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Immaginarsi come una spirale con tutti quei cerchi che da grandi arrivano a essere il punto d’inizio , cerchi che restano collegati e man mano si restringono verso il suo nucleo , immaginarsi per capire a volte il piccolo senso della vita.
C’è un collegamento tra noi e l’immagine di una spirale perché al di là della nostra immaginazione c’è una logica sottile . Noi siamo il nucleo , il punto d’origine della spiegale e come tale i primi cerchi possono essere sentiti come la famiglia per esempio, poi a crescere di dimensioni potremmo percepire il lavoro , fino a arrivare ai cerchi più grandi che potrebbero essere banali situazioni che ci circondano . Se noi immaginiamo la spirale essa non è materia ma energia che si manifesta in un universo che tutto contiene ma che non ha dimensioni , per questo la spirale può essere a cerchi larghi come una molla ma anche molto stretta , non c’è prospettiva come in un oggetto e non c’è spazio come un oggetto . Se noi siamo il nucleo , il centro d’origine di noi ogni volta che le maglie della spirale si stringono restringono noi stessi. Questo accade perché nonostante non ci sia ne prospettiva di un oggetto o dimensione noi abbiamo dato uno spazio tra noi e cerchi . Questo spazio è simile dall’inizio alla fine , anche se in realtà la fine non c’è . Quando questa figura immaginaria della spirale si muove come una fisarmonica noi essendo il fulcro oscilliamo e sentiamo un peso interiore , l’asse che noi abbiamo creato si sposta e noi con esso flettiamo , ci allunghiamo o ci contraiamo . Là sensazione è forte e intensa , sentiamo peso quando tutto si restringe e tutto sembra troppo vicino , abbiamo dalla nostra posizione d’origine la sensazione che non ci sia più nemmeno una spirale , gli spazi tra gli anelli che la compongo è minuscolo , sembra che tutto sia diventato un unico cerchio dove noi ci navighiamo dentro. Inizia una sorta di confusione , e ogni dimensione di noi si confonde . Perdiamo il senso del tempo e della misura e anche quello che vedevamo come ultimo anello sembra essere troppo vicino. Noi abbiamo una sensazione migliore quando tutto se si potesse vedere dal centro verso l’alto assomiglia a una lunghissima molla , dove noi osserviamo spazio e tempo nel modo che più ci rende unici nella nostra anima . Abbiamo delineato nel tempo quali anelli siamo vicini e quali lontani, spazi e tempi , abbiamo creato nella nostra mente una perfezione che ahimè non esiste nella vita e ne tantomeno nell’universo . L’universo stesso osserva la perfezione come un punto lontanissimo che si avvicina sulle nostre esperienze ma che al contempo mai si ferma , nulla è stabile in una dimensione intangibile che contiene a sua volta altre dimensioni . L’esperienza umana vuole spesso che tutto sia perfetto per avere il potere di modificare e gestire le nostre situazioni di vita , ma nulla funziona così . Gli spazi restano inalterati nella spirale quando il nucleo sostiene ogni forza che la spirale ha . La forza è in noi , nella nostra essenza e consapevolezza , la forza che fa muovere la spirale è la vita che in ogni attimo cambia . Vogliamo decidere in ciò che già è destinato e le forze entrano in conflitto , la nostra interiore e quella esterna , la spirale oscilla, si allunga per poi ritrarsi con forza verso di noi , ci schiaccia per un secondo , vibra , e poi nel tempo si ridimensiona allo stato originale . Solo noi non abbiamo mai la percezione che si ritorni ad uno stato puro e originale , perché davanti ad alcuni eventi usiamo forza su forza , dentro questa forza c’è tutto di noi ma la parte migliore fatta di quella vastità che può accogliere tutto è sempre minore . Non abbiamo il senso a tratti che ciò che accade , accade e basta e noi lottiamo per poi trovare la resa. La resa , come tante altre forme interiori sono la capacità di tenere un equilibrio giusto e corretto in questa spirale , sono morbide in ogni sua concezione , colpi , oscillazioni , contrazioni , sono tutte attenuate da questa parte di noi . Il gioco di questa nostra parte prende vigore nel tempo , che ci concediamo ad esempio per accettare , cambiare ecc ecc. ma tutto ciò che è contrario rabbia, paura, odio continuano all’infinito a non fermare la spirale che oscilla o che si contrae . C’è troppa energia contro un’altra energia , non c’è esplosione , ma resta un moto violento di cui non ne siamo consapevoli .
Siamo troppo attaccati a noi stessi per comprendere che ogni frammento di noi è una forza favorevole o contraria , il nostro attaccamento è l’Inaccettabile contraddizione tra noi nella mente e il nostro cuore . Restiamo fermi e solidi nelle nostre idee , perché cambiare idea a volte è pericoloso , siamo statici mentre vorremmo sempre definirci dinamici , ma c’è distanza a volte tra ciò che pensiamo di essere e ciò che siamo realmente . C’è una verità che non può essere compresa , perché nessuno la può dire . Ma c’è una volontà interiore che muove ogni nostra energia e che apre a questa mezza cecità spazi di luce diversi , con prospettive diverse e più vaste . La spirale cerca questa morbidezza e vastità , la cerca perché noi che siamo l’origine dobbiamo avere salde le nostre radici interiori e la giusta forza a tratti e il potere di questa elasticità o morbidezza che calmano ogni oscillazione . Un po’ sembra la storia della tempesta che arriva e poi torna il sole , nulla è statico . In noi ci sono molteplici ragioni tra logiche e interiori e nessuna dovrebbe prevaricare l’altra . L’equilibrio salva, fa respirare e vedere luce , fa vedere questa spirale in modo diverso .
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Ormai siamo abituati un po’ tutti ad essere degli sportivi , un po’ per passione o per moda molto di noi praticano uno sport. Chi pratica sport trova in esso un benessere e sicuramente questo favorisce molti aspetti , dalla salute fisica al semplice vedersi meglio o solo per il senso di libertà . Siamo molto abituati a coltivare in modo diretto la nostra parte esteriore e che a sua volta permette un miglioramento interiore , non possiamo dire il contrario perché chi pratica sport ha in se una volontà di migliorare, superare limiti e il fatto stesso di sentirsi bene con se stessi migliora l’umore . Il potere della meditazione che a molti risulta distante o che ne hanno solo una informazione distorta funziona in modo inverso . Dire modo “inverso” è per spiegare in modo semplice dove agisce una meditazione e da dove parte il senso di essa . Non tutti sanno che meditare è faticoso , la fatica è abituare la propria mente a uno stato vigile e al contempo riuscire a frenare il flusso di pensieri che a volte ci fanno male . Meditare è costanza come un allenamento nello sport e i risultati si vedono nel tempo , noi non siamo stati abituati a allenare la mente attraverso la meditazione , potremmo dire che alcuni sono allenati a livello logico o matematico , ma meditare è ben altro . Dove la scarsa informazione sulla meditazione è evidente ci sono solo pochi modi di capirla , cioè provare a praticarla . A differenza di vari sport dove tra idoli e modelli c’è un fascino che si innesca per poi praticare quello sport , nella meditazione non ne esiste , è una pratica di nicchia ma che permette molto di più di quello che si pensa .
Partiamo dal punto tecnico del perché la meditazione è utile : ogni nostra modalità di meditazione interagisce in noi in un determinato modo , sfrutta posizioni e respirazioni che lavorano in punti del nostro corpo che con altri mezzi non potremmo lavorare . Ha in se una scienza specifica che esula da falsi miti , chi medita non è per forza un mistico o altro , è una persona che lavora in modo inverso dentro di se . Dire da “dentro” è un termine corretto perché ciò che noi alleniamo si riverbera in modo esterno suo nostro fisico . La stessa meditazione diventa un forte alleato anche per chi pratica sport , perché l’aumento della lucidità mentale , la respirazione più profonda , la calma ecc ecc sono alleati importati per chi pratica sport e sfida se stesso o altri volendo superare a volte limiti . Non tutti i limiti sono nel corpo ma spesso nascono dalla nostra mente .
Parlare di meditazione assume anche un ruolo in chi cerca la cura , dire cura non va frainteso ma ben compreso . L’esempio sono gli stati d’ansia che migliorano con la pratica della meditazione , poi si potrebbe aggiungere che la stessa meditazione ripara in noi qualcosa , non volendo entrare nello specifico ma restando in una spiegazione semplice dire che la meditazione cura è corretto . Infatti a volte per comprendere meglio i vantaggi di una pratica bisogna praticarla e darsi un tempo per scoprire alcune verità in merito , se queste verità fossero solo scritte sarebbe come limitare la meditazione stessa creando presupposti che si sposterebbero in direzioni sbagliate . Di fatto come nello sport nessuno può darvi garanzia che diventiate dei campioni , stesso accade a chi medita . Esiste sempre un limite dentro a ogni cosa , anche se ogni nostro limite spesso siamo noi ad imporcelo .
Meditare si distacca dal concerto della religione ( a tratti o per certi aspetti ci sono comunque religioni dove la meditazione è una pratica che esiste ) , il fatto che spesso lega meditazione a religione sono la pronuncia dei “mantra”, che sono sicuramente parole sacre ma che in se hanno un piccolo segreto. La pronuncia di un mantra in modo corretto stimola attraverso la lingua dei punti sopra il palato . Questi micro stimoli interagiscono con il nostro cervello creando un benessere interiore e fisico . Qualcuno potrebbe dire perché quelle parole del mantra e non altre ? C’è uno studio dietro a un mantra che nasce da millenni , questo studio non è davvero alla portata di tutti poiché ad oggi potrei dire con la quasi certezza che nessuno è più in grado di poter riprodurre un nuovo mantra . Nel creare un mantra ci sono considerazioni molto specifiche e che richiedono caratteristiche uniche in chi li ha “inventati”. Di certo esistono talmente tanti mantra abbinati a meditazioni che forse in realtà siamo davvero completi, lo dico con ironia giustamente .
La meditazione sfrutta un insieme di posture , respirazioni, mantra , mudra( mudra è il termine che indica come tenere le mani e le dita ) . In questo insieme azioni e staticità la meditazione dimostra di avere un potere dentro di noi molto grande . A concludere posso dire che provare a meditare può essere una esperienza unica e utile .
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Ormai viviamo in mondo senza direzioni , pilotati da modelli e da sacralità di ogni genere , abbiamo una vita che rincorre fino a toglierti il fiato e dobbiamo senza nemmeno esserne consapevoli essere il modello di qualcosa o qualcuno . Esistono margini e emarginati proprio perché se usciamo da modelli e mode , gradi apparenza , siamo tagliati fuori . Si tende a volere senza ottenere veramente qualcosa di integro e perpetuo e questo crea solo una debolezza collettiva , si insegue anziché essere paralleli alla vita per poi fondersi a tratti in quella magnifica esperienza che essa ci dona .
Ormai siamo troppo aggrappati alle nostre paure e siamo sempre più costretti a inghiottire senza esternare chi siamo , perdiamo una identità unica e irripetibile e in questo universo invece ogni stella deve brillare di luce propria . Poi arriva un momento che non unisce di certo tutti che cerchiamo una via o un direzione, sentiamo la volontà di essere lucenti fuori dal coro . Accade proprio quando o abbiamo tutto o sentiamo di non avere nulla , non c’è un modo esatto nel quale ci avviciniamo allo yoga . Perché parlo di yoga ? Perché lo yoga è una disciplina senza tempo e senza età , nasce millenni fa e non conosce il tempo in chi lo pratica . Non conosce il limite e esonera ogni nostro limite vero , altri limiti sono la nostra mentalità ristretta a crearli .
C’è stato un tempo e voglio raccontare di me che avevo tutto, ma persi tutto ciò che nel mondo invisibile era la mia forza . La materia era poco importante poiché il male era invisibile , per anni ero stato riluttante allo yoga e quasi ci ridevo . Poi un giorno e credo che quel giorno avessi toccato ogni abissò di me andai a lezione per la prima volta . Fui avvolto qua un qualcosa di diverso , era così distante il senso di me che si perdeva e sentivo qualcosa che mi spingeva a ritrovare me stesso i quella vastità di pensieri che mi avevano distratto dalla bellezza della vita . In passato avevo fatto altri sport ma nello sport non avevo colto il senso adatto a me , nello yoga e nella sua pratica ritrovavo ogni mia cellula e sentivo come se mi riparasse quei file rotti che frenavano il mio vivere . All’inizio entrare in una disciplina sembrava come mettere regole dentro a una mente che già aveva regole distorte , eppure un giorno dopo l’altro sentivo che il mio male si assottigliava . Iniziavo a comprendere il senso più elevato del vivere e ad osservare il mondo in modo diverso , non mi buttavo dentro lo yoga come un cieco in cerca della luce , ma come uno sperimentatore del “vero” alla ricerca di quella trasparenza che toglie ogni torpore , la vita iniziava a darmi riposte e le domande che mi affliggevano diventavano solo un presente senza più ricercare nelle dimensioni del tempo le riposte . In passato avevo voluto vedere il mio passato troppe volte e per i motivi che giustificavano ogni mia azione , ero qui e ora ma camminavo nel passato come un guerriero in cerca di vendetta o rivalsa , in altri momenti dove andare nel futuro per rassicurare me stesso delle mie azioni e del mio esistere dentro la vita con le mie particolarità , ma anche lì diventavo un sognatore appeso a fili sottili e fragili , ero volubile a tratti ero carico in altri , il presente era solo un giorno identico all’altro dove la mia mente decideva dove farmi cadere e io ero un fantasma nell’ombra in mondo di luce .
Ci sono voluti anni per capire ciò che era lo yoga e per capire la purezza che a tratti si sporca per darci una opportunità migliore , non voglio dire che chi fa yoga è superiore a nessuno poiché dentro ad ogni cosa c’è sempre il bene estremo è una punta di male , questa è la forma della vita e dell’universo che insegna che non c’è una perfezione totale ma che noi imperfetti di matura siamo chiamati ad una esperienza perfetta della vita . La vita è perfetta noi possiamo solo migliorare e nella nostra strada ci sono tanti mezzi, io decisi nello yoga con la consapevolezza maturata nel tempo che in ogni cosa che noi facciamo abbiamo la facoltà di prendere la parte migliore escludendo la parte non adatta a noi . Certamente rimane che se la consapevolezza riesce a crescere dentro noi stessi cadono molte cose e situazioni inutili , perché seguire qualcosa che ci da una opportunità come lo yoga ci aiuta . In ogni esperienza ci sono momenti di alti e bassi , di vicinanza e lontananza , ma quello che poi ci torna è sempre quello che più ci ha dato forza . Credo poco al perpetuo umano , forse perché non esiste in me , ma credo nel ritorno con maggior consapevolezza di ciò che senza tempo e spazio eleva ogni nostra fragilità interiore .
Rimane sempre una grande lucidità dentro ogni nostra resistenza e lontananza delle cose , noi sappiamo sempre bene quando diciamo verità e bugie , quando abbiamo giustificazioni , quando ogni peso ha una misura diversa tra persone e situazioni , ecco lo yoga non è questo , lo yoga è l’imparzialità della verità nei limiti di chi siamo e oltre a questo c’è solo una forma superiore che ben poco assomiglia agli esseri umani . Di fondo noi cerchiamo sempre qualcosa eppure quel qualcosa a volte è solo dentro nostro cuore , sopisce , si distanzia ma mai ci abbandona , per me lo yoga è questo e rimane un faro nel mare in tempesta della vita .
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Possiamo ad oggi avere una visione della vita un po’ limitata, capita che tutto ci sembri non funzionare e il nostro potenziale inestinte . Il senso che tutti possano e noi no diventa il senso delle giornate a ricercare soluzioni inutili demoralizzandoci e perdendo auto stima in noi stessi. In questo caso affidarsi a persone che possono leggerci tra le righe, possono darci un metodo che si adatti a noi per come siamo diventa il modo più semplice di riuscire a superare i momenti che desideriamo affrontate da vincenti . Possiamo collocare questo farci seguire su vari aspetti , il lavoro , il dialogo, la padronanza della nostra interiorità .
In un mondo che corre molto velocemente e noi perdiamo il passo abbiamo il diritto di essere felici e realizzati , come tale il professionista che può aiutarci e in questo caso non parlo di psicologia ma di metodo creativo della nostra vita per potenziare ciò che è già presente in noi in vari ambiti serve a ridarci slancio . Perché bisogna differenziare il lavoro psicologico da quello creativo emozionale , non si deve mai pensare che i ruoli siano gli stessi proprio perché hanno due spessori ben distinti e devono giustamte essere visti in un modo diverso . Affidarsi ad un “coach” se così vogliamo chiamarlo non significa andare in terapia , significa richiedere un aiuto un po’ più semplice a mio avviso e che mai si sostituisce a figure professionali diverse . In tal merito mettere a disposizione di chi necessita uno strumento di crescita e che nella maggior parte delle volte viene richiesto da chi cerca nel lavoro una crescita aiuta a sviluppare quel semplice potenziale che risulta già presente in noi . Di fatto noi siamo il marketing di noi stessi, è per questo che dire psicologia del lavoro sarebbe già una associazione utile anche se il lavoro che viene eseguito non ha a che vedere con ruoli ben più complessi atti ad una terapia diversa. Detto questo spiego il senso del post che sto scrivendo . Dopo anni di scrittura , yoga , letture e corsi , e lavorando sempre a contatto con persone che fanno impresa ho iniziato a vedere cosa potesse essere utile a chi nel mondo dell’estetica dedica la sua giornata e il suo impegno come imprenditore o imprenditrice . Essendo anni che Lavoro nel medesimo settore e che nonostante sondaggi che danno in crescita il settore estetico si nota in realtà una difficoltà di fatturazione in alcuni casi poiché la stessa crescita porta all’aumento dei centri specializzati e come tale tutto diventa più rarefatto e suddiviso. Cioè l’offerta diventa più ampia ma al contempo accorcia la redditività portando i prezzi al ribasso e come tale a una lotta dei numeri sulle quantità di prestazioni eseguite in ambito estetico. Potremmo definire questo tra virgolette una forma di inflazione silente che crea in certi casi una lotta per creare un fatturato accettabile del negozio . Detto questo resta evidente un problema : come creare una crescita dentro un negozio di estetica o Spa garantendo che la cosiddetta catena che collega utente finale , negozio , aziende produttrici funzioni in modo corretto.? Il punto che reputo predominate è il marketing che viene espresso da centro estetico il punto più importante perché la giusta comunicazione , il giusto atteggiamento crea una risorsa molto più grande e remunerativa . Proviamo a pensare che i nostri clienti chiedono sempre più spesso prezzi bassi e sconti, come tale a nostra volta vorremmo acquistare prodotti a prezzi migliori per stare alle esigenze dei nostri clienti e garantirci il lavoro. Bene in effetti questo modo serve a poco perché è sapere cominciare il valore di ciò che facciamo e proponiamo al di là del prezzo che crea un flusso corretto e valorizzante del nostro lavoro. Il cominciare a comunicare in modo diverso trasforma il nostro lavoro in termini di valore che a sua volta porta il nostro cliente a concepire la differenza tra noi e altri. Se pensiamo che siano i clienti a creare il mercato vorrebbe dire che sono loro a creare il nostro listino e che anno dopo anno saremo costretti a lavorare sulle quantità e non più sulla qualità . Alla lunga l’effetto diventa il non riuscire a creare guadagno da ciò che abbiamo amato, sudato studiando molto e che si trasforma in un galleggiare in balia di altri. Credo che se si decide di essere imprenditori di se stessi si debba anche avere il coraggio di fare nel nostro piccolo il nostro mercato . Allora la figura professionale che può istruisci è il professionista di marketing in estetica che trova per noi soluzioni adatte a come siamo fatti. La giusta gestione e comunicazione hanno un effetto più forte di un prezzo tagliato poiché ogni prezzo che tagliamo devalorizziamo in nostro lavoro . Avere un metodo in merito nel tempo che decidiamo di adottarlo dimostra come le cose possano cambiare . Certo non è una novità questa anzi, però l’adottare metodi più armonici e meno pressanti per noi aiuta a creare una padronanza diversa degli strumenti comunicativi perché essi sono già presenti in noi solo che attendono lo sviluppo in modo semplice . Poi certamente esistono altri metodi , però il servizio a domicilio diventa anche una forte comodità oltre che seguire corsi Esterni . Perché in un corso apprendiamo un metodo tra altre persone che in certi casi non ci resta impresso. Questo viene a volte dichiarato da chi segue corsi esterni , ovvero un po’ seguono e poi si ritorna a fare come si è sempre fatto .
Il. Metodo che ho sperimentato con alcuni dei miei clienti è un marketing più vicino a quello che reputo la mia indole yogica della vita , dove l’armonia delle parole risuona come un eco che trasforma i no dei vostri clienti in un ascolto che permette di ottenerne una approvazione verso le vostre proposte in termini di trattamenti estetici e vendita prodotto, ma che non crea quello spingere la vendita fino a che il cliente scappa perché si sente pressato. In questo bisogna anche dire che l’aiuto di uno specialista serve perché se è vero che nessuno è uguale a nessuno un programma creato su misura diventa un mezzo formidabile per avere un risultato nel nostro lavoro . Un metodo che funzioni non può essere che dimostrato questo è quello che penso , ed è per questo che il poter dimostrare che il metodo armonico funziona ho sempre creato lezioni individuali senza pretendere nulla . Il tempo a sua volta però ha creato l’effetto di riuscita in questo e il poterlo condividere con voi mi sembrava giusto come il blog stesso ha sempre condiviso ogni suo scritto . Ad oggi a chi fosse interessato nel Lazio può condividere con me questa straordinaria esperienza di crescita e lavoro. Poiché anche il lavoro a suo modo crea nella nostra anima una energia positiva se soddisfa le nostre necessità . Il lavoro dobbiamo pernsare che ci accompagna per molti anni della nostra vita allora meglio viverlo pieno di soddisfazioni non credete .?
Per info scrivetemi sarò lieto di raccontarvi di più
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In una frenesia collettiva, dove tutto, e tutti , siamo costretti da uno schema a correre, perdiamo il ritmo logico e interiore che ci appartiene . Potremmo definire normale , questa frenetica vita che viviamo ? Dipende dalle opinioni che abbiano di noi e dallo stato psicologico che adottiamo. Poiché nessun rimane identico e come tale, abbiamo un limite ( anche se spesso oltre passabile ), lo stress , la frenesia , si trasformano in ansia . Ad oggi la parola ansia fa parte del nostro comune linguaggio. Fa parte di un sistema che appartiene un po a tutti. Di fatto l’ansia non è sempre un male , fino a che in alcuni casi , non sfugge oltre la soglia che ci limita nella vita . Se osserviamo il sistema di vita alla quale siamo partecipi, e i condizionamenti esterni che implicano il vivere in modo poco armonioso , diventa quasi normale essere ansiosi. Poi , che si possa dissentire da questo è opinabile . Di certo i ritmi vengono stravolti, da un meccanismo che poco comprende e armonizza la nostra vita. Di media si corre, in ogni cosa , quasi senza osservare che arriviamo a correre anche quando potremmo semplicemente camminare . Lo stress aumenta e noi , chi più e chi meno ne risentiamo .
Facendo un passo logico potremmo definire la nostra vita , come un percorso dove tutto cammina e si evolve . Ma non sempre riusciamo a stare al passo e iniziamo a correre . Come tale le paure normali che abbiamo , che possono derivare da fatti passati, magari non compresi del tutto, lasciati in disparte e che sono disagi interiori, diventano nel tempo e sottoposti allo stress , un buon motivo per avere uno stato ansioso . Poi che la parola stessa : ansia sia diventata di uso comune è semplicemente la normale evoluzione di uno stare in non armonia con noi stessi. L’ansia , e qua non entriamo a livello terapeutico o medico nell’argomento trattato, diventa un limitare nella vita stessa. Ad oggi è risaputo che gli stati d’ansia provocano a sua volta il panico e gli stessi attacchi di panico . Poi l’ansia stessa viene definita con varie forme , ma quello che prende rilievo è che : avere un limite che derivi da una “patologia” è un modo per vivere la vita in modo meno felice e armonioso. È un perdersi all’interno di noi stessi, rispetto a innumerevoli condizioni esterne . Possiamo anche diminuire l’influsso esterno che ci porta a questo. Possiamo aumentare le cose che ci piacciono e focalizzarci meno in quelle che ci arrecano disagio , stress, e l’aumento dell’ansia . Sicuramente avremmo un beneficio . Osservando in realtà le cose potremmo anche decifrare la nostra ansia , poiché prende spesso origine da qualcosa di più lontano . Prende vita da irrisolti , da traumi, da paure molto forti e da tutto quello che in realtà in un tempo presente ne diventa solo una proiezione . Partendo dal giusto presupposto , che tutti vogliamo stare bene e in merito ci sono ottimi specialisti , rimane interessante sapere che al di là di questo esiste anche la meditazione .
Parlare di meditazione è corretto, al di là del percorso terapeutico che si voglia intraprendere , supponendo sempre che si voglia farlo, e si voglia stare meglio ( accade che si abbia paura di dichiara di avere un problema con l’ansia e si tenda a nascondere il disagio) e si esca dal concetto che nessuno può aiutarci, che non veniamo capiti ecc. ecc. Allora iniziare con la meditazione seguendo anche e giustamente un percorso terapeutico , diventa di per se un migliorare il nostro stato mentale e interiore . Non volendo , ripeto , parlare di terapia e terapisti , ma esprimendo un mio personale percorso all’interno dello yoga e della meditazione , e poi avendo oltre alla mia persone esperienza letto in merito , voglio solo rendervi partecipi di questo . Meditare a cosa serve ? Sfatando un po le credenze o quello che si suppone senza sapere, meditare oltre che a svolgere un contatto profondo con noi stessi, ma lasciandoci in uno stato vigile ( non andiamo in una dimensione parallela) lavora sul respiro in primis. Le narici del naso destra e sinistra non lavoro sempre in simultanea , forse non ce ne rendiamo conto , ma è così . La narice sx tende a inalare ossigeno per calmare e la dx per aumentare l’energia . Come tale se respiriamo male non possiamo che non stare in armonia . Infatti una meditazione molto semplice dice di inspirare con la narice sx temendo chiusa la narice dx , espirando con la narice dx a seguire , poi di ripetere invertendo le narici , per bilanciare l’afflusso d’aria in noi . Questo aiuta molto lo stato d’ansia se praticato con regolarità anche pochi minuti al giorno ( questa è una di molte meditazioni esistenti). Tornando nel dettaglio della meditazione , meditare serve a riequilibrare il nostro sistema nervoso e non solo , poiché se applichiamo meditazione e yoga possiamo lavorare su innumerevoli aspetti. I suoni che emettiamo o mantra che recitiamo ( il mantra in modo semplice per far capire cosa sia è un insieme di parole che se recitate in modo corretto a livello di pronuncia attraverso la lingua che si muove nel prunuciare agisce in simultanea come un plettro, che tocca dei punti all’interno della bocca ben precisi , questo crea una stimolazione vera e propria a livello nervoso ) oltre a essere “sacri”, sono vere e proprie correnti sonore ed energetiche . Il concentrarsi al “terzo occhio ” ( punto tra i due occhi ) non è casuale ma stimola anch’essa in noi la ghiandola pineale e questo aiuta noi in modo assoluto . Le stesse posizioni delle mani , il premere i polpastrelli in alcune meditazioni , funzionale da stimolazione nel nostro corpo . Poi si deve anche osservare questo piccolo aiuto rispetto all’ansia come un micro impegno che prendiamo verso noi stessi, se pensiamo che, meditare richiede anche solo 7 minuti al giorno .
I benefici della meditazione ad oggi sono comprovati , e se pensiamo che da millenni esiste e che ad oggi sempre più persone si avvicinano a questo c’è un perché molto forte . Ovviamente se si pensa che sia un “rimedio” totale e immediato , si potrebbe anche restare delusi . Resta un ottimo alleato, da praticare con assiduità tutti i giorni , seguendo anche come detto in precedenza altro .
Quello che rimane di valore è sapere che c’è sempre un modo o una via per stare meglio, cercando di non pensare mai che l’ansia debba vincere in noi e debba metterci in una forma di disagio perenne . Ad oggi uno degli obbiettivi della vita è essere felici ? Allora possiamo pensare che c’è una soluzione a tutto in questa via della vita , è ottimismo deriva dal sapere che esiste una soluzione al problema ansia .
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Viviamo in un tempo limitato, con illimitate possibilità . Siamo noi la nostra principale possibilità, in un tempo che mostra solo il suo incessante scorrere. Siamo l’immagine terrena dell’universo , e l’equilibrio che in noi nasce , chiede di avere noi e solo noi il centro di questo universo .
Sapendo questo perdiamo spesso il punto centrale , noi stessi. Perdiamo la possibilità di essere gravità di un cosmo che deve assolutamente circolare intorno a noi , e non in noi . Questo crea la dinamica corretta di una vita felice . Pone il giusto peso a ciò che ci circonda e, crea una direzione per noi verso ciò che siamo e le possibilità che meritiamo .
Accade al contrario che noi non vediamo questo gravitare fatto di noi al centro , perché sottoposti a tutto quello che impariamo , ma che in realtà è una nozione che limita e mai espande. Sono le regole , i valori , tutto ciò che ha diritto ad esistere se, in giusta proporzione .
Quando questo meccanismo di vita non trova più una collocazione per noi , perché di fatto siamo nati liberi e poi ci condizioniamo nel crescere , cominciamo a vedere e essere meno felici . Tutto vive di poche occasioni e di molte attese. Nulla va atteso ! Perché nulla accade così , come una folata di venti che arrivano a salvare noi e la nostra integrità. Possiamo quando siamo in questo precario equilibrio , sperimentare diverse discipline , tra cui lo yoga . Lo yoga ha in se un potenziale molto forte , poiché lavora su di noi in modo totale. Comprende il corpo , il respiro e la parte interiore che muove la nostra vita . La meditazione che anche nello yoga è pratica primaria aiuta, amplifica , cura , la nostra parte interiore . Non entrando nello specifico , perché troppo vasto l’argomento , quello che si vuole delineare è : attraverso una disciplina antica e moderna , possiamo cambiare la nostra vita , migliorarla e essere più leggeri . Leggeri è un termine che va inteso , come non portatori di pesi inutili nella vita , come persone libere di essere e decidere per noi e nel nostro interesse. Questo perché non si vede a volte come potremmo essere più di ciò che siamo e di come ciò che dovremmo limitare ci invade. Allora perché non creare un equilibrio diverso, perché non mettere noi al centro del nostro universo ? Quindi , esaminando dinamiche che tutti possono osservare , rimane corretto dare una informazione anche se generica di come si possa arrivare a questo, attraverso lo yoga . Yoga non è l assoluto , va precisato . Rimane una delle tante possibilità che esistono. In questo caso parlare di yoga è perché l’autore praticando da allievo ne riconosce il beneficio . Come l’autore stesso descrive in altri scritti ciò che vede in una vita che gli scorre davanti attraverso le persone che incontra e che mostrano come la felicità sia una volontà universali di tutti . Allora senza prendere le parti in modo troppo forte , dare una indicazione è una piccola possibilità in più . Poiché in settembre in tutte le città iniziano le più svariate forme di corsi . Allora dare una piccola spiegazione è corretto .
Si deve inoltre notare e conoscere per quello che è possibile cosa ci sia dietro a ogni disciplina , perché la conoscenza da il primo movimento alla intenzione , che spesso non prende forma .
Inoltre va capito cosa a noi veramente interessi, cosa sia il nostro obiettivo di vita e di come vogliamo vivere questo tempo che abbiamo a disposizione . Libertà in merito, ma con un occhio alla nostra coscienza che parla in noi .
Rimane di fondamentale importanza esaminare cosa noi siamo e dove vorremmo arrivare , allora in questa fase avremo dato a noi una possibilità di sperimentare una cosa nuova e di vedere se siamo così liberi come pensiamo .