
Tag: mente
-
Ormai viviamo in mondo senza direzioni , pilotati da modelli e da sacralità di ogni genere , abbiamo una vita che rincorre fino a toglierti il fiato e dobbiamo senza nemmeno esserne consapevoli essere il modello di qualcosa o qualcuno . Esistono margini e emarginati proprio perché se usciamo da modelli e mode , gradi apparenza , siamo tagliati fuori . Si tende a volere senza ottenere veramente qualcosa di integro e perpetuo e questo crea solo una debolezza collettiva , si insegue anziché essere paralleli alla vita per poi fondersi a tratti in quella magnifica esperienza che essa ci dona .
Ormai siamo troppo aggrappati alle nostre paure e siamo sempre più costretti a inghiottire senza esternare chi siamo , perdiamo una identità unica e irripetibile e in questo universo invece ogni stella deve brillare di luce propria . Poi arriva un momento che non unisce di certo tutti che cerchiamo una via o un direzione, sentiamo la volontà di essere lucenti fuori dal coro . Accade proprio quando o abbiamo tutto o sentiamo di non avere nulla , non c’è un modo esatto nel quale ci avviciniamo allo yoga . Perché parlo di yoga ? Perché lo yoga è una disciplina senza tempo e senza età , nasce millenni fa e non conosce il tempo in chi lo pratica . Non conosce il limite e esonera ogni nostro limite vero , altri limiti sono la nostra mentalità ristretta a crearli .
C’è stato un tempo e voglio raccontare di me che avevo tutto, ma persi tutto ciò che nel mondo invisibile era la mia forza . La materia era poco importante poiché il male era invisibile , per anni ero stato riluttante allo yoga e quasi ci ridevo . Poi un giorno e credo che quel giorno avessi toccato ogni abissò di me andai a lezione per la prima volta . Fui avvolto qua un qualcosa di diverso , era così distante il senso di me che si perdeva e sentivo qualcosa che mi spingeva a ritrovare me stesso i quella vastità di pensieri che mi avevano distratto dalla bellezza della vita . In passato avevo fatto altri sport ma nello sport non avevo colto il senso adatto a me , nello yoga e nella sua pratica ritrovavo ogni mia cellula e sentivo come se mi riparasse quei file rotti che frenavano il mio vivere . All’inizio entrare in una disciplina sembrava come mettere regole dentro a una mente che già aveva regole distorte , eppure un giorno dopo l’altro sentivo che il mio male si assottigliava . Iniziavo a comprendere il senso più elevato del vivere e ad osservare il mondo in modo diverso , non mi buttavo dentro lo yoga come un cieco in cerca della luce , ma come uno sperimentatore del “vero” alla ricerca di quella trasparenza che toglie ogni torpore , la vita iniziava a darmi riposte e le domande che mi affliggevano diventavano solo un presente senza più ricercare nelle dimensioni del tempo le riposte . In passato avevo voluto vedere il mio passato troppe volte e per i motivi che giustificavano ogni mia azione , ero qui e ora ma camminavo nel passato come un guerriero in cerca di vendetta o rivalsa , in altri momenti dove andare nel futuro per rassicurare me stesso delle mie azioni e del mio esistere dentro la vita con le mie particolarità , ma anche lì diventavo un sognatore appeso a fili sottili e fragili , ero volubile a tratti ero carico in altri , il presente era solo un giorno identico all’altro dove la mia mente decideva dove farmi cadere e io ero un fantasma nell’ombra in mondo di luce .
Ci sono voluti anni per capire ciò che era lo yoga e per capire la purezza che a tratti si sporca per darci una opportunità migliore , non voglio dire che chi fa yoga è superiore a nessuno poiché dentro ad ogni cosa c’è sempre il bene estremo è una punta di male , questa è la forma della vita e dell’universo che insegna che non c’è una perfezione totale ma che noi imperfetti di matura siamo chiamati ad una esperienza perfetta della vita . La vita è perfetta noi possiamo solo migliorare e nella nostra strada ci sono tanti mezzi, io decisi nello yoga con la consapevolezza maturata nel tempo che in ogni cosa che noi facciamo abbiamo la facoltà di prendere la parte migliore escludendo la parte non adatta a noi . Certamente rimane che se la consapevolezza riesce a crescere dentro noi stessi cadono molte cose e situazioni inutili , perché seguire qualcosa che ci da una opportunità come lo yoga ci aiuta . In ogni esperienza ci sono momenti di alti e bassi , di vicinanza e lontananza , ma quello che poi ci torna è sempre quello che più ci ha dato forza . Credo poco al perpetuo umano , forse perché non esiste in me , ma credo nel ritorno con maggior consapevolezza di ciò che senza tempo e spazio eleva ogni nostra fragilità interiore .
Rimane sempre una grande lucidità dentro ogni nostra resistenza e lontananza delle cose , noi sappiamo sempre bene quando diciamo verità e bugie , quando abbiamo giustificazioni , quando ogni peso ha una misura diversa tra persone e situazioni , ecco lo yoga non è questo , lo yoga è l’imparzialità della verità nei limiti di chi siamo e oltre a questo c’è solo una forma superiore che ben poco assomiglia agli esseri umani . Di fondo noi cerchiamo sempre qualcosa eppure quel qualcosa a volte è solo dentro nostro cuore , sopisce , si distanzia ma mai ci abbandona , per me lo yoga è questo e rimane un faro nel mare in tempesta della vita .
-
Io cammino lentamente , mi dissolvo nei miei pensieri e nulla più esiste .
Cammino leggero assorto e mai contorto nel mio pensare , non c’è peso ne stanchezza , non c’è ciò che si pensa in questo deserto che chiami vita . Appesi e mai sospesi in quella nuvola di leggerezza che vorremmo, eppure in questo insieme di parole c’è un punto da chiarire , ma nessuno straccia mai i nodi di quella corda alla quale siamo appesi .
Il deserto è perfetto pochi colori ma ben distinti , da lontano sembrano solo due un blu e un giallo oro . Semplice vedere senza dover cercare sfumature quando tutto sfuma e tu inerme di blocchi . Ci fosse una magia per far cambiare qualcosa diresti di essere ad un circo . Spettacolo e spettacoli per spettatori ingordi di poter sognare , un po’ come la vita dove tutti sanno nel loro pensare e pochi fanno nel essere prestigiatori della propria vita . Uno strano gioco , io cammino e sospiro così un po’ di nuvole nere spazzo via, faccio spazio senza strazio ne dolore , voglio un po’ di colore e io lo cerco senza paura .
Il deserto in un cielo aperto dove il silenzio calma la tempesta , il segreto resta camminare il un deserto dove qualche rosa esiste , si perché c’è un oasi ed è lì che voglio riposare, lontano da questo insieme di inutili parole e fatti che poco hanno a che fare con la mia ispirazione di volare .
-
Avete mai avuto la sensazione che tutto sia più semplice ? Avete mai avuto la sensazione che dopo anni e anni di sofferenza , di situazioni che non funzionano , di preoccupazioni e ricerche di fantomatiche soluzioni o risposte senza ottenere nulla ci sia qualcosa da osservare ? O forse più semplicemente ad un certo punto iniziate a sorridere , vi placate , vi sentite protetti come se in servo per voi ci sia qualcosa di più grande ? Una sensazione così immensa e profonda che per un istante annulla ogni vostra resistenza e vi conforta , in quel momento vi siete arresi e siete nelle mani di Dio . Ognuno ha un nome per Dio , ognuno di noi nel proprio libero arbitrio lo chiama in un modo e c’è chi lo riferisce all’universo , alla luce , al divino. Poco importa come ognuno di noi lo professi o lo chiami , di fatto tutte le religioni che piaccia o non piaccia parlano di purezza e amore . Parlano di un qualcosa o di una entità al di sopra di noi e questo è assolutamente vero . Dio o lui o essi esistono , esiste e qual giorno che tutto sembra perduto ma che ad un certo punto un senso di pace e calma , di rassicurazione e serenità ci avvolgono è Lui che appoggia la sua mano sulla nostra spalla . Forse l’abbiamo ignorato , l’abbiamo perso , urlato , offeso o rinnegato . Esiste però un tempo di purezza estreme dove lui si manifesta per renderci consapevoli che non siamo soli , ma che siamo sempre legati a lui in quel progetto divino dipinto in quel cielo bellissimo dove noi e la nostra libertà regnano felici . Esiste un momento dove ogni nostra durezza si scioglie e abbandonati a ciò che deve essere inizia ad accadere . Non c’è sostanza logica, ma c’è solo amore che sconfigge ogni cosa e che indica in modo così netto cosa dobbiamo fare e perché forse per del tempo abbiamo sopportato pesi, dolori , emarginazioni e ogni bruttezza della vita ha un senso . Abbiamo tutti un percorso e nessuna scorciatoia , ciò che è destinato di ben poco lo si sposta , semmai lo si aggira o una sensazione diversa accade in noi , ci immedesimo di essere cambiati di essere più vicini , più colmi di quel nettare divino che a tiepide parole ci fa parlare di qualcosa di amorevole , ma sono ben poche le persone che dentro la stanza del cuore hanno una luce così profonda da illuminare ogni stanza della propria vita . Siamo tutti così appesi a pensare di arrivare a quel mondo materiale o metafisico usando modi e mezzi , stiamo solo rimbalzando senza volare davvero .
Siamo tutti nelle mani di Dio e nulla si sposta è già tutto scritto per noi , nel senso del lasciarsi andar via, in quella resa dove un sorriso prende vita c’è la manifestazione unica e inequivocabile di ciò che sta per cambiare . C’è per tutti un progetto giusto nella vita anche se a volte non sembra ma è anche vero che le persone prese dalla smania di arrivare o essere diventano rocce prive di pori ed è da un minuscolo follicolo che entra la luce che serve . A poco serve credere o fare e ripetersi in quelle giostre di vita che alla fine riportano sempre allo stesso punto . Esiste anche chi dice di essere felice di ciò che è o che possiede e questo non è un male , anzi è un bene. Bisogna distinguere molto bene alcune cose : nessuno viene mai lasciato indietro dal Divino, Dio , universo ecc ecc , ma tutti abbiamo una funzione importante , tutti siamo interconnessi in un mondo che ha bisogno di tutti noi nei nostri singoli ruoli . Poi c’è chi destinato a fare qualcosa di grandioso , che esula da soldi e ricchezza o stato sociale . È sempre vero che c’è chi diventando ricco ridistribuisce ricchezza e al contrario c’è chi pensa di farlo ma con una misura è un peso ben distanti dalla verità , ma questo non è il punto focale di chi è “Destinato”. Chi è destinato distribuirà in modo semplice una via giusta che prima o poi ti porterà ad avere una manifestazione interiore dove la mano di Dio ti sfiorerà .
Siamo nonostante tutto e questo è ben noto tutti subordinati a qualcuno o qualcosa , ci sono “potenti”, i ricchi , i tiranni e ogni sorta di persone hanno potere verso altri , questa è solo la scelta di debolezza che nei secoli si è manifestata . Questa manifestazione è distante da ciò che oltre noi e Sopra noi ci muove , Lui ci resi identici e ci ha reso liberi , ma di questa libertà abbiamo perso il senso . Abbiamo pensato di essere Dio e come tale qualcuno si è manifestato in molti modi , sottomettendo , decidendo , creando confini e regole , costruendo per altri un qualcosa anche di utile , ma che alla fine ha sempre dimostrato che l’uomo trova sempre e solo un modo di elevare se stesso e mai di elevare tutti . C’è sempre un meccanismo migliore che nel tempo rende qualcuno in alto e tanti in basso . Questa è una realtà immutabile , ma nonostante tutto c’è sempre un progetto divino che ci attende per metterci in quella dimensione migliore per noi e la nostra felicità . Il restante ormai è solo ciò che vediamo e sentiamo ogni giorno . Io penso che nulla si possa spostare in questa società , perché quando per millenni c’è un meccanismo che si moltiplica e migliora fino al punto di essere così convincente verso le persone e che in certi casi riescono a creare guerre ci sia ben poco da sperare che la dimensione che ci lega gli uni agli altri possa cambiare qualcosa . Io credo in un termine di esistenza in micro e non in macro , ma nella sua piccolezza e singolarità fa la differenza . Saper bello poter pensare che se tutti fossimo mossi da qualcosa di buono tutto sarebbe migliore , c’è sempre da capire che l’uomo e la sua intelligenza vedono sempre opportunità esterne e mai interne , laddove c’è il tempio di Dio il cuore stesso , questa antenna che ci collega oltre . Accade e c’è da sorridere nel pensarlo , che le persone credono di metterci spesso e volentieri il cuore , ma che in realtà ci mettono il cervello ; sapete come funziona il cervello ormai ? Si parte da un buon presupposto e in molti casi si arriva a pensare cosa ci si guadagna … Non è totalitario ovviamente , ma resta l’istinto che abbiamo perfezionato nei millenni a muoverci, resta il quel senso che ci mette a confronto creando “modelli” da seguire e presupposti di elevazione sociale . Ad oggi nessuno vuole essere il signor o signora nessuna , i social media lo dimostrano con quanta ambizione ci si crede ricchi con i soldi del monopoli e di come l’essere seguiti, i like abbiamo un valore . Definire questo ? No forse non serve . Siamo in un mondo “libero” dove di libero resta poco e siamo tutti legati ma con idee ben diverse . Essere nelle mani di Dio non è essere diversi o migliori è solo un gesto di purezza diversa . È un aiuto , una speranza , è un ritorno a qualcosa di più nudo e intimo nella vita . Dentro a questo c’è sempre la speranza che qualcosa cambi in modo universale , però credo che a volte sia già grandioso se dopo un momento difficile e sofferto possiamo tornare a sorridere , a vivere a pensare in modo produttivo per e si spera per altri . Credo che in ogni piccolo gesto che ci colpisce e ci illumina anche solo con un riflesso d’amore ci sia tanta speranza per ciò che sarà .
-
Non c’è nessuna relazione se non c’è amore .
Abbiamo avuto il tempo di crescere e di crearci una vita, poi ad un certo punto qualcosa non va e siamo vittime di una amnesia totale . Sembra che tutto non basti più e che ogni cosa sia sempre la stessa, questo accade molto spesso eppure a volte facciamo finta che tutto vada bene così . Siamo un po’ più sciupati , con qualche capello bianco in più , sempre frustati e di corsa , legati a qualche foto da mostrare e soli in noi stessi come naufraghi nell’isola che non c’è .
Innamorarsi della vita per riscoprire il fiore che sboccia , ogni esistenza è priva di parole ma colma di sensazioni . L’esistenza stessa procede senza un perché e noi invece dobbiamo cercare fino allo sfinimento per capire sempre tutto. Vogliamo di più o vogliamo il meglio , siamo però statue di un museo del passato e fuori invece c’è il sole che splende . Sarebbe bello avere la soluzione e un seme della rinascita in tasca da poter seminare ogni volta che vogliamo . Questo non è possibile , noi siamo il prodotto di ciò che non sappiamo e seguiamo sempre le divisioni che ci insegnano . Arriva il anche il tempo delle somme e se il prodotto è basso cominciamo a raccontarci di ciò che non è stato sommato a ciò che ostinatamente vogliamo . In realtà ogni cosa a noi destinata arriverà , in un modo o in altro modo lei troverà noi ovunque saremo e in qualsiasi cosa faremo . Non è una questione di tempo , ma di scelte allineate ai binari divini che per noi sono stati decisi . Immergersi senza soffocare con un orgoglio preposto al cambiare , sarebbe la medicina divina del cuore ; dirsi e ridirsi mi devo amare quando poi giriamo sempre in un binario arrugginito della nostra testa , c’è così poca elasticità a volte è tutti a ricercare il divino che salvi l’anima ribelle . Questo gioco non funziona mai , c’è da riflettere se un grammo in più di coraggio valga di più di anni dove abbiamo detto cose per aver fatto fatti che poco valgono , per legare noi stessi a valori poco utili e per essere colmi di paura nell’osservare il nostro futuro . È una storia molto più comune di quello che si pensa, ma pochi hanno il coraggio di tirare le somme e di ammettere una verità scomoda . Alla fine per essere innamorati della vita non serve molto, serve una sana dose di coraggio e di visione futurista . Possiamo vedere un mondo a colori oggi e poi chissà se resterà solo il bianco e nero o possiamo dipingere il colore un po’ alla volta per poter vedere nel nostro futuro il colore che si accende . Tutto non è così relativo , la stessa visione relativa di ogni cosa usa un indice semplice essere o non essere felici . Ci sono ben poche magie da fare se non quella di vedere che nella neve non pianti i fiori , che nel mare non crei castelli e che ogni tua esigenza ha un luogo giusto , in un tempo giusto , con un amore giusto per questo e un sacrificio giusto . Esiste anche chi si accontenta e racconta in ogni dove che tutto è così , funziona così , e che c’è l’adattamento da concepire come principio di vita . Io direi dipende poiché c’è un luogo , una azione , un compromesso logico e non basato su esperienze di chi poche ne ha di suo a creare un falso presupposto di vita .
Chi ama la vita è un viaggiatore del cuore , del tempo e dello spazio , si ferma e poi riparte e crea in questo un principio fondamentale nella sua evoluzione , cerca con l’azione la felicità e la felicità lo trova poiché si allinea ai binari divini dell’anima . Ogni cosa a noi destinata arriverà quel giorno che potremo vedere il momento perpetuo e puro della vita , il resto saranno solo circostanze circoscritte al limite che possiamo oltrepassare.
-
La libertà non puoi nemmeno volendo escluderla da te stesso, non puoi eliminarla . La libertà è l’unica cosa che finisce al finire della vita stessa .
Il paradosso che tutti vogliono la libertà ma sono estremante capaci ad assottigliarla in modo inconsapevole , il vero paradosso è nel senso della parola , nella sua magnificenza , eppure sappiamo sopirla con semplicità . Osservando con una lente di ingrandimento il concetto della libertà possiamo capire dove in verità non la controlliamo mai . Tutto gravita dalle responsabilità che non prendiamo , non concepiamo , tutto si crea da quella linea invisibile che circonda la libertà stessa . Più capiamo il senso della responsabilità più la libertà si espande . Quando la libertà sfonda quella linea sottile diventa loro , lentamente goccia dopo goccia crea un fiume che diventa una privazione altrui, pertanto non è una libertà vera . La libertà preserva il diritto di libertà altrui , crea giusti confini che limitano la privazione , è molto equa la libertà vera. Conosce il senso del diritto e del dovere , non si inchina alla paura ne tantomeno è così impavida a tutti i costi .
La libertà è la massima espressione dell’universo , in esso tutto funziona in modo perfetto , ogni singola stella è collocata nel posto giusto al momento giusto .
La libertà così tanto urlata da questi tempi non ha escluso la responsabilità , bisogna però comprendere che sia la responsabilità e perché risulta così semplice entrare nella privazione della libertà . La responsabilità è un senso altrettanto alto nella nostra vita , anch’esso viene urlato ma forse non è così davvero compreso . Se fosse compreso a livello inferiore tutti noi saremo su una frequenza unica e non saremo circondati da leggi , divieti, ecc ecc . Il senso si perde perché noi vogliamo essere leggeri e questa ricerca porta a declinare responsabilità ad altri, un giorno alla volta , una persona alla volta si arriva alle masse . Su ogni responsabilità mancata la paura fa da conduttore poiché la paura è più forte dentro noi come sensazione iniziale dell’amore . Questo passaggio è complesso , molto complesso . Se immaginiamo questo : l’amore ormai è troppo individuale , la paura è collettiva quindi è matematico che la forza diventi maggiore . La prima responsabilità che si perde è amore in modo più ampio e più semplice , perdendo il senso della responsabilità un po’ alla volta non riconosciamo la libertà nella sua forma, ma la manifestiamo quando il limite di sopportazione passa la soglia . Spesso non la sappiamo nemmeno più dosare questa libertà essendo troppo pieni di paura . Non voglio dire che la paura sia l’errore poiché non lo è, resta il giusto allarme rispetto al rischio . La responsabilità dovrebbe essere spiegata in un modo più intimo della vita e non trasformata in una zavorra corrotta e inutile . Dentro ad ogni responsabilità c’è un privilegio e in esso la nostra libertà è l’espressine massima che si manifesta . Noi invece abbiamo imparato che prendiamo solo quello che più ci compensa e non quello che ci eleva , è distorto il messaggio a monte . Siamo partecipi di parole che creano in noi ciò che non vogliamo mai fare e questo crea persone che eleggiamo a nostri porta voce , in queste persone c’è quel carisma , quel coraggio , ma c’è anche il potere di confonderci . In ogni persona dobbiamo ricordarcelo c’è un idea oltre la nostra che spesso non ci appartiene e se gli diamo il potere di decidere per noi perché abbiamo voluto non prendere il senso di responsabilità in modo integrale e interiore . Abbiamo concepito solo logiche e nelle logiche c’è un limite . Quindi se noi noi decliniamo senza capire la responsabilità l’idea altrui prima o poi ci limita , è nella stessa natura umana questa modalità di prevaricazione , è nel non capire l’amore o vederlo solo a livello individuale .
La libertà è un atto d’amore espanso , privo di odio e consapevole della paura ,che ci insegna un giorno dopo l’altro che la responsabilità è l’albero che darà i suoi frutti futuri .
Noi non siamo perfetti ne immuni ma abbiamo un potere : il cambiamento . Mutare in modo consapevole ci rende liberi . Vivere la libertà è un atto collettivo , autonomo come percorso ma aperto agli altri , privo di pretesti e bugie . Osserva in senso altrui con la stessa venerazione che osserviamo la nostra . Suddivide responsabilità identiche dopo che in noi le comprendiamo nel modo giusto, il peso si suddivide la libertà stessa si espande . La paura diventa più piccola e noi ne saremo più forti e felici. Niente e nessuno predomina su di noi se noi non facciamo lo stesso , il cerchio si amplia ma non scoppia, non c’è sottomissione ma un dialogo . La libertà si amplifica all’infinito .
-
Dove finisce tutto il bene che abbiamo pensato e cercato ? Uniti ma non troppo frustrati e partecipi di una inquisizione che ormai pesa . La caccia alla streghe perde voce adesso, quando ogni nostra libertà sembra sempre più lontana . Abbiamo urlato contro chi non rispetta le regole , abbiamo inquisito per bramare nel nostro intimo quella libertà di alcuni . Abbiamo messo alla gogna e poi al rogo le “streghe della libertà ” , c’è stato un momento che tutti abbiamo giocato per cercare il colpevole di una libertà assai troppo manifesta. Noi reclusi , noi eliminati dal tempo dentro un tempo che non passa mai , siamo stati privati della nostra libertà . Nonostante la privazione abbiamo resistito , lottato e forse sperato . Cantato dai balconi , segnato con un dito chi della sua libertà ne ha fatto una sovversione totale . Ora le somme , ora il conto della resa totale , nessuno è libero e le streghe non esistono più .
Come scrisse Kahlil Gibram nel : Il profeta
“Quando l’amore vi chiama seguitelo . Sebbene le sue vie siano difficili ed erte.
E quando vi avvolge con le sue ali cedetegli . Anche se lama nascosta tra le piume potrà ferirvi.
Quando vi parla , credetegli , sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni così come il vento da nord arreca scompiglio al giardino . Poiché mentre l’amore vi incorona così vi taglia per potarvi.
Mentre ascende alle vostre altezze e carezza i vostri più teneri rami palpitanti al sole . Così penetra fino alle vostre radici scuotendole nel loro abbraccio alla terra.
Come pannocchie di granturco vi raccoglie in se. Vi batte fino a farvi spogli .
Vi staccia per liberare i cartocci , vi macina fino al candore .
Vi impasta sinché siate cedevoli , e poi vi consegna al suo sacro fuoco così che possiate diventare pane sacro .per la sacra mensa di Dio .
Tutto questo provocherà l’amore in voi , affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore ……
In questo estratto di Gibram il senso diventa più rotondo , le streghe scompaiono poiché se conosci l’amore conosci il senso della libertà , un Liberta impavida , violenta e ribelle . La libertà è l’ala mancante e indivisibile dell’amore stesso .
Ora dopo aver riversato odio , che resta l’oro dei poveri di spirito , siamo tutti su uno stesso piano . Una tavola spoglia dove il pane scarseggia , la luce è fioca , il senso si perde nel fiume delle parole aride . Ora su questa tavola spoglia noi commensali siamo identici , ogni nostra idea svanisce in quel vento di desolazione e incertezza . Non ci sono streghe , maghi , magie . C’è solo un senso di libertà che attende di vivere e irrorare un cuore forse inaridito per rabbia .
Adesso e solo ora più che mai la nostra voce diventa più sottile , eppure restiamo appesi alla speranza . Non cacciamo demoni o streghe , uniamo semplicemente la nostra visione per essere liberi . Solo questo resta, la forza che nel cuore di ognuno di noi crea il senso della vita stessa . Poiché l’essere umano senza libertà è una sagoma contro luce, un’ombra .
-
Quello che siamo oggi è il prodotto di quello che abbiamo imparato , di quello che ci è stato tramandato . Una memoria che passa attraverso i nostri anziani a noi e che si tramanda nel tempo . L’Italia uno dei paesi più “vecchi” d’Europa è sotto una strage ormai non troppo silenziosa. Resta però la voce che non abbiamo forse scordato per il nostro vivere . Gli anziani sono il patrimonio della nostra conoscenza , i detti, i dialetti , le usanze , questo tramandare antico che vive da millenni . Oggi una guerra silenziosa fa strage , una strage che toglie parola a chi avrebbe avuto bisogno di una parola in più . A poco serve avere memoria adesso quando ormai siamo dentro a questo ciclone . Eppure gli anziani e il loro silenzio dimostrano la forza di chi ha sempre voluto insegnarci qualcosa . La loro solitudine non inizia dentro un ospedale , inizia quando non hanno più qualcuno che ascolta , la loro voce reclusa da chi non ha saputo ascoltare logica che si sono dimostrate sbagliate . La nostra memoria storica cala , una perdita , un vuoto , una mancanza di aver potuto dare la dignità dovuta a chi nel suo lento vivere ha creato ciò che noi siamo .
Avete mai visto il volto di un anziano ? I solchi del tempo sul suo viso sono parole impresse nel suo volto, sono storie scavate nel tempo , indelebili e senza paura si mostrano tracciando quelle espressioni pulite . I segni del tempo sono a vista e noi dobbiamo ricordare che in quei segni che arriveranno per tutti c’è una ricchezza senza fine . Il virus ha colpito tutti, ma loro sono le vittime più fragili , quelle che hanno confidato in qualcuno o qualcosa perché nel loro tempo ormai che si fa sentire c’è innocenza . C’è quella fiducia viva che si erge in chi la sua parte l’ha già fatta . Nonostante l’aver creato chi siamo, aver lavorato molto più di noi, aver tramandato chi siamo noi, non hanno ricevuto il premio della vita, chi ha fallito ? È triste vivere di evidenze che prendono forma solo quando accadono i fatti, in un paese moderno non può e non deve accadere . Non è un generalizzare uno stato di fatto , ma un evidenziare che si può fare meglio . Gli anziano hanno creato con meno mezzi ciò che siamo , sono stati e sono l’esempio , la base e chi non vede la base non troverà mai l’altezza .
Qualcuno in questi giorni , per condire un dolore dichiara che ai giovani verrà chiesto di avere una applicazione nel telefono per monitorare e gestire il virus e per gli anziani propone il bracciale. Immaginate la sensazione, provate solo per un istante a pensare il senso di vincolo . Immaginate che per tutelare si arrivi a supporre di mettere un bracciale , questo ha un senso che non da a tutti la stessa idea . Forse ventilare un modello telecomando da tenere in tasca dona una dignità maggiore. Troppa leggerezza nel manifestare idee in chi non può sempre dissentire e la memoria dove finisce ? La storia di marchi a vista e etichette ne ha mostrate diverse , e in questa ” marchiatura” c’è stata solo sofferenza , il dimenticarlo resta strano . I libri sono pieni di queste storie e tutti le consociamo . In chi ci dona e donerà memoria storica di deve creare il senso di tutela non di controllo . Forse ciò che è stato ventilato è solo una banale illazione ? Speriamo , ma anche le parole ad oggi hanno un peso .
Si dice che le parole se le porta via il tempo , ed al contempo chi non ricorda il passato non può avere un futuro .
-
Tutti i giorni ci chiediamo quando questa quarantena finirà . Cerchiamo di immaginare quando la nostra libertà tornerà come se non volessimo accettare che nulla sarà più come prima . Dentro di noi pensiamo a come interagiremo con le nostre abitudini ormai consolidate , eppure molte di essere verranno stravolte . Saremo tutti mascherati e distaccati, avremo spazio e tempi che si allungano , troveremo un mondo che ci mette in fila e un mondo sempre più digitale .
Il distacco diventa evidente dentro queste prospettive che ci proteggono , ognuno di noi potrà anche viverla in modalità diverse . Ma nonostante questo non c’è ritorno per ora a ciò che eravamo e a ciò che facevamo . Vengono posti sei confini e come tale il distacco è obbligo . In questo dove potremmo ipotizzare anche della sofferenza , della indifferenza e tutto quello che ne deriva . Avremo una visione molto parziale delle persone se pensiamo che siamo tutti mascherati , nonostante questo avremo forse un ritorno a quella purezza interiore .
Ci siamo detti che si deve stare bene con se stessi, quante volte abbiamo esortato frasi che inneggiano alla nostra identità unica e irripetibile , quante volte abbiamo urlato che noi presi singolarmente siamo e bastiamo a noi stessi. L’abbiamo detto, ridetto e ciò nonostante ben poche volte l’abbiamo applicato. Ci siamo crogiolati in questa vita perché in una abbondanza tutto si può dire e molto si può sprecare . Ci siamo rallentati in questa ricerca presi da questo diritto di possedere e lontani dal verbo “essere”. Adesso invece tutto fa un passo indietro e ogni cosa si ricolloca. Tutto riparte da noi e dentro noi , un contatto con la nostra solitudine potrà mostrarci ciò che abbiamo nascosto . Diminuiranno le parole per dar spazio alle riflessioni , saremo più attenti e meno distratti . Ogni nostro gesto sarà più consapevole , ogni nostro respiro lo sentiremo vivo . Questo è il primo passo per il viaggio dello spirito . Lasceremo il passato e saremo più pronti al presente , non avremo spazi per calcolare un futuro e se lo faremo avremo eluso quel senso dispersivo che vive nelle nostre pretese. Faremo nonostante ci piaccia o no un viaggio nello spirito per essere più essenziali .
A volte quello che accade lascia forti scie di dolore e non possiamo pensarla in modo diverso. Possiamo comunque vedere il lato positivo di questo. Essere nel viaggio interiore ci rende persone migliori e uno stato di coscienza unito in questo viaggio rende il mondo più vivibile. La natura stessa in questi tempi si è riappropriata dei suoi spazi , dimostrazione di come il nostro predominio sia crollato davanti a qualcosa che non possiamo controllare a nostro piacimento . La nostra forza è stata resa fragile ma in questa fragilità ci siamo sentiti un po’ più umani e non distanti da tutto quello che ci circonda . Quello che stiamo imparando è che non siamo distaccati da tutto ciò che ci circonda e non siamo all apice di nulla . Siamo come tutta la natura ospiti . Nella stessa parola ospiti esiste il senso di gratitudine e non di sfruttamento , esiste quel senso di un equilibrio dimenticato . Dentro di noi in un qualche spazio non si è mai preso il senso di profondità spirituale che ci mette in sintonia con tutto . Adesso non ci sono più alibi e esitazioni è solo questa la strada . Tutto quello che sta accadendo ci mette nell’obbligo di cambiare rotta e questo è il lato positivo di ciò che sta accadendo . Serve a ben poco restare vivi nei lati positivi perché resta una morte lenta . Vivere è cambiare e nonostante tutto questo diventa la promessa alla vita di tutti . Certo non si può far finta che non sia accaduto nulla si può ricordare e prendere da questo una volta lenito il dolore il lato di speranza che c’è .
-
In questo fiume di parole non resta molto da raccogliere , solo ipotesi . C’è un regno con assoluta sovranità che incalza e si crea , noi siamo circoscritti in esso poiché una verità sembra non esserci . Questa lotta incessante dei numeri diventa un fattore matematico con troppi dati mancanti, allora i più eroici creano una equazione di soluzione. Peccato direi che solo di ipotesi non si possa nutrire in nostro coraggio interiore .
Il regno delle ipotesi prende spazio e noi confinati cerchiamo di scavalcare queste barricate che ci circondano . Ma nulla è impossibile riuscirci , la sensazione che la verità venga eliminata in quesito immenso motore di ricerca . Quasi sottomessi da questa inutile sovranità vestita di premura andiamo avanti giorno dopo giorno . Siamo nello spazio alla ricerca di un pianeta visto da lontano, ma non troviamo mai una terra promessa per riprendere la vita che avevamo . C’è troppa ipotesi creata da chiunque possa parlare per tracciare una rotta certa , siamo alla deriva e nemmeno ce ne rendiamo così conto. È si siamo ignari di una verità solida che possa farci davvero coraggio , nonostante tutto il regno delle ipotesi e dei teatrini si espande e noi restiamo esiliati al suo interno . Ormai con un grido sommesso ci aggrappiamo a piccole parole di quelle fiabe che si propagano in ogni lato. Si ci aggrappiamo come anestetizzati , in verità c’è qualcosa che non si comprende e nonostante i fatti slittino sempre noi restiamo a fare gli spettatori di questi teatrini . Di fatto ogni logica si spezza, c’è chi si eleva a padre totalitario e chi si oppone come la nuvola che possa accogliere tutti . È così irrealistico questo rumore dentro il regno delle ipotesi .
Di certo di filosofia è il contenuto delle ipotesi ed è per questo che ben poco ci nutre allungo . Siamo alla resa dei conti e i conti non tornano , questo oste è latitante eppure noi ci aggrappiamo alla speranza . Di cosa sia giusto o sbagliato ormai ne perdiamo le tracce perché ce chi lavora una vita e non ha nulla e chi vive nella sindrome del wonderlust immaginario ha qualcosa . C’è una fila senza fine di chiede e poco da è un silenzio esemplare di chi ha sempre dato e poco riceve . Nel regno delle ipotesi si capovolgono come in un quadro astratto che non comprendi le parti . Nonostante questo il silenzio di massa è totale .
Il regno delle ipotesi crea spezzoni di propaganda come un rebus da finire , forse non è un gioco ma un sottile modo per affinare la nostra idea verso qualcosa che non possiamo definire . Vantiamo la voglia di spiegare come si dovrebbero fare molte cose e poi in un stato di coscienza ci perdiamo senza trovarne uno forte . Il senso del diritto e del dovere è morto sotto la pretesa di essere , come in un circo dove tutti credono di essere protagonisti . Non è così che funziona il senso più alto che aiuta ognuno di noi , nonostante lo sappiamo e ne siamo consapevoli ci rassicuriamo senza una verità in tasca e un giorno dopo l’altro attendiamo che la gabbia si apre. Quando i cancelli si apriranno non ci sarà nemmeno la cornice del quando che vedevamo , non ci sarà perché non si può creare senza una visione vera e un valore condiviso . E se ci lamentiamo dobbiamo ricordarci ogni giorno che i contorni di questa storia non sono nati pochi mesi fa, ma hanno radici lontane di un albero mai addrizzato da giovane e dove tutti nelle sue fronde siamo stati all’ombra comodi . È semplice mettere in evidenza nel regno delle ipotesi un fatto toccante che possa offuscare la totalità di ciò che è e accade . Ogni singola storia non crea se non unità un racconto coerente , resta un libro di storie e non un viaggio lungo di mille pagine .
In questo regno dal sapore antico ormai restiamo immobili in attesa, senza concepire qualcosa che ai più sfugge . Non è una teoria fatta di complotti anzi, è la somma di ciò che in tempi non sospetti abbiamo seminato e questo deve essere il monito . Ora ogni giorni vivi di speranza procediamo e quello che più spaventa è la non conoscenza di come in realtà sia questo regno. Appaiono parole che non conosciamo , in esse spiegazioni fatte di frammenti , appaiono promesse con il senno di poi come briciole da seguire . Comizi svolti fino allo stordimento totale , accuse come in un asilo fatto di capricci e noi impassibili osserviamo con la ola da stadio .
Se potessimo sentire il sacrificio fatto da noi e da chi prima di noi l’ha fatto avremmo una visione diversa di questo finto paradiso di ipotesi , ma la comodità creata nelle generazioni a seguire, i messaggi da noi trasmessi per le nostre mancanze , l’educazione ormai spersa tra pretese identità singole e ben poco civiche creano questo regno delle ipotesi .
-
In te confido e ripongo , ogni mia fragilità . Vero o falso che sia, io unisco me alla tua energia .
In te confido poiché sei spazio ed io mi rassicuro , in ogni tua forma e dimensione in te posso essere forma . Non c’è geometria ma solo spazio e libertà . In te posso viaggiare e trovare , in te posso essere essenza imperfetta .
In te confido e li libero , mi espongo e non mi respingo , mi mostro, e mai sono trasparente .
In te confido , perché se in pochi dobbiamo essere almeno giusto possiamo restare , non perfetti e ne uguali , ma complementari .
La poesia salva l’anima da quella stasi del tempo e permea parole taciute troppo a lungo, in essa si spiega molto di più di quel che si pensa . Lo stesso pensare esamina e circoscrive anche se a volte è essenziale in questa vita. Ma noi cerchiamo oltre a ciò che pensiamo e come tale ci vuole altro . In un tempo dove tutto è a disposizione c’è qualcosa che non è disponibile , è il senso d’espressione che non può ne trovare ne acquistare . O lo possiedi o non esiste e se esiste gioca nascondino dentro di te .
In te confido , perché solo non posso arginare il colore che cerca la tua tela .. in te vedo un modo da colorare e tu esisti e vivi con me . Tutto è relativo in questa nostra avventura . C’è un viaggio da compiere senza terra e confini nel mio colore in te confido , poiché tu lo puoi usare in quella tela unica ma essenziale .
Eppure in ogni falsa rima c’è una promessa al vento , il vento porta via qualcosa e lo sparge lontano . Ci vuole questa esperienza così volatile per capire cosa resta di così tangibile , perché quando tutto si blocca e diventa incerto abbiamo bisogno di sognare e vivere un po’ di più . La falsa rima è solo un concetto uscito ubriaco e che nel tempo mostra la sobrietà di un pensiero vero .
-
Ci hanno raccontato che l’amore vince su tutto, ci hanno ingannato l’odio vince la paura .
L’odio questo sentimento opposto, questo sentimento mentito spesso e tenuto segreto ha forza. Vive di coraggio, vive nascosto in ognuno di noi . È rinnegato e esiliato , confinato in quella prigione che tutti dicono debba stare , eppure lui è così libero in tutti noi … l’odio si nasconde dentro ad ogni nostra celata bugia , lui vive e respira dove noi crediamo che non debba esserci .
Ci hanno detto che l’amore vince sempre su tutto, ma non hanno mai detto che dell’amore puro pochi ne conoscono la vera essenza , abbiamo preso l’amore e in esso siamo cresciuti . Abbiamo creato confini con l’idea di difenderlo e di elevarlo . Abbiamo nel nome dell’amore cercato l’amore , ci siamo eletti noi a legge sfuggendo alle sue regole . In nome dell’amore abbiamo creato guerre , e distrutto molto di quel che ci circonda, non era amore era odio che nutriva il nostro coraggio di agire , avevamo solo un velo sottile a confondere la suprema verità. Non era amore era odio , un odio vero verso ciò che abbiamo usato senza limiti . Abbiamo in nome dell’amore preso posizioni senza logica e pure questo non era amore ma bensì odio . L’odio muove senza temere , è un sentimento forte e profondo che non conosce le azioni e chi o per cosa le facciamo è radicale , è molto più profondo e ben poco distingue .
Noi abbiamo sempre avuto bisogno di essere motivati e affascinati e questo che ha distorto il senso tra amore e odio : l’amore semplicemente ama , l’odio crea molto di più e in modo espanso si dilaga , si trasforma in sembianze diverse e ci confonde.
Ci hanno mentito inconsapevolmente su cosa sia l’amore e l’odio , su questa lotta eterna senza confini . Tutto accade per un motivo e in questo ci sono le risposte . Tutti noi viaggiatori del tempo e dello spazio cerchiamo risposte , cerchiamo per consolare noi stessi e l’amore mancato che sfugge , che ci sfiora ma mai fiorisce davvero . L’amore cerca ma non le risposte , cerca semplicemente di “essere”. Invece noi non siamo in quella verità di “essere”, noi cerchiamo l’appartenere , noi cerchiamo il diritto di proprietà in tutto, ecco questo lo muove meglio l’odio poiché per possedere si deve essere disposti ad andare contro paure indicibili e tal volta pure tragiche , in tutto questo non può esserci e mai ci sarà amore. Abbiamo voluto un amore bugiardo invece che un odio sincero che poteva essere trasformato in un amore vero , c’è così differenza tra il mentire e rendere le menzogne così vive da essere quasi protagonisti veri in una verità che ci fa lottare . Questo umile amore non lotta esiste e si moltiplica senza nessun sforzo , senza far rumore , senza nulla togliere .
In nome del nostro “io” abbiamo creato un mondo nel mondo ma a quale prezzo? Il prezzo di perdere la purezza dell’amore per abbracciare la durezza dell’odio , c’è troppo fallimento nascosto in ognuno di noi che cerca perdono . Eppure nessuno vuole un perdono in ciò che crede un diritto , l’odio è il diritto massimo che esprimiamo per scavalcare ogni nostra paura, per somigliare , per sentirci protetti , vestiti e mai nudi dei nostri sentimenti veri, si quelli più fragili che in realtà sarebbero forza vera.
L’amore non ha mai chiesto di credere esiste , l’amore non ha mai chiesto nulla di tutto ciò che noi professiamo . L’amore è la galassia che tutto include e nulla trattiene . Vive e si replica nel cuore in quello spazio illimitato. Eppure qualcosa è stato confuso e in quella confusione hanno dilagato eleganti parole , si sono mosse le masse . Inutile dire che la contraddizione è il paradosso sono la più semplice spiegazione della vita stessa . Nessuno forse potrà accettare che l’odio nascosto è più vivo dell’amore manifesto, ebbene la verità crea dolore ma mai paura, se del dolore nella verità ne siamo un po’ portatori l’amore ha messo in noi il seme della rinascita. Se la paura muove ogni nostra azione dell’odio ne saremo sempre portatori , avremo bisogno di manifestare per difendere , avremo la necessità di urlare per spiegare e creare quella forzatura che serve a non farci sentire sottomessi o sbagliati . Il vero errore è solo non averne una verità Di cosa noi portiamo in noi che ci fa muovere di più . Una strana bilancia intangibile quella che ci appartiene e se potessimo soppesare azioni e parole dividendole in quei piatti uno dell’odio e uno Dell’amore , vedremmo una verità diversa . C’è una realtà nascosta da scoprire e questa resta l’unica resurrezione che eleverà la nostra anima . È vero non siamo perfetti , anzi siamo giusti nella nostra imperfezione che permette la crescita e la sperimentazione di questa vita , allora consapevoli di questo possiamo vedere tra le righe delle nostre azioni . Possiamo ammettere se l’odio è più forte dell’amore e se forse si possa ogni tanto fare un passo indietro . Ci vuole coraggio ad affrontare la vita con meno odio , ci vuole coraggio a portare l’amore dentro di se quando con l’odio si ottiene di più . Non è un cammino facile ma nemmeno essere veri lo è . C’è troppa centralità singola per definirne un linea di verità unica eppure esiste qualcosa che in noi possa farci perlomeno riflettere su cosa sia più giusto . Esiste questa opportunità è solo uno stato di coscienza che ad un certo punto analizza il senso stretto della parola odio e della parola amore .
-
Non è più tempo di cercare il tempo, il tempo stesso è qui e ora.
Chiamati alla vita ora più che mai quando tutto si arresta e l’orologio corre solo . È così il nostro tempo un presente solito al vento del dolore e della paura , nessuno però tremi oltre oggi perché in questo momento presente c’è la soluzione. La vita chiama e noi diremo si , adesso io ci sono . Abbiamo fermato lo sguardo verso ciò che non si può fermare , ma non abbiamo fermato il cuore per risalire alla vita . Ci vuole cuore e verità per fermare il presente in uno spazio illimitato , un immagine cosmica che percorre il tempo e la luce la vedi ora ma resta in movimento ed è questo il senso per risalire oltre il confine .
Siamo tutti chiamati alla vita e di tutti si avrà bisogno in quella Unione che crea il cosmo giusto in questa nebulosa fatta di malattia , eppure adesso e solo adesso noi possiamo essere cura infinita . Curiamo noi e contagiamo altri con la nostra giusta energia, un’energia che illumina un cammino duro, ma che al contempo è soluzione . Lasciamo questi porti fatti di urla al vento, di personali pensieri inutili . Prendiamo le ali del nostro coraggio e voliamo in questo cielo . Qui e ora o mai più , adesso è il nostro tempo , adesso in nostro viaggio si immerge dentro di noi in quei meandri mai visti dietro ad ogni porta c’è un passio di vita nuova , una nuova energia da trattenere e condividere .
Siamo tutti chiamati alla vita e lassù nel cielo c’è la la strada della speranza . Non fermiamo la nostra immagine dentro il quadro della paura , non delimitiamo confini di paranoia per sentirci rassicurati. In noi c’è un limite sottile nel controllo e questo delinea la prigione della nostra mente . Ampliare , espanderne , elevare e sostenere la novità presente , mantra che come suono di una nave che lascia il porto in segno di partenza e coraggio ci sostiene . Nulla ci ferma e anche se la direzione non è chiara , il vento ci aiuterà . Lasciamo a casa pesi inutili, legami inutili e malati , lasciamo ogni cosa che non sia pulita . Prendiamo il necessario per partire in questo nuovo viaggio. Noi non siamo portatori di pesi altrui, ne idee altrui. Noi siamo creatori di vita adesso e siamo creatori di novità . Questo non è un viaggio pindarico , è un viaggio dello spirito libero che si manifesta . Potremo vedere come questa libertà si unisce all’amore che di noi abbiamo creando un volo vero . Abbiamo sopito troppo allungo , vittime di noi stessi e di legami malsani , siamo stati cura dell’incurabile, cavie di gregge vittime delle nostre paure , manipolati e manipolatori in nome di quel indefinito senso di appartenenza. Eppure non abbiamo salvato nulla , anzi siamo caduti davanti alla novità che ci restringe . Non c’è ipotesi logica nel presente che viviamo, sono fili a cui aggrapparsi celati da una tela del ragno …. non è irreale siamo noi che dal torpore vediamo ciò che dobbiamo vedere . Legati in nome di una libertà , questo è stato l’abisso dell’anima che ci ha portato nella vita per tutto questo tempo . È solo il tempo di spezzare queste catene perché il presente ci vuole adesso. Sarà ogni vostra volontà a darvi forza , perché in essa c’è il potere vero .
La vita chiama per chi sa ascoltare , una chiamata muta ma che in noi suona . Non c’è spiegazione di logica poiché la logica ci ha già soggiogato e confinato il fiduce che spostano la bilancia interiore . Qualcuno chiederà dove sia la spiritualità e questa sarà la prima pagina che indica . Tra le righe di ogni racconto c’è un sottofondo da interpretare in quel linguaggio universale che ci rende tutti uguali .
Non fermiamo mai la possibilità che in noi c’è , perché la vita ci chiama e noi siamo presenti ad essa , presenti al nostro si .
-
Avete mai pensato alla vostra bellezza direttamente a domicilio? Avete mai pensato a poter avere prodotti professionali e consulenze professionali a domicilio ? #roma ad oggi è disponibile in nostro servizio on line di e-commerce supportato dai nostri migliori centri #estetici #evanuevacosmeticaprofessionale mette a disposizione questo innovativo servizio #info #direct 📩 per conoscere il centro estetico più vicino a voi ( necessario per poter accedere allo #shop e avere la consulenza diretta ) #iorestoacasa ma non rinuncio alla mia #bellezza
-
La vita è come un libro dove un po’ alla volta scopri le sue pagine, le leggi, le scrivi, segni appunti. Una storia nella storia con un finale a sorpresa. Pagine che parlano di noi e altri, di fatti ed emozioni. Ci sono pensieri che si imprimono e altri che volano oltre le parole che scriviamo. Le pagine di un libro con l’odore della carta, quel profumo di vita che in questi giorni ci tiene compagnia. Adesso tutto rallenta e scriviamo molto più lentamente, appesi a notizie e bollettini scandiamo la giornata. Poche le parole nuove e molte che riecheggiano all’infinito. Un suono che a tratti sembra un urlo , nonostante tutti i giorni passano in quella incertezza che ci circonda . Il respiro cerca profondità in quelle mura che nel tempo tolgono fiato e luce. Tutto questo somiglia ad un viaggio verso un mondo ignoto , un po’ ricorda il libro ventimila leghe sotto il mare, credo si chiamasse così .
Le pagine di un libro dove rileggendo a ritroso riscopriamo il tempo, i momenti , gli spazi . Una punteggiatura piccante e controversa emerge , un dialogo a volte troppo lungo o troppo breve . Ci sono addirittura riassunti dove qualche spiegazione in più serviva . Strana la vita quando la rileggi e ripensi, strana la vita quando in ciò che hai scritto ti mostra un senso diverso . Più rileggi più noti dettagli , un po’ sorridi e un po’ ti geli , prendi parole e quasi non sembrano le tue , eppure sei tu che le hai scritte e vissute . Non c’è forse ansia e ne paura , c’è quel velo freddo e lucido che fa riflettere . Prendi il libro e arrivi di nuovo al giorno presente , annulli ciò che hai riletto (a poco serve adesso). Osservi una pagina e vorresti mettere del colore, un nome , un luogo. Fare punto a capo e … iniziare di nuovo. Invece nulla, c’è stasi e attesa.
Osservo il libro e lo vedi immenso con tante pagine che potrai scrivere , ci sono spazi anche per le foto , come se si potesse creare una memoria ben definita . Ma è vero che la memoria a volte gioca brutti scherzi, ritorna più per la paura che per la consapevolezza o perché si sta toccando il limite. Ognuno di noi prende poi una strofa e la legge come se fosse verità unica. Siamo aggrappati alle nostre idee e ben poco uniti dalle nostre esperienze. Potremo fare delle fotocopie e noteremmo come tante cose si somigliano , invece ognuno va per se . Si è passato dalla canzone sui balconi al silenzio abissale , l’unione è durata come la sagra di paese e poi dentro le nostre mura il silenzio del nostro orto è come prima . Saranno pagine del nostro libro che rileggeremo anni dopo e ciò che resterà immutato è l’atteggiamento. Rileggeremo un po’ questo Titanic, dov’è alcune scialuppe c’erano e altre non esistevano . Troppo semplice essere uniti in un canto e distanti sui valori . Leggeremo di diritti identici, scritti a più mani . C’è chi avrà usato il sudore di una vita e chi le giustificazioni di sempre , ma nonostante tutto le parole in grassetto saranno dei “giustificanti” di chi non ha sudato una vita. È così che funzionano le cose in questo libro, gli spazi sono senza vergogna e l’unica cosa che reggerà è la dignità senza falsi diritti .
Se mettessimo insieme tutti i libri in una biblioteca globale leggeremo di come gli errori sono ammessi nel gregge finche’ un cane da pastore li circoscrive , il fine ultimo è tenere il gregge al pascolo poiché il pastore possa fruirne . A poco importa chi fa di più o di meno , poiché in un libro unico sono pochi coloro che possono sottolinearne il valore vero . Abbiamo sempre avuto bisogno di chi si prende la responsabilità per noi e questo crea qualcosa . Resta vero che non c’è e non deve esserci egoismo , ma solo una sana meritocrazia . Di fatto in un libro sono i lettori che decidono se piace o non piace , ma c’è anche la propaganda che aiuta a spostare l’ago della bilancia . Se potessimo davvero rilegare vedremmo come questo sia vero e forse potendo riscrivere pagine lo faremo , cancelleremo molto, ci aggrapperemo meno al passato, useremo verbi al futuro con coraggio e orgoglio .