Ormai viviamo in mondo senza direzioni , pilotati da modelli e da sacralità di ogni genere , abbiamo una vita che rincorre fino a toglierti il fiato e dobbiamo senza nemmeno esserne consapevoli essere il modello di qualcosa o qualcuno . Esistono margini e emarginati proprio perché se usciamo da modelli e mode , gradi apparenza , siamo tagliati fuori . Si tende a volere senza ottenere veramente qualcosa di integro e perpetuo e questo crea solo una debolezza collettiva , si insegue anziché essere paralleli alla vita per poi fondersi a tratti in quella magnifica esperienza che essa ci dona .
Ormai siamo troppo aggrappati alle nostre paure e siamo sempre più costretti a inghiottire senza esternare chi siamo , perdiamo una identità unica e irripetibile e in questo universo invece ogni stella deve brillare di luce propria . Poi arriva un momento che non unisce di certo tutti che cerchiamo una via o un direzione, sentiamo la volontà di essere lucenti fuori dal coro . Accade proprio quando o abbiamo tutto o sentiamo di non avere nulla , non c’è un modo esatto nel quale ci avviciniamo allo yoga . Perché parlo di yoga ? Perché lo yoga è una disciplina senza tempo e senza età , nasce millenni fa e non conosce il tempo in chi lo pratica . Non conosce il limite e esonera ogni nostro limite vero , altri limiti sono la nostra mentalità ristretta a crearli .
C’è stato un tempo e voglio raccontare di me che avevo tutto, ma persi tutto ciò che nel mondo invisibile era la mia forza . La materia era poco importante poiché il male era invisibile , per anni ero stato riluttante allo yoga e quasi ci ridevo . Poi un giorno e credo che quel giorno avessi toccato ogni abissò di me andai a lezione per la prima volta . Fui avvolto qua un qualcosa di diverso , era così distante il senso di me che si perdeva e sentivo qualcosa che mi spingeva a ritrovare me stesso i quella vastità di pensieri che mi avevano distratto dalla bellezza della vita . In passato avevo fatto altri sport ma nello sport non avevo colto il senso adatto a me , nello yoga e nella sua pratica ritrovavo ogni mia cellula e sentivo come se mi riparasse quei file rotti che frenavano il mio vivere . All’inizio entrare in una disciplina sembrava come mettere regole dentro a una mente che già aveva regole distorte , eppure un giorno dopo l’altro sentivo che il mio male si assottigliava . Iniziavo a comprendere il senso più elevato del vivere e ad osservare il mondo in modo diverso , non mi buttavo dentro lo yoga come un cieco in cerca della luce , ma come uno sperimentatore del “vero” alla ricerca di quella trasparenza che toglie ogni torpore , la vita iniziava a darmi riposte e le domande che mi affliggevano diventavano solo un presente senza più ricercare nelle dimensioni del tempo le riposte . In passato avevo voluto vedere il mio passato troppe volte e per i motivi che giustificavano ogni mia azione , ero qui e ora ma camminavo nel passato come un guerriero in cerca di vendetta o rivalsa , in altri momenti dove andare nel futuro per rassicurare me stesso delle mie azioni e del mio esistere dentro la vita con le mie particolarità , ma anche lì diventavo un sognatore appeso a fili sottili e fragili , ero volubile a tratti ero carico in altri , il presente era solo un giorno identico all’altro dove la mia mente decideva dove farmi cadere e io ero un fantasma nell’ombra in mondo di luce .
Ci sono voluti anni per capire ciò che era lo yoga e per capire la purezza che a tratti si sporca per darci una opportunità migliore , non voglio dire che chi fa yoga è superiore a nessuno poiché dentro ad ogni cosa c’è sempre il bene estremo è una punta di male , questa è la forma della vita e dell’universo che insegna che non c’è una perfezione totale ma che noi imperfetti di matura siamo chiamati ad una esperienza perfetta della vita . La vita è perfetta noi possiamo solo migliorare e nella nostra strada ci sono tanti mezzi, io decisi nello yoga con la consapevolezza maturata nel tempo che in ogni cosa che noi facciamo abbiamo la facoltà di prendere la parte migliore escludendo la parte non adatta a noi . Certamente rimane che se la consapevolezza riesce a crescere dentro noi stessi cadono molte cose e situazioni inutili , perché seguire qualcosa che ci da una opportunità come lo yoga ci aiuta . In ogni esperienza ci sono momenti di alti e bassi , di vicinanza e lontananza , ma quello che poi ci torna è sempre quello che più ci ha dato forza . Credo poco al perpetuo umano , forse perché non esiste in me , ma credo nel ritorno con maggior consapevolezza di ciò che senza tempo e spazio eleva ogni nostra fragilità interiore .
Rimane sempre una grande lucidità dentro ogni nostra resistenza e lontananza delle cose , noi sappiamo sempre bene quando diciamo verità e bugie , quando abbiamo giustificazioni , quando ogni peso ha una misura diversa tra persone e situazioni , ecco lo yoga non è questo , lo yoga è l’imparzialità della verità nei limiti di chi siamo e oltre a questo c’è solo una forma superiore che ben poco assomiglia agli esseri umani . Di fondo noi cerchiamo sempre qualcosa eppure quel qualcosa a volte è solo dentro nostro cuore , sopisce , si distanzia ma mai ci abbandona , per me lo yoga è questo e rimane un faro nel mare in tempesta della vita .