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C’è stato un tempo dove ogni mio pensiero era poesia , c’era arte in quel sentire oltre ogni forma del cosmo . C’è stato un tempo dove ogni mio respiro era lento e profondo , ogni mia azione era la fioritura della vita che sbocciava e poi nulla resta fermo , nulla si dissolve ma può sopire come un lento inverno dentro l’anima .
C’è stato un tempo dove ho visto una stella , era piccola ma luminosa e io dal mio mondo così rotondo ne avevo paura , non sapevo il perché ma c’era così tanta energia da mettermi in un lato e poter solo osservarla. Dentro me c’è sempre lato tenero , dirsi il perché di tutto questo non era fatto di parole , era solo flusso senza logiche . Il cosmo dell’amore quante forme e colori possiede quanta immensità ha nonostante a volte devi ogni nostra volontà . Siamo solo viaggiatori in un mondo non nostro e non comandiamo mai il cuore ma cavalchiamo la nostra mente che oscilla tra realtà e sogni .
C’è stato un tempo dove osservando questa stella mi stringevo, mi gelavo , mi sentivo così nudo dentro la sua luminosità e naturalezza e io da lontano imparavo da lei che l’immensità non ha dimensioni e forme , ma ha solo colori . Ho gravitato lentamente il questo spazio e poi lo sfiorata , era dolce e innocente e io dalla mia forma così grande ero incredulo a tutto . Ho spostato molte correnti di gravità per avvicinarmi ad essa , e poi dopo mille tempeste ho danzato con lei . Ho tenuto legato me ogni mia scorretta forma e ho spento lentamente ogni mia luce , mi sono abbandonato al vento e alla tempesta , mi sono immerso in quel buio dei miei spigoli , ho respirato veloce e perso ogni direzione , il mio cosmo si è dissolto nell’universo lasciandomi alla deriva dei mei sentimenti . Ho capito ora quanto sia grande un cuore e quanto in esso ci sia forza , la delicatezza non chiedeva logiche , ne paure , ma solo la naturalezza di me stesso . In ogni mondo da un lato c’è il sole e all’opposto la notte , c’è il sole e chissà dove piove , ogni angolo è diverso e ogni corsa verso qualcosa ti ricorda che all’opposto c’è altro, si deve sempre ricordare che tutto nonostante non corriamo non si ferma mai e mai resta uguale , siamo noi a non dover perdere chi siamo , se vuoi piove inutile cercare il sole , c’è l’ombrello che ci protegge dalla pioggia, c’è una grande semplicità nella vita se non si cade dentro l’abisso delle logiche della paura . Noi ci perdiamo , corriamo , vogliamo essere innaturali e poi siamo solo atomi di una vita che ci si rivolta contro. Allora dentro un uragano abbiamo paura , il nostro cosmo chiede un passo lento , un respiro calmo , un sentire che va al di là di ogni nostro tempo e spazio , dobbiamo muoverci senza ricerche , entrare dentro la parte di noi che non abbiamo preso per mano. Non è facile sedersi al lato della vita e osservare con consapevolezza , restare calmi e riniziare a prendere i frammenti di bellezza e ricreare chi siamo stati , non sarà mai identico poiché ogni cosa non può esserlo in questo infinito . C’è l’amore a darci forza , a farci respirare presenti alla vita , adesso ogni onda muove in noi i frammenti del dolore , scopre le nostre ferite ma non dobbiamo lasciarci andare a ciò che per molto tempo abbiamo accettato e fatti accettare , il cosmo dell’amore è mutevole ma vuole essere vicino a quella piccola stella che abbiamo sfiorato ma mai compreso , non ci siamo mai ne fusi e ne resi vicini , ci siamo sfiorati , abbiamo perso il resto profondo di queso respiri di vita che ci hanno avvicinato . Adesso è tempo di creare qualcosa di colorato , è tempo di lasciar cadere ogni muro per creare un giardino diverso in ogni lato . È solo tempo di respirare lenti in quella meditazione che porta due mondi a crearne uno diverso .
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Io cammino lentamente , mi dissolvo nei miei pensieri e nulla più esiste .
Cammino leggero assorto e mai contorto nel mio pensare , non c’è peso ne stanchezza , non c’è ciò che si pensa in questo deserto che chiami vita . Appesi e mai sospesi in quella nuvola di leggerezza che vorremmo, eppure in questo insieme di parole c’è un punto da chiarire , ma nessuno straccia mai i nodi di quella corda alla quale siamo appesi .
Il deserto è perfetto pochi colori ma ben distinti , da lontano sembrano solo due un blu e un giallo oro . Semplice vedere senza dover cercare sfumature quando tutto sfuma e tu inerme di blocchi . Ci fosse una magia per far cambiare qualcosa diresti di essere ad un circo . Spettacolo e spettacoli per spettatori ingordi di poter sognare , un po’ come la vita dove tutti sanno nel loro pensare e pochi fanno nel essere prestigiatori della propria vita . Uno strano gioco , io cammino e sospiro così un po’ di nuvole nere spazzo via, faccio spazio senza strazio ne dolore , voglio un po’ di colore e io lo cerco senza paura .
Il deserto in un cielo aperto dove il silenzio calma la tempesta , il segreto resta camminare il un deserto dove qualche rosa esiste , si perché c’è un oasi ed è lì che voglio riposare, lontano da questo insieme di inutili parole e fatti che poco hanno a che fare con la mia ispirazione di volare .
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Avete mai avuto la sensazione che tutto sia più semplice ? Avete mai avuto la sensazione che dopo anni e anni di sofferenza , di situazioni che non funzionano , di preoccupazioni e ricerche di fantomatiche soluzioni o risposte senza ottenere nulla ci sia qualcosa da osservare ? O forse più semplicemente ad un certo punto iniziate a sorridere , vi placate , vi sentite protetti come se in servo per voi ci sia qualcosa di più grande ? Una sensazione così immensa e profonda che per un istante annulla ogni vostra resistenza e vi conforta , in quel momento vi siete arresi e siete nelle mani di Dio . Ognuno ha un nome per Dio , ognuno di noi nel proprio libero arbitrio lo chiama in un modo e c’è chi lo riferisce all’universo , alla luce , al divino. Poco importa come ognuno di noi lo professi o lo chiami , di fatto tutte le religioni che piaccia o non piaccia parlano di purezza e amore . Parlano di un qualcosa o di una entità al di sopra di noi e questo è assolutamente vero . Dio o lui o essi esistono , esiste e qual giorno che tutto sembra perduto ma che ad un certo punto un senso di pace e calma , di rassicurazione e serenità ci avvolgono è Lui che appoggia la sua mano sulla nostra spalla . Forse l’abbiamo ignorato , l’abbiamo perso , urlato , offeso o rinnegato . Esiste però un tempo di purezza estreme dove lui si manifesta per renderci consapevoli che non siamo soli , ma che siamo sempre legati a lui in quel progetto divino dipinto in quel cielo bellissimo dove noi e la nostra libertà regnano felici . Esiste un momento dove ogni nostra durezza si scioglie e abbandonati a ciò che deve essere inizia ad accadere . Non c’è sostanza logica, ma c’è solo amore che sconfigge ogni cosa e che indica in modo così netto cosa dobbiamo fare e perché forse per del tempo abbiamo sopportato pesi, dolori , emarginazioni e ogni bruttezza della vita ha un senso . Abbiamo tutti un percorso e nessuna scorciatoia , ciò che è destinato di ben poco lo si sposta , semmai lo si aggira o una sensazione diversa accade in noi , ci immedesimo di essere cambiati di essere più vicini , più colmi di quel nettare divino che a tiepide parole ci fa parlare di qualcosa di amorevole , ma sono ben poche le persone che dentro la stanza del cuore hanno una luce così profonda da illuminare ogni stanza della propria vita . Siamo tutti così appesi a pensare di arrivare a quel mondo materiale o metafisico usando modi e mezzi , stiamo solo rimbalzando senza volare davvero .
Siamo tutti nelle mani di Dio e nulla si sposta è già tutto scritto per noi , nel senso del lasciarsi andar via, in quella resa dove un sorriso prende vita c’è la manifestazione unica e inequivocabile di ciò che sta per cambiare . C’è per tutti un progetto giusto nella vita anche se a volte non sembra ma è anche vero che le persone prese dalla smania di arrivare o essere diventano rocce prive di pori ed è da un minuscolo follicolo che entra la luce che serve . A poco serve credere o fare e ripetersi in quelle giostre di vita che alla fine riportano sempre allo stesso punto . Esiste anche chi dice di essere felice di ciò che è o che possiede e questo non è un male , anzi è un bene. Bisogna distinguere molto bene alcune cose : nessuno viene mai lasciato indietro dal Divino, Dio , universo ecc ecc , ma tutti abbiamo una funzione importante , tutti siamo interconnessi in un mondo che ha bisogno di tutti noi nei nostri singoli ruoli . Poi c’è chi destinato a fare qualcosa di grandioso , che esula da soldi e ricchezza o stato sociale . È sempre vero che c’è chi diventando ricco ridistribuisce ricchezza e al contrario c’è chi pensa di farlo ma con una misura è un peso ben distanti dalla verità , ma questo non è il punto focale di chi è “Destinato”. Chi è destinato distribuirà in modo semplice una via giusta che prima o poi ti porterà ad avere una manifestazione interiore dove la mano di Dio ti sfiorerà .
Siamo nonostante tutto e questo è ben noto tutti subordinati a qualcuno o qualcosa , ci sono “potenti”, i ricchi , i tiranni e ogni sorta di persone hanno potere verso altri , questa è solo la scelta di debolezza che nei secoli si è manifestata . Questa manifestazione è distante da ciò che oltre noi e Sopra noi ci muove , Lui ci resi identici e ci ha reso liberi , ma di questa libertà abbiamo perso il senso . Abbiamo pensato di essere Dio e come tale qualcuno si è manifestato in molti modi , sottomettendo , decidendo , creando confini e regole , costruendo per altri un qualcosa anche di utile , ma che alla fine ha sempre dimostrato che l’uomo trova sempre e solo un modo di elevare se stesso e mai di elevare tutti . C’è sempre un meccanismo migliore che nel tempo rende qualcuno in alto e tanti in basso . Questa è una realtà immutabile , ma nonostante tutto c’è sempre un progetto divino che ci attende per metterci in quella dimensione migliore per noi e la nostra felicità . Il restante ormai è solo ciò che vediamo e sentiamo ogni giorno . Io penso che nulla si possa spostare in questa società , perché quando per millenni c’è un meccanismo che si moltiplica e migliora fino al punto di essere così convincente verso le persone e che in certi casi riescono a creare guerre ci sia ben poco da sperare che la dimensione che ci lega gli uni agli altri possa cambiare qualcosa . Io credo in un termine di esistenza in micro e non in macro , ma nella sua piccolezza e singolarità fa la differenza . Saper bello poter pensare che se tutti fossimo mossi da qualcosa di buono tutto sarebbe migliore , c’è sempre da capire che l’uomo e la sua intelligenza vedono sempre opportunità esterne e mai interne , laddove c’è il tempio di Dio il cuore stesso , questa antenna che ci collega oltre . Accade e c’è da sorridere nel pensarlo , che le persone credono di metterci spesso e volentieri il cuore , ma che in realtà ci mettono il cervello ; sapete come funziona il cervello ormai ? Si parte da un buon presupposto e in molti casi si arriva a pensare cosa ci si guadagna … Non è totalitario ovviamente , ma resta l’istinto che abbiamo perfezionato nei millenni a muoverci, resta il quel senso che ci mette a confronto creando “modelli” da seguire e presupposti di elevazione sociale . Ad oggi nessuno vuole essere il signor o signora nessuna , i social media lo dimostrano con quanta ambizione ci si crede ricchi con i soldi del monopoli e di come l’essere seguiti, i like abbiamo un valore . Definire questo ? No forse non serve . Siamo in un mondo “libero” dove di libero resta poco e siamo tutti legati ma con idee ben diverse . Essere nelle mani di Dio non è essere diversi o migliori è solo un gesto di purezza diversa . È un aiuto , una speranza , è un ritorno a qualcosa di più nudo e intimo nella vita . Dentro a questo c’è sempre la speranza che qualcosa cambi in modo universale , però credo che a volte sia già grandioso se dopo un momento difficile e sofferto possiamo tornare a sorridere , a vivere a pensare in modo produttivo per e si spera per altri . Credo che in ogni piccolo gesto che ci colpisce e ci illumina anche solo con un riflesso d’amore ci sia tanta speranza per ciò che sarà .
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La libertà non puoi nemmeno volendo escluderla da te stesso, non puoi eliminarla . La libertà è l’unica cosa che finisce al finire della vita stessa .
Il paradosso che tutti vogliono la libertà ma sono estremante capaci ad assottigliarla in modo inconsapevole , il vero paradosso è nel senso della parola , nella sua magnificenza , eppure sappiamo sopirla con semplicità . Osservando con una lente di ingrandimento il concetto della libertà possiamo capire dove in verità non la controlliamo mai . Tutto gravita dalle responsabilità che non prendiamo , non concepiamo , tutto si crea da quella linea invisibile che circonda la libertà stessa . Più capiamo il senso della responsabilità più la libertà si espande . Quando la libertà sfonda quella linea sottile diventa loro , lentamente goccia dopo goccia crea un fiume che diventa una privazione altrui, pertanto non è una libertà vera . La libertà preserva il diritto di libertà altrui , crea giusti confini che limitano la privazione , è molto equa la libertà vera. Conosce il senso del diritto e del dovere , non si inchina alla paura ne tantomeno è così impavida a tutti i costi .
La libertà è la massima espressione dell’universo , in esso tutto funziona in modo perfetto , ogni singola stella è collocata nel posto giusto al momento giusto .
La libertà così tanto urlata da questi tempi non ha escluso la responsabilità , bisogna però comprendere che sia la responsabilità e perché risulta così semplice entrare nella privazione della libertà . La responsabilità è un senso altrettanto alto nella nostra vita , anch’esso viene urlato ma forse non è così davvero compreso . Se fosse compreso a livello inferiore tutti noi saremo su una frequenza unica e non saremo circondati da leggi , divieti, ecc ecc . Il senso si perde perché noi vogliamo essere leggeri e questa ricerca porta a declinare responsabilità ad altri, un giorno alla volta , una persona alla volta si arriva alle masse . Su ogni responsabilità mancata la paura fa da conduttore poiché la paura è più forte dentro noi come sensazione iniziale dell’amore . Questo passaggio è complesso , molto complesso . Se immaginiamo questo : l’amore ormai è troppo individuale , la paura è collettiva quindi è matematico che la forza diventi maggiore . La prima responsabilità che si perde è amore in modo più ampio e più semplice , perdendo il senso della responsabilità un po’ alla volta non riconosciamo la libertà nella sua forma, ma la manifestiamo quando il limite di sopportazione passa la soglia . Spesso non la sappiamo nemmeno più dosare questa libertà essendo troppo pieni di paura . Non voglio dire che la paura sia l’errore poiché non lo è, resta il giusto allarme rispetto al rischio . La responsabilità dovrebbe essere spiegata in un modo più intimo della vita e non trasformata in una zavorra corrotta e inutile . Dentro ad ogni responsabilità c’è un privilegio e in esso la nostra libertà è l’espressine massima che si manifesta . Noi invece abbiamo imparato che prendiamo solo quello che più ci compensa e non quello che ci eleva , è distorto il messaggio a monte . Siamo partecipi di parole che creano in noi ciò che non vogliamo mai fare e questo crea persone che eleggiamo a nostri porta voce , in queste persone c’è quel carisma , quel coraggio , ma c’è anche il potere di confonderci . In ogni persona dobbiamo ricordarcelo c’è un idea oltre la nostra che spesso non ci appartiene e se gli diamo il potere di decidere per noi perché abbiamo voluto non prendere il senso di responsabilità in modo integrale e interiore . Abbiamo concepito solo logiche e nelle logiche c’è un limite . Quindi se noi noi decliniamo senza capire la responsabilità l’idea altrui prima o poi ci limita , è nella stessa natura umana questa modalità di prevaricazione , è nel non capire l’amore o vederlo solo a livello individuale .
La libertà è un atto d’amore espanso , privo di odio e consapevole della paura ,che ci insegna un giorno dopo l’altro che la responsabilità è l’albero che darà i suoi frutti futuri .
Noi non siamo perfetti ne immuni ma abbiamo un potere : il cambiamento . Mutare in modo consapevole ci rende liberi . Vivere la libertà è un atto collettivo , autonomo come percorso ma aperto agli altri , privo di pretesti e bugie . Osserva in senso altrui con la stessa venerazione che osserviamo la nostra . Suddivide responsabilità identiche dopo che in noi le comprendiamo nel modo giusto, il peso si suddivide la libertà stessa si espande . La paura diventa più piccola e noi ne saremo più forti e felici. Niente e nessuno predomina su di noi se noi non facciamo lo stesso , il cerchio si amplia ma non scoppia, non c’è sottomissione ma un dialogo . La libertà si amplifica all’infinito .
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Dove finisce tutto il bene che abbiamo pensato e cercato ? Uniti ma non troppo frustrati e partecipi di una inquisizione che ormai pesa . La caccia alla streghe perde voce adesso, quando ogni nostra libertà sembra sempre più lontana . Abbiamo urlato contro chi non rispetta le regole , abbiamo inquisito per bramare nel nostro intimo quella libertà di alcuni . Abbiamo messo alla gogna e poi al rogo le “streghe della libertà ” , c’è stato un momento che tutti abbiamo giocato per cercare il colpevole di una libertà assai troppo manifesta. Noi reclusi , noi eliminati dal tempo dentro un tempo che non passa mai , siamo stati privati della nostra libertà . Nonostante la privazione abbiamo resistito , lottato e forse sperato . Cantato dai balconi , segnato con un dito chi della sua libertà ne ha fatto una sovversione totale . Ora le somme , ora il conto della resa totale , nessuno è libero e le streghe non esistono più .
Come scrisse Kahlil Gibram nel : Il profeta
“Quando l’amore vi chiama seguitelo . Sebbene le sue vie siano difficili ed erte.
E quando vi avvolge con le sue ali cedetegli . Anche se lama nascosta tra le piume potrà ferirvi.
Quando vi parla , credetegli , sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni così come il vento da nord arreca scompiglio al giardino . Poiché mentre l’amore vi incorona così vi taglia per potarvi.
Mentre ascende alle vostre altezze e carezza i vostri più teneri rami palpitanti al sole . Così penetra fino alle vostre radici scuotendole nel loro abbraccio alla terra.
Come pannocchie di granturco vi raccoglie in se. Vi batte fino a farvi spogli .
Vi staccia per liberare i cartocci , vi macina fino al candore .
Vi impasta sinché siate cedevoli , e poi vi consegna al suo sacro fuoco così che possiate diventare pane sacro .per la sacra mensa di Dio .
Tutto questo provocherà l’amore in voi , affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore ……
In questo estratto di Gibram il senso diventa più rotondo , le streghe scompaiono poiché se conosci l’amore conosci il senso della libertà , un Liberta impavida , violenta e ribelle . La libertà è l’ala mancante e indivisibile dell’amore stesso .
Ora dopo aver riversato odio , che resta l’oro dei poveri di spirito , siamo tutti su uno stesso piano . Una tavola spoglia dove il pane scarseggia , la luce è fioca , il senso si perde nel fiume delle parole aride . Ora su questa tavola spoglia noi commensali siamo identici , ogni nostra idea svanisce in quel vento di desolazione e incertezza . Non ci sono streghe , maghi , magie . C’è solo un senso di libertà che attende di vivere e irrorare un cuore forse inaridito per rabbia .
Adesso e solo ora più che mai la nostra voce diventa più sottile , eppure restiamo appesi alla speranza . Non cacciamo demoni o streghe , uniamo semplicemente la nostra visione per essere liberi . Solo questo resta, la forza che nel cuore di ognuno di noi crea il senso della vita stessa . Poiché l’essere umano senza libertà è una sagoma contro luce, un’ombra .
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In te confido e ripongo , ogni mia fragilità . Vero o falso che sia, io unisco me alla tua energia .
In te confido poiché sei spazio ed io mi rassicuro , in ogni tua forma e dimensione in te posso essere forma . Non c’è geometria ma solo spazio e libertà . In te posso viaggiare e trovare , in te posso essere essenza imperfetta .
In te confido e li libero , mi espongo e non mi respingo , mi mostro, e mai sono trasparente .
In te confido , perché se in pochi dobbiamo essere almeno giusto possiamo restare , non perfetti e ne uguali , ma complementari .
La poesia salva l’anima da quella stasi del tempo e permea parole taciute troppo a lungo, in essa si spiega molto di più di quel che si pensa . Lo stesso pensare esamina e circoscrive anche se a volte è essenziale in questa vita. Ma noi cerchiamo oltre a ciò che pensiamo e come tale ci vuole altro . In un tempo dove tutto è a disposizione c’è qualcosa che non è disponibile , è il senso d’espressione che non può ne trovare ne acquistare . O lo possiedi o non esiste e se esiste gioca nascondino dentro di te .
In te confido , perché solo non posso arginare il colore che cerca la tua tela .. in te vedo un modo da colorare e tu esisti e vivi con me . Tutto è relativo in questa nostra avventura . C’è un viaggio da compiere senza terra e confini nel mio colore in te confido , poiché tu lo puoi usare in quella tela unica ma essenziale .
Eppure in ogni falsa rima c’è una promessa al vento , il vento porta via qualcosa e lo sparge lontano . Ci vuole questa esperienza così volatile per capire cosa resta di così tangibile , perché quando tutto si blocca e diventa incerto abbiamo bisogno di sognare e vivere un po’ di più . La falsa rima è solo un concetto uscito ubriaco e che nel tempo mostra la sobrietà di un pensiero vero .
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Ormai quello che ci collega al mondo esterno vive di parole legate alla rete internet . Sempre più schivi, e ben poco reattivi siamo costretti a leggere tra il vero e il falso . Le nostre libertà si assottigliano e lo spazio mentale si dilata in una forma di ipotesi senza sentiero .
In questi giorni ormai relegati in casa da molto tempo non riusciamo a creare una ipotesi di quello che sarà di noi , non in senso di malattia poiché il covid 19 è una realtà . Bollettini di guerra confermano ogni giorni che lui il virus corre veloce , ma nonostante questo il pensiero cerca soluzioni , perché ciò che seguirà da questa quarantena crea ipotesi non felici. Ipotesi che rimbalzano in ogni angolo dell’etere e noi legati ad un filo di speranza molto esile . Manca la coerenza di una linea comune e questo fa vacillare il nostro modo di essere e vivere . Forse vorremmo sapere se dopo la malattia ci sarà la povertà , ci vuole un certo coraggio a pensare così , però la paura non la freni cantando dal balcone di casa , diventando tutti cuochi. Ci vuole tangibilità dentro l’emozione e coerenza dentro la paura . La libertà inizia a zoppicare e niente è certo .
Questo scenario è quello che descrivono e sentiamo , allora inizia il tempo di lotta interiore alla ricerca di soluzioni , non è un male perché quando il limite si valica solo due sono le opzioni : alzi il collo e schiena retta, o ti pieghi per sempre . Si può osservare che isolarsi potrebbe essere una opportunità , un coltivare qualcosa di nuovo , magari fuori dagli schemi che per tutta la vita ci hanno dato una libertà apparente . Il tempo di eliminare è qui e ora, il tempo c’è per rivedere le nostre ipotesi di sentirò visto che le tracce si sono perse . Forse sembra assurdo ma dentro ad ogni abisso filtra ancora un po’ di luce . La luce è di certo molto debole vittima anche di quella matassa di pensieri che ci avvolge . Non è semplice districare dei nodi adesso è il tempo di aver coraggio nel cestinare molte cose che in noi vivevano ma che in realtà ci strangolavano . Abbiamo creato paure per una vita che a oggi sono ridicole eppure anche se in modo inconsapevole noi funzioniamo sulla paura. Assurdo ma la paura muove in noi molte risorse anche se spesso non ci permette di concretizzare nulla. Possiamo prendere le nostre risorse adesso e valutare qualcosa di concreto . I confini della mente possono cadere davanti ai confini che la vita ci sta mostrando . C’è un limite concreto che cerca di svelarci un limite da abbattere , c’è un vento che sposta un po’ alla volta la polvere della nostra mente . È vero siamo impauriti , siamo esili ma al contempo possiamo essere flessibili . Un istinto di sopravvivenza cerca spazio e noi diamo questo spazio arrivati a questo punto di non ritorno . Nulla sarà mai come prima perché le distanze non sono ipotesi ma tutela a tempo indeterminato . Come tale e senza retorica prendiamoci per mano e osserviamo il mondo .
Il sentiero adesso va riprogrammato con un nuovo entusiasmo senza confine , dobbiamo ricalcolare il percorso o addirittura farne uno nuovo , solo questa elasticità limiterà il danno . Inutile restare in una stasi mentale che a poco serve , diventiamo un po’ di più viaggiatori di noi stessi con coraggio e questo sarà il piccolo presupposto che potrà aiutarci .
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In questo confinamento dove il perimetro ci stritola e mette in evidenza le nostre fragilità e paure è normale riflettere sulla libertà . Abbiamo forse costruito questa libertà di carta pesta ? Abbiamo forse perso la responsabilità ? Perché la libertà ha bisogno di confini forti, di cemento armato e di alti valori . Tutto lentamente evapora come la nebbia e evidenza in modo nitido che la libertà è stata derisa e poco compresa . Abbiamo dato spazio al teatrino di interpretazione , forse troppo abituati a pensare senza pesare il senso di ciò che pensiamo . A questo punto ci vuole un moderatore , una persona che prenda le redini di questo immenso insieme di persone , un po’ smarrite , un po’ ancora incredule e ancora troppo convinte che il proprio orto sia da salvare . Questo è l’errore peggiore non poter vedere oltre al proprio orto, e un po’ alla volta la nostra libertà si assottiglia , diventa esile . Abbiamo interpretato come dei principianti nella commedia della vita e dire che basta poco leggere il copione perfetto, quello scritto forse un po’ in fretta , ma che al contempo ha cercato di lenire le nostre paure . Eppure nonostante tutto come in un collegio per colpa di pochi , un giorno alla volta , perdiamo un po’ di libertà .
La libertà deve essere una responsabilità collettiva , deve essere un inno alla vita e non un urlo al bancone di casa di venti minuti . Responsabilità è la parola d’ordine e cosa significa ? Semplicemente che non c’è spazio , non c’è tempo , non c’è nulla che si possa pensare per se stessi . Ovvero la nostra libertà vive unitamente a quella di tutti adesso e come tale ogni nostra azione errata ci frena. Non c’è spazio per osservare solo cosa noi crediamo di sapere , poiché c’è una conoscenza collettiva ben definita . La libertà fatta carta cade e ogni spazio diventa più piccolo e soffocante così . Il virus a suo tempo troverà la caduta , ma a noi cosa resterà ? Credo che nessuno sarà come prima , lo scenario a seguire non è rassicurante ma al contempo per chi ha un senso vero della libertà creata in modo forte potrà essere una opportunità . Il cambiamento è alle porte , ha già iniziato a vivere nella nostra mente e attende di entrare in quelle profondità della nostra essenza , un giorno alla volta procedere e chiede spazio . Questo spazio cancella sulla nostra lavagna molte cose che avevamo programmato. Fa spazio e ricrea , ora forse è solo una traccia esile e tremante , ma la libertà vera ci aiuterà e selezionerà ognuno di noi .
Non c’è più logica a questo punto se tutto non viene preso per ricreare qualcosa , dico questo perché in questa nostra quarantena stiamo vivendo anche una forte osservazione che sgretola molti confini . Stiamo osservando come logiche evaporano e la corda stringe . Inutile ribadire motti e regole , perché le regole creano libertà e non devono suscitare concetti diversi a mio avviso , è l’interpretazione che crea il danno peggiore . Eppure nonostante i numeri crescano e gli spazi si stringano in messaggio non riesce a penetrare in tutti . È forse un gioco questo, me lo chiedo a volte e mi chiedo se anche adesso abbiamo poco se questo poco non sia tanto . Forse bisogna osservare in modo più ampio tutto questo e farlo con la volontà di credere che a noi non venga tolto tutto e che tutto questo serva a renderci persone più consapevoli . Tutti i giorni mi chiedo questo e tutti i giorni provo a restare saldo suo concetto della libertà .
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La vita è fatta di grandi interrogativi , almeno io la penso in questo modo . Il momento che stiamo vivendo è ovvio a tutti , internati dentro casa a sentire informazioni di ogni genere che come pillole entrano nel nostro quotidiano. Diventiamo ogni giorno sempre più consapevoli di come la psicosi diventi virale. Questo non dice che non ci sia il problema , anzi esiste . Sarebbe meraviglioso pensare che questo è un sogno e poco dopo svegliarci , potendo riprendere la nostra vita . Invece non è così .
Osservando da giorni in maniera dettagliata comincio a uscire dal torpore iniziale , osservo lucido e vigile tutto quello che viene detto e scritto . Esamino. Cio’ che sta spostando questa situazione è la paura unita al surreale , viene alimentata in questo modo, condivido link su link , scrivo stati social uno dietro l’altro , divento influencer con il motto : #iorestoacasa, pubblico continue informazioni false e veritiere. Questa situazione diventa ogni attimo più veloce e infinite parole si muovono dentro la nostra psiche e in modo inconsapevole dobbiamo trasmetterle a qualcuno . Potrei dire che l’informazione sia utile , ma quella vera e comprovata. Invece la libertà che si muove in internet crea anche falsi, si muove utilizzando le nostre paure e questo attiva le masse . Noi funzioniamo per la maggior parte attraverso la paura e ben poco attraverso il coraggio. Non è sfidare la vita con il coraggio in questo caso , ma restare a osservare in modo lucido senza giocare tra di noi . Spiego meglio : è come se la nostra immaginazione abbia bisogno di essere nutrita per prepararci alla situazione che potremmo vivere , è una azione di controllo involontario con un risvolto molto profondo. Fin da piccoli veniamo istruiti sulla paura per attenerci alle regole , (osservate e provate a ricordare se questo vi appartiene), è così il nostro funzionare, diventa segnato muovendo in noi reazioni e istinti legati alla paura, questo dice che ogni informazione può pilotarci in modo sottile . Queste informazioni estrapolano in noi i nostri lati più fragili o i lati più ribelli , non creano un’armonia e una sintonia presente e con una azione positiva. Avere la preoccupazione è un segnale molto corretto, serve per metterci in guardia , ma io non parlo di questo, Sto provando a spiegarvi che in massa ci stiamo muovendo per dilatare fino al limite una bolla e che così facendo ci facciamo molto male perche’ quando tutto questo finirà’ resterà in noi dolore . Avete pensato a come sarà la vostra vita dopo questo ? Avrete davvero voglia di abbracciare tutti e stringere mani ? Avrete in voi la libertà di non pensare che ogni cosa sia infetta ? Io credo che una parte di noi farà molta fatica a riprendere in breve tempo le proprie abitudini , la fiducia c’è in merito e la speranza che non sia così è forte .
Sono anni che osservo gli atteggiamenti in internet e come ampliano quelle parti di noi che nella vita nascondiamo . Ovvio non è una scienza esatta la mia ma una semplice visione a mio modesto parere. Però questo funzionare con tutte le nostre emozioni che esplodono dentro la nostra testa ogni tanto portano a stravolgere la nostra realtà . Pensate a chi si innamora in una chat e crede che sia vero . Non voglio dire che tutto sia riducibile a questo . Osservo però che dall’uscita della notizia del virus la nostra vita è immancabilmente cambiata nelle nostre abitudini e che in rete ogni nostra azione si è spostata in modo spasmodico a condividere solo questo . Avevamo bisogno di avere paura ? Io me lo sono chiesto molte volte . Cerchiamo qualcosa in questo ? Dobbiamo manifestare qualcosa ? O possiamo apprendere che qualcosa si possa vedere in altro modo . Diventa difficile sapere una verità assoluta , forse la filosofia può aiutarci , o forse noi umani dobbiamo toccare il limite per credere di poter superare tutto ? Quello che sto dicendo non contiene un messaggio di complotto, resta un’ osservazione sulla interiorità di noi stessi e una constatazione di come la paura possa muovere le masse . La storia ci insegna che una grande comunicazione muove le masse , che far perno sulle nostre paure fa lo stesso effetto, che il violare la nostra libertà ipotetica le muove . Fatevi una domanda arrivati a questo punto : come è fatta la libertà ? Fate un passo indietro nel tempo, osservate cosa non avete mai fatto e ora vi proponete di fare , fate un salto nel tempo e chiedetevi se ogni vostra paura abbia una giustificazione valida . Il problema di oggi non è un sogno, è reale , questo cambierà qualcosa che ci piaccia o no .
Io personalmente ho sempre cercato di capire e capire a sua volta , facendo un viaggio dentro me stesso sempre un po’ di più in profondità , questo non mi ha tolto tutte le mie paure però alcune le ha lenite . Il gioco dell’immaginare per rendere reale non ha creato un prepararsi mai adeguato, poiché in ogni scenario ci sono troppe sfaccettature che non possiamo controllare. Detto questo , il mio pensiero , una mia sensazione , spero che si faccia un passo indietro per poter osservare ciò che abbiamo dentro noi sottovalutato per molto tempo e che questo ci insegni a vivere con una armonia più positiva la vita . Spero come lo spero da anni che scrivo , che la paura cali e aumenti l’amore , la felicità , il senso coerente della vita e di chi ci circonda . Spero che ci sia un mondo giusto e pulito per tutti , un mondo forse diverso di come lo vediamo a volte .
Ad oggi la nostra vita è il valore assoluto , ricordiamocelo . Ad oggi solo uniti possiamo fare qualcosa di bello . E ogni cosa brutta poi passa come ne sono passate tante … di fondo noi siamo un oceano che ad oggi sbatte contro uno scoglio , ma che mai si può arginare .
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Un po’ prima dell’impatto , ho cercato qualcosa . Non sapevo bene dove è cosa cercare, solo l’urto mi era evidente. Alla fine in tutte le storia si deve sbattere contro qualche sogno. Nonostante tutto, prima di pensare al dolore e alle ossa in frantumi , ho cercato qualcosa in me . In una tasca forse la più vicina al cuore ho trovato un messaggio. Il messaggio era una lacrima d’amore ed io, che attendevo l’impatto non volevo che accadesse.
Una lacrima d’amore in un deserto arido do vita , uno spiraglio che potesse espiare quel senso di inutilità al qualche ero abituato . Cadere non era il male peggiore, così mi dissi . Cadere era solo assaporare ciò che io nonostante tutto volevo. Mettere una fine , un punto netto in me era tracciare un retta , un asse che mi portasse per un momento in paradiso . Perdere ogni confine, anche se lo smarrimento totale ti portasse in quel deserto per un secondo , era vedere quella goccia d’amore . Cosa importa se tutto ciò che hai pensato cade? Se tutto quello che hai fatto è perso ? Pensieri che sono solo una nuvola in una giornata che ama il sole, mi dissi così .
In quei due secondo che precedettero l impatto, il mio sorriso era migliore . Come se la vita passata scorresse in me evidenziando tutto. Poi l’impatto , e il quel momento una crepa in me apri lo spazio dove la luce potesse penetrare . In quel momento capii il perché di mille decisioni mai prese, e dell’unica decisione che avesse in me, ora come ora, un senso . L’impatto , questa verità che ti colpisce, ti evidenzia come tu, in un secondo hai visto la vita. Come la vita stessa è li tutta per te , come ogni tuo respiro era rimasto a galleggiare nei polmoni mentre tu non sapevi nemmeno chi sei.
Quanta bellezza c’è nella vita cominci a raccontarti subito dopo , sei in un bar il peggiore del mondo e fuori c’è sermone il sole. Sei solo e mai lo sei, sei affamato e mangi e tutti i sapori esplodono in te come non mai. Hai così tanta voglia di amare che potresti piangere di gioia. Abbatti in quel momento ogni spazio tempo che avevi, la tua età , il tuo status sociale non esistono perché tu, in quel momento zero, sei la vita che vuoi , la natura che sei, in un corpo che vaga in ogni angolo che desideri . Il possesso, le regole, il diritto sono come una fiaba letta dopo una bottiglia di rum, una sbornia euforica che poi lascia il mal di testa. In realtà prendi possesso del piacere in tutte le sue più fottute forme . Sei un terremoto dentro una latta statica e quando, la latta esplode inizi a godere della vita . Il tuo tempo si moltiplica , la tua età si annulla, la tua passione non conosce confini perché non c’è giusto o sbagliato , c’è solo un onda di te senza memorie celebri da raccontare . Come se le parole che potresti dire sarebbe tutte false perché nessuno può credere a chi, in un certo momento della sua vita , fa cadere tutto per avere tutto. Il controsenso uccide i deboli d’amore ed eleva gli innamorati. Poiché amare è solo amare senza potersi permettere di definire con chi e per quanto, tutto questo possa esserci. Allora, in quel momento godi di vita sapendo che ogni attimo è l’ultimo e che nulla dura se non in te ,che hai cessato di vivere da addormentato per essere presente nella vita . Non sono fantasie queste , sono solo verità elettive per alcune persone , chiamate in mille modi, senza nomi certi, in luoghi mai visti, che però a modo loro sorrido più di altri. Pensando tra se è se , cosa freni altri ad essere felici.
Se rimane vero , in una verità assoluta , che la felicità è un diritto. Tutto ciò che si potrebbe dire è nullo. Poiché la felicità non è scritta con nessuna regola umana , ma impressa in una essenza indicibile tra stelle e mare, dove pochi possono viaggiare nella loro vita . Perché la paura di tutto ciò che non possiamo confinare, decidere su calcoli ed idee, limita l’evoluzione ed annulla l’impatto della verità che eleva l’uomo alla pari di una divinità dell’universo . -
Un passo, un passo ed ancora uno . Un cammino verso il bilico , baratro del nulla dove tutto evade e niente è certo . Magia e follia, la mia e la tua. Magia del quinto passo..
Farai un passo, per sapere e non credere mai . Lo farai perchè la tua natura curiosa chiede il sapere e in controsenso stesso, il dubbio fatto a verità , incerto e il suo odio profondo , il suo miracolo che eccita e poi fa piangere. Il delirio totale e appagante , di un viandante della vita .
Farai un passo, per amare ed essere amato. Uno avanti e molti indietro, un funambolo con il vento di traverso che, un po cieco cammina sulla corda tesa di sensazioni ed emozioni in contrasto. Poli di energia , di dominio di verità . Lo farai e te ne pentirai , lo amerai e lo rinnegherai. Tutti sanno amare e pochi sanno che sia l’amore. Quel amore puro, senza un conflitto, quello che ti prende e ti lascia al suolo . Quello che dirai non lo voglio , mai più e poi, ancora amerai più forte di prima , più follemente di ieri e ancora di più un domani , fino a che dell’amore avrai colto il frutto più pregiato: te stesso .
Farai un passo, che cadere e per ricadere in mille errori simili . Errori che avranno forme diverse , che in se saranno figli di un meccanismo identico, nascosto e poco noto alla tua visione . Lo farai , perchè della virtù dell’ostinazione siam figli unici, mai divisi e solo nel dolore, il più forte apriamo finestre di un cielo nuovo , con un colore celeste diverso e un sole lucente. Noi siamo così , viaggiatori del vero a certezza di ciccatrici fatta . Esperienza.
Farai un passo, verso l’idea della vita, un messaggio in bottiglia che non ricordi mai di aver letto, ma che segui con scrupolosa forza. Avrai un inno alla vita nel cuore, una melodia che ogni tanto sfugge all’udito sottile, ma che mai e, poi mai ti abbandona. Ami così tanto la vita che mai lascieresti un suono così senza un danza ribelle e sola che in te conosci .
Farai un passo, il quinto, il più astrale. La giunzione dei due mondi , il terreno e Dio , l’universo, un nome a piacere , non importa il nome..
Farai di questo l’unione vera, il sodalizio tra te e il tutto, vedrai luna e sole amarsi senza mai unirsi, vedrai il bene e il male figli di un senso comune e di una spiegazione superiore. Vedrai l’amore fiorire e svanire e nascere nella roccia , l’impossibile si avvererà e, tu vedrai in silenzio questo. Vedrai come tutto ciò che pensi è debole e tutto ciò che non pensavi può essere. Avrai la visione di te e l’universo, come di un tutt’uno . Farai un passo e un’altro ancora e al quinti vedrai il senso assoluto della vita fondersi in questo cammino. Avrai forza nuova per un cammino senza fine .I passi sono come i respiri , danni inizio e fine alla vita, danno l’eterno e vita all’impossibile in noi .
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Viviamo in un tempo limitato, con illimitate possibilità . Siamo noi la nostra principale possibilità, in un tempo che mostra solo il suo incessante scorrere. Siamo l’immagine terrena dell’universo , e l’equilibrio che in noi nasce , chiede di avere noi e solo noi il centro di questo universo .
Sapendo questo perdiamo spesso il punto centrale , noi stessi. Perdiamo la possibilità di essere gravità di un cosmo che deve assolutamente circolare intorno a noi , e non in noi . Questo crea la dinamica corretta di una vita felice . Pone il giusto peso a ciò che ci circonda e, crea una direzione per noi verso ciò che siamo e le possibilità che meritiamo .
Accade al contrario che noi non vediamo questo gravitare fatto di noi al centro , perché sottoposti a tutto quello che impariamo , ma che in realtà è una nozione che limita e mai espande. Sono le regole , i valori , tutto ciò che ha diritto ad esistere se, in giusta proporzione .
Quando questo meccanismo di vita non trova più una collocazione per noi , perché di fatto siamo nati liberi e poi ci condizioniamo nel crescere , cominciamo a vedere e essere meno felici . Tutto vive di poche occasioni e di molte attese. Nulla va atteso ! Perché nulla accade così , come una folata di venti che arrivano a salvare noi e la nostra integrità. Possiamo quando siamo in questo precario equilibrio , sperimentare diverse discipline , tra cui lo yoga . Lo yoga ha in se un potenziale molto forte , poiché lavora su di noi in modo totale. Comprende il corpo , il respiro e la parte interiore che muove la nostra vita . La meditazione che anche nello yoga è pratica primaria aiuta, amplifica , cura , la nostra parte interiore . Non entrando nello specifico , perché troppo vasto l’argomento , quello che si vuole delineare è : attraverso una disciplina antica e moderna , possiamo cambiare la nostra vita , migliorarla e essere più leggeri . Leggeri è un termine che va inteso , come non portatori di pesi inutili nella vita , come persone libere di essere e decidere per noi e nel nostro interesse. Questo perché non si vede a volte come potremmo essere più di ciò che siamo e di come ciò che dovremmo limitare ci invade. Allora perché non creare un equilibrio diverso, perché non mettere noi al centro del nostro universo ? Quindi , esaminando dinamiche che tutti possono osservare , rimane corretto dare una informazione anche se generica di come si possa arrivare a questo, attraverso lo yoga . Yoga non è l assoluto , va precisato . Rimane una delle tante possibilità che esistono. In questo caso parlare di yoga è perché l’autore praticando da allievo ne riconosce il beneficio . Come l’autore stesso descrive in altri scritti ciò che vede in una vita che gli scorre davanti attraverso le persone che incontra e che mostrano come la felicità sia una volontà universali di tutti . Allora senza prendere le parti in modo troppo forte , dare una indicazione è una piccola possibilità in più . Poiché in settembre in tutte le città iniziano le più svariate forme di corsi . Allora dare una piccola spiegazione è corretto .
Si deve inoltre notare e conoscere per quello che è possibile cosa ci sia dietro a ogni disciplina , perché la conoscenza da il primo movimento alla intenzione , che spesso non prende forma .
Inoltre va capito cosa a noi veramente interessi, cosa sia il nostro obiettivo di vita e di come vogliamo vivere questo tempo che abbiamo a disposizione . Libertà in merito, ma con un occhio alla nostra coscienza che parla in noi .
Rimane di fondamentale importanza esaminare cosa noi siamo e dove vorremmo arrivare , allora in questa fase avremo dato a noi una possibilità di sperimentare una cosa nuova e di vedere se siamo così liberi come pensiamo . -
Mi sto dissolvendo da ciò che solo ieri era, perdendo memoria di ieri.
Perdendo chi ieri era, con me e in me.
Sto perdendo il senso della radice , aggrappata all’uomo ,
Perché nell’uomo dove attecchisce non ci sarà mai gioia.
Sto perdendo il senso terreno, quel senso che lega e mai fa volare.
Sto celebrando una danza, sola , ribelle e con musiche universali.
Sto perdendo ciò, che era non mio , ed io sto trovando il senso vero dell’esistenza .
Sto perdendo , per trovare , il senso inverso a ciò che da sempre credevo . -
La domanda crea , la risposta distrugge…
Cioè che poni all’universo trova sempre la giusta risposta . La risposta diventa un delitto quando la mente la crea per depistare il giusto atteggiamento verso la vita, te stesso E la tua felicità .
Potrebbe sembrare assurdo vivere di domande e non volerne delle risposte. Ma questo rimane un corretto atteggiamento che pone in noi l’apertura verso la vita e la nostra consapevolezza . Questo non elimina la logica che rimane necessaria per vivere e per avere la qualità analitica in alcune situazioni del quotidiano .
A volte in noi cade il dubbio , posto da preoccupazioni e dalle informazioni errate che il nostro prossimo ci fornisce in forma di esperienza persona che si colloca come un insegnamento giusto. Ma che di fondo non ci appartiene e che, non trova spazi, crea dubbi, e attriti perché non abbiamo di fondo la risposta che la mente voleva . Di per se avere risposte che possiamo accettare è difficile perché troppo abituati a non essere aperti al prossimo. Come tale le persone che tendono ad immedesimarsi in noi alla domanda che poniamo , non danno né neutralità né la risposta che vogliamo . Quindi in noi nasce il blocco, il dubbio e il paragone tra noi è le infinite possibilità . Questo è molto complesso e frequentemente accade. Inversamente se noi poniamo la domanda e non cerchiamo la riposta , la risposta stessa si sviluppa inseguito come forma di consapevolezza e per tanto la,certezza decisionale è più netta. Chiaramente la certezza assoluta è sempre difficile ,ma la convinzione decisionale che in noi arriva ,giusta o sbagliata che sia permette l’esperienza stessa. La più corretta anche se fosse poi errata, perché darebbe in noi un contributo e non una situazione di dubbio costante . Questo viene dimostrato anche il alcune tecniche ,che sicuramente aprono in questa fase una consapevolezza ancora più aperta .
Giustamente non entrare nel tecnicismo serve per non dare una unica direzione a una consapevolezza stessa che rimane personale e individuale . Come tale aprirsi è una scelta che possiamo fare . Alla fine le infinite possibilità esistono a noi cercare ….
Possiamo notare come in questo tempo che definiamo moderno, una forma di regressione si sviluppi: siamo liberi apparentemente e carcerati apparentemente . Questo perché il diritto alla libertà interiore viene prevaricata da una prigione mentale che si radica sempre più . Questa forma di radicazione deriva dalle informazioni che abbiamo e che ci vengono insegnate a giusta ragione come valori. I valori devono esistere , ma il valore primarie non deve essere represso , la libertà e l’identità dell’individuo che in noi esiste . Questo serve a darci l unicità che siamo e, che spesso non esprimiamo per via dei giudizi e delle informazioni che costringono noi ad essere quel che non siamo . Ovviamente nessuno si pone la domanda di quello che siamo in realtà ,perché l’essere se stessi sembra scontato . Ma se così fosse una persona non seguirebbe le masse ma seguirebbe se stesso, come unico riferimento interiore e che, a livello mentale non avrebbe giudizio altrui e tanto meno chiusura verso la vita. Premesso questo possiamo capire come la ricerca sistemica di risposte è la semplice insicurezza che si mostra . La forza risiede nel non avere sempre la risposta ma nel vivere quel che viene . Perché una attitudine forte non cade davanti all’infinito , all’ignoto, lo contempla e lo ama. Lo vede come esperienza supplementare e come verità nuova . Una fragranza diversa in mezzo ad altre mille. Come un campo di fiori dove noi ad un certo punto fiutiamo un aroma nuovo. Più ricco e penetrante che all’istante cambia tutta la nostra emozione sensoriale . Questa è una consapevolezza nuova , ricca e profonda . Rimane il cambiamento che l’universo ci dona . Per questo la domanda crea e la risposta discrea , se cercata sempre e comunque . È una tutela che non permette ma condiziona . Questo è un limite espanso . L’universo stesso è talmente vasto che nulla può contenere, come potrebbe una domanda contenere una risposta efficace ? Difficile e non sempre possibile . Quindi poter decidere la scelta di porre domande aperte crea e riduce il dubbio. Permette e, la parola permettere di per se apre , a differenza del forse che rimane tra le parole più usate ,ma che al contempo non vibra nell’universo quindi non porta nulla a noi .
Questa è una semplice riflessione aperta ,come una consapevolezza diversa che scrivo. Ma se questo fosse certo perché non provarci …..