Troppi racconti vengono fatti, nel dimostrare evidenze di un vissuto, che prende forma solo e sempre a livello personale, tutto viene tramandato ,con curata sensazione ed emozione propria, da persona a persona, per poi arrivare enfatizzata a colui che come ultimo se la sente raccontare. Questa è l’illuisione che tutti cercano per sentire un semplice momento migliore del vissuto, ma alla fine come una medicina l’effetto non è durevole, svanisce, si ricerca ancora attraverso le parole, una cura, non vi è fine in questo, tutto deve essere appeso alla speranza, l’illusione che porta al desiderare sempre un amico che racconti e sopporti le parole della mente che incessanti ,ci staccano dall’anima.
Inutile, le parole altrui non sono un cammino certo , ne reale, rimane ingannarsi da soli, in noi esiste il racconto dei racconti, una esplosione inattiva, di un ordigno di luce meravigliosa, non servono le proiezioni altrui, serve solo essere in ascolto, non sentire la paura del nostro racconto, ma assaporarlo e comprenderlo. Molti evitano ,molti piangono, vivono attaccati alle speranze delle illusioni, toccare il vero è reale ,possibile. Tutto è quello che uno non pensa, vivere è diritto di tutti ,la sofferenza della mente è condizione che vincola, vero la testa è complementare a noi, ma pulire la mente è una necessaria pratica, che pone equilibrio. Meditare è lo strumento, che elimina dalla mente i falsi passaggi, non dissolve il pensare, il racconto a cantilena, ma lo evidenzia, lo porta al punto massimo della comprensione, fa sentire quello che sembra un disagio come un racconto, che nessuno ti sta dicendo, siamo noi che esternamente lo sentiamo, siamo dissociati e lo elaboriamo, lo mettiamo con il tempo a tacere ,silente pensiero che male e paura non farà più.
L’illusione rimane pensare che altri possano fare questo lavoro sporco per noi, tutti sono santi in un paradiso dell’inferno, tutti maestri delle pelle altrui, in noi vi è il maestro più grande e luminoso, quello che non chiede e che non obbliga,un flusso continuo che cura il male del millennio. Male che si dilaga nell’iposcrisia della materia ,dove tutto si può acquistare e curare con parole di altri e pillole, non è reale , illusione all’ennesima potenza, tutto questo ci rende servi sempre di più di una cosa o l’altra, tutti possono aiutare, ma rimangono margini di un foglio bianco, e non scritti da rileggere.
Noi siamo i maestri di noi stessi, nella meditazione non vi è suggestione illusoria, vi è contatto ,profondo e sentito, siamo dissociati dal quello che ci circonda, siamo consapevoli, sentiamo l’errore e lo elaboriamo, non dico questo per dire se tu farai avrai, dico solo quello che io ho fatto,” nessuno obbliga nessuno”,l’obbligo è reprimere, è un inculcare le medesime parole illusorie, che vanno a gratificare l’ego.
Il mio è un racconto semplice ,puro, di una esperienza che faccio, e con molta semplicità espongo in un pensiero della mia visione ,che non è assoluta , ma libera ,tutti hanno un diritto acquisito ,quello di decidere se stare bene o male, come rimediare, e cosa ascoltare.
Io ascolto tutti, ma vivo nel mio silenzio interiore, dove la pace e l’amore, sono sottofondo a quello che un tempo temevo, sono passati molti giorno ,mesi, prima di non sentire più quelle parole incessanti nella mente, prima di arrivare a prenderne coscienza di tutto questo.
Questo è un mutamento, che è stato un processo,silente , rapido, direi, ognuno di noi può essere sempre più vicino alla sua soluzione, ma tutti desiderano questo? A volte mi pongo questa domanda unica ,che non è a me riferita, ma che sento nei discorsi altrui, penso solo che molti cerchino quello che è la “via”, ma che si attacchino spesso alle illusioni, che altri possano fare quello che noi in un istante possiamo ottenere. Vorrei sempre che la luce illuminasse il mondo da questa oscura sensazione che viene venduta ormai anche a gli angoli si strada.
Rimarrà tale o meno, questo non posso dirlo, per me rimane solo una parola l’ascolto di noi , un semplice accettare, il fluire da non nascondere, che cela ,la verità e soluzione ,sempre.