell’abbondanza di quel banchetto che la vita ci vuol dare . Siamo legati e urliamo alla libertà , siamo ansiosi e vogliamo la calma , ci radichiamo al passato e siamo spenti , un gioco alla roulette russa molto silenzioso.
Ciò che deve essere sarà … o per lo meno si manifesterà poiché l’universo risponde ad ogni nostra sofferenza con segnali da decifrare e in un cuore che ama diventa tutto chiaro , molto chiaro . Siamo lancette di un orologio comandato dalla vita è come tale ogni nostro sforzo ottiene solo un risultato inverso . Sarebbe facile avere una didascalia di che fare o non fare o come cambiare . Ci vuole uno sforzo molto grande per non essere schiacciati da tutto e tutti . Un passo alla volta tutto si schiarisce in questa torbida realtà mossa per lo più dalle nostre paure . Non c’è nulla di semplice ma al contempo c’è comunque una opportunità di avere quella fetta di felicità che ci spetta . Dovremmo essere un po’ più sordi alle idee altrui e un po’ più marinari che sentono il vento come melodie infine . Non siamo solo esseri pensanti e logici , abbiamo un anima che si arroventa e diventa polvere e poi si gela per essere acqua , siamo sostanza nella sostanza in una infinita possibilità chimica e alchemica .
Ci sono momenti dove siamo distrutti , affranti senza motivi melodici in noi , ogni nostra musica è sparita , ogni nostro colore è vuoto . In quel momento un passo alla volta anche se le gambe sembrano di legno dobbiamo iniziare a far qualcosa che esca dagli schemi che abbiamo utilizzato . Poi c’è Dio o per chi vuole l’universo a darci segnali , nessuno è lasciato al destino che lo spegne , ma ci vuole cuore , tanto cuore e amore . Un amore che ci lega alla vita e che lenisce ogni nostra paura . Ci vuole coraggio a tentare di cambiare le cose e spesso i fallimenti ci frenano , ma noi dobbiamo insistere , iniziare a scremare questo senso di vita che somiglia al gelato con un retrogusto di sale .
Io sorrido quando qualcuno sembra avere metodi o medicine dei miracoli per essere felici, perché se così fosse il mondo sarebbe un paradiso e non un paradosso colossale . Tutti a far vedere plastici sorrisi , a esporre la propria vita come un trofeo, a insegnarci la vita su esperienze nemmeno mai vissute in un vortice malato di pretese e mancanze . Siamo manipolati e siamo complessi sempre troppo alla ricerca di ciò che sta sotto il nostro naso . Io credo che per ogni lacrima che versiamo ci spettino mille sorrisi . E credo che tutto abbia inizio dalla voglia di vedere la vita semplicemente per quello che è . Ogni nostra azione anche se difficile costruisce un gradito verso ciò che di meglio possiamo avere , ma ci vuole semplicità in tutto . Ogni azione in più che proviamo a fare avviene per il Divino ci porta indizi e noi iniziamo una fase di decifrazione . Non c’è il definire il tempo in questo , c’è il definire un obiettivo che ci renda più felici .
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La libertà non puoi nemmeno volendo escluderla da te stesso, non puoi eliminarla . La libertà è l’unica cosa che finisce al finire della vita stessa .
Il paradosso che tutti vogliono la libertà ma sono estremante capaci ad assottigliarla in modo inconsapevole , il vero paradosso è nel senso della parola , nella sua magnificenza , eppure sappiamo sopirla con semplicità . Osservando con una lente di ingrandimento il concetto della libertà possiamo capire dove in verità non la controlliamo mai . Tutto gravita dalle responsabilità che non prendiamo , non concepiamo , tutto si crea da quella linea invisibile che circonda la libertà stessa . Più capiamo il senso della responsabilità più la libertà si espande . Quando la libertà sfonda quella linea sottile diventa loro , lentamente goccia dopo goccia crea un fiume che diventa una privazione altrui, pertanto non è una libertà vera . La libertà preserva il diritto di libertà altrui , crea giusti confini che limitano la privazione , è molto equa la libertà vera. Conosce il senso del diritto e del dovere , non si inchina alla paura ne tantomeno è così impavida a tutti i costi .
La libertà è la massima espressione dell’universo , in esso tutto funziona in modo perfetto , ogni singola stella è collocata nel posto giusto al momento giusto .
La libertà così tanto urlata da questi tempi non ha escluso la responsabilità , bisogna però comprendere che sia la responsabilità e perché risulta così semplice entrare nella privazione della libertà . La responsabilità è un senso altrettanto alto nella nostra vita , anch’esso viene urlato ma forse non è così davvero compreso . Se fosse compreso a livello inferiore tutti noi saremo su una frequenza unica e non saremo circondati da leggi , divieti, ecc ecc . Il senso si perde perché noi vogliamo essere leggeri e questa ricerca porta a declinare responsabilità ad altri, un giorno alla volta , una persona alla volta si arriva alle masse . Su ogni responsabilità mancata la paura fa da conduttore poiché la paura è più forte dentro noi come sensazione iniziale dell’amore . Questo passaggio è complesso , molto complesso . Se immaginiamo questo : l’amore ormai è troppo individuale , la paura è collettiva quindi è matematico che la forza diventi maggiore . La prima responsabilità che si perde è amore in modo più ampio e più semplice , perdendo il senso della responsabilità un po’ alla volta non riconosciamo la libertà nella sua forma, ma la manifestiamo quando il limite di sopportazione passa la soglia . Spesso non la sappiamo nemmeno più dosare questa libertà essendo troppo pieni di paura . Non voglio dire che la paura sia l’errore poiché non lo è, resta il giusto allarme rispetto al rischio . La responsabilità dovrebbe essere spiegata in un modo più intimo della vita e non trasformata in una zavorra corrotta e inutile . Dentro ad ogni responsabilità c’è un privilegio e in esso la nostra libertà è l’espressine massima che si manifesta . Noi invece abbiamo imparato che prendiamo solo quello che più ci compensa e non quello che ci eleva , è distorto il messaggio a monte . Siamo partecipi di parole che creano in noi ciò che non vogliamo mai fare e questo crea persone che eleggiamo a nostri porta voce , in queste persone c’è quel carisma , quel coraggio , ma c’è anche il potere di confonderci . In ogni persona dobbiamo ricordarcelo c’è un idea oltre la nostra che spesso non ci appartiene e se gli diamo il potere di decidere per noi perché abbiamo voluto non prendere il senso di responsabilità in modo integrale e interiore . Abbiamo concepito solo logiche e nelle logiche c’è un limite . Quindi se noi noi decliniamo senza capire la responsabilità l’idea altrui prima o poi ci limita , è nella stessa natura umana questa modalità di prevaricazione , è nel non capire l’amore o vederlo solo a livello individuale .
La libertà è un atto d’amore espanso , privo di odio e consapevole della paura ,che ci insegna un giorno dopo l’altro che la responsabilità è l’albero che darà i suoi frutti futuri .
Noi non siamo perfetti ne immuni ma abbiamo un potere : il cambiamento . Mutare in modo consapevole ci rende liberi . Vivere la libertà è un atto collettivo , autonomo come percorso ma aperto agli altri , privo di pretesti e bugie . Osserva in senso altrui con la stessa venerazione che osserviamo la nostra . Suddivide responsabilità identiche dopo che in noi le comprendiamo nel modo giusto, il peso si suddivide la libertà stessa si espande . La paura diventa più piccola e noi ne saremo più forti e felici. Niente e nessuno predomina su di noi se noi non facciamo lo stesso , il cerchio si amplia ma non scoppia, non c’è sottomissione ma un dialogo . La libertà si amplifica all’infinito .
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Dove finisce tutto il bene che abbiamo pensato e cercato ? Uniti ma non troppo frustrati e partecipi di una inquisizione che ormai pesa . La caccia alla streghe perde voce adesso, quando ogni nostra libertà sembra sempre più lontana . Abbiamo urlato contro chi non rispetta le regole , abbiamo inquisito per bramare nel nostro intimo quella libertà di alcuni . Abbiamo messo alla gogna e poi al rogo le “streghe della libertà ” , c’è stato un momento che tutti abbiamo giocato per cercare il colpevole di una libertà assai troppo manifesta. Noi reclusi , noi eliminati dal tempo dentro un tempo che non passa mai , siamo stati privati della nostra libertà . Nonostante la privazione abbiamo resistito , lottato e forse sperato . Cantato dai balconi , segnato con un dito chi della sua libertà ne ha fatto una sovversione totale . Ora le somme , ora il conto della resa totale , nessuno è libero e le streghe non esistono più .
Come scrisse Kahlil Gibram nel : Il profeta
“Quando l’amore vi chiama seguitelo . Sebbene le sue vie siano difficili ed erte.
E quando vi avvolge con le sue ali cedetegli . Anche se lama nascosta tra le piume potrà ferirvi.
Quando vi parla , credetegli , sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni così come il vento da nord arreca scompiglio al giardino . Poiché mentre l’amore vi incorona così vi taglia per potarvi.
Mentre ascende alle vostre altezze e carezza i vostri più teneri rami palpitanti al sole . Così penetra fino alle vostre radici scuotendole nel loro abbraccio alla terra.
Come pannocchie di granturco vi raccoglie in se. Vi batte fino a farvi spogli .
Vi staccia per liberare i cartocci , vi macina fino al candore .
Vi impasta sinché siate cedevoli , e poi vi consegna al suo sacro fuoco così che possiate diventare pane sacro .per la sacra mensa di Dio .
Tutto questo provocherà l’amore in voi , affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore ……
In questo estratto di Gibram il senso diventa più rotondo , le streghe scompaiono poiché se conosci l’amore conosci il senso della libertà , un Liberta impavida , violenta e ribelle . La libertà è l’ala mancante e indivisibile dell’amore stesso .
Ora dopo aver riversato odio , che resta l’oro dei poveri di spirito , siamo tutti su uno stesso piano . Una tavola spoglia dove il pane scarseggia , la luce è fioca , il senso si perde nel fiume delle parole aride . Ora su questa tavola spoglia noi commensali siamo identici , ogni nostra idea svanisce in quel vento di desolazione e incertezza . Non ci sono streghe , maghi , magie . C’è solo un senso di libertà che attende di vivere e irrorare un cuore forse inaridito per rabbia .
Adesso e solo ora più che mai la nostra voce diventa più sottile , eppure restiamo appesi alla speranza . Non cacciamo demoni o streghe , uniamo semplicemente la nostra visione per essere liberi . Solo questo resta, la forza che nel cuore di ognuno di noi crea il senso della vita stessa . Poiché l’essere umano senza libertà è una sagoma contro luce, un’ombra .
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In questo fiume di parole non resta molto da raccogliere , solo ipotesi . C’è un regno con assoluta sovranità che incalza e si crea , noi siamo circoscritti in esso poiché una verità sembra non esserci . Questa lotta incessante dei numeri diventa un fattore matematico con troppi dati mancanti, allora i più eroici creano una equazione di soluzione. Peccato direi che solo di ipotesi non si possa nutrire in nostro coraggio interiore .
Il regno delle ipotesi prende spazio e noi confinati cerchiamo di scavalcare queste barricate che ci circondano . Ma nulla è impossibile riuscirci , la sensazione che la verità venga eliminata in quesito immenso motore di ricerca . Quasi sottomessi da questa inutile sovranità vestita di premura andiamo avanti giorno dopo giorno . Siamo nello spazio alla ricerca di un pianeta visto da lontano, ma non troviamo mai una terra promessa per riprendere la vita che avevamo . C’è troppa ipotesi creata da chiunque possa parlare per tracciare una rotta certa , siamo alla deriva e nemmeno ce ne rendiamo così conto. È si siamo ignari di una verità solida che possa farci davvero coraggio , nonostante tutto il regno delle ipotesi e dei teatrini si espande e noi restiamo esiliati al suo interno . Ormai con un grido sommesso ci aggrappiamo a piccole parole di quelle fiabe che si propagano in ogni lato. Si ci aggrappiamo come anestetizzati , in verità c’è qualcosa che non si comprende e nonostante i fatti slittino sempre noi restiamo a fare gli spettatori di questi teatrini . Di fatto ogni logica si spezza, c’è chi si eleva a padre totalitario e chi si oppone come la nuvola che possa accogliere tutti . È così irrealistico questo rumore dentro il regno delle ipotesi .
Di certo di filosofia è il contenuto delle ipotesi ed è per questo che ben poco ci nutre allungo . Siamo alla resa dei conti e i conti non tornano , questo oste è latitante eppure noi ci aggrappiamo alla speranza . Di cosa sia giusto o sbagliato ormai ne perdiamo le tracce perché ce chi lavora una vita e non ha nulla e chi vive nella sindrome del wonderlust immaginario ha qualcosa . C’è una fila senza fine di chiede e poco da è un silenzio esemplare di chi ha sempre dato e poco riceve . Nel regno delle ipotesi si capovolgono come in un quadro astratto che non comprendi le parti . Nonostante questo il silenzio di massa è totale .
Il regno delle ipotesi crea spezzoni di propaganda come un rebus da finire , forse non è un gioco ma un sottile modo per affinare la nostra idea verso qualcosa che non possiamo definire . Vantiamo la voglia di spiegare come si dovrebbero fare molte cose e poi in un stato di coscienza ci perdiamo senza trovarne uno forte . Il senso del diritto e del dovere è morto sotto la pretesa di essere , come in un circo dove tutti credono di essere protagonisti . Non è così che funziona il senso più alto che aiuta ognuno di noi , nonostante lo sappiamo e ne siamo consapevoli ci rassicuriamo senza una verità in tasca e un giorno dopo l’altro attendiamo che la gabbia si apre. Quando i cancelli si apriranno non ci sarà nemmeno la cornice del quando che vedevamo , non ci sarà perché non si può creare senza una visione vera e un valore condiviso . E se ci lamentiamo dobbiamo ricordarci ogni giorno che i contorni di questa storia non sono nati pochi mesi fa, ma hanno radici lontane di un albero mai addrizzato da giovane e dove tutti nelle sue fronde siamo stati all’ombra comodi . È semplice mettere in evidenza nel regno delle ipotesi un fatto toccante che possa offuscare la totalità di ciò che è e accade . Ogni singola storia non crea se non unità un racconto coerente , resta un libro di storie e non un viaggio lungo di mille pagine .
In questo regno dal sapore antico ormai restiamo immobili in attesa, senza concepire qualcosa che ai più sfugge . Non è una teoria fatta di complotti anzi, è la somma di ciò che in tempi non sospetti abbiamo seminato e questo deve essere il monito . Ora ogni giorni vivi di speranza procediamo e quello che più spaventa è la non conoscenza di come in realtà sia questo regno. Appaiono parole che non conosciamo , in esse spiegazioni fatte di frammenti , appaiono promesse con il senno di poi come briciole da seguire . Comizi svolti fino allo stordimento totale , accuse come in un asilo fatto di capricci e noi impassibili osserviamo con la ola da stadio .
Se potessimo sentire il sacrificio fatto da noi e da chi prima di noi l’ha fatto avremmo una visione diversa di questo finto paradiso di ipotesi , ma la comodità creata nelle generazioni a seguire, i messaggi da noi trasmessi per le nostre mancanze , l’educazione ormai spersa tra pretese identità singole e ben poco civiche creano questo regno delle ipotesi .
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In te confido e ripongo , ogni mia fragilità . Vero o falso che sia, io unisco me alla tua energia .
In te confido poiché sei spazio ed io mi rassicuro , in ogni tua forma e dimensione in te posso essere forma . Non c’è geometria ma solo spazio e libertà . In te posso viaggiare e trovare , in te posso essere essenza imperfetta .
In te confido e li libero , mi espongo e non mi respingo , mi mostro, e mai sono trasparente .
In te confido , perché se in pochi dobbiamo essere almeno giusto possiamo restare , non perfetti e ne uguali , ma complementari .
La poesia salva l’anima da quella stasi del tempo e permea parole taciute troppo a lungo, in essa si spiega molto di più di quel che si pensa . Lo stesso pensare esamina e circoscrive anche se a volte è essenziale in questa vita. Ma noi cerchiamo oltre a ciò che pensiamo e come tale ci vuole altro . In un tempo dove tutto è a disposizione c’è qualcosa che non è disponibile , è il senso d’espressione che non può ne trovare ne acquistare . O lo possiedi o non esiste e se esiste gioca nascondino dentro di te .
In te confido , perché solo non posso arginare il colore che cerca la tua tela .. in te vedo un modo da colorare e tu esisti e vivi con me . Tutto è relativo in questa nostra avventura . C’è un viaggio da compiere senza terra e confini nel mio colore in te confido , poiché tu lo puoi usare in quella tela unica ma essenziale .
Eppure in ogni falsa rima c’è una promessa al vento , il vento porta via qualcosa e lo sparge lontano . Ci vuole questa esperienza così volatile per capire cosa resta di così tangibile , perché quando tutto si blocca e diventa incerto abbiamo bisogno di sognare e vivere un po’ di più . La falsa rima è solo un concetto uscito ubriaco e che nel tempo mostra la sobrietà di un pensiero vero .
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La vita è come un libro dove un po’ alla volta scopri le sue pagine, le leggi, le scrivi, segni appunti. Una storia nella storia con un finale a sorpresa. Pagine che parlano di noi e altri, di fatti ed emozioni. Ci sono pensieri che si imprimono e altri che volano oltre le parole che scriviamo. Le pagine di un libro con l’odore della carta, quel profumo di vita che in questi giorni ci tiene compagnia. Adesso tutto rallenta e scriviamo molto più lentamente, appesi a notizie e bollettini scandiamo la giornata. Poche le parole nuove e molte che riecheggiano all’infinito. Un suono che a tratti sembra un urlo , nonostante tutti i giorni passano in quella incertezza che ci circonda . Il respiro cerca profondità in quelle mura che nel tempo tolgono fiato e luce. Tutto questo somiglia ad un viaggio verso un mondo ignoto , un po’ ricorda il libro ventimila leghe sotto il mare, credo si chiamasse così .
Le pagine di un libro dove rileggendo a ritroso riscopriamo il tempo, i momenti , gli spazi . Una punteggiatura piccante e controversa emerge , un dialogo a volte troppo lungo o troppo breve . Ci sono addirittura riassunti dove qualche spiegazione in più serviva . Strana la vita quando la rileggi e ripensi, strana la vita quando in ciò che hai scritto ti mostra un senso diverso . Più rileggi più noti dettagli , un po’ sorridi e un po’ ti geli , prendi parole e quasi non sembrano le tue , eppure sei tu che le hai scritte e vissute . Non c’è forse ansia e ne paura , c’è quel velo freddo e lucido che fa riflettere . Prendi il libro e arrivi di nuovo al giorno presente , annulli ciò che hai riletto (a poco serve adesso). Osservi una pagina e vorresti mettere del colore, un nome , un luogo. Fare punto a capo e … iniziare di nuovo. Invece nulla, c’è stasi e attesa.
Osservo il libro e lo vedi immenso con tante pagine che potrai scrivere , ci sono spazi anche per le foto , come se si potesse creare una memoria ben definita . Ma è vero che la memoria a volte gioca brutti scherzi, ritorna più per la paura che per la consapevolezza o perché si sta toccando il limite. Ognuno di noi prende poi una strofa e la legge come se fosse verità unica. Siamo aggrappati alle nostre idee e ben poco uniti dalle nostre esperienze. Potremo fare delle fotocopie e noteremmo come tante cose si somigliano , invece ognuno va per se . Si è passato dalla canzone sui balconi al silenzio abissale , l’unione è durata come la sagra di paese e poi dentro le nostre mura il silenzio del nostro orto è come prima . Saranno pagine del nostro libro che rileggeremo anni dopo e ciò che resterà immutato è l’atteggiamento. Rileggeremo un po’ questo Titanic, dov’è alcune scialuppe c’erano e altre non esistevano . Troppo semplice essere uniti in un canto e distanti sui valori . Leggeremo di diritti identici, scritti a più mani . C’è chi avrà usato il sudore di una vita e chi le giustificazioni di sempre , ma nonostante tutto le parole in grassetto saranno dei “giustificanti” di chi non ha sudato una vita. È così che funzionano le cose in questo libro, gli spazi sono senza vergogna e l’unica cosa che reggerà è la dignità senza falsi diritti .
Se mettessimo insieme tutti i libri in una biblioteca globale leggeremo di come gli errori sono ammessi nel gregge finche’ un cane da pastore li circoscrive , il fine ultimo è tenere il gregge al pascolo poiché il pastore possa fruirne . A poco importa chi fa di più o di meno , poiché in un libro unico sono pochi coloro che possono sottolinearne il valore vero . Abbiamo sempre avuto bisogno di chi si prende la responsabilità per noi e questo crea qualcosa . Resta vero che non c’è e non deve esserci egoismo , ma solo una sana meritocrazia . Di fatto in un libro sono i lettori che decidono se piace o non piace , ma c’è anche la propaganda che aiuta a spostare l’ago della bilancia . Se potessimo davvero rilegare vedremmo come questo sia vero e forse potendo riscrivere pagine lo faremo , cancelleremo molto, ci aggrapperemo meno al passato, useremo verbi al futuro con coraggio e orgoglio .
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In questo confinamento dove il perimetro ci stritola e mette in evidenza le nostre fragilità e paure è normale riflettere sulla libertà . Abbiamo forse costruito questa libertà di carta pesta ? Abbiamo forse perso la responsabilità ? Perché la libertà ha bisogno di confini forti, di cemento armato e di alti valori . Tutto lentamente evapora come la nebbia e evidenza in modo nitido che la libertà è stata derisa e poco compresa . Abbiamo dato spazio al teatrino di interpretazione , forse troppo abituati a pensare senza pesare il senso di ciò che pensiamo . A questo punto ci vuole un moderatore , una persona che prenda le redini di questo immenso insieme di persone , un po’ smarrite , un po’ ancora incredule e ancora troppo convinte che il proprio orto sia da salvare . Questo è l’errore peggiore non poter vedere oltre al proprio orto, e un po’ alla volta la nostra libertà si assottiglia , diventa esile . Abbiamo interpretato come dei principianti nella commedia della vita e dire che basta poco leggere il copione perfetto, quello scritto forse un po’ in fretta , ma che al contempo ha cercato di lenire le nostre paure . Eppure nonostante tutto come in un collegio per colpa di pochi , un giorno alla volta , perdiamo un po’ di libertà .
La libertà deve essere una responsabilità collettiva , deve essere un inno alla vita e non un urlo al bancone di casa di venti minuti . Responsabilità è la parola d’ordine e cosa significa ? Semplicemente che non c’è spazio , non c’è tempo , non c’è nulla che si possa pensare per se stessi . Ovvero la nostra libertà vive unitamente a quella di tutti adesso e come tale ogni nostra azione errata ci frena. Non c’è spazio per osservare solo cosa noi crediamo di sapere , poiché c’è una conoscenza collettiva ben definita . La libertà fatta carta cade e ogni spazio diventa più piccolo e soffocante così . Il virus a suo tempo troverà la caduta , ma a noi cosa resterà ? Credo che nessuno sarà come prima , lo scenario a seguire non è rassicurante ma al contempo per chi ha un senso vero della libertà creata in modo forte potrà essere una opportunità . Il cambiamento è alle porte , ha già iniziato a vivere nella nostra mente e attende di entrare in quelle profondità della nostra essenza , un giorno alla volta procedere e chiede spazio . Questo spazio cancella sulla nostra lavagna molte cose che avevamo programmato. Fa spazio e ricrea , ora forse è solo una traccia esile e tremante , ma la libertà vera ci aiuterà e selezionerà ognuno di noi .
Non c’è più logica a questo punto se tutto non viene preso per ricreare qualcosa , dico questo perché in questa nostra quarantena stiamo vivendo anche una forte osservazione che sgretola molti confini . Stiamo osservando come logiche evaporano e la corda stringe . Inutile ribadire motti e regole , perché le regole creano libertà e non devono suscitare concetti diversi a mio avviso , è l’interpretazione che crea il danno peggiore . Eppure nonostante i numeri crescano e gli spazi si stringano in messaggio non riesce a penetrare in tutti . È forse un gioco questo, me lo chiedo a volte e mi chiedo se anche adesso abbiamo poco se questo poco non sia tanto . Forse bisogna osservare in modo più ampio tutto questo e farlo con la volontà di credere che a noi non venga tolto tutto e che tutto questo serva a renderci persone più consapevoli . Tutti i giorni mi chiedo questo e tutti i giorni provo a restare saldo suo concetto della libertà .
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La vita è fatta di grandi interrogativi , almeno io la penso in questo modo . Il momento che stiamo vivendo è ovvio a tutti , internati dentro casa a sentire informazioni di ogni genere che come pillole entrano nel nostro quotidiano. Diventiamo ogni giorno sempre più consapevoli di come la psicosi diventi virale. Questo non dice che non ci sia il problema , anzi esiste . Sarebbe meraviglioso pensare che questo è un sogno e poco dopo svegliarci , potendo riprendere la nostra vita . Invece non è così .
Osservando da giorni in maniera dettagliata comincio a uscire dal torpore iniziale , osservo lucido e vigile tutto quello che viene detto e scritto . Esamino. Cio’ che sta spostando questa situazione è la paura unita al surreale , viene alimentata in questo modo, condivido link su link , scrivo stati social uno dietro l’altro , divento influencer con il motto : #iorestoacasa, pubblico continue informazioni false e veritiere. Questa situazione diventa ogni attimo più veloce e infinite parole si muovono dentro la nostra psiche e in modo inconsapevole dobbiamo trasmetterle a qualcuno . Potrei dire che l’informazione sia utile , ma quella vera e comprovata. Invece la libertà che si muove in internet crea anche falsi, si muove utilizzando le nostre paure e questo attiva le masse . Noi funzioniamo per la maggior parte attraverso la paura e ben poco attraverso il coraggio. Non è sfidare la vita con il coraggio in questo caso , ma restare a osservare in modo lucido senza giocare tra di noi . Spiego meglio : è come se la nostra immaginazione abbia bisogno di essere nutrita per prepararci alla situazione che potremmo vivere , è una azione di controllo involontario con un risvolto molto profondo. Fin da piccoli veniamo istruiti sulla paura per attenerci alle regole , (osservate e provate a ricordare se questo vi appartiene), è così il nostro funzionare, diventa segnato muovendo in noi reazioni e istinti legati alla paura, questo dice che ogni informazione può pilotarci in modo sottile . Queste informazioni estrapolano in noi i nostri lati più fragili o i lati più ribelli , non creano un’armonia e una sintonia presente e con una azione positiva. Avere la preoccupazione è un segnale molto corretto, serve per metterci in guardia , ma io non parlo di questo, Sto provando a spiegarvi che in massa ci stiamo muovendo per dilatare fino al limite una bolla e che così facendo ci facciamo molto male perche’ quando tutto questo finirà’ resterà in noi dolore . Avete pensato a come sarà la vostra vita dopo questo ? Avrete davvero voglia di abbracciare tutti e stringere mani ? Avrete in voi la libertà di non pensare che ogni cosa sia infetta ? Io credo che una parte di noi farà molta fatica a riprendere in breve tempo le proprie abitudini , la fiducia c’è in merito e la speranza che non sia così è forte .
Sono anni che osservo gli atteggiamenti in internet e come ampliano quelle parti di noi che nella vita nascondiamo . Ovvio non è una scienza esatta la mia ma una semplice visione a mio modesto parere. Però questo funzionare con tutte le nostre emozioni che esplodono dentro la nostra testa ogni tanto portano a stravolgere la nostra realtà . Pensate a chi si innamora in una chat e crede che sia vero . Non voglio dire che tutto sia riducibile a questo . Osservo però che dall’uscita della notizia del virus la nostra vita è immancabilmente cambiata nelle nostre abitudini e che in rete ogni nostra azione si è spostata in modo spasmodico a condividere solo questo . Avevamo bisogno di avere paura ? Io me lo sono chiesto molte volte . Cerchiamo qualcosa in questo ? Dobbiamo manifestare qualcosa ? O possiamo apprendere che qualcosa si possa vedere in altro modo . Diventa difficile sapere una verità assoluta , forse la filosofia può aiutarci , o forse noi umani dobbiamo toccare il limite per credere di poter superare tutto ? Quello che sto dicendo non contiene un messaggio di complotto, resta un’ osservazione sulla interiorità di noi stessi e una constatazione di come la paura possa muovere le masse . La storia ci insegna che una grande comunicazione muove le masse , che far perno sulle nostre paure fa lo stesso effetto, che il violare la nostra libertà ipotetica le muove . Fatevi una domanda arrivati a questo punto : come è fatta la libertà ? Fate un passo indietro nel tempo, osservate cosa non avete mai fatto e ora vi proponete di fare , fate un salto nel tempo e chiedetevi se ogni vostra paura abbia una giustificazione valida . Il problema di oggi non è un sogno, è reale , questo cambierà qualcosa che ci piaccia o no .
Io personalmente ho sempre cercato di capire e capire a sua volta , facendo un viaggio dentro me stesso sempre un po’ di più in profondità , questo non mi ha tolto tutte le mie paure però alcune le ha lenite . Il gioco dell’immaginare per rendere reale non ha creato un prepararsi mai adeguato, poiché in ogni scenario ci sono troppe sfaccettature che non possiamo controllare. Detto questo , il mio pensiero , una mia sensazione , spero che si faccia un passo indietro per poter osservare ciò che abbiamo dentro noi sottovalutato per molto tempo e che questo ci insegni a vivere con una armonia più positiva la vita . Spero come lo spero da anni che scrivo , che la paura cali e aumenti l’amore , la felicità , il senso coerente della vita e di chi ci circonda . Spero che ci sia un mondo giusto e pulito per tutti , un mondo forse diverso di come lo vediamo a volte .
Ad oggi la nostra vita è il valore assoluto , ricordiamocelo . Ad oggi solo uniti possiamo fare qualcosa di bello . E ogni cosa brutta poi passa come ne sono passate tante … di fondo noi siamo un oceano che ad oggi sbatte contro uno scoglio , ma che mai si può arginare .
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Abbiamo navigato distanti, senza mai conoscerci. In un isola incerta due occhi si sono parlati, di un qualcosa che sapeva di tempo. L istante ha deciso per noi in quel che in vite passate poteva essere qualcosa . Il buio ha diviso e unito, uno spazio limitato ma vero. Un vortice di emozioni che esplodono e poi , si gelano in parole esposte . La nostra pelle è sottile e, si lacera sulla Via di questa verità che siamo. Non parliamo mai d’amore , fa paura questa parola. Mette la nudità di noi in un palco tropo pieno e, in una vita che non vuole questo . Ci siamo stati, anche quando non esistevamo in questo presente . Abbiamo avuto la sensazione di chi, in un tempo ignoto ha vissuto cuore a cuore, riducendo le parole presenti in baci senza fine . Oggi le parole sono l’unica sensazione che alla pelle arriva , spaventati , delusi , ma mai divisi. Non possiamo dare nome a questo, non possiamo sfuggire a ciò che prima di noi ci ha destinati .
Cuore a cuore , occhi di parole vere. Un battito che sembra allontanarsi, dove diamo la carne per sopravvivere alla realtà , un sesso che ci tiene legati alla vita presente e ci assenta a quella magia che vorremmo per noi . Non dobbiamo dircelo questo, per occhi hanno detto quello che pubbliche parole ucciderebbero all’istante . Non diamo nomi, e verbi al futuro . Non diamo nulla per certo . Restiamo solo il contatto tra chi siamo e chi dobbiamo essere , due scomodi ruoli .
Non c’è tristezza ormai, c’è quel che resta di quel che non ci diremo mai , occhi che si osservano in parole diverse . -
si cerca e si cerca, poi ci si perde. un tempo che passa e ci plasma sulle nostre paure. un cuore a metà, privo di voce, afono . nella mente , un lungo viaggio, mai finito e mai ricordato. il tempo scorre e il riflesso rimane. soffia un vento , una musica o immagine, arriva , si , l’emozione.
ti sposti , e ti osservi, non sai se sono lacrime o sorrisi. non sai e non vuoi . la delusione fa tremare, pareri come tatuaggi mai voluti, messi in mostra per appagare una radice di un albero, in un campo diverso dal nostro.
l’emozione però non cessa di arrivare, invade, pervade , vince. si esiste . come se esiste . ma nella stranezza della vita, la mostri solo a chi di te nulla conosce, perchè non c’è un giudizio di sorta, un perchè, un chi sei, un come stai che debba avere già una risposta scontata. emozione, un fulmine vero, tremare un attimo e ritornare a quel che sembra essere. perchè al di la di questa scarica una privazione incalza. è illusione vera, perchè al di la, c’è bellezza, essenza, fragranza, l’odore del sesso, la pelle umida, la non curanza di spiegare, perchè dietro ai lustrini si vuole godere, urlare, vivere un piacere. si, si vuole emozioni vere, sincere. non oscurate dalle parole, dai fatti e il rispetto. quel fottuto onore, che fa morire lo stupore, di un fiore appena colto, di una bacio a chi non sai. la verità si nega, l’emozione si rivela. la vita si vota, e la mente si colma, privazioni e illusioni un arrivo di un viaggio impersonale.Il tempo passa, tra file immense in quel paradiso dei perdenti. si, quel posto dove siamo manichini, mossi e scossi da una semplice lacrima di stupore. quando tutti si chiedono un perchè e tu, in te vorresti urlare tutto. emozione che non vuole lettere maiuscole e punteggiatura perfetta. qua non c’è scuola , non ci sono medaglie e denaro. nel cuore non ha valore l’aspetto, il rispetto e l’onore, qua si ama , si gioca al mondo, alla carne e alla passione . riflettere a poco serve , cosa porta alla nostalgia di una malinconia improvvisa che poi non si vuole mostrare.
emozione è una non soluzione a ciò che la vita cambia un volta all’attimo, un battito di cuore. amare è la soluzione come in controcorrente . si un salmone che torna alla vita nella morte certa di una risalita. eppure lui volendo sorride, vive , ama crea . è bello essere follia, magia, imperfezione di quei sistemi apparenti, che includono aspettative e insicurezze. in virtu si direbbe, ma le virtu e le facciate sono memorie povere e magre. emozioni sono soluzioni alla vita , al viaggio, a noi .
non dare un senso a volte è bellissimo cit . dell’autore ….
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Ci eravamo così drogati di emozioni , assuefatti a tal punto che ogni centimetro di noi odorava di mondo perduto . Anche bere fino a svenire non dava più lo stesso effetto.
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Sono banali queste lacrime, dopo che, vedi un temporale. Osservi quanta energia in esso, e tu, piangi , uomo che sei.
Piangi, mani strette. Una Rabbia che non puoi raccontare al cielo, perchè non ci sono parole di ritorni tra i tuoni ed i lampi. Sono inutili queste ampolle d’acqua in un volto che di sabbia è ricoperto. Polvere di un non vedere, dove la forza nel cuore stia, spazi identici, dissimibili , tangibili e, in una linea netta separata. In questo cuore quanto spazio potrai fare alla fine di un inizio, di una emozione che, non racconti. Ma dove vive questo cuore, se non separato dal mare , d’orgoglio . Dove vive il cuore tra linee di confine intangibili ed emozionali, come un tramonto rosso , dopo un tempesta che mai nessuno ascolta davvero.
Ed il comporre parole, trova un tempo, in ogni emozione . Una lacrima che ormai, sedimenta . Tracce inviolate, di un perchè che nessuno comprende mai .