Troppo spesso perdiamo le sfide, troppo spesso pensiamo di avere tutto contro, questo è vero ? Questo non è vero…
Noi siamo leader di noi stessi, i primi e unici promotori del nostro arrivo in tutte le sue forme. Possiamo anche legarci in alcuni attimi alle solite e assurde parole che diranno: tutto è contro di me, sono sfortunato. Ma in realtà noi siamo nati per vincere, siamo vincenti e spesso ne siamo inconsapevoli di questo nostro potenziale. Possiamo non comprenderne inizialmente il perché di questo nostro “insuccesso”, restiamo come bloccati davanti a quello che accade e. che spesso vorremmo per noi e mai si realizza. In realtà tutto parte dal pensiero che in noi alberga. Questo pensiero è la prima costruzione che edifica in noi la nostra leadership nella vita, infatti la mentalità vincente non nasce da fattori esterni a noi che portano come tale ad essere rincuorati, rafforzati ed egocentrici, quindi come tale partiamo in vantaggio. Questa mentalità è uno stile di “vita”, un radice che in noi cresce attraverso prima con le esperienza che portano alla conformazione di noi stessi e che “creano un bagaglio di vita” importante, come una fonte di dati che nel tempo possiamo attingere e mettere a nostro vantaggio. Quello che rimane importante in queste esperienza è rilevarne tutte le sfaccettature e non fermarci solo a quelle negative che avrebbero solamente motivo di penalizzarci e di portarci a una chiusura che non aiuta in una mentalità vincente. Detto questo possiamo comprendere che essere leader di se stessi è la formula che in ogni caso che ci si presenta porta noi a non perdere, a non cadere e comunque a rialzarci con l’ottica giusta .
Avere una mentalità vincente, come punto di ancoraggio fermo in noi inizia non solo con le esperienze di vita che avremo fatto e che sono fonte di dati nella varie occasioni. Ma avere questo tipo di mentalità è essere consapevoli di se stessi, non cadere nei limiti e oltre che, essere non solo mentali in modo analitico ma utilizzare in noi le sensazioni che derivano dal nostro cosiddetto :”sesto senso”. Come tale se si attinge a tutto quello che compone la nostra personalità e la si volge a un obbiettivo grandioso e illimitato come essere leader di se stessi, questo porta attraverso il tempo a vincere sfide, sorpassare i dolori e a non farci mai sentire privi di una identità vera e reale, che in tutte le persone indistintamente esiste nelle sue peculiarità, essendo ovviamente ogni individuo singolo e unico.
Normale pensare che questo sia molto complesso, ma si deve tenere conto di una cosa: spesso coloro che ci circondano hanno una influenza diretta su noi, come tale abbiamo come delle barriere che in noi stessi sono rafforzate da questi fattori esterni perché se si pensa, che molte persone hanno un mentalità diversa dalla nostra e che noi invece vorremmo un cambiamento troveremo sempre un attrito e non un appoggio. Come tale impariamo a non dipendere da nulla inizialmente ma solo a sperimentare si noi stessi la capacità messa all’estremo e a nudo che in noi esiste. E’ un impatto forte e pericoloso che riscuote inizialmente un presa ampia di decisioni che possono portare alla perdita di alcune cose, persone, ecc.. Dobbiamo però pensare da subito in maniera vincente: non perdiamo nulla senza trovare poi un qualcosa di migliore. Detto questo si delinea da subito come essere leader di stessi sia come partenza un chiedere a se stessi senza paura verità e pensiero positivo sempre. Questo è un patto, un impegno che prendiamo e che non possiamo trascendere, perché se veniamo meno alla base di tutto non avremo mai una mentalità vincente. E si deve essere consci che avere la mentalità vincete è a oggi una preferenziale assoluta verso la felicità. Si deve anche considerare che parlare di mentalità vincente non è indice di egocentrismo, deve essere invece inteso come una grande espansione di noi stessi verso l’assenza di limite con un umiltà primaria, un ascolto vero e una analisi reale che porti ad elaborare senza mille pensieri le cose. Così in questo modo d’essere si diventa reali con un identità vera e sempre più disposti alla vita in modo positivo.
Altro fattore importante per avere una mentalità vincente è essere in contatto con il cuore,come fonte infinita dove attingere non solo alle emozioni che vengono generate in modo sistemico , ma come apertura totale verso gli altri. Come tale potremmo anche dire che avremo non solo una mente analitica e strettamente chiusa in schemi, che sono la vera restrizione di una mente vincente. Ma avremo una mente in contatto con il cuore che porterà alla assenza di confini, un vedere oltre allo schema che si amplia e che non è soggetto a nulla di esterno che possa influenzarci in modo negativo a tal punto da farci crollare nelle difficoltà.
Altra base che porta a sviluppare in noi questa attitudine di mente vincente e come tale ad avere la leadership è la mente meditativa, ovvero una mente al di sopra del “si e del no” che in noi esiste come analisi di tutto. Questa mente che si sviluppa attraverso vari metodi di vario genere, è neutrale (imparziale) e regola l’equilibrio perfetto d’analisi in noi, permea allo stesso tempo la calma su ogni circostanza e ricordiamo che la calma è una virtù grandiosa sempre e comunque. Come tale queste basi che si sviluppano in noi, se prendiamo coscienza di noi stessi e vogliamo essere leader di noi stessi, vengono primariamente fatte come scelta per stare meglio, poi ampliate attraverso una seconda decisione che porta noi stessi a perseguire verso l’obbiettivo che chiamiamo essere vincenti.
Notiamo che chi ha questa mentalità è solo con la propria presenza fonte di energia altrui, come tale pensiamo che se noi stessi prendiamo questa attitudine che tutti abbiamo, chi più e chi meno e la portiamo ad emergere totalmente , saremo in un lasso di tempo persone vincenti ,felici e pronte a vivere la vita in modo migliore.