Grazie, la parola che per prima mi viene spontanea. Grazie la parola che più rende ciò che che questo viaggio, chiamato consapevolezza dell’anima mi fa sentire . Ormai sono passati un po’ di anni da quando per caso ho aperto questo blog.
Ricordo ancora e bene , il giorno che il caso assoluto ha fatto aprire questo spazio on line . Non mi sarei mai immaginato, che nel tempo molte persone avrebbero letto ciò che io scrivevo . Come potevo pensarlo ? Non ho studiato per scrivere , non ho basi per poter dire quale sia l’altezza del contenuto degli scritti. Eppure, forse per una volta nella vita le regole si invertono . Non è lo studio che crea lettori, ma la sincerità e spontaneità di quello che in lettere vado a scrivere. Vero , mi fanno notare spesso che faccio errori di scrittura . Ma questo è e fa parte della verità del blog.
Ammiro le persone che nella vita sono arrivate, che hanno sudato e dedicato la loro arte al prossimo . Io, di mio dedico un po’ di tempo per dire ciò che penso. Non vivo di false speranze, la rete è un abisso verso la luce di stelle da scoprire e, come tale , il fatto stesso che qualcuno legga consapevolezzadellanima.com mi rende felice . Non importa se non sono in librerie importanti , se non vivo in riviste di settore . Quello che importa è aver fatto ciò che sembrava in linea con il mio pensiero. Questa è libertà; libertà di essere felici e dare uno spunto nuovo . La parola grazie deve esistere, perché è grazie a voi che questo viaggio a preso forma, e si è allungato verso gradini diversi. Poesie , racconti , spiritualità , aforismi, esperienze personali , sono ciò che viene espresso in semplicità .
Semplicità , una parola grandiosa . Ad oggi tutto è così complesso, un po’ di semplicità riflessiva apre spazi in noi, crea domande aperte e osserva nella nostra anima gli spazi incontaminati . In essi vivono tutte le nostre possibilità e le nostre paure che delimitano ciò che in noi potrebbe essere un arrivo migliore. Ci certo, non si ha la pretesa di cambiare nessuno, ma è bello pensare che piccole cose possano aiutare a riflettere ai perché le paure ci impediscono di essere ciò che siamo. Nella mia piccola esperienza che riporto qua, conosco il senso della paura e comprendo come se oltrepassata anche in piccola parte possa darci una visone d’insieme nuova .
Qualcuno chiede perché si parla tanto di amore? Vedete parlare d’amore non dice che chi scrive abbia le leggi dell’universo in tasca, anzi è una speranza che si trasmette . Perché senza amore cosa saremmo noi ? Ognuno ha una giusta idea dell’amore , un percorso ed un passato che lasciano il segno su come poi ragioneremo in merito . Sono schemi che esamino e studio e, per quanto possibile cerco di portare qua . Non dando soluzioni , ma con spunti diversi . Perché solo quello che in noi si muove , muove la nostra vita verso il meglio . Se no sarebbe come elevarsi a maestri , ma noi , siamo maestri di noi stessi, studiosi metropolitani della vita e dei sentimenti . Tutti abbiamo un cuore e tutti siamo capaci nel tempo a cambiare .
Scrivere è l’estensione di un pensiero che in tutti noi vive, ma che in parole altrui si manifesta . Indice di come nessuno in realtà sia freddo e come poi tutti vogliano essere un cuore che batte, una parola che urla anche nel dissenso totale. Libertà di vita che ogni tanto dimentichiamo perché vogliamo legarci alle idee altrui , al cosa pensa si noi ecc. ecc. Io spero sempre che l’identità umana si mostri per quello che è. Evidenzi la bellezza di noi per quel che siamo . Mostri come nella diversità ci sia unicità e nell’insieme l’indissolubile . Noi siamo l’universo , noi componiamo le stelle nel cielo in nome del cuore che nel petto batte .
Grazie a tutti voi che avete letto il blog e che continuate a leggerlo . Grazie grazie grazie
Tag: parole
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Volevo vibrare, su note acute e poi essere la corrente infinita di una melodia . Quante musiche in questo cuore che d’amore esplode a mai si ferma. Tormenta di me, in un noi che rimane un ricordo.
L’amore suona al mattino anche se tutto deve ancora accendersi, lui è la prima luce. Il sole che mai conosce fine, anche quando delle stelle è spettatore. l’amore questa malattia umana che accoglie il bene e il male, anche quando la sera vedi le stelle, perchè le stelle sono come te, quando ami . Anche al morire danno la luce migliore, intesa e forte visibile e mai palpabile. Hanno un suono strano, come il cuore che solo tu senti in te, fino alla gola che priva di parole fa male. L’amore suona ed eleva ciò che l’occhio non vede per sempre.
In un ricordo d’amore , la sensazione che mi arriva è questa. Assorto e seduto su una panchina osservo come l’amore sia musica, quella musica che fa vibrare e, poi blocca tutto. L’amore anche quando ferisce, non smette mai di suonare, siamo noi che chiudiamo la cassa armonica in una armonia di vita bloccata. Di parole spettri siamo, due parti scisse, dove una urla mai più. L’altra chiede ancora: vuole suonare e dare al corpo la danza. Una danza ossessa e folle, una scossa emotiva che piega in due il cervello e lo rendo sordo.
Mi chiedo se si perda mai il senso d’amare, e la musica mi assorbe in quel momento. Mi proietta in parole scritte, in lettere mai consegnate al destinatario. Forse non esiste un destinatario, ma solo un destino d’amore che in me suona melodie perpetue. Ed io non potrei che cantare in lettere scritte al vuoto odi infinite e sfinite di passione che pulsa. -
Sei il senso distratto, di un camminare su nuvole , un rosa e un po’ blu .
Sei la frattura che osservo nella mia tristezza e che, come un braccia mostra le stelle.
Se non sei è, come perdersi quando siamo vicini e vogliamo stare di schiena , come giocare a nascondino . Mentre io conto numeri e tu già , fai pace libera amore con me .
Sei il tradire la mia normalità , che vuol vivere solo per appagare bocche povere di Eros . Io che, tradisco per essere l’unione adesso. Non posso dire sei o non sei, perché ovunque il mondo ha un ricordo di te. Nessuno è, siamo semplicemente nel nostro destino adesso . -
Per troppi anni era stato difficile capire che fosse l’amore . L’amore si manifestava, smuoveva onde, pensieri. Ma l’amore vero era in senso di lei, ovunque . In isole mai viste , in cieli dove non potevo volare, in respiri di vita. Questo era l’amore , se l’amore avesse avuto un senso, solo questo avrei potuto dare.
Ad ogni storia, che inizia , finisce, un perché di vita volevo dare. Perché l’amore chiede una comprensione al di la dell’umana vita; l’amore stesso crea la vita per quello che non possiamo spiegare . Capii questo, alla ricerca di una luna in una notte troppo buia. Ostinata visione di un amore tra cielo e mare. Un riflesso che volevo avere per perdermi, sconfinare all’infinito nelle onde assenti, in quella luce calda che di ricordi avevo.
Amori diversi, spersi, vicini , assenti e presenti , un passato spoglio ormai. Lei la differenza, lei quel tatuaggio che avrei fatto nel cuore , il per sempre , evidenza manifesta di un segno che dell’amore era essenza purissima . Sostanza incolore, rosso avrei potuto dire , ma rosso o nero non son che ricordi di roulette di vita che a tratti cade nello zero. Li, parte tutto , li inizia l’amore .
Non era necessario ricordare l’incontro , l amarsi in questo oceano di emozioni . Non è una necessità l’amore , l’amore è vita. L’amore stesso è ossigeno , vita e fuoco . Noi molecole, atomi infiniti di una creazione .
Un incontro spesso cancella una vita intera, come se l’oceano inghiottisse il tuo passato, tra onde enormi e poi , come una nave che affonda, in lato della terra ne lascia un frammento vero. Frammenti che non diranno mai che nave fosse, ma che in millenni avranno in se, un viaggio d’amore per sempre. Amare è questo, per capire che dell’amore hai compreso qualcosa.
Non hanno memoria adesso le mani, quelle stesse che unite alle sue scaldavano l’aria d’autunno in riva al mare. Memorie gelose custodite nel blu scuro, dove io d ogni attimo immergo me stesso per sentire che l’amore non è perso, ma nuovo adesso. Non avremo compiuto il terreno senso della vita insieme, quello che chiamiamo coppie. Perché non tutte le coppie possono essere un per sempre, ma un amore lo è anche se lontano silenzioso . Ad ogni lato del mondo, le parole che conservo arriveranno a chi di questo mio amare avrà colto il suo momento perfetto. Lo zero , quel momento di arresto crea questo. Non importa se lei è distanza purissima , ogni onda dell oceano porta a lei un po’ del mio cuore. Se non ci fossero onde, l’amore non avrebbe mai cantato le odi di dio stesso. Io davanti al mare stesso, capisco la mia minuscola forma, capisco che io è lui siamo invisibile somiglianza . Capisco che sia l’anima adesso.
Non voglio capire tutto, l’amore stesso non va capito . Voglio stare solo tra pensieri e sorrisi. Non muore mai un amore, perché quello che conservi per una persona arriva in quel momento che non sai, ad un altra. Migliora, matura , è consapevole e profondo , io è l’oceano stiamo sconfinando adesso. Siamo di materia fatti, diversi , con un senso identico in ruoli analoghi . Voglio pensare così . Non è consolazione, amare non lo è mai .
Comprendo nel tempo che mi appartiene che non perdo nulla . È così ricca questa vita, che puoi solo dire grazie . Amare è ormai un senso vero di chi siamo. Non appartiene tutti. Legati all’idea senza oceani da somigliare, dell’amore siamo a tratti porte verso il vuoto. Uno spazio troppo freddo che non da senso alla vita . Amare rimane un legarsi all’esistenza e, se lei adesso è altrove , io so che lei è qua. Io so che il calore che conservo di questo, riscalda la forza di amare ancora di più . Quando cammino , sulla piaggia e la marea muta, sento ancora il suo pensiero nel mio . L’onda, di quel momento , crea le parole non dette, il per sempre che accetto, il futuro di dare ciò che apprendo . Oceano di bellezza, onde di ricordi . Amare è questo per me. -
Adoro , perchè adorare è amare anche il lato più osceno. Non si retrocede davanti alla bruttezza, si avanza e si esclude l’occhio che vede. Di facili parole sembrano dipinte alcune persone, quasi un forma di prostituzione verbale, circoscritta al marciapiede dove sostano. Osservano, e cercano i clienti, parlano, ma non è un parlare è un commento, una apprezzamento serio . Poesia vera, per chi tace e ride, e contempla questo blaterare spoglio. Rifletti e pensi, se fosse tutta nudita avremmo dato un senso diverso alla genesi , poi ascolti e comprendi che la bruttezza trascende il corpo, nudo e sincero, da spazio a quella appendice che bocca chiamiano e da li , esce il capolavolo vero.
Vedi come i bordelli veri, sono ben vestiti, educati, pettinati e un po sporchi. Sai quello sporco, che dentro all’anima vive, quell’immagine fantastica che tutti pensano di capire. E tu pensi: come possono vedere la bellezza e parlare di bruttezza. Non si vuol capire tutto, giudicare tutto. L’evidenza è cieca ma non sorda. Sorridi perchè di te che sei un opera d’arte, conosci il valore, poi sorridi perchè pensi, il marciapiede è a 20 centimetri dalle fogne. Ma il mondo è bello, perchè che sia visto in giostra o dalla mongolfiera, mostra sempre colori .
La bruttezza esiste, dalla bocca che esplora il limite , l’asse vero che va dal cervello al cuore e come un telefono senza fili fa parlare…
Adora anche questo, poichè il mondo è nato per far divertire chi, dell’ironia è colmo, del sorriso il manifesto e della verità paladino. Adoro
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Voglio raccontare, una storia semplice. Una storia di domani , perchè non ci si deve mai fermare ad osservare nulla senza volere un orizzonte per se stessi. Voglio raccontare di momenti , belli e vivi, di un moto ondoso che trasporti il mio cuore lontano, da tormente e dolore. Il mio vedere non è fantasia, ma semplice speranza che mai deve abbandonare nessuno.
Voglio raccontare qualcosa che non sia a retroso nel tempo. Io non ho mai osservato l’estate prima, il mare che vedevo.. Io osservo un presente e in questo moto di vita , racconto di domani , perchè tutto cambia, io lo so.
Voglio raccontare di emozioni mai finite, dove le mie parole non sanno dire adesso, le emozioni diranno domani . Diranno più di quello che io potrei comporre , in preda ad ogni istante che pervade la mia anima. Capita anche questo in una vita.
Mi siedo adesso, sono stanco. Seduto rifletto senza paura, a ciò che lascio in quel momento che mi perdo in un racconto di domani. Vedo occhi e colori, vedo questo . Mi rilasso, ed attendo senza pretese, vedo il racconto di domani . Osservo un mondo diverso, più simile a me, meno complicato. Più aperto e poco apparente. Io non voglio essere, io sono , e sarò. Un inno alla vita in me mi accoglie, un inno alla forza mi dice di resiste e sostenere ciò che la vita mi dona. Ma raccontare è credere, che un tempo di fiorire esista anche in un inverno totale . Pazzia in questa estate , dove solo io tremo . Ma sorrido e mi rilasso, uno scherzo , un gioco , non so. Io voglio raccontare di ciò che la vita mi fa raccogliere, un po di cocchi e un po di fiori bellissimi. Una carezza , si una carezza che sento nell’aria.Noi dobbiamo anche sognare, come una realtà che potremmo plasmare, un fiato corto da ossigenare e il volo prende vita . E il racconto forma , un perchè esiste anche nel lasciare un segno di forza a qualcuno . Non importa se mio o tuo , ma un racconto voglio fare . Perchè in gola sarebbero lacrime e nel cuore altro. Perchè non scrivere allora, perchè non raccontare come scavalcare ciò che di più alto esiste e, per un attimo volare ai confini del mondo, volare così alti da sfiorare l’universo stesso. E poi, volare senza pensare al fiato, al tempo , al destino .
Io voglio raccontare questo. E lo farò.
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siamo così relativi in tutta questa bellezza, relativi nel nostro destino, come semplici portatori di pensieri su fatti che già saranno come devono essere. semplici spettatori di un spettacolo che vita chiamiamo. a che serve rispondere adesso alle persone , sarebbe come un voler colmare un pieno che a nulla serve . stare bene con se stessi è questo .
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Allo scorrere dei fatti, nella vita, in ogni foglio dove dobbiamo annotare ogni singola parola, diventa, quasi un obbligo anestetizzarsi il flusso dei pensieri. Per diventare immuni, a quello che non ci appartiene più . Lasciando vivo , quello che ci fa battere il cuore di gioia e vita vera.
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Randagi di vita, semplici spersi in un mondo assente e , silente di parole vere. Parole mai adatte e mai calzate nei momenti giusti; ingiusti diremmo se, di giusto poi ci fosse qualcosa se non sapere che noi ci siamo .
Un perchè vero, non voglio sapere, perchè randagio mi sento, e sperso voglio navigare , tra amore e dolore , per sondare spazi che ho tralasciato. Un viaggio alla rovescia , per essere un uomo tra i tanti, si, un nessuno che scrive senza un vero perchè..
Randagi , quante volte il cuore si stringe e si comprime, quasi a scomparire nel petto alla visione di un lato di strada dove un essere è abbandonato. Un gesto cambierebbe tutto, ma nella mente che vaga , lo si pensa e, si procede oltre .
Questa violata vita,che un po inquite e un po di esalta, come un vortice che prima ti porta e poi ti schiaccia. Ti lascia a terra molto spesso, e solo. Un perchè vero non lo vorrei mai per me , dei perchè non ci si lava mai l’anima.
Siamo come siamo , ad ognuno un suo perchè.
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Non esistono momenti adatti per sognare, esistono solo e ,semplici momenti, dove lasciarsi trasportare da onde sonore, profonde e infinite. per creare spazi nuovi, e mai accesi, come stanza che si devono esplorare. questo vagare tra un noi e noi e, una musica . semplici ricerche e mai fughe, solo orizzonti di una realtà in attesa.
Sono stanze di noi , spazi interiori musicali e assoluti, dove perdersi ed innamorarsi. Sono un po, quelle realtà in attesa della gratitudine della vita. E noi, semplici naviganti emozionali, ascoltiamo questa chiamata, come il mare quando chiede alla luna , luce e magia, amore e, sintonia. Una fusione di noi e, amore . Sogni da amare e danzare , in stanze nuove da scoprire.
Amarsi è anche questo, in questa stanza dell’anima .
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Sono banali queste lacrime, dopo che, vedi un temporale. Osservi quanta energia in esso, e tu, piangi , uomo che sei.
Piangi, mani strette. Una Rabbia che non puoi raccontare al cielo, perchè non ci sono parole di ritorni tra i tuoni ed i lampi. Sono inutili queste ampolle d’acqua in un volto che di sabbia è ricoperto. Polvere di un non vedere, dove la forza nel cuore stia, spazi identici, dissimibili , tangibili e, in una linea netta separata. In questo cuore quanto spazio potrai fare alla fine di un inizio, di una emozione che, non racconti. Ma dove vive questo cuore, se non separato dal mare , d’orgoglio . Dove vive il cuore tra linee di confine intangibili ed emozionali, come un tramonto rosso , dopo un tempesta che mai nessuno ascolta davvero.
Ed il comporre parole, trova un tempo, in ogni emozione . Una lacrima che ormai, sedimenta . Tracce inviolate, di un perchè che nessuno comprende mai .
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Quante parole dovrai lasciare, far cadere, prima che il tempo ti porti al presente . Il presente quello che sfuggi, perché di coraggio ce ne vuole molto per esserci in questo presente .
Prendi le parole , le scrivi. Prendi parole in prestito , e te ne vesti, te ne illudi , ti colmi in un vuoto assoluto . Prendi tutto quello che non sai abbandonare, poiché l’abbandono è dolore ed emozione , dolce e salato , verità ed illusione . Siamo sempre in questa strana altalena che vita chiamiamo .
Io ho preso parole sparse, qua e la. Le ho prese e dette al mondo. Ho racchiuso l’attimo e l’infinito nello stesso tempo . Ho aperto un spazio per cancellare uno spazio: il passato. Anche se, questo passato era fatto di secondi. Ho regalato questo a me stesso, ed il presente è cambiato . Non c’è un perché e non lo cerco. Non c’è una riposta , l’ho fatto e basta . Ho dato parole per Everest silenzi, come un rumore barattato con i vento . Ho dato spazio in una scatola stagna , socchiuso gli occhi , aperto nell’impossibile il possibile , non era un sogno , era la realtà del potere che le parole dette e date danno . Il mistero del cuore ,che apre e chiude la mente nell’impossibile mondo che nessuno immagina . Il sogno è realtà adesso, perché la paura di essere come sei è svanita .
Ho lasciato parole, per avere luce , luce infinita senza nessuna considerazione di quello che sia la vita nascosta . Il buio è una distanza tra me e la mia anima, questa strana storia è per tutti .
Ho lasciato cadere il passato e non posto speranza in nulla, ho scritto semplicemente il presente per come io già lo stavo abbandonando . Il tratto di me che corre più del tempo stesso, una primavera eterna nella vita , qua in questo inspiegabile muovere me stesso nel tempo che lasciò in parole , vivo l estasi , l’amore vero verso me stesso . Ho lasciato parole perchè , non c’è perché vero , rimane una speranza incerta di un sorriso che vorrei vedere in tutti adesso. -
Siamo un po’ così , innamorati , odiati, invidiati. Come le stelle alla fine , se le vedi brillare sogni , se non ci sono ti chiedi dove siano , e se te ne parlano non dici nulla .
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laddove il corpo rimane limite del tempo, il mio pensiero impresso rimane il sempre che volevo. Di rabbia e invidia le parole altrui ne coloro il mio quadro infinito . Poiché il mio pensiero non muore alla voce altrui , ma come onda ne prende vigore.
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Non c’è logica , né presupposto in amore
Selvaggio vivere senza sapere , quel che sia dopo il risveglio .
In amore , impazzire a tutte le ore , sottile tormento che prima ti affama e poi ti sazia .
In amore soggetti tra parole spese , come un mercato dove ognuno vende mercanzie ,
Urli tra la folla , che sorda , assorta e illusa cerca , un prodotto che prezzo no trova , l’assoluto valore dove poi sia , chi lo sa.
Non spazio , in questo strana storia , sensazioni , colori , musiche , tutto va bene alla fine .
In amore ti potrai dedicare, come un ruolo quasi obbligato da una legge della natura, che prima ti elegge, poi ti cancella , ti fa capire e ignorare , di fa credere e nell oblio ti porta .
In amore , come nel mondo poli estremi dove poter camminare , tra un freddo e l’altro , al centro fa troppo caldo .
Un corpo che cambia , in movimento ,in danza , in una permanenza terrena e alienata . La pazzia la tua amicizia , l isolamento la compressione di una forza che devi esprimere al tempo giusto , nell’attimo errato . Solo poi, per capire quello che più di illogico pensavi dell’amore .
In amore , tutto è opposto a quel che pensi , a quel che sei . Noi in amore , siamo solo persi e cercati, ritrovati e mai noti . Isolati e unici di, amare per come siamo capaci .