Davanti al foglio bianco , di fiabe la vita si riempie .
In un luogo mai descritto, un incontro era destinato. Un incontro che nel tempo passato era già stato vivo . Di quegli incontri che solo d’amore parlano e , che nel tempo non hanno più parole.
In un tempo presente , una fiaba voglio ricordare , di due corpi in ombra che sanno ancora aspettare . Una fiaba fatta di dolore e disincanti , di veleni e passioni , emozioni tronche e prive di sequenze , come quei film troppo veloci da capire.
Davanti al foglio le parole cadono, come le lacrime che nessuno vuole mai raccontare . Come se, solo il sorriso potesse poi dire , è una fiaba questa . Davanti al foglio , mille parole restano strozzate , non sanno uscire , un po’ per paura , un po’ per nostalgia .
In un tempo che ho perso di mente , un incontro avrei vissuto. Fatto di parentesi , punti , e silenzi. Di quegli incontri unici, dove due persone potevano solo amarsi. Ma che di paure sparse ormai si sono colmati . Come un pungo di sale nell’acqua dolce , che non concede il ritorno al punto iniziale , ormai è salata l’acqua , un po’ come il dolore ormai recepito .
Due persone che distanti restano,si osservano , fingono che nulla sia nello ieri, che nulla abbia un senso . Che di poche parole vorrebbe vivere , rendere distante un cuore, per poi raccontarsi che tutto è sensato .
Una follia d’amore ,che non teme . L’amore non odia , non ha paure , l’amore , voce senza fine ormai grida al fallimento , davanti a quello che io stesso inghiotto in me. Una fiaba senza fine , ne lieta , ne avversa , una fiaba semplice .
In questo foglio bianco , potrei descrivere le mappe celesti di un cuore , ma nessun viaggiatore ha mai coraggio di percorrere. Una viaggio troppo semplice per donare un complesso monetò impossibile . Fiabe e sempre fiabe , il mondo sorride in inediti racconti. Da lontano ci osserviamo , come fuggiaschi di vita , esuli impropri e improbabili , vittime volontarie della nostra paura .
Quanta inutilità che posso respirare , in questa aria ormai satura di persone . Affannosi respiri colmi di parole vaghe. Parole d’amore dietro l’odio. Parole orfane di padre e madre, amore e dio , assenti giustificati dal profano vivere impaurito .
In questo foglio , non ho pianto , perché del pianto un lusso estremo donerei. In questo foglio una fiaba astratta racconto , di quelle di un uomo e una donna . Due persone che , sfuggono e si rincorrono , di quelle fiabe che non hanno finzione , ma fingono al medesimo modo dentro l’anima dei mancati amanti .
In questo mondo siamo amanti e amati , vicini e lontani innamorati. Distanti per scommessa e ormai persi in quella latitudine delle nostre paure . Una mappa di vita divisa . Una fiaba che rimane in un foglio , perché nel foglio ogni finale lo cambi , nella vita ogni finale non è mai nato .
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Un incanto, tra il cielo, un mondo per intero ,sospeso nell’azzurro che di sogni a se molti ne chiama.
Una fiaba delle nuvole ballerine, come l’anima che di occhi si fa voce, e parla al vuoto come la libertà all’uomo stesso.
Un canto vorrei, fatto al cielo dei pensieri inespressi, dove io, la nuvola posso iniziare una fiaba senza fine.
Un giorno non troppo lontano, il cielo parlerà di questa storia, nuvole in movimento dentro un cuore azzurro fatto di sentimento.
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Un uomo al bivio racconta al vuoto di lui .
Lui vide il mondo dall’alto di una montagna dove tutto sembrava a portata di mano, poi scese da questa cima e vide la miseria dell’umanità stessa. Al mondo racconta di lui , come una semplice fiaba che pochi capiranno fino in fondo. Il mondo è troppo lontano ormai da una cima innevata e candida.
Lui racconta di un amore così grande da coprire il sole, così pieno da essere l’oceano mai visto all’orizzonte nel suo finire. Lui parla di questo amore che lo tormenta ,che vuole esplodere, che egli stesso vuole donare prima che l’ultimo respiro gli tolga il suo sussurro..
Lui parla di come le persone vivano nascoste dal loro cuore, come se il cuore stesso fosse un flagello ormai, una peste che ti riduce abbandonato ai margini di una strada. L’amore stesso isola e poi ti rende il sovrano stesso del silenzio e solo il vento accompagna tutto questo.Lui parla di questo miracolo che tutti scrivono, e poi mai vedono in loro. Troppo attaccati alla mente e le sue immagini stantie, dove tutto è organizzato dal primo respiro che fai, dal primo raggio di sole che vedi . Lui parla e nessuno comprende questo, vedono in lui il semplice gesto corrotto di un appropriarsi dell’anime altrui, ma in realtà le anime sono perse da tempo in questo sterile mondo dove il legame è l’unico mezzo di in vincolo che uccide il sentimento stesso. Lui sa questo e pure nella croce deve vivere la sua libertà chiamata amore .
Lui parla di dare, ma dietro questo l’uomo e la sua natura crea un diritto che mai esiste: la pretesa di un ricevere e il mondo barcolla nell’attesa di un’avvento che mai arriverà a estirmapare la sete d’amore compassionevole. Solo margini ad oggi si vedono ,dove chi dona viene messo, il mondo stesso vive la paura della propria ombra e nulla più trova da mistificare se non l’ego stesso.
L’uomo ormai stanco urla a Dio stesso che il peso che porta uccide nel corpo la sua vita, ma ogni essere ha un ruolo in questo passaggio astratto che compie.Non ci sono più folle per questi oratori senza dimensione, il mondo vuole parole illuse per ingrandire un ego che avvelena il sangue. L’amore evapora e mai in nubi torna, la pioggia è il semplice piangere di un tutto che mai si sfiora, e chi sfiora il tutto comprende cosa sia amare anche nel dolore del non possedere nulla. Ma questo non crea folle ma solo isolamento di un termine che ti viene dato, pazzia..
L’uomo non è mai triste , lui piange solo perchè il suo stesso traboccare non trova via verso quello che vede, ma nulla è come appare e nulla è incompiuto in realtà. L’uomo vede la paura come una regola di vita e poco può ormai per dire : ama e dai amore. Lui sta già andando verso il destino , non è sazio perchè la fame dei sentimenti ti ricorda quanto bello sia dare un gesto e vedere un sole ridere ..
Lui è semplice e forse chi l’ha visto ha capito nel suo silenzio , nei suoi occhi quello che svanisce attraverso il vento di parole fatte.